Abilità

Mentre la neve, oltre le finestre, comincia a cadere a grandi fiocchi (non oggi; sabato scorso), io giaccio sul divano piegata in due per il dolore. Il legamento della caviglia me lo sono rotta dodic’anni fa; ma ancora adesso, quando gli pare e piace, il dolore mi fa “ciao” e si riacutizza.
“Beh”, commenta mia mamma, conciliante: “in effetti c’è tanta gente a cui si riacutizza un dolore, quando cambia il tempo”.
“Umpf”, grugnisco.
“Quand’ero piccola, avevo una vicina di casa che sapeva prevedere la pioggia in base al dolore che sentiva a un osso che si era rotta. Quando l’osso le faceva male, lei sapeva di dover prendere l’ombrello”.
“Ah”, esalo.
“Era utile”.
“Eeeehhh…”, mugugno.
“Però la gente normale comincia a sentire dolore prima che cambi il tempo; a te vien male quando il tempo è già cambiato”.
“Grunt”, sospiro.
Mia mamma rimane a fissarmi, con la testa piegata da un lato, meditabonda. “In effetti sì: tu sei completamente inutile, figliola”.

9 risposte a "Abilità"

  1. giudig

    A prescindere dalla tua utilità, mia nonna era più diretta: Cara la mi’ cittina, i dolori sono come i quattrini, chi l’ha se li tiene! 😉 Auguri per la tua caviglia! 🙂

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  2. Andrea

    non arriva in ritardo il tuo dolore, è che anticipa troppo; sente il cambio di stagione con un paio di mesi d’anticipo! l’utilità? abbiamo conferma che prima o poi arriverà la primavera anche quest’anno!

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  3. Karin Gäsert

    Per lamentele simili mio marito dice: “Stai invecchiando!”
    Non lo posso negare ma, dico io, la discrezione di una volta non c’è proprio più?
    Quando meno te l’aspetti, le persone dicono la verità.

    Coraggio per la caviglia! Quella è utile eccome! 🙂

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