1° Reggimento Alpini

“…”.
“…”.
“Lucia, per favore. Tu che ci vedi bene anche senza occhiali. Precisamente, cosa c’è scritto nella didascalia?”.
“C’è scritto che è la divisa da sergente maggiore del 1° reggimento alpini nel 1875”.
“Sì, quello l’ho capito. Ma non aggiunge nient’altro?”.
“Beh, sì. Sotto, aggiunge: Vietato toccare”.
Ah”.
“Sì”.
“…”.
“…”.

“E quindi non spiega… cioè… la peculiarità di questo abito?”.
“Non la spiega affatto”.
“Beh, senz’altro è particolare”.
“Ma ci dovrà pur essere una ragione. Secondo te?”.
“… per quando deve fare la pipì?”.
“Ma mamma, per piacere. Ti sembra che il sergente maggiore del 1° reggimento alpini abbia un’alta uniforme fatta apposta per quando deve fare la pipì?”.
“Ehm, effettivamente no”.
“Forse era una cosa tipo fair play con i nemici. Se hai perso la baionetta e vuoi difenderti in una lotta corpo a corpo, vedi subito dove sferrare un calcio per fargli male”.
“Forse era di moda”.
Eh?”.
“Beh, la moda cambia. Magari era un modo… ehm… per mettere in evidenza la virilità del soldato?”.
“Nell’Ottocento?”.
Guiiiidooooo!”.

Mio padre – alpino una volta, alpino per sempre – ci lancia un’occhiata. “Cosa c’è?”.
“Tu sai a cosa serviva questo coso?”, tenta mia mamma. Mi sembra speranzosa.
Mio padre sgrana gli occhi. “Non ne ho la più pallida idea” (e mi sembra un po’ stranito).

A Torino, dal 6 all’8 maggio, ha sede quest’anno l’adunata nazionale alpini.
La barbera scorre a fiumi, le penne nere sono ovunque; la città risuona di cori, canti alpini, e di fanfare.
Ma il sergente maggiore del 1° reggimento alpini, anno 1875, è il protagonista assoluto dell’evento. Il suo enigmatico dress-code, a metà fra “guarda come sono macho” e “lo step successivo è il pannolone”, ha conquistato tutti i cuori.

Credo che dipenda dal fascino dell’orrido.
Ehm.
Della divisa.

8 risposte a "1° Reggimento Alpini"

  1. utente anonimo

    Beh, mi pare un po'dissacrante questo tuo post XD comunque fa specie questo abito…

    Gli Alpini sono un simbolo dell'italianità.

    Daniele

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  2. Lucyette

    Flalia, e come no: è stato un alpino appassionatissimo, e poi si è sempre tenuto informato su armi, tecniche di difesa, e così via dicendo! Era espertissimo: si è visto in questi giorni, man mano che mi spiegava cos'erano le macchine da guerra in esposizione, come funzionavano, quali erano i vantaggi e gli svantaggi di ogni arma, eccetera.
    A un certo punto, sentendolo parlare, un alpino professionista e alto in grado gli ha fatto i complimenti per la preparazione, stupendosi che mio padre fosse solo un sergente 😀

    Poveromabello, anche tu torinese? 😀
    LOL… io sono venuta da Pavia apposta per il raduno, quindi mi son messa in viaggio venerdì mattina. Sulla Torino-Piacenza, era pieno di camioncini degli alpini diretti a Torino, e stracarichi di damigiane e di barili di vino 😀

    Daniele: ma dissacrante in senso affettuoso, dai! 😉
    C'erano anche un sacco di alpini abruzzesi, non pensavo fossero così tanti!

    Stella, io me la son goduta!
    Belle fanfare, bella cerimonia di apertura, belle attività (un museo storico molto ben curato, e una esposizione d'armi molto completa. Teoricamente, c'era anche la possibilità di fare qualche prova tipo scalare una finta montagna, attraversare un ponte tibetano, e simili).
    Bella: son stata contenta di essere andata 🙂

    Ho anche scoperto due Santi nuovi (alpini) che non conoscevo affatto!

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  3. Lucyette

    Flalia, e come no: è stato un alpino appassionatissimo, e poi si è sempre tenuto informato su armi, tecniche di difesa, e così via dicendo! Era espertissimo: si è visto in questi giorni, man mano che mi spiegava cos'erano le macchine da guerra in esposizione, come funzionavano, quali erano i vantaggi e gli svantaggi di ogni arma, eccetera.
    A un certo punto, sentendolo parlare, un alpino professionista e alto in grado gli ha fatto i complimenti per la preparazione, stupendosi che mio padre fosse solo un sergente 😀

    Poveromabello, anche tu torinese? 😀
    LOL… io sono venuta da Pavia apposta per il raduno, quindi mi son messa in viaggio venerdì mattina. Sulla Torino-Piacenza, era pieno di camioncini degli alpini diretti a Torino, e stracarichi di damigiane e di barili di vino 😀

    Daniele: ma dissacrante in senso affettuoso, dai! 😉
    C'erano anche un sacco di alpini abruzzesi, non pensavo fossero così tanti!

    Stella, io me la son goduta!
    Belle fanfare, bella cerimonia di apertura, belle attività (un museo storico molto ben curato, e una esposizione d'armi molto completa. Teoricamente, c'era anche la possibilità di fare qualche prova tipo scalare una finta montagna, attraversare un ponte tibetano, e simili).
    Bella: son stata contenta di essere andata 🙂

    Ho anche scoperto due Santi nuovi (alpini) che non conoscevo affatto!

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