Senza radici

FLASH!

“Basta così, signorina. Non ho altre domande. Complimenti”.
Mi sforzo disperatamente di non sorridere – beh, non troppo – giusto per mantenere una certa dignità di fronte ai professori. Ringrazio, mi alzo, spengo il portatile: sorrido ai miei professori interni (non so chi è più contento fra noi due), saluto i commissari esterni, stringo le mani, complimenti davvero, grazie, grazie ancora. Il presidente di commissione, un buffo tipo con una cravatta a camaleonti, mi guarda con aria vagamente innamorata; io devo essere raggiante, gli stringo la mano, grazie ancora, “e adesso cosa pensa di fare, signorina?”.
“Storia medievale”, dico radiosa, “e Archivistica. A Pavia”.
Il presidente si raggela, giuro che mi guarda malissimo. “Storia medievale??”, mi chiede disgustato, come se gli avessi appena detto che nel tempo libero vado in giro a sodomizzare infanti. “Ma sta scherzando? No, davvero, è ancora in tempo, cambi idea… un cervello come il suo, sprecato su quei secoli di barbarie? Studi Storia del Risorgimento, o Contemporanea… la prego, tutto ma non il Medio Evo!”.


Il fatto è che Suibhne è bravissim sì, va beh, scrive le cose come io non riuscirei mai a scriver, no, va beh, se mi ci metto, il fatto è che sono ingolfata nello studio, e non ho tempo di scrivere un post “mio” in questi giorni.
Così, riciclo un post del buon Suibhne, che come al solito è preciso ed eloquente, (e gli schiaffo come titolo un libro di Joseph Ratzinger, così non si monta troppo la testa per la mia approvazione incondizionata :-P).

Suibhne, per chi non lo sapesse, è un medievista di quelli seri: fa il filologo romanzo, ed esercita a Parigi. E a Parigi, due giorni fa, ha avuto l’ennesima conferma della (lo sfogo è mio) completa e crassa ignoranza abissale di un mondo che rifiuta, sistematicamente, di ricordare le sue luminose origini. E magari si sente anche un gran figo, moderno e illuminato, e noi sì che siamo avanti, evvai col progresso, yuppy yeah yeah.

**********************

Ieri sera mi sono fatto la mia mezz’ora di M 7 per andare nel 19e a sentire Paul Auster intervistato da una tale Laure Adler, che leggo essere femminista ed ex consigliera alla cultura di Mitterrand, che parlava al Centquatre, un meraviglioso centro per la promozione dell’arte e degli artisti giovani ricavato dall’ex servizio di pompe funerbi della città in un quartiere piuttosto problematico.

Seduto a un tavolino che remixava ironicamente quelli dei cabaret d’antan – tovaglia rossa, sedie fintamente dorate – ascolto il suo francese invidiabile, con un accento delicato e qualche lieve incertezza solo sugli ausiliari, il suo anno di università a Parigi, la guerra del Vietnam, la Columbia, i personaggi femminili dei suoi libri, la vecchiaia, il cinema, il nuovo libro. L’intervistatrice, che pare essere animata dalla voglia di fargli dire che tutta l’ispirazione della sua vita gli è derivata da Parigi anni Sessanta, interviene solitamente a cazzo, fa domande poco interessanti e lo tratta con disinvoltura, mentre lui continua a dargli del rispettoso vous. Poi arriva la domanda che giustifica questo post: “Alla fine del tuo romanzo inserisci una poesia di un certo Bertran de Bornte lo sei inventato? e come hai fatto a inventarlo?”.

Ora, le persone normali che leggono questo blog – sono convinto che qualcuno c’è – potrebbero non capire l’indignazione mia e dei filologi romanzi che stanno leggendo – sono convinto che qualcuno c’è – per questa frase. Non tanto perché l’ignorante non conosce Bertran de Born (anche se mi pare una colpa piuttosto grave, visto che bastava wikipedia prima dell’intevista per evitare la merda pestata), quanto per la programmaticità con cui i francesi hanno dimenticato il loro Medioevo e hanno rimosso l’esistenza di una letteratura occitana che li precede (che precede tutti, in realtà) e li giustifica.

Devo dire che sentire uno scrittore americano che spiegava, un po’ sorpreso, a una giornalista francese l’esistenza di un poeta provenzale davanti a una platea impassibile e a un italiano indignato in un ex stabilimento delle pompe funebri di un quartiere sensibile di Parigi è stato un riassunto interessante di cinquant’anni di cultura occidentale.

**********************

E succedesse solo in Francia…

(P.S. Avete tempo fino a domenica, per partecipare al mio quiz sui Santi!)

21 risposte a "Senza radici"

  1. Lucyette

    Peraltro, i Francesi devono decisamente avere qualcosa contro Bertran de Born, poveretto, visto che lo stesso problema era sollevato anche da Régine Pernoud nel suo Medioevo: Un secolare pregiudizio (ed. Bompiani; euro 7,50). Il consiglio di lettura è mio e non di Suibhne, ma è veramente sentito :-DE a proposito di Medio Evo, giusto ieri leggevo sul Timone (anche in questo caso il consiglio è mio e non di Suibhne :-P), una osservazione en passant nel mezzo di una recensione su un film storico recentemente uscito:"E' vero che nel Medioevo c'erano soprusi, violenze, ingiustizie, come, del resto, in ogni epoca della storia, ma non è vero che nel Medioevo questi aspetti negativi vennero giustificati o esaltati, come accadrà nel mondo moderno, impregnato di ideologie pronte a giustificare l'uso di qualsiasi mezzo per raggiungere finalità peraltro discutibili, se non cattive".Non c'entra niente con l'ignoranza abissale della gente circa il Medioevo, ma c'entra con lo stupido e assurdo pregiudizio che i non addetti ai lavori nutrono nei confronti di questa epoca. Che, porca la miseria, è stata una delle epoche più luminose della storia dell'umanità, e tutte le volte che lo ripeto mi sembra di combattere contro i mulini a vento!(Okay, mi sono sfogata, grazie per l'ascolto :-D)

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  2. Lucyette

    Peraltro, i Francesi devono decisamente avere qualcosa contro Bertran de Born, poveretto, visto che lo stesso problema era sollevato anche da Régine Pernoud nel suo Medioevo: Un secolare pregiudizio (ed. Bompiani; euro 7,50). Il consiglio di lettura è mio e non di Suibhne, ma è veramente sentito :-DE a proposito di Medio Evo, giusto ieri leggevo sul Timone (anche in questo caso il consiglio è mio e non di Suibhne :-P), una osservazione en passant nel mezzo di una recensione su un film storico recentemente uscito:"E' vero che nel Medioevo c'erano soprusi, violenze, ingiustizie, come, del resto, in ogni epoca della storia, ma non è vero che nel Medioevo questi aspetti negativi vennero giustificati o esaltati, come accadrà nel mondo moderno, impregnato di ideologie pronte a giustificare l'uso di qualsiasi mezzo per raggiungere finalità peraltro discutibili, se non cattive".Non c'entra niente con l'ignoranza abissale della gente circa il Medioevo, ma c'entra con lo stupido e assurdo pregiudizio che i non addetti ai lavori nutrono nei confronti di questa epoca. Che, porca la miseria, è stata una delle epoche più luminose della storia dell'umanità, e tutte le volte che lo ripeto mi sembra di combattere contro i mulini a vento!(Okay, mi sono sfogata, grazie per l'ascolto :-D)

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  3. suibhne

    certo che 'sto Suibhne pare davvero brillante! ;-)in realtà i francesi non ce l'hanno solo con Bertran de Born – contro il quale avrei qualcosa anche io – ce l'hanno proprio con gli occitani in toto: non sanno che esistono, non sanno in che lingua scrivono, non sanno in che periodo vivevano… e non vanno meglio con trovieri o con i romanzi arturiani, sanno a malapena dell'esistenza della Chanson de Roland, anche se non sanno bene di che si tratti, e poi iniziano a sapere qualcosa (ma poco) da François Villon, Christine de Pizan o Charles d'Orlean… ma non solo la gente comune, eh? pure i francesi colti! pure chi studia letteratura! vabbè, che ci posso fare io stamattina non lo so, quindi torno a tradurre…comunque 'sto Suibhne mi pare davvero brillante…:p

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  4. suibhne

    certo che 'sto Suibhne pare davvero brillante! ;-)in realtà i francesi non ce l'hanno solo con Bertran de Born – contro il quale avrei qualcosa anche io – ce l'hanno proprio con gli occitani in toto: non sanno che esistono, non sanno in che lingua scrivono, non sanno in che periodo vivevano… e non vanno meglio con trovieri o con i romanzi arturiani, sanno a malapena dell'esistenza della Chanson de Roland, anche se non sanno bene di che si tratti, e poi iniziano a sapere qualcosa (ma poco) da François Villon, Christine de Pizan o Charles d'Orlean… ma non solo la gente comune, eh? pure i francesi colti! pure chi studia letteratura! vabbè, che ci posso fare io stamattina non lo so, quindi torno a tradurre…comunque 'sto Suibhne mi pare davvero brillante…:p

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  5. Lucyette

    Cioè, io al Liceo ho studiato durante le ore di Letteratura ITALIANA più autori francesi di quanti non ne conoscano effettivamente i Francesi? Beh che in Italia non stiamo messi meglio: forse stiamo messi meglio con la Letteratura (forse), ma il Medio Evo resta un'epoca buia, nebulosa e semisconosciuta relegata alla fine del biennio e quindi praticamente ignorata…(Come facciano i normali studenti a capirci qualcosa della Storia d'Italia e d'Europa con un programma simile, veramente lo ignoro. Noi, al Liceo, abbiamo deliberatamente ignorato i programmi ministeriali dedicando al Medio Evo TUTTO il primo anno del triennio, e ben che stiamo: ma chi è quel deficiente che ha preteso di relegare TUTTA l'Antichità, Classicità e Medio Evo in due anni al biennio?? Per poi passare tre anni a concentrarsi su sei secoli di Storia? Ma vi sembra normale?)Una cosa che noto molto e che mi sconvolge abbastanza, sempre in ambito di pura letteratura, è la completa ignoranza della gente riguardo agli autori della Letteratura cristiana latina e greca. Tertulliano, Cipriano, Clemente Alessandrino, quella gente lì.Pare che al Liceo non si studino. O che, se si studiano, li si scorra velocemente alla fine dell'ultimo anno, tanto per sapere che sono esistiti.Ora: porca la miseria! Al Liceo, io, 'sti tizi li ho studiati a lungo e molto diffusamente: ci ho passato sopra parecchi mesi dell'ultimo anno! (In effetti, però, mi hanno poi detto che ce li hanno fatti studiare principalmente per prender due piccioni con una fava, visto che eravamo in una scuola cattolica, e quindi ovviamente studiare gli apologeti si prestava molto bene allo scopo educativo in generale. Mi dicono che, normalmente, nessuna scuola passa dei mesi a studiare 'sti signori).Ovviamente mi rendo conto che Tertulliano non è come Cicerone, e quindi in linea teorica posso anche concordare con chi non te lo nomina nemmeno, ma adesso, all'Università, mi trovo circondata di ragazzi che non sanno nemmeno chi siano, 'sti tizi che periodicamente vengono citati a lezione! Lattanzio? La Didaché? I lapsi? Che roba sono?Ora, razionalmente io posso anche capire che il problema dei lapsi non sia esattamente la cosa più fondamentale della cultura classica di un maturando, questo è ovvio, ma io vedo i miei compagni di corso che faticano come matti su conoscenze che non hanno, e che per me sono assolutamente ovvie… e rimango veramente veramente veramente veramente perplessa

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  6. Lucyette

    Cioè, io al Liceo ho studiato durante le ore di Letteratura ITALIANA più autori francesi di quanti non ne conoscano effettivamente i Francesi? Beh che in Italia non stiamo messi meglio: forse stiamo messi meglio con la Letteratura (forse), ma il Medio Evo resta un'epoca buia, nebulosa e semisconosciuta relegata alla fine del biennio e quindi praticamente ignorata…(Come facciano i normali studenti a capirci qualcosa della Storia d'Italia e d'Europa con un programma simile, veramente lo ignoro. Noi, al Liceo, abbiamo deliberatamente ignorato i programmi ministeriali dedicando al Medio Evo TUTTO il primo anno del triennio, e ben che stiamo: ma chi è quel deficiente che ha preteso di relegare TUTTA l'Antichità, Classicità e Medio Evo in due anni al biennio?? Per poi passare tre anni a concentrarsi su sei secoli di Storia? Ma vi sembra normale?)Una cosa che noto molto e che mi sconvolge abbastanza, sempre in ambito di pura letteratura, è la completa ignoranza della gente riguardo agli autori della Letteratura cristiana latina e greca. Tertulliano, Cipriano, Clemente Alessandrino, quella gente lì.Pare che al Liceo non si studino. O che, se si studiano, li si scorra velocemente alla fine dell'ultimo anno, tanto per sapere che sono esistiti.Ora: porca la miseria! Al Liceo, io, 'sti tizi li ho studiati a lungo e molto diffusamente: ci ho passato sopra parecchi mesi dell'ultimo anno! (In effetti, però, mi hanno poi detto che ce li hanno fatti studiare principalmente per prender due piccioni con una fava, visto che eravamo in una scuola cattolica, e quindi ovviamente studiare gli apologeti si prestava molto bene allo scopo educativo in generale. Mi dicono che, normalmente, nessuna scuola passa dei mesi a studiare 'sti signori).Ovviamente mi rendo conto che Tertulliano non è come Cicerone, e quindi in linea teorica posso anche concordare con chi non te lo nomina nemmeno, ma adesso, all'Università, mi trovo circondata di ragazzi che non sanno nemmeno chi siano, 'sti tizi che periodicamente vengono citati a lezione! Lattanzio? La Didaché? I lapsi? Che roba sono?Ora, razionalmente io posso anche capire che il problema dei lapsi non sia esattamente la cosa più fondamentale della cultura classica di un maturando, questo è ovvio, ma io vedo i miei compagni di corso che faticano come matti su conoscenze che non hanno, e che per me sono assolutamente ovvie… e rimango veramente veramente veramente veramente perplessa

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  7. Lucyette

    (Ehm… è più forte di me: tutte le volte che parlo di Medioevo e di ignoranza circa il Medioevo, finisco col citare la mia scuola e dire che ho avuto professori bravissimi e bla bla bla. E' più forte di me, scusate, non riesco a farne a meno :-PMa siccome il problema non è (solo) relativo all'insegnamento della Storia nelle scuole, lasciate pure perdere il mio liceo e andate pure avanti a parlare di quello che vi pare – ammesso che ci sia qualcuno che vuol parlare di qualcosa ;-P)

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  8. Lucyette

    (Ehm… è più forte di me: tutte le volte che parlo di Medioevo e di ignoranza circa il Medioevo, finisco col citare la mia scuola e dire che ho avuto professori bravissimi e bla bla bla. E' più forte di me, scusate, non riesco a farne a meno :-PMa siccome il problema non è (solo) relativo all'insegnamento della Storia nelle scuole, lasciate pure perdere il mio liceo e andate pure avanti a parlare di quello che vi pare – ammesso che ci sia qualcuno che vuol parlare di qualcosa ;-P)

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  9. Layla24

    Pur riconoscendomi negli ideali della rivoluzione francese (cosa prevedibile, ma del resto non fanno schifo), non penso che il medioevo sia un'epoca barbara esente da pregi.Ma sono convinta che questo valga per qualsiasi epoca (compresa la nostra, anche se ammetto di vederne spesso solo i lati negativi :DD) e trovo utile prendere il buono dal passato e dal presente, senza idolatrare nessuno dei due, per creare un futuro il più decente possibile – curiosamente invece tendiamo a ripetere gli errori in modo sempre più efferato

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  10. suibhne

    io ora vorrei fare il benaltrista e dire che «ci sono ben altri problemi» e che il vero dramma della scuola italiana non è che tralascia Cipriano ma che non dà gli strumenti per leggere e scrivere.Come dicevo a una mia amica che insegnava in una scuola media della provincia romana "In quei contesti, non è che ti puoi scandalizzare se non sanno chi è Omero, non mi pare la cosa più grave…"

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  11. suibhne

    io ora vorrei fare il benaltrista e dire che «ci sono ben altri problemi» e che il vero dramma della scuola italiana non è che tralascia Cipriano ma che non dà gli strumenti per leggere e scrivere.Come dicevo a una mia amica che insegnava in una scuola media della provincia romana "In quei contesti, non è che ti puoi scandalizzare se non sanno chi è Omero, non mi pare la cosa più grave…"

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  12. Lucyette

    Layla, ho infierito abbastanza, riuscendo miracolosamente a bloccarmi prima di sfociare nella violenza fisica ;-DQuanto al commento 5: sì, certo! In effetti ogni tanto posso sembrare una fanatica del Medioevo che vorrebbe imbracciare una macchina del tempo e tornare indietro perché il mondo di oggi le fa tutto schifo… non è così, ovviamente ;-)(Anche se… occielo… ovviamente il Medioevo ha avuto le sue violenze e i suoi aspetti negativi, come del resto qualsiasi epoca, ma onestamente non mi sembra che l'età contemporanea sia così migliore :-S)Ma per quanto io ami il Medioevo e lo trovi molto ricco di pregi, ovviamente condivido del tutto il tuo commento, ci mancherebbe altro ;-)Suibhne: e ovviamente condivido anche il tuo, di commento – anch'io ho l'impressione che Cipriano sia l'ultimo dei problemi della scuola, in effetti :-DLo tiravo in ballo a proposito della ignoranza circa la Letteratura: forse noi conosciamo gli autori medievali italiani, ma siamo completamente ignoranti circa quelli greci e latini del tardoantico… ed è una cosa che mi stupisce abbastanza! Anche se, ovviamente, è proprio il minore dei problemi, direi ;-)In compenso io trovo un problema abbastanza serio (fra tutti i problemi seri che già ci sono) quello dei programmi ministeriali. Ma veramente.Passi per la Letteratura latina e greca, che va beh, ripeto, capisco anch'io sia l'ultimo dei problemi: ma seriamente, che razza di programmi assurdi ci sono, adesso, per la Storia? Questa cosa del Medioevo relegato a pochi mesi in fine biennio, veramente, mi scandalizza abbastanza: porca la miseria, sono mille anni di Storia, eterogenei e pieni di eventi importantissimi! Ma come ti passa per la testa di affrontarli in pochi mesi, così?Chi è che ha fatto questi programmi? La Moratti? (Non ne ho veramente idea, non ho mai approfondito). E con che criterio logico?(Forse adesso sono cambiati ancora, però… Spero in meglio, perché peggio di così è già difficile… :-S)

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  13. Lucyette

    Layla, ho infierito abbastanza, riuscendo miracolosamente a bloccarmi prima di sfociare nella violenza fisica ;-DQuanto al commento 5: sì, certo! In effetti ogni tanto posso sembrare una fanatica del Medioevo che vorrebbe imbracciare una macchina del tempo e tornare indietro perché il mondo di oggi le fa tutto schifo… non è così, ovviamente ;-)(Anche se… occielo… ovviamente il Medioevo ha avuto le sue violenze e i suoi aspetti negativi, come del resto qualsiasi epoca, ma onestamente non mi sembra che l'età contemporanea sia così migliore :-S)Ma per quanto io ami il Medioevo e lo trovi molto ricco di pregi, ovviamente condivido del tutto il tuo commento, ci mancherebbe altro ;-)Suibhne: e ovviamente condivido anche il tuo, di commento – anch'io ho l'impressione che Cipriano sia l'ultimo dei problemi della scuola, in effetti :-DLo tiravo in ballo a proposito della ignoranza circa la Letteratura: forse noi conosciamo gli autori medievali italiani, ma siamo completamente ignoranti circa quelli greci e latini del tardoantico… ed è una cosa che mi stupisce abbastanza! Anche se, ovviamente, è proprio il minore dei problemi, direi ;-)In compenso io trovo un problema abbastanza serio (fra tutti i problemi seri che già ci sono) quello dei programmi ministeriali. Ma veramente.Passi per la Letteratura latina e greca, che va beh, ripeto, capisco anch'io sia l'ultimo dei problemi: ma seriamente, che razza di programmi assurdi ci sono, adesso, per la Storia? Questa cosa del Medioevo relegato a pochi mesi in fine biennio, veramente, mi scandalizza abbastanza: porca la miseria, sono mille anni di Storia, eterogenei e pieni di eventi importantissimi! Ma come ti passa per la testa di affrontarli in pochi mesi, così?Chi è che ha fatto questi programmi? La Moratti? (Non ne ho veramente idea, non ho mai approfondito). E con che criterio logico?(Forse adesso sono cambiati ancora, però… Spero in meglio, perché peggio di così è già difficile… :-S)

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  14. utente anonimo

     Io al liceo (scientifico!) ho studiato sia francese che inglese, e annesse anche le relative letterature. A francese più di un quadrimestre è stato dedicato alla letteratura medievale, e abbiamo letto in lingua e discusso molto, su tante tematiche e tanti generi. Bene, per quel che ne so, potrei benissimo, ad anni di distanza, e con un ricordo sbiadito è dir poco, saperne più di molti studenti di Lettere (!) francesi (!) in merito, perché parlando con una ragazza anni fa, molto brava per giunta, in dirittura d’arrivo alla laurea, citandole gli argomenti che ho studiato all’epoca, non ne sapeva NIENTE, Villon non sapeva manco chi cavolo fosse, giusto sapeva qualcosa del romanzo cortese. Questo è paradossale!Non è che noi italiani siamo migliori in effetti, quanti a scuola hanno parlato come si deve degli stilnovisti? Cavalcanti lo conosce qualcuno? Guinizzelli? La scuola siciliana? Guittone d’Arezzo? Potrei continuare all’infinito la mia lista, di nomi e cose citate ma mai approfondite a scuola. (Magari però all’università chi ha seguito quella strada, si e anche molto altro).Secondo me da un lato si deve riconoscere che la scuola non può fare di tutto, una selezione ci vuole comunque, basta, fosse facile, piantare il seme della conoscenza e della curiosità, anche per le materie che sono a gusto personale più antipatiche (quindi anche matematica, che credo sia molto odiata) perché anche se è impossibile magari leggere Cavalcanti a scuola per motivi di tempo, se quel seme che la scuola ha piantato viene curato, prima o poi un Cavalcanti (per dire giusto un nome cioè) te lo trovi davanti. Dall’altro lato si deve riconoscere che spesso ci sono dei problemi nei programmi ministeriali, ma evidentemente non è un problema solo italiano. Forse problemi anche in molti libri di testo, ad esempio io l’associazione medioevo-secolo buio l’ho trovata ovunque ho sentito parlare di medioevo a scuola, anche se i professori, non tutti, ma spesso ci andavano cauti. Il programma di Storia è pessimo davvero, però  per esperienza diretta con qualche insegnante di storia, la gran parte si lamenta del fatto che si arriva solo agli anni ’50-‘60 e non si approfondiscono cose successive. A latino bisogna capire che nel mare di autori di cui è costellata la letteratura, almeno allo scientifico dove è secondaria non si segue un programma molto lineare, non si va per epoca storica in maniera precisa ad esempio, e si fanno solo appunto gli autori maggiori, che hanno lasciato il segno diciamo, se poi c’è interesse ripeto, magari te li approfondisci tu stesso da solo anche a distanza di anni Tertulliano, Cipriano e company.Piuttosto, questa tizia, non si poteva un attimo informare? Questa è la cosa più grave a mio avviso per un ex consigliere alla cultura, o un giornalista.Daniele

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  15. utente anonimo

     Io al liceo (scientifico!) ho studiato sia francese che inglese, e annesse anche le relative letterature. A francese più di un quadrimestre è stato dedicato alla letteratura medievale, e abbiamo letto in lingua e discusso molto, su tante tematiche e tanti generi. Bene, per quel che ne so, potrei benissimo, ad anni di distanza, e con un ricordo sbiadito è dir poco, saperne più di molti studenti di Lettere (!) francesi (!) in merito, perché parlando con una ragazza anni fa, molto brava per giunta, in dirittura d’arrivo alla laurea, citandole gli argomenti che ho studiato all’epoca, non ne sapeva NIENTE, Villon non sapeva manco chi cavolo fosse, giusto sapeva qualcosa del romanzo cortese. Questo è paradossale!Non è che noi italiani siamo migliori in effetti, quanti a scuola hanno parlato come si deve degli stilnovisti? Cavalcanti lo conosce qualcuno? Guinizzelli? La scuola siciliana? Guittone d’Arezzo? Potrei continuare all’infinito la mia lista, di nomi e cose citate ma mai approfondite a scuola. (Magari però all’università chi ha seguito quella strada, si e anche molto altro).Secondo me da un lato si deve riconoscere che la scuola non può fare di tutto, una selezione ci vuole comunque, basta, fosse facile, piantare il seme della conoscenza e della curiosità, anche per le materie che sono a gusto personale più antipatiche (quindi anche matematica, che credo sia molto odiata) perché anche se è impossibile magari leggere Cavalcanti a scuola per motivi di tempo, se quel seme che la scuola ha piantato viene curato, prima o poi un Cavalcanti (per dire giusto un nome cioè) te lo trovi davanti. Dall’altro lato si deve riconoscere che spesso ci sono dei problemi nei programmi ministeriali, ma evidentemente non è un problema solo italiano. Forse problemi anche in molti libri di testo, ad esempio io l’associazione medioevo-secolo buio l’ho trovata ovunque ho sentito parlare di medioevo a scuola, anche se i professori, non tutti, ma spesso ci andavano cauti. Il programma di Storia è pessimo davvero, però  per esperienza diretta con qualche insegnante di storia, la gran parte si lamenta del fatto che si arriva solo agli anni ’50-‘60 e non si approfondiscono cose successive. A latino bisogna capire che nel mare di autori di cui è costellata la letteratura, almeno allo scientifico dove è secondaria non si segue un programma molto lineare, non si va per epoca storica in maniera precisa ad esempio, e si fanno solo appunto gli autori maggiori, che hanno lasciato il segno diciamo, se poi c’è interesse ripeto, magari te li approfondisci tu stesso da solo anche a distanza di anni Tertulliano, Cipriano e company.Piuttosto, questa tizia, non si poteva un attimo informare? Questa è la cosa più grave a mio avviso per un ex consigliere alla cultura, o un giornalista.Daniele

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  16. Nacochan

    Io prenderei chi pensa che il Medioevo sia solo barbarie e secoli bui e, dopo averlo rimepito di insulti, mazzate e parolacce, gli rifilerei tutti i libri che esistono in materia, tutto ciò che ho studiato e studierò ancora, lo chiuderei in uno stanzino e lo obbligherei a stare lì finché non ha finito.Dici che sono estremista?

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  17. Nacochan

    Io prenderei chi pensa che il Medioevo sia solo barbarie e secoli bui e, dopo averlo rimepito di insulti, mazzate e parolacce, gli rifilerei tutti i libri che esistono in materia, tutto ciò che ho studiato e studierò ancora, lo chiuderei in uno stanzino e lo obbligherei a stare lì finché non ha finito.Dici che sono estremista?

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  18. utente anonimo

    Purtroppo molti ritengono il Medioevo un periodo buio e pieno di violenze.. Per caso siamo ancora nel Medioevo?! Mi sento sulla tua stessa barca x la scelta! In realtà il Medioevo è molto altro! Marci

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  19. utente anonimo

    Purtroppo molti ritengono il Medioevo un periodo buio e pieno di violenze.. Per caso siamo ancora nel Medioevo?! Mi sento sulla tua stessa barca x la scelta! In realtà il Medioevo è molto altro! Marci

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