La bibliotecaria sexy

Squilla il cellulare!
Numero a me ignoto.
Prefisso di Torino.
Boh?
Rispondo.

“Pronto?”.
“Pronto!! Lucia! Sono Giovanna!”.
“… scusi?”.
“Giovanna! Eddai!! Non mi riconosciii?!”.
“… Giovanna? La compagna di scuola che non sento da cinque anni e che onestamente non pensavo che avrei risentito mai più nella mia vita? Oddio, ciao… ma è successo qualcosa di brutto?”.
Noooo!! Muahahahaha, per carità! No, io avevo bisogno di una tua consulanza”.
“Ah”.
“Tu eri andata a studiare per far la bibliotecaria, na?”.
Inarco le sopracciglia. “Sì! Sì, certo, dimmi pure: di cosa hai bisogno?”.
“Ecco, ora ti spiego. Questo week-end, devo andare a un hot carnival party”.
“… ah”.
“Che è una festa in maschera per Carnevale, naa?”.
“… ah. Ehm. Certo”.
Figata!! No, perché sai, è una cosa un po’ piccante, cioè, ognuno di noi viene vestito con un costume sexy”.
“… ah”.
“E per rendere la cosa un po’ più figa, oggi abbiamo fatto un’estrazione a sorte e ognuno di noi ha estratto da una boccia un bigliettino con su scritto da cosa deve mascherarsi!!! Fichissimo, eh?!”.
“… ah. Ehm? Sì. Sul serio”.
“Ecco, e a me è capitata fuori la bibliotecaria sexy!”.
“… ah”.
“E allora mi son detta… chiediamo a Lucy!!!”.
“… ah”.
“…”.
“…”.
Lucyyyyy?”.
Lancio un’occhiata al cellulare, un po’ interdetta. “Ehm. Sì. Sono qui. Dicevi?”.
Eh!”.
“Eh, cosa?”.
Eh, come mi vesto!”.
“E che ne so, io?”.
“Tu sei una bibliotecaria!!! Come si veste, una bibliotecaria sexy?!”.
“…”.
“Lucyyyy?”.
“Ehm”.
Eddaaiii!”.
“Non lo so, Giovanna. Io mi metto spesso un camice azzurrino perché se no mi riempio di polvere, ma a parte questo non saprei che dirti”.
“Un camice”.
“Sì”.
“Ma a minigonna, dici? Con lo spacco?”.
“Ehm. No. Sotto al ginocchio, credo. Tipo la divisa delle donne di servizio”.
Ma Lucyyyyy!”.
“Dimmi”.
“Ma che ca… ma scusa!!”.
“Sentiti libera di esprimerti nel modo che ritieni più confacente, amica”.
“Ma sei proprio una… cioè, no, in realtà è colpa mia. Ma uffa, però. Cioè”.
“Temo di non seguirti, Giovanna”.
“No, vabbeh, sono io che ho sbagliato a chiamarti, mi serviva un consiglio da ragazza, ma non ho pensato che tu non… cioè, che non sei proprio una… nel senso, non ti interessa di… vabbeh, senti, ti lascio andare, ciao. Buono studio. Divertiti coi tuoi libri. Besos!!”. Click.

Seguì mezzo minuto di silenzio esterrefatto, soppiantato poi da una mezz’ora abbondante di risatine a intermittenza – che mi vien da ridere ancora adesso non appena ci ripenso.

18 risposte a "La bibliotecaria sexy"

  1. Andrea

    Ma sta Giovanna ci fa o ci è?
    No perché se è normale io fossi in te mi sentirei offesa, non da duello all’ultimo sangue ma da ricambio della chiamata per dirgnene 2 e questo perché dismetto un attimo i miei panni altrimenti forse ne perderi il conto! Ma io sò di essere cattivo, feroce und crudele!

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    1. Lucyette

      E’ normalissima…
      …e questo è assolutamente normale, per gli standard a cui ci ha abituati :-S

      Non mi son neanche stupita più di tanto, ho fatto semplicemente un salto nel passato… 😀

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  2. giudig

    Hehehe, è proprio vero che Manicomio è scritto fuori e non dentro la struttura! 😉 Potevi consigliarle “Sotto il camice, niente” e di completare con un paio di occhialoni a specchio e strass!
    Buona settimana, cara Lucia! 😀

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  3. Anonimo

    Sigh…
    quando ho cominciato ad insegnare, un amico psicologo mi aveva consigliato gonna al ginocchio aderente con spacchetto dietro, giacca abbinata, camicia con scollatura profonda e decolleté tacco 80, “così attiri l’attenzione”.

    Evidentemente anche la supplente sexy rientra nell’immaginario erotio collettivo!

    Considerato che era una quinta perito informatico serale, quindi a 26 anni avrei avuto studenti dai 19 in su e tendenzialmente maschi … beh, UNA QUALCHE attenzione l’avrei attirata….

    Sorella dell’Amica.

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  5. Maturin

    “Squilla il cellulare!”.
    Da quello che segue direi più “(ragazza) Squillo al cellulare”.
    Comunque, come direbbe il buon tenente Colombo: “Devo dirlo a mia moglie…”.
    Sì perché anche lei è bibliotecaria e non vorrei avesse approfittato della mia assenza per festeggiare il martedì grasso andando in giro con camici “a minigonna” e “con lo spacco”, brandendo “L’amante di Lady Chatterley” in una mano e nell’altra “Le relazioni pericolose” e con “Je t’aime…moi non plus” in sottofondo…

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  6. Lucyette

    Ehi!!
    Ma ho appena trovato su YouTube questo video fantastico che analizza il problema della bibliotecaria sexy (o della bibliotecaria brutta), con relativo look, in ogni minimo dettaglio…
    non potevo non riesumare questo post!
    LOL! Sarà che “son del mestiere”, ma mi ha fatta morir dal ridere 😀

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