‘The Mormons are back, and hotter than Hell’. (Cit., purtroppo)

Ehi! Signori e signore che mi leggete: la facciamo, una cosa bella? Lo organizziamo, un raduno di blogger cattolici?
Perché io avrei una idea proprio carina da rigirare ai blogger più famosi: sarebbe uno splendido modo per dar voce alla causa (la blogghicità cattolica, intendo), e per racimolare un po’ di soldi da destinare ad opere di bene. Ci servirebbe solo una location, dodici aitanti volontari, e un po’ di biancheria intima carina. Poi vi mettiamo in posa, e vi scattiamo una foto tipo questa:

Scattate dodici fotografie, prepariamo un calendario cattolico sexy e lo vediamo su Internet. Tutti i proventi saranno devoluti in beneficenza.

Lucyette è impazzita? Lucyette farebbe meglio ad evitare lo champagne di Capodanno, visto che palesemente non lo regge?
Macché: io vi sto informando di una iniziativa seria, dalle altissime valenze pubblicitario-pastorali!!
E infatti, il tizio della foto (se si leva la mano dalle mutande, si toglie quell’aria da cretino, e si pettina i suoi poveri capelli) assume un’aria da bravissimo ragazzo, presentandosi così:

Un bravo ragazzo casa-e-chiesa?
Un fulgido esempio di giovane cristiano?
Macché, molto di più: questo tizio è Max Webster, ventitré anni, sacerdote mormone ed ex-missionario. È appena tornato dagli States dopo un periodo di servizio in Giappone, ad Okinawa, dove si è preso cura di bambini handicappati. E… se ve lo steste chiedendo, la risposta è no: il giovane sacerdote non ci trova proprio niente di strano, a posare mezzo nudo per un calendario sexy.

E del resto, mica è l’unico. Ormai sono quattro anni, che i Mormoni USA danno alle stampe uno splendido calendario sexy raffigurante ex-missionari a torso nudo, allo scopo di guadagnare soldi per le rispettive missioni, far parlare di sé negli USA e all’estero, e svecchiare l’immagine della chiesa mormonica (si dice, “mormonica”?).
Perché i Mormoni non sono mica dei bigotti asessuati! I Mormoni sono persone felici, belle, realizzate, e piene di vitalità e di vita! Guardate un po’ cosa fanno i sacerdoti…!

Alcune precisazioni doverose, a questo punto.
Punto primo, i sacerdoti mormoni sono un po’ come i pastori protestanti: possono sposarsi e avere figli. Questo, forse, rende l’iniziativa un po’ meno allucinante? (No, non credo proprio).
Punto secondo, non è stata la Chiesa mormonica a inventarsi ‘sta genialata: anzi, la Chiesa mormonica non l’ha gradita affatto. L’ideatore del calendario, a quanto pare, è stato “scomunicato” (non ho ben capito se a tempo indeterminato, o solo per un certo lasso di tempo a mo’ di punizione). Fatto sta che costui (Chad Hardy, a sua volta giovane sacerdote mormone ex-missionario) continua allegramente con la sua campagna stampa: ed ha recentemente immesso sul mercato la versione 2011 del suo ormai storico calendario sexy – il famosissimo “Men on a Mission”.


(E se vi viene leggermente da ridere a guardar questa copertina, non avete ancora visto quella dell’anno scorso).

Insomma: il concetto è questo. Chad Hardy, ogni anno, chiama a sé una dozzina di giovani sacerdoti mormoni, che svolgano o abbiano svolto servizio presso una missione estera. “Hand-selected for their striking good looks and powerful personal devotion” (LOL), i dodici top-model accettano di posare unticci e a torso nudo per alcune validissime (?) ragioni:
a) guadagnare soldi: il ricavato delle vendite sarà interamente devoluto alle missioni di provenienza;
b) far parlare di sé: perché pare che poca gente sappia veramente quant’è difficile la vita di un missionario;
c) dimostrare che la Chiesa mormonica è (o dovrebbe essere) moderna e progressista, priva di tabù e aperta alla modernità e al dialogo, senza pregiudizi di razza, di comportamento, o di orientamento sessuale. (Pare che il calendario sexy dei mormoni abbia riscosso un gran successo soprattutto nelle comunità gay, e che i sacerdoti in questioni se ne sian detti lusingati).

Un atto di protesta? Una rivendicazione di modernità? Non è facile, capirlo pienamente: inizialmente, il calendario voleva presentarsi come un semplice atto d’orgoglio (“ehi, tu! Ma chi l’ha detto, che i Mormoni sono solamente dei tizi bigotti e noiosi? Guarda che ce la godiamo benissimo, la vita! Ma li hai visti, i nostri preti?!”). Il che, teoricamente, potrebbe anche essere un messaggio vagamente condivisibile, per quanto io mi stia godendo un sacco la mia vita anche senza posare in biancheria intima davanti a un obiettivo fotografico.
Ma la Chiesa mormone, per l’appunto, non ha gradito, ed è scattata la scomunica per l’ideatore del progetto: da quel momento in poi, il calendario è diventato quasi una specie di bandiera di ribellione per tutti quei Mormoni che non si sentono a loro agio nella morale troppo restrittiva della loro Chiesa, e invocano (cito) “più amore verso il prossimo”, per “abbattere gli stereotipi e infischiarsene di ogni giudizio” mediante un “messaggio di maggiore tolleranza religiosa e culturale”.
Questo è il messaggio universale per i fedeli di tutte le religioni: agli aderenti alla fede mormonica, invece, il calendario chiede esplicitamente di “non giudicare le persone che hanno un comportamento fuori dagli schemi: ci sono un sacco di Mormoni, qui fuori, che non si trovano a loro agio, in quegli stili di vita adottati dai più”.

Insomma, non credo che mi comprerò il calendario sexy dei Mormoni.
Tuttavia, il calendario sexy esiste ed io ve lo segnalo… perché obiettivamente ho un sacco di buon gusto, in fatto di calendari! (Vi ricordate che carino, l’anno scorso, il calendario con le bare?!). A questo indirizzo potete acquistarlo, assieme a un sacco di altri prodotti carini che spaziano dai grembiulini sexy (?), alle T-Shirt semi-allusive (vuoi sapere qual è la vera posizione del missionario? È questa), per arrivare ai magneti da appendere al frigorifero che non vi linko affatto, perché hanno un contenuto un po’ troppo blasfemo per i miei gusti (internauta avvisato…). Ma non è tutto: con questo link potete seguire le attività del team su FaceBook, e a questa pagina potete iscrivervi al fan club dei singoli sacerdoti/modelli, o perché ne apprezzate le qualità pastorali o perché li trovate dei veri stalloni (cito testualmente). Se inserite il vostro indirizzo e-mail potete anche ricevere gratuitamente newsletter e updates a tema sexy-mormonico: il che in effetti è una grandissima cosa, come immagino converrete tutti.

E poi…
E poi, per l’appunto, qui c’è la pagina di maggiore interesse: potete iscrivervi alle audizioni per l’anno prossimo!!!
D’accordo, non credo che ci siano molti missionari mormoni fra i miei lettori abituali, ma io, al posto vostro, sarei comunque intraprendente: questa cosa qui è all’insegna della tolleranza e dell’ecumenismo e dell’abbattimento delle frontiere e bla bla bla… cosa volete che importi, se voi siete cattolici e gli altri son mormoni?! Dialogo, ragazzi: dialogo!!

Insomma, maschi cattolici che mi leggete, tendete bene le orecchie: il calendario sexy dei mormoni, probabilmente, sta aspettando solo voi!! Che aspettate, a mandare il vostro curriculum?!

E se siete ancora incerti, chiaritevi le idee con questo spot televisivo… è la vostra occasione per entrare a far parte della Storia, e per incarnare la Profezia annunciata dai Profeti!!!
[DISCLAIMER: spot veramente esilarante che però contiene immagini di omini a torso nudo, nonché reiterate ed irritanti zoommate sui capezzoli di costoro. Ecco: magari, non apritelo in ufficio].

Detto ciò, io vi saluto… e, preparandomi alle reazioni di quei poveri innocenti che ho tirato in ballo, previdentemente mi do alla macchia.
Ci si rilegge l’anno prossimo, carissimi!

Auguri!

27 risposte a "‘The Mormons are back, and hotter than Hell’. (Cit., purtroppo)"

  1. Lucyette

    Sì, lo sapevo! Ma quelli, almeno, sono preti finti: il problema è che questi son mormoni veri! 😀

    (Ogni tanto mi domando chi possa concepire queste idee geniali, come quella di creare un calendario sexy di finti preti che ammiccano in abito talare… O.o)

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  2. utente anonimo

    Il "fascino della divisa"? XD

    Chiara

    Buon anno, anche se temo proprio che la mia scelta di calendario 2010 verterà sulle vedute delle Dolomiti…

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  3. ago86

    Mi pare ovvio che tra i mormoni ci siano i "conservatori" e i "progressisti". Pensa che tra i primi ci sono anche fautori della poligamia, anche se è difficile che si facciano vedere in giro. Tornando in tema di calendari, qualche anno fa un forum cattolico fece un calendario di 12 ragazzi (vestiti, non in posa erotica) visibile su internet. Non so se lo fanno ancora, però in passato lo pubblicizzarono anche sul forum "cattolici romani", da dove venne subito cancellato.

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  4. Lucyette

    Chiara, buon anno a te: io sono ancora indecisa fra il Calendario di Frate Indovino, e un Calendario con vedute di Torino scritto in dialetto piemontese…
    (Li ho tutti e due, devo solo decidere quale appendere: il Calendario di Torino mi è stato regalato da mio padre "se senti nostalgia di casa"; il Calendario di Frate Indovino è da un po' di anni che arriva in duplice copia a casa dei miei (abbiamo già segnalato la cosa tre volte, ma continuano a mandarcelo doppio…), e quindi mi hanno passato una copia anche di quello 🙂

    Quanto al fascino della divisa… tu scherzi; però in effetti sarebbe da far vedere a qualche sacerdote giovane :-PP
    Premessa: io sono una gran sostenitrice della talare e/o del clergyman; non perché mi piacciano gli uomini in divisa, ovviamente, ma perché trovo che sia molto bello vedere un religioso che va in giro vestito da religioso. Se io fossi una suora, immagino che andrei fiera di girare col mio bel vestitino da suora per dire al mondo "ehi! Io sono una suora!". E in effetti rimango sempre un po' stupita/delusa/impensierita, quando vedo un sacerdote che va in giro con jeans e maglietta, al limite mettendosi al collo il tau di legno. (Non che ci sia niente di male, ovviamente: ma non capisco perché un sacerdote trovi brutto vestirsi da sacerdote, voglio dire).
    Interpellati in materia, un paio di religiosi di mia conoscenza mi hanno risposto che non portano l'abito perché lo trovano "ridicolo", "datato", "sembro una donna", "poi i ragazzini mi prendon per cretino", eccetera.
    Se sapessero che a Roma c'è gente che produce calendari di preti finti in cui il punto di forza dei preti è per l'appunto essere ritratti in abito talare… immagino che rivaluterebbero improvvisamente le loro posizioni :-PP

    (Comunque, a proposito di talare, il top del top è stata una discussione con un mio amico religioso di settant'anni, lui sì grande sostenitore dell'abito. Mentre parlavamo dei suoi confratelli sempre vestiti in "borghese", lui mi guarda e commenta: "ma poi, tu non trovi che l'abito sfini un sacco? Mia sorella me lo dice sempre: Giuseppe, quando porti l'abito dimostri cinque anni di meno! Io glielo dico sempre, ai miei confratelli, di mettersi l'abito, ché li fa sembrar più magri… ma loro niente, non vogliono capire: è proprio vero, che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire…!". LOL :-D).

    Ago, leggevo anche, tempo fa, che i mormoni più conservatori avevano avuto non pochi grattacapi a causa di un passo scritto nel loro testo sacro (se non ricordo male, Dio Padre e Dio Figlio sarebbero apparsi al fondatore dei Mormoni per fargli delle rivelazioni). Ecco, insomma: fra le altre cose, Dio rivelava a questo profeta che mai e poi mai le persone di colore avrebbero potuto diventare sacerdoti mormoni, giacché erano la razza maledetta…
    … il che, come rivelazione divina, andava bene nell'Ottocento; ma in epoche più recenti, ha creato qualche lieve perplessità nei fedeli 😛
    (Se non ricordo male, poi Dio era apparso una seconda volta a rettificare la precedente informazione, dicendo che aveva cambiato idea).

    Ma il calendario che dici tu, era di dodici ragazzi laici o di dodici sacerdoti? Perché magari è lo stesso di cui parla dabogirl: io avevo visto alcune foto su Internet, e in effetti questi finti preti erano vestitissimi… erano più che altro gli sguardi e gli scatti, a rendere il calendario un po' equivoco, ecco 🙂

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  5. Lucyette

    Uh, dimenticavo: per restare in tema di calendari, segnalo anche questo, statunitense: Nuns Having Fun. Questo lo trovo molto carino, invece: sono vecchie fotografie (anni '50 – '60) di suore cattoliche che… si divertono: ad esempio mentre cucinano assieme i biscotti, o mentre cantano nel coro, o magari quando vanno in vacanza in riva al mare e si godono il panorama. Insomma, la felicità nelle piccole cose.

    Tutto molto rispettoso: ecco, questo non è malaccio. Noi sì che sappiamo goderci la vita: altro che i Mormoni unticci e spettinati! 😉 😉

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  6. utente anonimo

    @Lucyette: io ho la gran fortuna di essere in una comunità che fa nascere vocazioni anche in questo periodo un po' duretto, quindi qualche prete giovane lo vedo! 
    C'è anche un seminarista metallaro che ascolta pure black-death metal, mah… forse una tattica per conoscere il nemico 😉
    A me l'abito talare piace un sacco! Però i conoscenti preti a cui ho chiesto dicono che preferiscono gli abiti laici per comodità (giocare a calcetto coi ragazzi, spostarsi in fretta a Venezia). Non so, non me la sento di dar loro torto del tutto. Il tuo amico settantenne è una sagoma! Averne di più di gente così!

    Anche nel calendario che ho in mente io i finti preti indossano il talare, e l'equivocità è data non dal nudo ma da pose e sguardi ammiccanti.  Si chiama "calendario romano" credo. Adesso quando rivedo i seminaristi farò notare il fascino dell'abito lungo, vediamo se li converto al talare!

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  7. ago86

    Il calendario che dico io era composto da 12 ragazzi laici, amici o conoscenti del webmaster del forum. Sono passati anni, non so se lo fanno ancora. Mi ricordo il nome del forum, ma non credo possa dirlo.

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  8. utente anonimo

    Qualche anno fa anche il Papa ha posato per un calendario per famiglia cristiana credo… io non l'ho comprato, anche se era per beneficenza, mi sembra un compromesso con una certa cultura proprio  bassina…
    è un genere che non mi piace, che sia simil-progressista o sexi, che sia regolare o retrogrado…
    Boh? uno non va in officina perchè ci sono i calendari con le donne nude, non credo che si vada di più in chiesa perchè ci sono i preti o suore sexi…
    abbastanza discutibile come pubblicità… sicuramente se basata sulle foto, se invece ci fosse qualche commento interessante…

    Diego

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  9. utente anonimo

    Mah, francamente lo trovo un tantino nauseante, voglio dire, il calendario sexy è fatto per ispirare…sesso!!
    Da parte di ministri di un culto mi sembra assurdo!!
    Inoltre, essere moderni non ha nulla da spartire con l'essere nudi, perchè non aboliscono la poligamia invece? Mah…

    Meglio quello delle suore che si divertono.
    Se vuoi fare un calendario per raccolgiere fondi, fai delle foto di questi missionari mentra lavorano, magari in una scuola con dei bambini o mentre aiutano delle persone che si trovano in condizioni disagiate.

    Aerie

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  10. martayensid

    ammazza ahò quanto so' fichi… lucyette non so dove le trovi queste notizie ma mihai fatyto sganasciare dalle risate! Hai uno stile fortissimo!
    E direi anche parecchio occhio per l'originalità. Passo parola a viv

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  11. flalia

    Accipicchia, che pettorali, però! La prossima volta che verrò fermata da un missionario mormone (non so se sia così dappertutto, ma qui a Bologna o anche sul treno ne incontro spesso) non lo liquiderò in due secondi come al solito! 😉 A parte questo, ma chi è che si prende il calendario dei finti preti?? Io e tutto il parentado ormai siamo "abbonati" da anni al calendario del gruppo missionario di  mia sorella (il Sidamo), su cui campeggiano foto di missionari e bambini etiopi. Ma la cosa divertente è stata che l'anno scorso la mia parrocchia, per festeggiare i 50 anni dalla fondazione, ha fatto un calendario coi parrocchiani, cioè per ogni mese c'era una foto diversa (in una ci sono anch'io!). E mi faceva troppo ridere vedere appese in cucina in un calendario le foto di persone che vedo abitualmente… a volte c'era anche gente che nel quartiere ti fermava per strada chiedendoti: "Ehi, ma tu sei quella della foto?". Non sanno più cosa inventare, con questa smania dei calendari! 😉
    BUON ANNO NUOVO!!!

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  12. Lucyette

    dabogirl: eh beh, ottima pubblicità, come al solito…
    (Ero ironica, ovviamente 😉

    Nihil, ma chi ha parlato di amici blogger sexy e affascinanti? Io pensavo più a una cosa tipo "guardate come stiamo messi male noi blogger cattolici, non abbiamo manco di che coprirci: per misericordia umana, fateci la carità!".
    Dici che non funzionerebbe?
    Con uno di quegli orrendi cosi in grembo (povere bestiole) io credo che il risultato sarebbe assicurato.
    Dunque, sei in grado di procurarci un gatto nudo?

    Marta, lieta che il post ti sia piaciuto! Grazie! 😀

    Flalia, io non sono mai finita su un calendario ma una volta sono finita sulla copertina di una rivista, in una foto che mi ritraeva in compagnia di un mio amico e collega. Non so per quale buffo procedimento mentale (probabilmente per il fatto di aver visto un ragazzo e una ragazza vicini e sorridenti), il 90% di quelli che hanno visto quella foto senza conoscerci di persona ne hanno dedotto che noi due dovevamo per forza essere una coppia O__o Non ti dico l'imbarazzo (e l'irritazione!), dopo qualche mese di questa solfa!

    E ora, passando ai commenti più "seri"…

    #9 (sei Chiara, vero? :-), beh, sì, effettivamente l'abito talare è oggettivamente scomodo, per certe attività, concordo. Io lavoro in una biblioteca, e mi vien da ridere (per non piangere) quando mi trovo a dover lavorare con qualche sacerdote che indossa la talare. (Quando devi costantemente salire e scendere da una scala a pioli con dei grossi libri in mano, un abito lungo fino ai piedi è quanto di più scomodo esista al mondo). Per certi versi la talare è scomodissima, e infatti hanno inventato il clergyman per evitar questi problemi.
    Ecco: però, quei religiosi che rifiutano sistematicamente di portare l'abito, e senza reali ragioni di convenienza… boh? Non dico che siano cattivi religiosi, ci mancherebbe altro, ma mi lasciano sempre un po' perplessa: se io fossi una suora, immagino che sarei orgogliosa di far sapere a tutti che lo sono! E poi è bello, insomma: la talare ti rende immediatamente riconoscibile… è anche un bel messaggio, per chi ti vede, io trovo.
    Figurati, ti racconto questo aneddoto: io ho studiato per diversi anni in scuole cattoliche; una di queste era una scuola abbastanza grande, con numerosi corsi. Io conoscevo di vista tutti i professori, nel senso che ovviamente sapevo che quello era (chessò) il professore di Musica della Scuola Media, ma niente di più. Ecco: dopo QUATTRO anni che frequentavo quella scuola, ho scoperto per puro caso che un tale (un vecchio professore che insegnava in un altro corso) era un religioso della comunità. Io lo conoscevo solo di vista, e questo qua andava sempre in giro in borghese: quindi, prima che me lo dicessero, non potevo avere idea che lui fosse un religioso.
    Ci son rimasta di sasso: per quattro anni io avevo vissuto a pochi metri da un uomo che si era consacrato a Dio, e non ne avevo minimamente idea.
    E' verissimo che l'abito non fa il monaco (sembra un proverbio fatto apposta per questa discussione :-P), però, insomma…  A questo signore sarebbe bastato così poco, per dare testimonianza di quello che era…
    (Certo, sicuramente dava testimonianza in mille altri modi, ma ripeto: io non gli avevo mai parlato, mi limitavo a incrociarlo di tanto in tanto nel corridoio).

    Ago: il nome dillo pure, se vuoi, non è un problema! 🙂
    Allora non è lo stesso calendario che dico io: Chiara, io, e probabilmente anche dabogirl parlavamo del "calendario romano", con dodici finti preti che ammiccano in talare; quello dei dodici laici non l'avevo proprio mai visto né sentito…

    Diego, beh, immagino che il calendario del Papa fosse un calendario "artistico", un po' come si fanno i calendari con le foto dei gatti. Se era per beneficenza…
    Però concordo con te, non mi sembra la trovata migliore in assoluto, si potrebbe far di meglio. Nel senso: un calendario composto di sole fotografie è un po' sterile, in fondo in fondo.
    L'anno scorso mi era venuto fra le mani un calendario su Matteo Ricci, il missionario gesuita: era molto ben fatto! Oltre alle immagini, conteneva commenti storici, vicende biografiche… insomma, era molto molto bello. Quello l'avrei comprato volentieri, ad esempio, tantopiù se fosse stato per beneficenza!

    Aerie, a onor del vero devo precisare che i sacerdoti mormoni possono sposarsi tranquillamente: teoricamente, possono ispirar sesso tanto quanto un laico.
    Ma ovviamente io non mi sognerei mai e poi mai di posare mezza nuda per un calendario del genere, proprio in quanto cristiana: quindi concordo con te, e con i mormoni che si sono incavolati un sacco 😀
    "Essere moderni non ha nulla da spartire con l'essere nudi"… che frase bellissima… 🙂

    (A proposito di cristiani e di calendari sexy: ovviamente non è una iniziativa sexy, anzi è una iniziativa volta a dimostrare che si può essere giovani, cattolici, belli, e piacenti, senza scadere nella provocazione, nell'eccesso o nell'impudicizia… lo sapete che a Torino è attivo, ormai da decenni, un movimento che (fra le mille altre cose) organizza sfilate di moda "cattoliche" per mostrare che si può essere belle, cattoliche e felicissime senza farsi mancare proprio ma proprio niente? Ne parlavo in questo commento (rispondendo a Claudio) e poi due commenti più in basso. Beh, ovviamente non credo proprio che si sognerebbero mai di produrre un calendario usando le ragazze come modelle (ROTFL :-D), ma era giusto per rincarare la tua bellissima affermazione di prima: "essere moderni non ha nulla da spartire con l'essere nudi, e peraltro nemmeno l'essere felici e belli, ha niente da spartire con l'essere nudi o provocanti". Oh!).

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  13. berlic

    Se sono più caldi dell'inferno, tuti i diavoli vorranno trasferirsi insieme a loro…
    …comunque io ho frequentato le superiori dai salesiani. Partecipai ad una vacanza organizzata da uncerto movimento. Mi indicarono un tizio vestito con camicia da montanaro a scacchi, cappell da cowboy  e occhiali da sole, dicendo: "Quello è un prete". "QUELLO???" feci io trasecolando.
    Sì, lo era, un prete a cui magari scappava un "c**zo!" durante la predica e che però la talare la metteva pure. Un santo, il che dimostra che l'abito non fa il monaco. E che però toglierlo neppure.

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  14. Lucyette

    Piccic, come mai? 😛

    Chiara, immaginavo, ma volevo essere sicura… 😀

    Berlic, ma certo: non è l'abito a rendere bravo un prete, ci mancherebbe 🙂
    Però… boh? Non riesco a capire questa scelta. Se è per ragioni di comodità, okay; ma altrimenti? Forse è un problema che sento particolarmente perché frequento una comunità in cui i religiosi che indossano l'abito sono una specie in via d'estinzione; fatto sta che mi stupisco, non riesco a capire come mai quell'abitino dispiaccia tanto.
    E' una banalità, ma io porto sempre un crocifisso al collo. Lo faccio (anche) perché mi piace immaginare che la gente che mi guarda, anche senza conoscermi, possa magari pensare "toh guarda, questa indossa il crocifisso, dev'essere una cristiana". Se fossi una suora, immagino che sarei vieppiù orgogliosa di far sapere a tutti che sono una suora, voglio dire: altro che abiti in borghese. Non è una critica a chi non porta il clergyman: più che altro, non riesco a capire come mai non lo faccia.
    La cosa veramente buffa è che alcuni di questi religiosi che ho interpellato mi hanno risposto che si vestono in borghese perché si sentono più a loro agio, più vicini a noi laici. Un po' come se l'abito potesse essere una sorta di "barriera" fra loro e i laici, insomma.
    La cosa spassosissima è che di lì a tre mesi sono stata segretaria in un convegno che radunava tutti i laici appartenenti al nostro movimento: e tutti quanti noi, spontaneamente, abbiamo lamentato la sistematica assenza dell'abito da parte dei nostri "colleghi" consacrati. Evidentemente loro hanno paura che l'abito possa respingerci; noi, invece, ne sentiamo tanto la mancanza… 😀

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  15. Lucyette

    Piccic, come mai? 😛

    Chiara, immaginavo, ma volevo essere sicura… 😀

    Berlic, ma certo: non è l'abito a rendere bravo un prete, ci mancherebbe 🙂
    Però… boh? Non riesco a capire questa scelta. Se è per ragioni di comodità, okay; ma altrimenti? Forse è un problema che sento particolarmente perché frequento una comunità in cui i religiosi che indossano l'abito sono una specie in via d'estinzione; fatto sta che mi stupisco, non riesco a capire come mai quell'abitino dispiaccia tanto.
    E' una banalità, ma io porto sempre un crocifisso al collo. Lo faccio (anche) perché mi piace immaginare che la gente che mi guarda, anche senza conoscermi, possa magari pensare "toh guarda, questa indossa il crocifisso, dev'essere una cristiana". Se fossi una suora, immagino che sarei vieppiù orgogliosa di far sapere a tutti che sono una suora, voglio dire: altro che abiti in borghese. Non è una critica a chi non porta il clergyman: più che altro, non riesco a capire come mai non lo faccia.
    La cosa veramente buffa è che alcuni di questi religiosi che ho interpellato mi hanno risposto che si vestono in borghese perché si sentono più a loro agio, più vicini a noi laici. Un po' come se l'abito potesse essere una sorta di "barriera" fra loro e i laici, insomma.
    La cosa spassosissima è che di lì a tre mesi sono stata segretaria in un convegno che radunava tutti i laici appartenenti al nostro movimento: e tutti quanti noi, spontaneamente, abbiamo lamentato la sistematica assenza dell'abito da parte dei nostri "colleghi" consacrati. Evidentemente loro hanno paura che l'abito possa respingerci; noi, invece, ne sentiamo tanto la mancanza… 😀

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  16. berlic

    In effetti si stava andando in montagna, in un ambiente in cui oggettivamente la talare sarebbe stata scomoda.
    Come sai non ho problemi a dire in cosa credo. Però tengo consapevolemente il nome di un diavolo, e il mio blog è in tono, per massimizzare l'effetto "sorpresa". Per catturare un animale non ti devi vestire da cacciatore e gridare "io sono un cacciatore", ma mimetizzarti…quando capiranno cosa sei sarà troppo tardi 😉

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  17. Lucyette

    LOL, non dirlo a me… agli albori, questo era un banalissimo blog personale in cui io non avevo mai detto di essere cattolica (non perché avessi deciso di tenerlo nascosto, ma proprio perché non mi era ancora capitata l'occasione per dirlo). Fatto sta che, una volta, avevo scritto un post riguardante una cosa che mi era successa per strada, mentre stavo andando a Messa. All'epoca, mi aveva mandato un messaggio privato una ragazza che mi leggeva, preoccupatissima: "oddio, a Messa? Ma è morto qualcuno? Mi spiace!". Io l'avevo tranquillizzata dicendo che sono cattolica, vado a Messa ogni domenica… e lei, turbatissima "ah…. non l'avrei mai detto, sai? Cioè, sembravi normale……".
    Non ho ancora capito se devo prenderlo come un insulto, o come un complimento 😛

    Comunque… beh, sì, d'accordo: il cacciatore si mimetizza per andare a caccia. Ma ogni tanto gli capiterà anche di passeggiare per i fatti suoi o di far quattro chiacchiere con gli altri cacciatori, no?
    Ecco: in quel caso, fossi al posto suo, io me lo metterei, il vestito da cacciatore. Così gli altri cacciatori pensano "toh, guarda, un altro amico cacciatore, che bello!". E soprattutto, gli aderenti alla lega anti-caccia avranno modo di identificarlo come cacciatore e di stupirsi, perché evidentemente ci sono anche cacciatori simpatici e intelligenti nonostante quello che si dica in giro di loro 😛

    (Ovviamente non è una critica al tuo blog e/o ai laici "che si mimetizzano": parlo sempre dei religiosi che insegnano in una scuola cattolica, e poi vanno in giro vestiti come ragazzi del centro sociale. Io conosco una ragazza che, in una residenza universitaria gestita da religiosi, alla festa di benvenuto per i nuovi studenti CI HA PROVATO con un sacerdote, perché non aveva la più pallida idea che questo fosse un sacerdote… O__o)

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  18. utente anonimo

    Credevo di essere impazzito quando una conoscente mi ha raccontanto che ha una compagna di corso suora, una novizia per precisione… che si veste come una ragazzina e dice 3000 parolacce XD

    Dopo aver letto dei mormoni devo ricredermi: ORA le ho sentite veramente tutte XD

     

     

    Daniele

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