Le bambole… pasquali

“Sì, vabbeh. Ma un post un po’ meno demenziale di queste castronerie, non riesci proprio a scriverlo?”.
Leggo l’impietoso commento, qui, sul mio blog, con tanto di nickname e tutto, e piombo nella disperazione. Provo a difendermi: “ma il mio blog è un blog leggero, è nato con lo scopo di strappare un sorriso a chi accende il computer dopo una giornata di lavoro, stanco, e vuole distrarsi un poco; non…”.
“E allora non parlare di religione! Ma ti rendi conto? Stai buttando sul ridere la Quaresima! Non uno spunto di riflessione che sia uno!”.
Disperazione esistenziale. “Ma non è vero, dai… ho appena parlato della Sirenetta…”.
“È una fiaba per bambini!!”.
“Ho postato le litanie di Gesù in croce…”.
“E le hai messe sul ridicolo!”.
“Ma io racconto le vite dei Santi, è un blog leggero; se cerchi le disquisizioni sulla bioetica, devi andare su altri blog…”.
“E allora chiudi il tuo! Taci! Vergognati! Sei indegna di dirti cattolica! Fai schifo! Mi disgusti!”.
Mi vien da piangere e provo a difendermi per un’ultima volta, disperata, fissando con le lacrime agli occhi la schermata del computer. “Ma secondo me c’è modo e modo, voglio dire, io avrei scelto questi toni; non penso sia obbligatorio scrivere trattati di teologia, insomma, ci sarà spazio anche per me…”.
“Se non smetti immediatamente di scrivere queste idiozie” (ma aveva usato un termine meno elegante, nella versione originaria), “dai retta a me: brucerai all’Inferno. Credimi”.
E mi sveglio angosciata e col fiato grosso, in un letto di sudore, troppo terrorizzata per mettermi a ridere e troppo stranita per non sentirmi un po’ cretina.
Da qualche mese a questa parte, la sottoscritta ha qualche piccolo problema nel far sonni riposanti.
Nelle ultime settimane, è stata perseguitata da caimani impazziti, tsunami del Ticino, e papponi spacciatori. Ma l’incubo a tema blogghico, col commentatore pazzo che mi preannuncia dannazione eterna, in effetti mi mancava.

Spiacente per il commentatore pazzo, ma vado avanti con gli stessi toni.
E quindi – imboccando in direttissima la strada per la dannazione eterna – vi propongo un altro dei miei post quaresimali (NB: il detto “lungo come una Quaresima” non mi è mai apparso tanto vero come quest’anno. Agh).

Non è un mistero: a me, piacciono le bambole.
Mi piacciono tanto, ne posseggo alcune; mi diverto a “studiare” anche quelle che non posseggo, perché la storia dei giocattoli è molto lunga e affascinante. E ritengo che si possa imparare qualcosa anche dalle piccole cose, dagli oggetti di ogni giorno. È per questo motivo che vi ripropongo in queste pagine una piccolissima selezione di bambole pasquali, così come le ho trovate facendo ricerche sulla rete.

Ebbene sì: bambole pasquali.
Siamo nell’età del consumismo: volete forse credere che nessun produttore di giocattoli abbia mai pensato all’idea di mettere sul mercato un bambolotto a tema? È Pasqua, ci si scambia i regali… e assieme all’uovo, i nonni regalano alle nipotine anche un bambolotto in tema. Moneta sonante, gente: l’economia ringrazia!

Fra queste bambole “a tema”, ce ne sono alcune che, francamente, mi disgustano. La Barbie Easter Pretty Doll, messa sul mercato due anni fa, è una donna semi-nuda che testimonia la Resurrezione di Cristo mediante uova di cioccolata stampate sulla minigonna.
Andiamo bene.

Ma fra queste bambole “a tema”, ce ne sono altre decisamente splendide. Ce ne sono altre che testimoniano le tradizioni pasquali, i riti della Vigilia, la gioia della domenica.
Ad esempio, a voi non piace, questa?

Potete anche comprarla, se avete voglia di investir 150 dollari. La trovate nello shop del museo dell’Hermitage – anche perché, come si intuisce chiaramente dai costumi, la bambola raffigura una donna russa.
Una donna russa vestita a festa: abito elegante, gonna fino ai piedi, velo ricamato a coprirne il capo. E poi – cosa ancor più importante – una candela accesa ben stretta nella mano: è la candela che i fedeli accendono durante la lunga Veglia pasquale, a simboleggiare la Luce del Risorto che è tornata sulla terra.
Una chicca per collezionisti, insomma.

E lei?
La riconoscete?
La zona è sempre quella, non ci spostiamo più di tanto: questa bella bimba è una bambola ucraina (anche se in realtà è stata prodotta in America, per la serie di Madame Alexander).
Per “soli” 94 dollari, potete portarvi a casa questa bomboletta primaverile: i fiori nei capelli e i ricami sul vestito evidenziano che ormai ci siamo, la Primavera è arrivata e il bel tempo è tornato.
Ma soprattutto, fate attenzione al piattino che la bimba tiene in mano.
Ci sono dentro delle uova.
Uova di Pasqua, decorate alla maniera orientale.
Vi ricordate come mai gli Ortodossi dipingono di rosso le loro uova, nel giorno della Pasqua?
Uh?
Non lo ricordate?
Oh beh, pazienza.
Però, andate a rileggervi la storia, perché merita.

E qui, cambiamo decisamente zona.
Il costume è tutto diverso (siamo chiaramente in Occidente) e anche la bambola è cambiata: siamo di fronte alle bambole della collezione Tonner – le sorelle raffinate delle Barbie, insomma.
Robert Tonner, col suo staff, sforna periodicamente un sacco di belle bambole da collezione, che non servono certo a far giocare le bambine ma vanno più che altro intese come manichini per vestiti d’alta moda.
E questa bambola (che credo sia esaurita, ormai) è stata pensata per rappresentare una elegante signorina di buona famiglia che mostra al mondo la sua bellezza, durante la famosa Easter Parade.
È tradizione d’Oltreoceano, infatti, fare una lunga passeggiata nella domenica di Pasqua: agghindati letteralmente a festa, con vestiti elegantissimi… e possibilmente nuovi, comprati apposta per l’occasione.
Qualcuno potrebbe dire che è uno spreco, è un’ingiustizia, e bla bla bla: la Pasqua non può ridursi all’alta moda, e c’è altro a cui pensare, ed è meglio andare a Messa in un sacco di patate che sul lungomare col cappotto buono, eccetera.
È vero, eh.
Ma io ho sempre trovato splendida questa vecchia tradizione: in fondo in fondo, se noi ci mettiamo in ghingheri per ogni evento un po’ importante, perché non dovremmo fare altrettanto nella festa della Pasqua? Che poi è il momento più importante di tutta la storia dell’umanità?
Insomma: compriamo vestiti nuovi per andare a un matrimonio, o per discutere la tesi, o per festeggiare qualcos’altro di importante. E cosa c’è di più importante della Resurrezione di Cristo, gente?!

La mia simpatia per l’Easter Parade è la stessa ragione per cui vedo di buon occhio quella vecchia abitudine dei nostri nonni, che si vestivano a festa e elegantissimi per andare a Messa, la domenica.

Quella che vedete sopra, invece, è la famigerata Barbie che ha preso parte alla stessa tradizione, mostrandoci la moda (orrenda!) del 1959. Pare che sia una Barbie estremamente rara, perché è stata prodotta solo in occasione della Pasqua ’59: nel 1994, tuttavia, la Mattel ha messo in commercio un 35th Anniversary Gift Set, che include una riproduzione dello stesso completo… pasqualino.
Insomma: se avete questa Barbie in casa, consideratevi signori, perché è una rarità.

Ma a me non piacciono le Barbie. Non mi dicono niente, e disdegno anche le bambole di porcellana: preferisco decisamente le bambole-bambine, neonate o piccole.
E amo molto anche le bambole “casalinghe”, senza troppi orpelli o fronzoli: forse è per questo motivo che mi sono letteralmente innamorata di questo bambolotto splendido, che credo sia stato prodotto artigianalmente dalla Kitty cat creations. Ho rubato questa immagine dal suo album su Flickr, perché l’ho trovata di una dolcezza splendida: c’è questa bimba che tiene in alto, fiera, il suo ulivo benedetto, all’inizio della Settimana Santa.
E mi sembrava un buon modo, insomma, per concludere questo mio post: perché anche noi, fra pochi giorni, faremo altrettanto, infine

8 risposte a "Le bambole… pasquali"

  1. utente anonimo

    Pasqua o non Pasqua, io voglio un cappello come quello della Tonner!! 
    E comunque l'incubo del commentatore folle non è nulla, paragonato a quando hai sognato di rimanere incinta e perdere il figlio di Dio!
    La bambola Kitty è deliziosa, ma la seconda ha il tipico aspetto de "La bambola assassina". Se decidessi di acquistarla, sta' attenta!
    Un abbraccione,
    Ester

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  2. utente anonimo

    Pasqua o non Pasqua, io voglio un cappello come quello della Tonner!! 
    E comunque l'incubo del commentatore folle non è nulla, paragonato a quando hai sognato di rimanere incinta e perdere il figlio di Dio!
    La bambola Kitty è deliziosa, ma la seconda ha il tipico aspetto de "La bambola assassina". Se decidessi di acquistarla, sta' attenta!
    Un abbraccione,
    Ester

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  3. filippociak

    Uhm… mi hai spaventato per niente. Stavo già dicendo "Via da questo blog che attira e reindirizza i commentatori pazzi!!!" ehehe
    Dunque. E' dall'inizio dei post quaresimali che voglio dirlo… e lo faccio adesso… che con le bambole c'entra poco… ma più o meno siamo lì.
    Una mia amica (quasi settantenne) che vive a Francoforte, quando ero piccolo mi mandava sempre per Pasqua delle decorazioni curiose, per la nostra cultura. Erano esattamente gli stessi ninnoli natalizi che usiamo per decorare l'albero (pupazzetti, medagliette…) ma in salsa pasquale… (con ovetti colorati, coniglietti con cestino, omini vestiti con colori primaverili etc. etc.. tutti col loro occhiello di filo) Insomma… da quel che ho capito, e da quello che ho speculato osservando le illustrazioni sulle scatole… là fanno l'albero di Pasqua!!!
    p.s. la bambola modaiola del '59 ha un che di funereo… ma è contenta che sia Pasqua? 😀

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  4. filippociak

    Uhm… mi hai spaventato per niente. Stavo già dicendo "Via da questo blog che attira e reindirizza i commentatori pazzi!!!" ehehe
    Dunque. E' dall'inizio dei post quaresimali che voglio dirlo… e lo faccio adesso… che con le bambole c'entra poco… ma più o meno siamo lì.
    Una mia amica (quasi settantenne) che vive a Francoforte, quando ero piccolo mi mandava sempre per Pasqua delle decorazioni curiose, per la nostra cultura. Erano esattamente gli stessi ninnoli natalizi che usiamo per decorare l'albero (pupazzetti, medagliette…) ma in salsa pasquale… (con ovetti colorati, coniglietti con cestino, omini vestiti con colori primaverili etc. etc.. tutti col loro occhiello di filo) Insomma… da quel che ho capito, e da quello che ho speculato osservando le illustrazioni sulle scatole… là fanno l'albero di Pasqua!!!
    p.s. la bambola modaiola del '59 ha un che di funereo… ma è contenta che sia Pasqua? 😀

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  5. Lucyette

    Ester, stavolta ti devo dar ragione: la bambola con le uova di Pasqua è tanto carina e ha un bel costume e tutto… ma la faccia è un po' inquietante, invero! 😀

    Daniele, ahimé, ti giuro che le ho cercate ma a quanto pare non esistono…
    Forse Ken è ateo, ergo non festeggia Pasqua!

    Filippo, sai che non ne avevo assolutamente idea… fino a un paio di giorni fa? Poi sono andata alle Paoline per i fatti miei (ho fatto incetta di agiografie, YEEEEE!), e mi sono trovata di fronte ad alcuni ninnoli inequivocabilmente pasquali, ma da appendere in giro per casa… che bello! Pian pianino, forse questa tradizione sta arrivando fino a noi?

    E' vero, la Barbie del '59 ha un aspetto da funerale: si salva giusto giusto per i pallini sul vestito, altrimenti… 😉

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  6. Lucyette

    Ester, stavolta ti devo dar ragione: la bambola con le uova di Pasqua è tanto carina e ha un bel costume e tutto… ma la faccia è un po' inquietante, invero! 😀

    Daniele, ahimé, ti giuro che le ho cercate ma a quanto pare non esistono…
    Forse Ken è ateo, ergo non festeggia Pasqua!

    Filippo, sai che non ne avevo assolutamente idea… fino a un paio di giorni fa? Poi sono andata alle Paoline per i fatti miei (ho fatto incetta di agiografie, YEEEEE!), e mi sono trovata di fronte ad alcuni ninnoli inequivocabilmente pasquali, ma da appendere in giro per casa… che bello! Pian pianino, forse questa tradizione sta arrivando fino a noi?

    E' vero, la Barbie del '59 ha un aspetto da funerale: si salva giusto giusto per i pallini sul vestito, altrimenti… 😉

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