Ma Dio lo usa, il cellulare?

Probabilmente, la mamma era rimasta a casa. E si era sciolta dall’invidia, quando aveva saputo che il suo figliuolo sarebbe andato a Gerusalemme, a pregare al Muro del Pianto.
“Mi piacerebbe tanto esser lì con te!”, aveva commentato sospirando. E poi aveva aggiunto: “ti prego, figlio mio. Ricordami nelle tue preghiere, quando sarai lì”.
“Non ti preoccupare, ma’!”, aveva risposto lui, very professional. “Ti fa piacere recitare una preghiera al Muro del Pianto, assieme a me?”.
“Beh… sì, ma non posso certo…”.
No problem, mamma!! Io ho la soluzione!”.
Il figlio aveva fissato la mamma, con sguardo vittorioso; la signora aveva restituito al figlio uno sguardo assai perplesso.
“Ormai la tecnologia ha fatto passi da gigante, ma’. Tutto il mondo è nelle tue mani. Vuoi parlare a Dio al Muro del Pianto? Bene: col progresso della tecnologia, adesso puoi farlo senza uscire dal tuo salotto”.

Dev’essere andata suppergiù così. Per forza.
Altrimenti, signori miei… questa fotografia non me la spiego proprio.

(Lo scatto  – assolutamente autentico – è stato proiettato durante un convegno per bibliotecari, di cui presto vi racconterò un po’ meglio. Quest’intervento, nello specifico, cercava di illustrare il modo in cui la gente ha cominciato a rapportarsi con le nuove tecnologie (cellulari, Web, Internet mobile…), nella fase in cui erano ancora una novità, e non un oggetto di uso comune).

(Ma se io vado in una chiesa e piazzo il portatile davanti a un reliquiario… secondo voi, il Santo dentro alla teca comincia a leggersi il mio blog?)

12 risposte a "Ma Dio lo usa, il cellulare?"

  1. giudig

    Davvero insolita e curiosa questa foto. Io penso che Dio il cellulare non ce l’abbia, ma che si serva dei nostri per raggiungere una persona. Io ho un’esperienza fatta. Una telefonata ad un’amica giovane, fatta in un momento di lite seria con un suo lui, che stava degenerando. Io ero allo scuro di quello che viveva, ma Lui no! Ti è mai successo che una persona ti venga in mente, in un momento che non centra nulla con lei? Io l’ho chiamata, anziché inviarle un sms e tutte le volte che ci incontriamo ringraziamo lo Spirito Santo! Una telefonata che, provvidenziale, è dir poco!!! 🙂 Buona giornata, Lucyette.

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  2. Lucyette

    Comunque, in America gira una poesiola straziante circa una bambina che cerca sulle pagine gialle il numero di telefono del Paradiso, per la cronaca 😛

    (Occielo, “straziante”… io la trovo così costruita che non mi strazia per niente, semmai mi fa sbuffare… ma immagino che, nelle intenzioni, l’effetto dovesse un altro 😉

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  3. Maturin

    “…il santo da voi desiderato non è al momento raggiungibile…”

    La realtà è già più avanti! guarda qui:
    http://www.mivela.com/default.aspx

    Io ho acceso una candela virtuale a Santiago di Compostela. (sms con il testo “mivela08” al numero 25000 – dall’Italia serve il prefisso per la Spagna). Appare la “tua” candela su uno schermo e la si può vedere (virtualmente) consumare … Speriamo che almeno le intenzioni non siano virtuali ma “virtuose”…

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  4. Diego

    … se passa questa idea, non si spegnerebbe più (chi lo fa) il cellulare in chiesa; sotto sotto si potrebbe pensare “chissà che Dio non usi lo stesso strumento per chiamare lui invece che per ascoltare noi…”

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  5. Ilaria

    A volte poi penso a come sorriderà certe volte Dio (oddio, anche spesso, direi: per certi versi credo che possiamo risultare anche parecchio comici, come umanità nel nostro complesso, visti con gli occhi dell’Eternità) osservando tutti questi nostri brancolamenti tra fede, tecnologie, blog cattolici, blog dell’uaar, candele virtuali, santi online, gadgets religiosi… ih ih 😉

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  6. Emilia

    Al catechismo, una suora che conosco raccontò a me e alle altre bambine che fare il segno della Croce equivale ad aprire una conversazione telefonica con il Cielo. Buffo, no?

    Mi viene in mente anche quel testo che inizia con “Che succederebbe se Gesù decidesse di installare una segreteria telefonica in Cielo?” (cfr. http://www.volontari.org/lettere/settimana-162.html).
    Non vi è mai capitato, poi, di vedere sulla porta di una chiesa un cartello con la scritta “Dio ti chiama, ma non al cellulare” o simili?

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  7. Daniele

    Proprio ieri ho aperto un cassetto e cosa sbuca fuori? La mia vecchia collezione di schede telefoniche 🙂 Si si quelle delle cabine, quel vetusto strumento che telecom sta facendo scomparire, ormai soppiantato dai cellulari… che nostalgia!

    Sia chiaro, a me la tecnologia piace, ha cambiato la vita dell’uomo e ha abbattuto ogni confine 🙂

    Oggi basta un tablet e puoi essere ovunque, anche sul Muro del Pianto, e vederlo quasi come standoci davanti per davvero. Molto simpatico.

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