Amigo Segreto

Ne avevo già accennato altrove, ma questa festa è talmente geniale da meritarsi un post a parte.
Lo sapete che giorno è oggi, in Colombia?
Oggi, in Colombia, è il terzo sabato di settembre. Ovverosia, è la festa dell’Amigo segreto.

Ora. Io non so se voi avete presente l’imbarazzo di quando fate un bel respiro profondo, e decidete di dichiararvi a una persona. Io no, non ho presente – non m’è mai capitato – ma immagino, intuitivamente, che sia una cosa alquanto ansiogena. Voglio dire: c’è sempre il rischio che l’amato non ricambi, e ti dia un bel due di picche…
E passi il dispiacere per un amore non corrisposto; ma l’esperienza del due di picche è potenzialmente un po’ umiliante, immagino.
Ci si fa una figuraccia.
Ci resta male pure l’altro.
E insomma: è una di quelle classiche situazioni che si preferirebbe evitare, se possibile.
Certo: ma com’è possibile?

Beh. In Colombia, dove i rapporti inter-personali sono evidentemente molto più raffinati dei nostrani, la gente s’è inventata una soluzione a dir poco splendida.
Ovverosia, si è inventato il terzo sabato di settembre. Il giorno dell’Amigo Segreto.

In breve: vi piace qualcuno, ma non avete mai provato a dichiaragli il vostro amore?
Fantastico: in Colombia, si sono inventati un giorno apposito. Ovverosia: il terzo sabato di settembre è il giorno deputato alle dichiarazioni d’amore. Una si alza e dà un’occhiata al calendario, e si predispone psicologicamente: se c’è qualcuno al mondo che è sentimentalmente interessato a lei, è presumibile che si faccia avanti proprio quel giorno.

Ma non si farà avanti con una classica dichiarazione d’amore, naturalmente: altrimenti, dove sarebbe la genialità del fatto?
Lo spasimante amoroso, in questo giorno così speciale, si farà avanti con un regalo. Rigorosamente anonimo. Fatto recapitare da un conoscente super partes, o spedito per posta, o lasciato davanti alla porta: l’importante è che il regalo sia anonimo, e che non riconduca immediatamente al suo mittente.
Semplicemente, il regalo conterrà un indizio.
Chessò: io spedisco una lettera d’amore a un ragazzo che conosco bene, e la accompagno – poniamo – da un libro di agiografie.
Se l’amico ha un minimo di cervello, non gli ci vorrà molto tempo per fare due più due: libro di agiografie… pazza scatenata che passa la sua vita a discettar di Santi…
E a quel punto, il fanciullino sarà assolutamente libero di decidere il da farsi. Subodorato l’interesse amoroso nei suoi confronti, potrà farsi avanti e proporre un appuntamento… oppure, se proprio non è interessato, potrà banalmente far lo gnorri.
Ignorerà il regalo, o fingerà di non aver capito l’indizio, o si inventerà qualche altra cosa…

Ed anche nella peggiore delle ipotesi, lo spasimante avrà comunque incassato il due di picche più elegante della storia. Voglio dire: lui non s’è dichiarato; l’altro non l’ha rifiutato; nessuno ha fatto assolutamente niente… almeno, l’onor proprio è salvo.
Geniale, non è vero?

E a margine: chissà qual è, l’indizio che potrebbe immediatamente ricondurre a me, supponendo di rivolgersi a qualcuno che legge il blog.
Un libro sui Santi?
Un quadernetto d’appunti?

E voi che indizio scegliereste, sapendo di avere un solo oggetto a disposizione per farvi riconoscere dal vostro grande amore?

19 risposte a "Amigo Segreto"

  1. diggiu

    Ammesso e non concesso che ci sia uno spasimante segreto dovrebbe sapere i miei interessi. Regalerei un libro sulle Dolomiti di Brenta accompagnato da un bisglietto con su scritto:" Shhhhh" Silenzio

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  2. ClaudioLXXXI

    "Io non so se voi avete presente l’imbarazzo di quando fate un bel respiro profondo, e decidete di dichiararvi a una persona. Io no, non ho presente – non m’è mai capitato…"

    E certo che non le è mai capitato… la fatica l'ho dovuta fare tutta io!!!

    Come indizio penso che avrei scelto qualcosa tipicamente da ClaudioLXXXI, che so, un'equazione o un raccontino cervellotico… così stavo sicuro che non capivi cosa, ma capivi chi.

    Però, se posso permettermi, detto da uno che di due di picche ne ha presi parecchi… a me non piace tanto questa festa. Mi sembra un po' vigliacca. Penso che se uno / una si vuole dichiarare, deve avere le p**** di farlo esplicitamente, mettendosi completamente in gioco! Un mondo dove non si ha neanche più il coraggio di correre il rischio di dire "io tu amo!", ma che mondo è???

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  3. Lucyette

    Duca degli Abruzzi, ciao! 🙂
    LOL… davvero? Non ci avevo mai fatto caso!

    Diggiu, ma che bello… cioè, era riposante già solo la descrizione del regalo: una meraviglia già di per sè… 🙂

    Antonello, ma un topo in pelouche lo capirei addirittura io che non c'entro niente… ormai non è più un indizio: è una firma! 😛

    Fiordicactus, wow, allora fammi sapere che ne dice la figlia putativa… Speriamo che non sia una notizia alla "Urna del Destino"… :-DD

    Claudio… beh, avrebbe sempre potuto capitarmi di fare la fatica in altre occasioni antecedenti, al limite! 😀
    Ti fossi dichiarato con un'equazione (a me!! Una equazione!! A me!!), penso che avresti ottenuto come unico risultato quello di farmi scappar via terrorizzata e urlante… (Una equazione!! Matematica!! AAAAAAGGGGHHHH!!).
    E per quanto riguarda la storia del "mi dichiaro ma non mi dichiaro", invece, secondo me non è una questione di non volersi mettere in gioco, sai?
    A parte il fatto che mi starebbe bene pure quello, non è che una dichiarazione d'amore debba per forza essere anche una prova di coraggio altrimenti vuol dire che sei un vigliacco e/o non te ne importa abbastanza (non credo affatto)… a parte quello, secondo me non è tanto una questione di rischio. Mi sembra più che altro uno stratagemma per evitare situazioni di imbarazzo (reciproco). A parte la "umiliazione" di uno che ci prova e si sente dir di no, penso che sia altrettanto imbarazzante dover dir di no a uno che ci sta provando con te e che magari conosci benissimo, è un tuo caro amico, vi frequentate da anni… penso che l'Amigo segreto sia soprattutto un modo per aggirare elegantemente, e in maniera molto riservata, una situazione potenzialmente spiacevole.
    Che poi, da parte del dichiarantesi, il rischio c'è lo stesso: se il regalo è fatto bene, si capisce subito chi è il mittente; l'unica differenza è che non lo si vede in faccia (nell'immediato).
    Poi, chissà. Magari anche noi, in Europa, abbiamo delle abitudini che in altre culture potrebbero essere considerate vigliacchi sotterfugi, e per noi non lo sono affatto… 🙂

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  4. flalia

    Il mio indizio sarebbe un libro scritto da Antonio Faeti (il principale studioso di letteratura per l'infanzia in Italia, che è stato anche mio professore), chiunque mi abbia mai incontrata anche solo 5 minuti mi ha sentito pronuciare la mia devozione per lui, quindi… 🙂
    A me è capitato alcune volte in effetti di essere quella che ha ricevuto la dichiarazione e ha dovuto dire NO… hai ragione, è davvero brutto, ci si sente male! Comunque non so da quanto esista in Colombia questa tradizione, ma qui in Italia il copyright dovrebbe essere attribuito alla mia amica Irene… alle medie e fino almeno alla terza superiore lei usava esattamente questo metodo di corteggiamento: faceva trovare al ragazzo che di volta in volta le piaceva (sì, era un po' volubile!) delle letterine anonime (spesso scritte da me per conto suo… dato che lei non era brava a scrivere) o dei piccoli oggettini, in entrambi i casi con indizi che potevano ricondurre a lei… qualche volta ha funzionato!

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  5. ago86

    Lucyette: ovviamente no, infatti ho scritto "se UNA riceve", e io non sono una donna. Mi chiedo che effetto farebbe ricevere un regalo simile. Forse penserebbe che ha fatto colpo su un geometra, o su uno che si chiama Euclide.

    Tra parentesi, mi chiedo anche cosa potrei regalare che mi rappresentasse. Suggerimenti?

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  6. Lucyette

    Flalia, vero? Dire "no" dev'essere brutto quasi quanto sentirselo dire; poi io mi immagino tutte le successive frequentazioni (nel caso in cui lui e lei siano amici di vecchia data che poi continuano comunque a incontrarsi), con questo imbarazzo latente nell'aria per questa situazione che si è verificata, e che comunque non era propriamente al top della piacevolezza.
    Questa soluzione, forse, risparmia l'imbarazzo del "no" sbattuto proprio sul muso. Poi, nulla vieta all'amato di trovare un qualche modo elegante per far capire all'altro che proprio non è cosa; ma con un po' più di delicatezza…
    Che ne dice la tua amica Irene?
    Lei s'è trovata bene, con questo metodo, mi dici? 😉

    Pepita… wow! Un barattolo di Nutella!
    Indipendentemente dall'interesse amoroso del destinatario, è comunque un regalo che ha l'aria di poter essere gradito, in 99 casi su 100… 😛

    Ago, è vero, in effetti avevo letto velocemente e forse m'era sfuggita l'A finale… 😛
    Uhm… un oggetto che ti descriva. Mica facile, sai? Poi il tuo blog non è un blog personale, quindi la scelta è ancor più difficile… devo pensarci!
    Lettori del blog di Ago: voi avete suggerimenti? u_u
    E quanto al set squadra & compasso… che effetto farebbe ricevere un regalo simile? In effetti… LOL.
    Capitasse a me, io penserei a un architetto, o a un insegnante di geometria/educazione tecnica… o a un massone, sì. D'altro canto, vivendo (avendo vissuto) a Torino, debbo anche dire che la massoneria mi sembra esser più diffusa lì che in altre zone…
    Chissà. Magari a Torino ho incontrato un massone e gli ho rubato il cuore, adesso è lì che si strugge per cercare un modo per sedurmi… :-PP

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  7. utente anonimo

    Facile (per farmi smascherare): la biografia di un re Tudor. Oppure, in alternativa, un libro che parli di gatti, un soprammobile a forma di gatto, un qualsiasi oggetto gattoso.
    Se invece volessi mantenere l'incognito, un disco di Roberto Vecchioni. Non sono in molti a sapere che è il mio cantante preferito (definizione alquanto riduttiva) da almeno trent'anni

    Sissi2002

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  8. dors_venabili

    mentre lei, delusa da sé stessa per il fatto di non capire gli indizi e sentendosi incombere addosso lo spettro del non trovare mai un uomo, o meglio grande amore della vita poeticamente mascherato da amigo segreto, in nessuno dei terzi sabati di più di un settembre, si da' alla prostituzione.

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  9. utente anonimo

    Non so cosa potrei regalare, ahm… ecco, un pupazzo dei Simpson per esempio, pochi sanno che ho una certa passione per il famoso cartone animato, così rimarrei assolutamente nell'anonimato più totale 😛

    Daniele

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