Harry Potter per vicino

Vi ho lasciato il tempo di andare in libreria e comprarlo con calma.
Vi ho lasciato il tempo di metterlo nel vostro scaffale in attesa di finire l’altro libro che stavate leggendo.
Vi ho lasciato il tempo di spacchettare i regali di Natale, perché magari qualcuno ve l’aveva fatto arrivare sotto l’albero.
Insomma, oramai sono passati più di venti giorni da quando Le Fiabe di Beda il Bardo sono uscite in libreria, e se non le avete ancora lette non avete più scuse. Anzi, dovete solo meditare sui vostri errori e correre ai ripari, perché l’ultimo libro di J.K. Rowling è divertentissimo, costa pure poco, e con i ricavati delle vendite fa del bene a una associazione di volontariato che tutela i diritti dei bambini.
Insomma. Se non avete ancora letto Le Fiabe di Beda il Bardo, non andate oltre: se invece, come me, siete fan di Harry Potter, proseguite e verrete messi a parte della mia scoperta sensazionale.
Ricordate la storia di Baba Raba, la strega-lavandaia che inganna il potente re babbano ed ha la meglio? Ricordate di come la donna si prenda la sua rivincita, costringendo il re ad erigere una enorme statua in suo onore?
Proprio così: «Erigete un monumento a Baba Raba su questo ceppo», recita infatti la fiaba più conosciuta di Hogwarts, «in memoria sempiterna di una povera lavandaia e della vostra stoltezza!». Così, lo stolto re babbano promise immediatamente di ingaggiare il più famoso scultore del regno, e di commissionargli una statua; e la statua della lavandaia sorse sul ceppo d’albero, e da allora in quel regno mai più una strega o un mago furono perseguitati.
E vissero tutti felici e contenti.

 

Ma quello che i Babbani non sanno, e che forse anche molti studenti di Hogwarts ignorano, è che Baba Raba è esistita veramente. Che la sua statua si erge ancora adesso sulle acque di un grande fiume, e che centinaia di ignari turisti vengono ogni giorno a scattare fotografie in memoria della grande strega cantata dalle leggende.
Nemmeno io sapevo di essere finita in un antico centro magico, quando, un anno fa, ho traslocato a Pavia. E ignoravo assolutamente di aver preso casa a pochi metri dalla statua più famosa dell’intero mondo non-Babbano, a dirla tutta.

Ma la statistica gioca in mio favore: quante altre statue di questo tenore esistono, secondo voi, in giro per il mondo? Facciamo un sondaggio?

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Non c’è altra spiegazione. Vivo nella città di Baba Raba, e questo è quanto.

12 risposte a "Harry Potter per vicino"

  1. ironkraken

    Scusa, ma mi viene l’itterizia al solo toccare i libri della Rowling. Anche se trovo il tuo blog ricco di spunti e informazioni interessanti in quanto curato da una persona come te, così splendidamente curiosa, proprio non ce la faccio. Perdonami…

    Comunque auguri! ^__^

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  2. Lucyette

    Daniele: vero? 😉

    ironkraken: ma i libri di Harry Potter sono così cariiiniii! 😛
    Scherzi a parte: beh, a me viene l’itterizia, ad esempio, al solo toccare i libri di Dan Brown, per cui direi che siamo nella stessa barca… 😉
    Auguroni a te, e grazie per i complimenti!

    Aerie: ecco, brava u_u
    Vedrai poi che scoop ti riserva il mio blog… 😛

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  3. ironkraken

    Lo confesso: ho letto anch’io il Codice da Vinci. La curiosità ha avuto la meglio.
    Però in inglese; almeno ho fatto un po’ d’esercizio.
    Mai più un libro di Brown. Mi vengono i brividi solo a immaginarlo.

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  4. Lucyette

    ironkraken: oh che bello, allora non sono l’unica al mondo! *__*
    😛

    CappellaioMatto: sì, secondo me è una statua d’oro puro, messa sotto a un Incantesimo di Disillusione. Insomma: l’hanno Trasfigurata affinché ai Babbani sembrasse una normalissima statua di ferro.
    Voglio dire… quale stupido Babbano si prenderebbe mai la briga di rubare o mutilare una statuaccia di vile metallo, che per lui non vale niente ma che per me è simbolo di una delle più importanti opere letterarie della tradizione magica?
    I maghi la ammirano ancora oggi nelle sue meravigliose, auree sembianze, ne son certa.

    lechatnoir84: innanzi tutto, ciao! 😀
    Poi… certo che sì: la storia dei tre fratelli c’è eccome, nella raccolta di fiabe di Beda il Bardo!
    Nello specifico, la raccolta contiene la storia de:
    Il Mago e Pentolone Salterino, deliziosa storiella per bambinetti magici;
    La Fonte della Buona Sorte, deliziosa storiella per maghi di ogni età;
    Lo Stregone dal Cuore Peloso, storia orrorifica che mi fa capire perché il mondo magico sia pieno di gente evidentemente psicotica tipo Bellatrix Lestrange… li hanno traumatizzati da piccoli! 😛
    Baba Raba e il Ceppo Ghignante, di cui posso ammirare la scultura a pochi metri da casa mia;
    La storia dei tre fratelli, appunto.

    Il tutto con commenti e note del compianto Albus Silente, che ci fanno scoprire qualcosa di più sul buon Abertforth, su Hogwarts, e… sulla famiglia Malfoy! 😀
    Compralo, se ti piace il genere: è veramente carino. Molto di più che Il Quidditch attraverso i secoli e gli Animali Fantastici, insomma.

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  5. dabogirl

    a me ‘fantastic beasts and where to find them’ è piaciuto tanto, un po’ più di ‘Quidditch trough the Ages”.
    Ma anche questo è meraviglioso, nella sua semplicità ti cala nel mondo di HP e ti fa capire molte cose…

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  6. Lucyette

    A me, Fantastic Beasts ha fatto storcere il naso solo per una ragione: troppo corto.
    Non nel senso che ne volessi di più: nel senso che mi è risultato poco credibile come libro di testo, così sottile e stringato (gli studenti escono da Hogwarts conoscendo sui draghi solo quelle due nozioni in croce? Mannaggia, allora c’ha ragione Malfoy, a dire che Hagrid è un pessimo insegnante! :P).
    Secondo me, sarebbe stato più credibile se la Rowling lo avesse impostato – che so – come quaderno di appunti. Magari di Hermione, che è precisissima e ordinata e si segna sempre tutto.
    Di per sè, i contenuti erano ottimi, ma secondo me stonavano un po’ con la veste di manuale scolastico, ecco 🙂

    Invece, il Quidditch attraverso i secoli mi è piaciuto, limitatamente al fatto che non amo particolarmente gli sport e quindi non sono portata a godermi così tanto un libro su uno sport, reale o immaginario. Insomma, non sono mai stata una grande fan del Quidditch, lo ammetto.
    Insomma: fra i tre, la raccolta di fiabe è stata quella che ho preferito 🙂

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