[Ma che sant’uomo!] La vita di un Beato – tutte le risposte

Impazienti di conoscere meglio il buon Wojtyla?
Benissimo! Ecco qui le mie risposte!


Uno. Non che ci sia molto da dire, per rispondere a questa prima domanda: ai tempi dell’università, quando il Papa non era ancora entrato in seminario, si era dilettato a fare il bibliotecario nella biblioteca della sua Facoltà. Faceva il volontario, proprio come me.

Due. Corre voce che, nel 1946, il giovane Wojtyla abbia inventato un problema scacchistico.
In realtà, si tratta verosimilmente di una bufala molto gustosa, di cui potete leggere la storia a questa pagina.

Tre. Aehm.
Messa così, sembra una scenetta un po’ patetica, ma se ci pensate bene è tutto vero. Il giovane Karol era rimasto orfano di madre quand’era ancora piccolo; aveva perso il fratello qualche anno dopo, ed infine gli era morto il padre. Insomma: all’epoca del seminario, il giovane Wojtyla non aveva parenti, non aveva famiglia, e non aveva neanche una casa.
Durante l’anno scolastico, ovviamente, viveva in seminario; ma quando il seminario chiudeva per le vacanze estive, doveva trovarsi una collocazione alternativa.
Questa collocazione alternativa si era concretizzata nell’ospitalità di un suo amico parroco, che viveva alla periferia della città.
Accanto alla parrocchia, c’era un grande cimitero: e ‘sto povero ragazzo ci passava le giornate, affascinato da quel silenzio. Trascorreva i suoi pomeriggi in preghiera, nel silenzio ovattato del camposanto, approfittandone per meditare e preparare i suoi esami.

Confesso: a me non piace affatto, questa tendenza dei mass media di rappresentare Giovanni Paolo II come il grande sportivone, amante delle folle, comunicatore appassionato, tutt’altra cosa rispetto a Benedetto XVI chiuso e insensibile (???). Così facendo, si rende un cattivo servizio a entrambi; Wojtyla, peraltro, era un religioso di immensa spiritualità, con vette di misticismo mica da ridere.
(Ed era anche un adorabile sportivone e amante delle folle, naturalmente).

Quattro. Per concludere il discorso iniziato sopra, vi stupirà forse sapere che la risposta alla domanda quattro è, in realtà, la C.
Il giorno prima della solenne cerimonia che l’avrebbe visto diventare vescovo, Wojtyla aveva fatto chiamare l’archivista della diocesi, che custodiva anche il Tesoro della Cattedrale, e gli aveva dato ordine di tirar fuori dal Tesoro tutti i cimeli più preziosi, essendo intenzionato a usarli l’indomani.
L’archivista si era un po’ stupito per questa richiesta fuori dal normale, ma aveva ubbidito docilmente: in effetti era meraviglioso che il nuovo vescovo avesse intenzione di esporre al pubblico i reperti più prezio…
“No no. Ma che esporre. Io voglio indossarli, domattina”, aveva precisato Wojtyla, allegramente.
Il povero archivista, a cui va tutta la mia solidarietà professionale, era sbiancato. “Ma signor vescovo… sono reperti che risalgono al Medio Evo…”, aveva sussurrato debolmente.
Wojtyla aveva annuito, ancora più entusiasta: e l’indomani, 8 marzo 1964, aveva preso possesso della sua diocesi nel modo più spettacolare che si possa immaginare. Mai un vescovo di Cracovia, prima di Karol, era apparso ai suoi fedeli in quella magnificenza di paramenti sacri.
La pianeta era un dono della regina Anna Jagiellonka (1476 – 1503; no, non ho sbagliato a scrivere). Il pallio era stato ricamato a mano da Santa Edvige di Polonia (1374 – 1399). La mitria era barocca, seicentesca; il pastorale era dei tempi di re Sobieski, che aveva vinto le armate turche combattendo a Vienna.
Non era stata una vanesia esibizione, un “facciam vedere quanto son ricco”: era un tentativo di presentarsi ai fedeli, e soprattutto ai capi di regime, in tutta la forza e l’autorità conferitagli dalla sua missione pastorale. Ultimo anello di una Chiesa gloriosa e invitta che aveva forgiato la Polonia, Wojtyla si presentava al mondo in tutto lo splendore che il suo compito poteva dargli.

Cinque. Julisz Slowacki, poeta romantico della Polonia, si vantava di tanto in tanto di essere un “profeta”.
Chiaramente non lo era, ma fa specie leggere certi versi di una sua specifica poesia:

Dio scuote una grande campana.
A un papa slavo,
ecco, un trono è preparato.
Ardito come Dio,
per lui il mondo è fango.

E se avesse “profetizzato” la vicenda di Wojtyla?
Chiaramente è stata una coincidenza, okay; ma è bello fantasticare, di tanto in tanto…

Sei. 12 maggio 1982.
A un anno dal suo attentato, Papa Giovanni Paolo II è raccolto in preghiera a Fatima, per ringraziar la Vergine della salvezza ricevuta.
Mentre tutta la folla innalza lodi alla Madonna, una sagoma vestita di nero corre sui gradini che portano al palco in cui sta il Papa.
Si tratta di un prete, alto, dinoccolato: volto sconvolto, occhi infiammati, urla “la Chiesa è in crisi, e la colpa è del Papa!”. Dalle pieghe della tonaca estrae un coltellaccio: si stava già lanciando contro il Papa, quando le guardie lo raggiungono. Trascinato via, continua a dimenarsi: “morte al Concilio!”, urla: “morte al Papa!”.
L’attentatore era un prete spagnolo di nome Juan Fernandez Khron. Ordinato nel ’78 in un seminario lefebvriano, dichiarerà poi agli inquirenti di ritenere il Papa un infiltrato comunista, inviato a Roma per corrompere la Chiesa.
Allontanato dalla comunità lefebvriana, il nostro andrà a vivere in Belgio e si darà all’avvocatura. Nel giugno del 2000 è di nuovo balzato agli onori delle cronache, per aver pubblicamente accusato Juan Carlos di aver assassinato suo fratello al fine di diventare re di Spagna.

Sette. In veste di attentatore, Alì Agca ha avuto maggior fortuna: a differenza del suo collega sacerdote, il terrorista turco è quasi riuscito ad ammazzarlo veramente, il Papa.
Molti di voi mi hanno detto che, in carcere, Agca si è convertito: effettivamente, a quanto so, adesso vaga per il mondo dicendo di esser Cristo e di voler riscrivere la Bibbia di suo pugno, ma io non la definirei propriamente “conversione”. Ehm.
In compenso, Alì Agca era un terrorista poco professionale, ma decisamente educatissimo: prima di attentare alla vita Papa, lui aveva avvisato con largo anticipo.
Nel 1979, durante la sua visita in Turchia, il Papa aveva forse avuto modo di leggere una lettera di protesta, stampata su un quotidiano: “il comandante di crociate Giovanni Paolo II”, commentava un certo Alì Agca, “viene inviato in Turchia dagli imperialisti occidentali. Se questa visita non viene cancellata, vi assicuro che io ucciderò il Papa”.
Un povero assassino si prende la premura di avvisar prima, e nessuno gli dà retta… tsk: questo che dev’essere frustrante.

Otto. Se proprio dovessi diventare eretica, io saprei senz’altro a qualche Chiesa aderire: la Chiesa Palmariana.
Stando agli annali della Chiesa Palmariana, la gloriosa storia di questa splendida comunità comincia il 6 agosto 1978, quando Cristo appare a un certo signor Clemente nominandolo Papa, nonché Imperatore del mondo. Il signor Clemente prende il nome di Papa Gregorio XVII e comincia a lanciare anatemi contro il suo diretto antagonista, ovverosia Papa Giovanni Paolo II.
La faccenda si fa ancor più interessante perché, nel 2000, l’antipapa Gregorio XVII si trova a dover fronteggiare un anti-antipapa: si tratta dello scimastico palmariano Padre Isacco Maria del Salto Volto e della Santissima Trinità, figura di spicco della Chiesa Palmariana ed ex-confessore dello stesso “papa” Gregorio.
La storia della Chiesa Palmariana non finisce qui; varrebbe seriamente la pena di farci un post, perché assolutamente merita.
Ma per intanto, vi basti sapere questo: ad intervalli periodici, Gregorio XVII, molto coerente nel suo ruolo di antipapa, ha ritenuto bene di dover mandare anatemi al suo antagonista più famoso.
Già.

Nove. “Quando è nata la Madonna? In che anno è venuta al mondo?”.
Non si è certi nemmeno sull’anno di nascita di Cristo; figuriamoci su quello di Maria. Eppure, il Papa ha posto comunque la domanda: era il 15 agosto 1983, e Giovanni Paolo II si trovava a Lourdes.
Non ottenne la risposta, naturalmente. Ma in fin dei conti, non è quello l’importante…

Dieci. Nel maggio del 1985, il Papa aveva visitato i Paesi Bassi, il Lussemburgo, e il Belgio.
Era stato proprio un giornale di Bruxelles a paragonarlo, in una vignetta, a Gesù che va al Calvario lungo una Via Crucis assolutamente gelida. Sui marciapiedi, la gente stava a guardare il Papa che portava la sua croce, ma nessuno si muoveva per dargli una mano: non c’era alcun Cireneo, per Giovanni Paolo II.
Cos’era mai successo, di così tragico, in questo sfortunato viaggio?
Era successo che il Papa era stato contestato. Gruppi di omosessuali e lesbiche avevano gettato bottiglie contro la macchina del Papa; giovani anticlericali, travestiti da vescovi, dileggiavano la Chiesa; numerose ragazze atee vagavano per la città con dei provocanti vestiti da suora sexy… ma non era questo il problema, in fin dei conti.
Il vero problema, in realtà, fu quello di constatare che anche i giovani cattolici si univano alle contestazioni. Alla ricerca (idiota) di una religione fai-da-te, alcuni giovani cattolici avevano criticato il Papa per la sua dottrina in materia di morale sessuale, considerata troppo rigida.
E il Papa, a un certo punto, non aveva avuto paura di parlare con chiarezza. “Lasciate che vi parli francamente”, aveva commentato in tono fermo: “il Vangelo ci mostra un Cristo esigente, che vuole la natura indissolubile del matrimonio e condanna l’adulterio. Cristo non è stato affatto indulgente in fatto di amore coniugale, di aborto, di relazioni sessuali prima del matrimonio o fuori di esso”.
E non si capisce per qualche improbabile ragione dovrebbe esserlo la Chiesa ai giorni nostri, francamente.
Che famo? Censuriamo il Vangelo solo perché a noi non sta più comodo?

Undici. Tutto ciò è successo a Denver, eh. Voglio dire, siamo sempre in Occidente: non è che si possano tirare in ballo strane usanze tribali, o vecchie tradizioni…
Eppure, è proprio così. Durante la sua visita a Denver, Giovanni Paolo ebbe la ventura di assistere a una Via Crucis in cui, al posto della Croce, c’era una statua di “Gesù”.
Occielo: non sarei nemmeno certa di poterlo definire “Gesù”. Cioè. Nel senso. Era una donna.

Il fondamento di questa, aehm, scelta peculiare, risiedeva a quanto pare in un testo di San Paolo.
San Paolo, pover’uomo, aveva avuto l’infelice idea di affermare, scrivendo ai Galati, che “non c’è più giudeo né greco, non c’è più schiavo o libero, non c’è più uomo o donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo”.

Paolo stava usando una metafora, suppongo.
I cattolici di Denver l’hanno preso sul serio, e hanno manufatto un Cristo ermafrodita.

Dodici. E infine: negli ultimi anni della sua vita, Giovanni Paolo II era ormai visibilmente stanco. Nell’estate del 2002, si erano fatte particolarmente frequenti le voci sulle sue probabili dimissioni: si diceva che il Papa, troppo malato per proseguire il suo mandato, avesse intenzione di ritirarsi in monastero per finire lì i suoi giorni.
Il 29 giugno, la penna di Vittorio Messori riportava, sul Corriere, una dichiarazione inequivocabile del pontefice. In cui, sostanzialmente, quel mito di Giovanni Paolo sosteneva questo: se sto male, non son problemi miei.
“La forza per continuare non è un problema mio”, diceva il Papa, “bensì di quel Cristo che ha voluto chiamarmi, seppure così indegno, a essere il suo vicario in terra. Nei suoi misteriosi disegni”, continuava, “lui mi ha portato qui. E sarà lui a decidere della mia sorte”.

E Gesù, a quanto pare, voleva usarlo ancora un poco, questo grande Papa…


Stando così le cose, (e se io non ho sbagliato i conti) vince il primo premio il bravissimo Cìcikov, che ha indovinato ben dieci risposte, su dodici totali! Wow!

Il povero Filippociack, se avesse indovinato una sola risposta in più, avrebbe vinto a parimerito.
E in effetti, a questo proposito io mi sono posta interrogativi etici mica da poco: alla domanda su Alì Agca, Filippo aveva risposto che il terrorista, in carcere, si era convertito. Non è la risposta a cui pensavo io, ma in effetti è anche vero: calcolando che all’inizio non era cattolico, e che adesso chiede d’esser battezzato, non posso mica dire che Filippo ha sbagliato totalmente la risposta. Oh.
È colpa mia, che non ci avevo pensato prima.

E quindi, facciamo così: Cìcikov e Filippociack si sono guadagnati il primo premio, (all’incirca) a parimerito!
I due fortunati (?) vincitori, come al solito, hanno diritto ad un “Ma che sant’uomo!” personalizzato. Se hanno un Santo che sta loro particolarmente a cuore, o che li incuriosisce al punto da conoscerne la vita, mi facciano sapere: cercherò di fare del mio meglio, e con piacere!

Ai due vincitori, i miei più cari complimenti.
A tutti gli altri partecipanti, il mio “grazie” per aver partecipato.
E a tutti voi che mi leggete, un “grazie” ancor più speciale… perché oggi son sei anni, da quando avete incominciato a leggermi. E sei anni sono tanti, cavolo!!

39 risposte a "[Ma che sant’uomo!] La vita di un Beato – tutte le risposte"

  1. AlphaT

    L'accusa di aver avuto un figlio segreto comunque gliel'hanno lanciata davvero, su di uno di quei siti anticonciliari, con tanto di foto in cui conversa con la madre, tipo ad un picnic (e c'è un bambino biondo che potrebbe essere il figlio di qualunque polacco…)

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  2. AlphaT

    L'accusa di aver avuto un figlio segreto comunque gliel'hanno lanciata davvero, su di uno di quei siti anticonciliari, con tanto di foto in cui conversa con la madre, tipo ad un picnic (e c'è un bambino biondo che potrebbe essere il figlio di qualunque polacco…)

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  3. Lucyette

    Ma veramente?
    Volevo scartare l'opzione "figlio segreto" perché mi sembrava troppo inverosimile, "nessuno potrebbe mai pensare che qualcuno si sogni di appioppare figli segreti al Papa"… e invece…

    Fra una cosa e l'altra (son stati giorni mooolto impegnati), mi sa che son rimasta indietro coi commenti e che non ti ho nemmeno dato il benvenuto su questi schermi, AlphaT… poi mi rimetterò in pari, ma intanto ti saluto qui! 😀

    Poveromabello… beh, grazie a te! 🙂
    Avevo letto un libro pieno di aneddoti curiosi, e mi sembrava un delitto non approfittane… 😉

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  4. Lucyette

    Ma veramente?
    Volevo scartare l'opzione "figlio segreto" perché mi sembrava troppo inverosimile, "nessuno potrebbe mai pensare che qualcuno si sogni di appioppare figli segreti al Papa"… e invece…

    Fra una cosa e l'altra (son stati giorni mooolto impegnati), mi sa che son rimasta indietro coi commenti e che non ti ho nemmeno dato il benvenuto su questi schermi, AlphaT… poi mi rimetterò in pari, ma intanto ti saluto qui! 😀

    Poveromabello… beh, grazie a te! 🙂
    Avevo letto un libro pieno di aneddoti curiosi, e mi sembrava un delitto non approfittane… 😉

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  5. utente anonimo

    Grazie a te e al tuo blog, non sono sei anni, ma da quando l'ho incrociato non l'ho lasciato…
    Spero che la voglia e l'ispirazione non ti abbandoni!
    E complimenti vivissimi ai vincitori!

    Diego

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  6. utente anonimo

    Grazie a te e al tuo blog, non sono sei anni, ma da quando l'ho incrociato non l'ho lasciato…
    Spero che la voglia e l'ispirazione non ti abbandoni!
    E complimenti vivissimi ai vincitori!

    Diego

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  7. Lucyette

    Diego, in effetti adesso aspetto con timore la crisi del settimo anno… speriamo di uscirne indenni! :-DD
    Grazie 😉

    Seavessi, non vorrei smontarti, ma temo che la gran parte delle Sante medievali fosse abituata a ricamare, se era una suora o una donna di nobili origini (categorie che costituiscono la totalità delle Sante medievali, aehm). Del resto, che vuoi che facesse una donna, all'epoca? 😛
    Però, pare che le ricamatrici abbiano una patrona specifica: Santa Chiara d'Assisi. Dicono che, negli ultimi anni della sua vita, passasse molto tempo a ricamare: e quindi… 🙂

    Ti diletti al punto croce? 😉

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  8. Lucyette

    Diego, in effetti adesso aspetto con timore la crisi del settimo anno… speriamo di uscirne indenni! :-DD
    Grazie 😉

    Seavessi, non vorrei smontarti, ma temo che la gran parte delle Sante medievali fosse abituata a ricamare, se era una suora o una donna di nobili origini (categorie che costituiscono la totalità delle Sante medievali, aehm). Del resto, che vuoi che facesse una donna, all'epoca? 😛
    Però, pare che le ricamatrici abbiano una patrona specifica: Santa Chiara d'Assisi. Dicono che, negli ultimi anni della sua vita, passasse molto tempo a ricamare: e quindi… 🙂

    Ti diletti al punto croce? 😉

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  9. filippociak

    Ma wow… cioè: ma semi-wow! Complimenti a Cicikov!
    Accetto di buonissimo grado che mi si accrediti il punto ambiguo… Nonostante i segni di pazzia di Agca ritenevo che almeno formalmente si fosse convertito… forse sono stato un pò avventato. Ma pazienza. Ringrazio per la socchiusura d'occhio e propongo… sempre che tu non l'abbia già trattata (se Google non mente dovresti solo averla citata qui e là…giusto???)…. SANTA BRIGIDA DI SVEZIA! La conosco abbastanza bene per la devozione di mia mamma… e dunque il regalo quasi lo "passo" a lei (perchè le tue vite dei santi gliele leggo sempre!!). Sono troooppo curioso di leggere la tua versione.
    p.s. nel caso Santa Brigida fosse già qui sul blog (mi scuso per la disattenzione) o se non ti va di affrontarla se troppo conosciuta o già tirata in ballo a sufficienza nei post precedenti… sappi che un sacco di alternative mi frullano in testa!! Ah… e grazie infinite!! 🙂

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  10. filippociak

    Ma wow… cioè: ma semi-wow! Complimenti a Cicikov!
    Accetto di buonissimo grado che mi si accrediti il punto ambiguo… Nonostante i segni di pazzia di Agca ritenevo che almeno formalmente si fosse convertito… forse sono stato un pò avventato. Ma pazienza. Ringrazio per la socchiusura d'occhio e propongo… sempre che tu non l'abbia già trattata (se Google non mente dovresti solo averla citata qui e là…giusto???)…. SANTA BRIGIDA DI SVEZIA! La conosco abbastanza bene per la devozione di mia mamma… e dunque il regalo quasi lo "passo" a lei (perchè le tue vite dei santi gliele leggo sempre!!). Sono troooppo curioso di leggere la tua versione.
    p.s. nel caso Santa Brigida fosse già qui sul blog (mi scuso per la disattenzione) o se non ti va di affrontarla se troppo conosciuta o già tirata in ballo a sufficienza nei post precedenti… sappi che un sacco di alternative mi frullano in testa!! Ah… e grazie infinite!! 🙂

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  11. utente anonimo

    Grazie, molte grazie per i complimenti, ancorché immeritati, in tempi di web, ma soprattutto per l'occasione, fornita dal piccolo ma difficilissimo quiz, di ripercorrere qualche episodio della vita dell'amato Beato Wojtyla.
    Quanto al "premio", mi piacerebbe cogliere l'opportunità per chiedere, a un'esperta di CHIARA fama, se possa fare un po' di CHIAREZZA sul patrono (o patrona, o patroni) della mia categoria, ossia i chimici, vista una certa confusione riscontrata in materia. Grazie fin d'ora.
    Cìcikov

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  12. utente anonimo

    Grazie, molte grazie per i complimenti, ancorché immeritati, in tempi di web, ma soprattutto per l'occasione, fornita dal piccolo ma difficilissimo quiz, di ripercorrere qualche episodio della vita dell'amato Beato Wojtyla.
    Quanto al "premio", mi piacerebbe cogliere l'opportunità per chiedere, a un'esperta di CHIARA fama, se possa fare un po' di CHIAREZZA sul patrono (o patrona, o patroni) della mia categoria, ossia i chimici, vista una certa confusione riscontrata in materia. Grazie fin d'ora.
    Cìcikov

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  13. AlphaT

    Ah, tra l'altro non mi capacito del fatto che mi sembrava di sapere che davvero un dittatore africano volesse essere incoronato, cosa che non si trova (e dunque me lo sarò sognato).
    Ma l'antipapa che sapevo io era diverso, infatti si faceva chiamare Pio XIII…

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  14. AlphaT

    Ah, tra l'altro non mi capacito del fatto che mi sembrava di sapere che davvero un dittatore africano volesse essere incoronato, cosa che non si trova (e dunque me lo sarò sognato).
    Ma l'antipapa che sapevo io era diverso, infatti si faceva chiamare Pio XIII…

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  15. utente anonimo

    > Ah, tra l'altro non mi capacito del fatto che mi sembrava di sapere che davvero un dittatore africano volesse essere incoronato, cosa che non si trova (e dunque me lo sarò sognato).

    Bokassa chiese di essere incoronato dal papa, che ovviamente rifiutò (o forse nemmeno si curò di rispondergli), così dovette fare da solo (spendendo per la cerimonia un terzo del bilancio di quell'anno). Solo che l'incoronazione avvenne il 4 dicembre 1977, dunque Paolo VI felicemente regnante. Come domanda trabocchetto, la più infida 🙂
    Cìcikov

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  16. utente anonimo

    > Ah, tra l'altro non mi capacito del fatto che mi sembrava di sapere che davvero un dittatore africano volesse essere incoronato, cosa che non si trova (e dunque me lo sarò sognato).

    Bokassa chiese di essere incoronato dal papa, che ovviamente rifiutò (o forse nemmeno si curò di rispondergli), così dovette fare da solo (spendendo per la cerimonia un terzo del bilancio di quell'anno). Solo che l'incoronazione avvenne il 4 dicembre 1977, dunque Paolo VI felicemente regnante. Come domanda trabocchetto, la più infida 🙂
    Cìcikov

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  17. utente anonimo

    ma che stordita che sono…

    certo, le sante medievali mica potevano stare tutto il giorno a scaricare da iTunes e a farsi le playlist. Ha una sua logica. per quanto io la playlist di SantaChiara l'avrei ascoltata volentieri.

    Sì Lucy, mi diletto – mi dilettavo di più prima che dieci anni di ufficio e di mouse mi friggessero la spalla destra :-(.

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  18. utente anonimo

    ma che stordita che sono…

    certo, le sante medievali mica potevano stare tutto il giorno a scaricare da iTunes e a farsi le playlist. Ha una sua logica. per quanto io la playlist di SantaChiara l'avrei ascoltata volentieri.

    Sì Lucy, mi diletto – mi dilettavo di più prima che dieci anni di ufficio e di mouse mi friggessero la spalla destra :-(.

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  19. Lucyette

    Filippo… già mi ero commossa quando Seavessi e Marta Yensid mi avevano detto che usavano le mie vite dei Santi come fiabe della buona notte per i figli, ma la notizia che tu leggi i miei post alla tua mamma mi ha dato il colpo di grazia! 😀
    Ma… grazie… sono onorata!
    Allora mi metto subito al lavoro, per far contento te… e la tua mamma 😉
    (Salutamela, a 'sto punto :-D)

    Cìcikov… ussignur. Mi son documentata sui Santi patroni dei chimici, e in effetti è un caos assoluto: non si capisce bene perché, ma il patrono varia da Stato a Stato O.o
    Peraltro, secondo me si tratta di patronati che son stati messi a casaccio, in alcuni casi… l'unica soluzione per risolvere questo dilemma, secondo me, sarebbe quella di scegliere un santo "recente" (di quelli vissuti nel '900, per dire), che fosse chimico di professione.
    Proverò a fare del mio meglio, e a ricostruire il perché e il percome dei vari patronati! 😀

    AlphaT e Cìcikov… ehm… mi piacerebbe dire "essì, si trattava di una domanda trabocchetto", per darmi un tono…
    … ma in realtà ignoravo totalmente anche questo evento!!
    ROTFL… certe volte, la realtà supera la fantasia…

    Seavessi: beh, Santa Chiara "guardava la televisione", quindi magari riusciamo a trovare anche una Santa appassionata di iTunes…
    Qualche mistica che ogni tanto udiva cori angelici, magari?

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  20. Lucyette

    Filippo… già mi ero commossa quando Seavessi e Marta Yensid mi avevano detto che usavano le mie vite dei Santi come fiabe della buona notte per i figli, ma la notizia che tu leggi i miei post alla tua mamma mi ha dato il colpo di grazia! 😀
    Ma… grazie… sono onorata!
    Allora mi metto subito al lavoro, per far contento te… e la tua mamma 😉
    (Salutamela, a 'sto punto :-D)

    Cìcikov… ussignur. Mi son documentata sui Santi patroni dei chimici, e in effetti è un caos assoluto: non si capisce bene perché, ma il patrono varia da Stato a Stato O.o
    Peraltro, secondo me si tratta di patronati che son stati messi a casaccio, in alcuni casi… l'unica soluzione per risolvere questo dilemma, secondo me, sarebbe quella di scegliere un santo "recente" (di quelli vissuti nel '900, per dire), che fosse chimico di professione.
    Proverò a fare del mio meglio, e a ricostruire il perché e il percome dei vari patronati! 😀

    AlphaT e Cìcikov… ehm… mi piacerebbe dire "essì, si trattava di una domanda trabocchetto", per darmi un tono…
    … ma in realtà ignoravo totalmente anche questo evento!!
    ROTFL… certe volte, la realtà supera la fantasia…

    Seavessi: beh, Santa Chiara "guardava la televisione", quindi magari riusciamo a trovare anche una Santa appassionata di iTunes…
    Qualche mistica che ogni tanto udiva cori angelici, magari?

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  21. Lucyette

    Daniele, Ago, la Chiesa Cattolica Palmariana è veramente il mio mito in terra, voglio farci un post sul serio perché merita! 😀
    Solo che devo trovare un modo equilibrato per farlo, perché non vorrei mai sembrare offensiva nei confronti di un qualche palmariano che magari capita qui e si sente urtato. (Non sto scherzando: cioè, mi spiacerebbe davvero, in caso). Inomma, ci studierò un po' su 😉

    Marta, visto che tu avevi creato il gioco sulle virtù/peccati/doni dello Spirito, eccetera, dovremmo metterci in società e creare un Trivial Pursuit sui Santi! Che ne dici?

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  22. Lucyette

    Daniele, Ago, la Chiesa Cattolica Palmariana è veramente il mio mito in terra, voglio farci un post sul serio perché merita! 😀
    Solo che devo trovare un modo equilibrato per farlo, perché non vorrei mai sembrare offensiva nei confronti di un qualche palmariano che magari capita qui e si sente urtato. (Non sto scherzando: cioè, mi spiacerebbe davvero, in caso). Inomma, ci studierò un po' su 😉

    Marta, visto che tu avevi creato il gioco sulle virtù/peccati/doni dello Spirito, eccetera, dovremmo metterci in società e creare un Trivial Pursuit sui Santi! Che ne dici?

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  23. Lucyette

    Marta, wow, ma mi hai presa in parola!!
    Chebbello, allora io inizio a pensare alle categorie per le domande, eh!
    Poi lo brevettiamo… 😛

    Daniele: una Chiesa che venera come santo Francisco Franco, e scomunica tutti coloro che abbiano visto Jesus Christ Superstar, prego… 😉

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  24. Lucyette

    Marta, wow, ma mi hai presa in parola!!
    Chebbello, allora io inizio a pensare alle categorie per le domande, eh!
    Poi lo brevettiamo… 😛

    Daniele: una Chiesa che venera come santo Francisco Franco, e scomunica tutti coloro che abbiano visto Jesus Christ Superstar, prego… 😉

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