La vita di un Beato

Non era in programma: questo post è nato per puro caso, nell’arco di poche ore.
Per puro caso, tornata a Torino, mi sono messa a frugare nella libreria dei miei.
Per puro caso ci ho trovato un libro su Giovanni Paolo II, che nemmeno mia mamma si ricordava più di avere.
Per puro caso ho deciso di portarlo qui a Pavia, “perché in fondo sembra carino…”.
Per puro caso ho deciso di leggerlo proprio adesso, in vista della beatificazione.
Per puro caso l’ho trovato spassosissimo, e pieno di notizie curiose che io non conoscevo affatto.

Se io non le conoscevo affatto – mi son detta – magari non le conoscete neanche voi!
E allora, ho deciso di mettervi a parte delle mie scoperte. E ho deciso di farlo nel primo modo che mi è venuto in mente… e cioè, con uno dei miei quiz. Avete presente il Sindoquiz, il quiz su Tutti i Santi, e così via dicendo?
Ecco. Questo è un quiz tematico, sul buon caro e vecchio Lolek.
In fin dei conti mi sembrava pur sempre un buon modo per omaggiarlo, a poche ore dalla sua beatificazione…

Ricchi premi e cotillons al fortunato (?) vincitore!
E naturalmente… vinca il migliore!

Uno. Cominciamo dagli albori. Cominciamo, cioè, da quando Karol Wojtyla era un giovane studentello imberbe, liceale o poco più.
Ora: non voglio dire di esser simile al papa (oppercaritàdelcielo): però, effettivamente, una cosa in comune ce l’avevamo: quando il Papa aveva all’incirca la mia età, aveva un hobby che in effetti è anche il mio.
Quale?

a) Era appassionato di giocattoli;
b) Faceva il volontario nella biblioteca della sua scuola;
c) Si divertiva a raccontare le vite dei Santi in modo buffo;
d) Studiava Storia Medievale.

Due. Corre voce che, da Giovane, Wojtyla abbia inventato…?

a) Uno speciale modello di macchina da scrivere;
b) Un nuovo modo per farsi il nodo alla cravatta;
c) Un intricato problema scacchistico;
d) La ricetta di un dolce a base di semi di papavero, che adesso è diventato famosissimo in tutta la Polonia.

Tre. Nel 1942, Karol Wojtyla entra in seminario… e comincia a farsi notare.
Beh: in effetti era abbastanza difficile, non notarlo. Perché?

a) Aveva trovato un posto meraviglioso per poter studiare indisturbato in perfetto silenzio. Infatti, aveva preso l’abitudine di andare a studiare al cimitero;
b) Sul modello biblico, aveva fatto voto temporaneo di nazireato: ovverosia, doveva lasciarsi crescere i capelli senza mai tagliarli. Avete presente la storia di Sansone e Dalila, no? Ecco: Sansone era un nazireo;
c) Conosceva la Bibbia a memoria. Tutta. Versetto per versetto;
d) Era allergico all’incenso. Apprese di essere allergico all’incenso quando i suoi superiori lo incaricarono di occuparsi dell’incensiere durante una Messa solenne con il Vescovo: il giovane seminarista ebbe un attacco d’asma, e svenne durante la cerimonia.

Quattro. 8 marzo 1964: Giovanni Paolo II diventa ufficialmente vescovo di Cracovia. Durante la solenne cerimonia in cattedrale per la presa di possesso della diocesi, il nostro futuro Papa aveva fatto una cosa che probabilmente ci stupirà…

a) Aveva voluto che tutta la chiesa fosse decorata con fiori di mimosa, in omaggio alla Festa della Donna;
b) Aveva rifiutato di indossare paramenti sacri particolarmente solenni, e si era presentato con una normalissima casula dozzinale;
c) Al contrario, aveva preteso di indossare i paramenti sacri più preziosi in assoluto, tirando fuori dalle teche dei musei dei veri e propri reperti archeologici risalenti al Medio Evo;
d) Per l’emozione, aveva sbagliato una formula da recitare durante la Messa, ed era stato corretto dal chierichetto.

Cinque. Ma passiamo al momento dell’elezione a Papa. Forse, non tutti sanno che…?

a) Era stata in qualche modo “profetizzata” da un poeta visionario;
b) Probabilmente a causa di un cibo andato a male, tutti i cardinali avevano accusato problemi gastrointestinali, in quei giorni;
c) Durante il conclave, Wojtyla divideva la camera con Ratzinger;
d) Nel giorno della sua elezione a Papa, Wojtyla aveva l’influenza. Quando si affacciò alla loggia di San Pietro, il poverino aveva la febbre a trentanove.

Sei. Lo so che non riuscirete mai a crederci, ma vi giuro che è assolutamente vero. Quando Giovanni Paolo II era già diventato Papa, gli è successa una cosa semplicemente folle. Cosa?

a) Un prete ha cercato di assassinarlo;
b) Una suora ha cercato di sedurlo;
c) Un muezzin ha cercato di convertirlo all’Islam;
d) La madre di un ex-chierichetto ha dichiarato a mezzo stampa che il suddetto chierichetto era in realtà il figlio segreto di Giovanni Paolo II, nato da una relazione clandestina fra lei ed il pontefice.

Sette. 13 maggio 1981: Giovanni Paolo II subisce un attentato da parte del killer Alì Agca. Forse, non tutti sanno che l’attentatore…?

a) Da giovane, era stato in seminario;
b) Era un lontano parente di Demetrio I, l’allora Patriarca di Costantinopoli;
c) Era molto educato: aveva avvisato prima. Aveva annunciato a mezzo stampa di voler ammazzare il Papa, ma nessuno gli aveva dato retta;
d) In carcere si è convertito, e adesso è un fervente cattolico.

Otto. Sembra un episodio tratto da un romanzo medievale, e invece è vero. Cosa è successo, a un certo punto del suo pontificato, al Giovanni Paolo II?

a) Un esaltato l’ha accusato di essere un cataro;
b) Un dittatore africano pretendeva a tutti i costi di essere incoronato da lui, per potersi così paragonare a Carlo Magno e Napoleone;
c) Una mistica polacca ha copiato per lui su pergamena una intera Bibbia, facendogli recapitare a Roma uno splendido codice miniato a cui aveva lavorato per gli ultimi quindic’anni della sua vita.
d) Un antipapa gli ha lanciato contro un anatema.

Nove. Non pensiate che il Papa fosse un uomo senza dubbi, eh. Era afflitto da domande inquietanti, che non lo lasciavano dormir di notte. Un giorno, di fronte a un gruppo di teologi ed esperti di Sacre Scritture (e ad un sacco di telecamere), aveva espresso un dubbio… molto particolare. Quale?

a) “Precisamente, quando è nata la Madonna? Vorrei sapere giorno, mese ed anno”;
b) “Ma se Gesù era da solo nell’Orto degli Ulivi e tutti i suoi discepoli si erano addormentati, come facciamo a sapere che Gesù sudava sangue?”;
c) “Con chi si è sposato, Caino, se Adamo ed Eva avevano solo due figli e perdipiù lui aveva ammazzato suo fratello?”;
d) “Si può sapere chi cavolo è ad essersi inventato ‘sta storia del Sacro Graal?”.

Dieci. A proposito di Sacre Scritture: una volta, il Papa è stato paragonato a un Cristo che va al Golgota, ma senza…?

a) La Veronica che gli asciuga il sangue;
b) Il Cireneo che gli porta la croce;
c) Giovanni che promette di prendersi cura di sua madre;
d) Il legionario che si converte.

Undici. Il Papa ha viaggiato in lungo e in largo: non si scandalizzava di certo, di fronte alle peculiari tradizioni delle comunità cattoliche sparse in giro per il mondo. Ma forse, non aveva potuto trattenere un moto interiore di sorpresa nel momento in cui, durante un viaggio all’estero, era stato invitato a fare una Via Crucis… senza croce. Al posto del Crocifisso, c’era…?

a) Un uovo sodo;
b) Una pagnotta;
c) Un rettilario pieno di salamandre vive;
d) La statua di una donna.

Dodici. Ultima domanda: ve li ricordate, gli ultimi anni di Giovanni Paolo II?
Poveretto: stava male.
A un certo punto, cominciavano a circolare voci insistenti che lo davano per “dimissionario”: si diceva che il Papa stesse meditando di dare le dimissioni per andare a morire in qualche convento polacco, diventato ormai troppo vecchio e malandato per continuare il suo mandato. A queste illazioni (che forse, in qualche caso, volevano anche essere un velato suggerimento…), il Papa aveva risposto molto duramente. Precisamente, dicendo cosa?

a) “Per liberarsi di me, dovranno ammazzarmi”;
b) “D’accordo, sono ammalato; ma non è un problema mio”;
c) “Non val la pena di dimettersi: sono così malmesso che morirò comunque, fra poco tempo”;
d) “Ci avete sperato, eh?”.


Diciamo che avete una settimana di tempo per partecipare. Martedì 10 maggio pubblicherò le risposte esatte, e ne approfitterò per raccontarvi qualche aspetto curioso (e forse, poco conosciuto) della vita del neo-beato.

Il premio per il vincitore?
Un “sant’uomo!” personalizzato, come al solito: se avete un Santo che vi sta particolarmente a cuore, o se volete conoscere la storia del Santo di cui portate il nome o che protegge il vostro lavoro, la vostra città o chessoio… chiedete, e vi sarà dato!

17 risposte a "La vita di un Beato"

  1. ClaudioLXXXI

    Bellissimo! Vediamo se stavolta ne azzecco qualcuna…

    1 C
    (perchè è stato un attore teatrale, magari ha cominciato proprio così)

    2 D
    (gli altri non ce li vedo proprio… certo però che il dolce con semi di papavero… magari vagamente oppiaceo!!! )

    3 A
    (perchè i cimiteri devono essere un posto bellissimo per studiare!)

    4 C
    (mi pare l'unica plausibile. L'idea di KW sciatto, sbadato o politicamente corretto non mi convince proprio)

    5 D
    (mi pare di ricordare di aver letto qualcosa in merito)

    6 A
    (sono tutte inverosimili, ma questa è quella un filino meno inverosimile. Dopotutto ce ne sono pure di cattolici che odiano GP2 perchè troppo "conservatore" o troppo "progressista"…)

    7 A
    (boh… la b no perchè sarebbe scoppiato un caso diplomatico, la c no perchè è poco professionale, la d no perchè ne avrei sentito parlare)

    8 D
    (questa mi sa che è vera, mi pare di averne letto qualcosa da qualche parte)

    9 D
    (le altre sono tutte domande a cui un teologo dovrebbe saper rispondere)

    10 B
    (perchè soffriva molto…)

    11… boh… B?
    (sono tutte assurde!)

    12 A
    (perchè Gp2 era un duro, oh yeah )

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  2. utente anonimo

    1 B ( sono abbastanza sicuro di ricordarlo)

    2 B (penso ne avremmo sentito parlare altrimenti, infatti in internet gira il dolce di padre Pio, che lui NON ha inventato, eppure gira… penso sarebbe girato anche il suo 😛 e poi non credo amasse gli scacchi, ne avremmo sentito parlare, macchine da scrivere poi ne avremmo viste in circolazione)
    3 A (povero, se è l’incenso come ha fatto a sopportarlo? Per questo penso che la A sia la più equilibrata)

    4 D
    5 B (non so perché ma mi ricorda qualcosa, a te Lucia?)
    6 D

    7 Probabilmente sono vere tutte e 4, penso  C ma credo che anche la D non sia falsa: tempo fa ha dichiarato di essere Cristo! Più fervente di così!

    8 C
    9 A
    10 A (beh, le altre mi sembrano poco rispettose)

    11 C
    12 C (non la A, quello è il simpaticone di Gheddy)

    Daniele

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  3. Lucyette

    "12 C (non la A, quello è il simpaticone di Gheddy)"

    ROTFL…

    Come al solito non mi sbilancio, ma come al solito vi ringrazio per la partecipazione e mi sto appuntando tutte le vostre risposte u__u

    P.S. Vi è piaciuta la foto di Giovanni Paolo secondo che fa il segno dell'okay per augurare in bocca al lupo ai concorrenti?
    Non ho idea di quando sia stata scattata, ma io l'ho trovata deliziosa

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  4. Lucyette

    Ommisericordia… non avevo mai sentito parlare del dolce di padre Pio e mi sono incuriosita dopo il commento di Daniele, ho fatto una ricerca su Google…
    Ma che razza di schifo…?!

    Non riesco a capacitarmi, davvero non riesco a capacitarmi, di come caspita abbia fatto a nascere, attorno alla figura di Padre Pio, questo misto di devozione isterica e superstizione popolare che si vede di tanto in tanto in certi fedeli. E' un fenomeno interessantissimo, ma giuro che non riesco a spiegarmelo. Ci mancava solo la torta magica che non si può rifiutare pena la malasorte e che va passata ad altre tre famiglie di cui si vuole la fortuna.
    Ma che diamine…?

    Penso che il povero Padre Pio si stia rivoltando nella tomba. Qualcuno li avrà mai fatti, degli studi socio-antropologici per spiegare questo atteggiamento delle masse? Io son senza parole, credo che sia più o meno l'unico Santo al mondo che è stato ridotto (da alcuni) a una specie di scacciamalocchio, tipo il cornetto rosso o chessoio…

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  5. utente anonimo

    Ciao, lurker in arrivo.

    Conosco il blog di Berlicche da tempo, l'avevo un po' perso di vista, ma dato che vale la pena leggerlo mi sono rimesso in pari con gli ultimi suoi mesi, e già che c'ero, via Berlicche ho scoperto e spazzolato anche un bel tocco del blog di ClaudioLXXXI, e tu sei la terza fortunata che si è meritata l'attenzione e la lettura "profonda".

    Ecco il mio povero tentativo di rispondere a questo quiz.
    Ho risposto di getto senza leggere le risposte di altri e senza consultare motori di ricerca od altri siti, giurin giuretta!

    1 b

    2 d

    3 a

    4 b

    5 b

    6 d

    7 c

    8 b ma anche d

    9 b

    10 b

    11 d

    12 b

    Bravissima, il tuo blog è davvero interessante (sono sempre stato appassionato di santi).

    Alpha T

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  6. Lucyette

    Ma sai, Claudio, il mio problema non è l'oleificio di Padre Pio o cose simili. Qualcuno potrebbe forse trovare irrispettosa una bottiglia d'olio intitolata a un Santo, ma, a me, la cosa non scandalizza. Abbiamo il panettone delle Tre Marie, la mozzarella Santa Lucia; la birra Paulaner con S. Francesco da Paola sull'etichetta. La certosa (nel senso del buonissimo formaggio fresco) è stata inventata alla Certosa di Pavia, e fino a qualche decennio fa aveva sulla confezione un disegno del monumento. Quando sono andata al Sacro Monte di Crea, i negozietti vendevano delle torte intitolate alla Madonna.
    Tutto questo non mi stupisce; anzi, in qualche modo lo trovo anche normale. Mostra fino a che punto la devozione popolare per il Santo sia penetrata all'interno della vita quotidiana di un certo paese o simili. Se non si arriva a mercificare un culto (come facevano le bancarelle a Torino l'anno scorso, con tappetini per mouse a forma di Sindone… :-P), mi sta anche bene.

    Quando mi stranisco per Padre Pio, mi riferisco a una cosa completamente diversa.
    Penso al papà di un mio caro amico che è in ospedale per una difficile operazione, e si ritrova con sua mamma che gli porta un santino di Padre Pio "perché lui ti proteggerà". Niente da eccepire, se non fosse che la signora è, è sempre stata, e probabilmente sempre sarà fortemente atea, quindi non si capisce bene perché abbia cominciato ad affidarsi ai Santi proprio in quel momento.
    Oppure penso alla signora che ho conosciuto una volta, e che aveva come portachiavi un cornetto rosso E una medaglietta di Padre Pio, "perché porta fortuna".
    Adesso salta fuori che c'è questo fantomatico dolce di Padre Pio che va trasmesso da persona a persona: tu ricevi l'impasto, lo lavori a partire da domenica per dieci giorni con gesti rituali, poi esprimi tre desideri e passi l'impasto ad altre tre famiglie a cui vuoi augurare buona fortuna, pena la malasorte su di te e sui tuoi cari. Ovviamente non è niente di nuovo, è  la solita vecchia storia del lievito madre da passare alle altre amiche casalinghe per far loro un favore, ma mi stranisce che adesso ci abbiano associato il nome di Padre Pio e tutto questo contorno superstizioso.
    Pover'uomo. Secondo me si rivolta nella tomba.

    E' buffo, perché tutto questo mi ricorda, in qualche modo, la devozione popolare verso i Santi nel Medio Evo. Non uso l'aggettivo "medievale" in senso dispregiativo, anzi: è solo che ci sono effettivamente delle somiglianze. Immaginare il Santo come un vero e proprio amico in carne ed ossa che sta al tuo fianco e ti protegge, e che concretamente è molto più importante di quel Dio lontano, insensibile e cattivo che ti manda addosso tutte le disgrazie, ma per fortuna c'è San Tizio che ti vuole bene, lui sì che ti vuole bene, e quindi può essere invocato in ogni contesto della vita perché corre subito in tuo aiuto, con tutto un crescendo di folklore e di superstizioni di contorno…
    Non so: voi non ci vedete delle somiglianze?

    Perché davvero, non sto scherzando: io conosco un paio di persone assolutamente agnostiche/ateizzanti, che però c'hanno la statua di Padre Pio in casa "perché non si sa mai". Magari ho beccato gli unici due svitati sulla faccia del pianeta, eh, ma intanto mi è capitato solo con Padre Pio.

    Voi che esperienza avete, in merito, se ce l'avete?

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  7. utente anonimo

    Vedi se ti va la mia spiegazione.
    Mia nonna invocava Sant'Antonio per aiutarla quando perdeva qualcosa; era un segno di familiarità, un prendersi confidenza; questo lo vedo sul livello "medievale" che accennavi, ove c'è chi esagera, ma alle spalle una idea di solidità della fede, il capire che i santi non sono al tuo servizio ecc.
    Invece è inquietante questa cosa della pasta col lievito da condividere pena malocchio, che tira dentro il povero Padre Pio. Questa è superstizione, è pensiero magico: l'illusione di poter controllare realtà preternaturali con dei rituali. E trascina con sè l'immagine, almeno verso l'esterno, della fede cattolica.
    Lo spartiacque sta nell'umiltà o nel credere a ragion veduta. Basta una di queste due cose, per non avere la presunzione di controllare magicamente Dio.
    Che ci siano anche atei in questa superstizione, è solo un sintomo che l'uomo normalmente non ragiona, ma si fa contagiare.

    Alpha T

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  8. utente anonimo

    OK, ci provo…
    1A
    2B
    3D
    4A
    5B
    6A
    7C
    8A
    9D
    10B
    11D
    12D

    non sono tra gli aneddoti conosciuti (altrimenti non ci avresti fatto un quiz),
    le risposte sono assolutamente azzardate, ma sono sicuro che il Beato non ne avrà a male, è una cosa benevola, e lui amava scherzare… (spero continui… glom)

    Diego

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  9. utente anonimo

    Io ho conosciuto il dolce di Padre Pio perchè l'hanno passato ai miei. Era una sorta di lievito madre, certamente, ma la cosa che fa abbastanza senso è che quel lievito madre tutto sommato gira e rigira da chissà quanto tempo e chissà in quali mani che praticamente i miei si sono schifati e non l'hanno usato 😛 Ok, abbiamo interrotto la catena e siamo vivi, potrebbe andare meglio, ma anche peggio quindi accontentiamoci XD

    E' vero che è tornata la considerazione dei Santi che c'era nel medioevo. A me sembra che c'è un crescente interesse per le reliquie per esempio. In televisione ho visto che hanno intervistato un'infermiera (o forse una suora? non ricordo) che aveva conservato la maglietta intima di Giovanni Paolo II col suo sangue… la maglietta dell'attentato del 1981 :S Per non parlare della reliquia che è stata mostrata durante la messa del Papa, anche quella sangue. Anche Cracovia avrà una sua reliquia. E poi, la bara da vedere, e i paramenti liturgici… si perchè Benedetto XVI ha usato quelli dell'ormai Beato. Questo non c'entra niente con quello che stavamo dicendo, ma io non penso che la fede abbia bisogno per forza di esplicitarsi in qualcosa di materiale (se non ecco… prendere la comunione, fare delle buone azioni che magari hanno un qualcosa di materialistico di fondo non so), tanto più che Giovanni Paolo II ce lo ricordiamo tutti ancora. Comunque niente di male, ma in ciò io ci vedo quello che cercano tanti fedeli oggi… non risposte, ma aiuto, protezione, miracoli, fortuna, salute… cose serie, ma anche tante scemenze.

    Penso che Padre Pio da dove ci osserva tutto sommato non è contento. Lui non voleva tante cose che poi sono state fatte, anche dai suoi stessi frati dell'Ordine dei Cappuccini! Non vorrebbe nemmeno quella Chiesa-fabbricato (piuttosto bruttino anche se capiente) dove è il corpo (a proposito di reliquie!), non vorrebbe tutti quei gadget che vendono lì vicino, tutte le cose col suo nome… non vorrebbe manco la torta che porta male se non ricicli il lievito :S Ti assicuro che non si rivolta nella tomba perchè quando l'ho visto era immobile, ma in senso figurato io penso proprio di SI

    Nella ritualità a volte si nasconde lo zampino del diavolo, e giacchè stiamo parlando di una ritualità strana e stupidotta (la torta dico) non è da escludere.

    Comunque si è pieno di persone abbastanza credenti che poi si comportanto tutt'altro, oppure non credenti che però ostentano di essere credenti O_O insomma, un mondo a rovescio.

    Daniele

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  10. utente anonimo

    Daniele, la ritualità è una esigenza umana, diventa ateo e ti troverai a celebrare la Ragione, gli Alberi della Libertà… oppure la Resistenza, il Primo Maggio… o magari il Monsters Of Rock, la serata degli Oscar, la partita di pallone con coreografie, scaramanzie, gesti, canti ed oggetti sacri…
    Le differenze si trovano scendendo nei particolari. Non ho dubbi che Padre Pio avrebbe a ridire ECCOME di chi lo trasforma in uno strumento, un portafortuna o nel validatore di una catena (di… S.Antonio?…)
    Ma è anche vero che, riguardo ad un tale che vendeva oggetti a tema Padre Pio, Padre Pio disse qualcosa del tipo: "Poveraccio, lasciatelo stare, ha una famiglia da sfamare…"
    Le reliquie sono raccontate dai protestanti come una novità imposta dagli inqualificabili cattolici, ma hanno un fondamento biblico.
    Basta interpretare le cose nella maniera corretta.

    Alpha T

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  11. utente anonimo

    Io non respingo la ritualità nè le reliquie, respingo la stupidità. Il dolce di Padre Pio ha una ritualità stupida. Respingo un concetto di fede che è molto diffuso oggi (chiedere solo quando serve). Respingo chi professa A per sentirsi la coscienza pulita e sentirsi legittimati a fare il contrario di A. Tutto qui.

    Comunque bel quiz XD

    Daniele

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  12. utente anonimo

    Un'altra schedina: 5 so che sono giuste, chissà se riesco a beccarne almeno una sesta per arrivare al 50%!

    1-b
    2-c
    3-a
    4-c
    5-a
    6-a
    7-c
    8-c
    9-a
    10-b
    11-b
    12-b

    Cìcikov

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