Il bollino rosso

Da quando è stata introdotta la raccolta differenziata porta a porta, ogni casa si è dotata di una graziosa serie di cassonettini. Ogni condominio ha i suoi bei cassonettini tutti ordinatamente in fila, nel giardinetto condominiale. I condòmini gettano i rifiuti in giorni prestabiliti (la plastica in un cassonetto, la carta in un cassonetto, i rifiuti umidi in un altro cassonetto… e così via dicendo). Gli omini addetti al compito, seguendo intervalli prestabiliti, prendono i cassonettini, li svuotano, e li rimettono nel giardinetto.

È una buffa novità: d’accordo.
Però, uscire di casa alle nove del mattino e trovare la mia vicina che teneva un comizio con due passanti, assiepata assieme a loro di fronte al cassonettino della spazzatura organica…
beh: questo mi sembrava decisamente molto oltre a quella normale curiosità che si prova sempre per le innovazioni.

“Che c’è?” scherzo, avvicinandomi. “Ci avete trovato dentro un neonatino in fin di vita?”.
Questo è il classico tipo di domanda che non si dovrebbe fare mai, per nessuna ragione al mondo: ci sta pure l’eventualità di sentirsi rispondere di sì.

Ma fortunatamente, non era questo il caso.
Le due passanti sollevano lo sguardo verso di me, la vicina di casa mi guarda e sgrana gli occhi… e poi, indica forsennatamente una specie di bollino rosso appiccicato al cassonetto.
Inarco le sopracciglia, senza capire.
“Ma come, signorina…”, esclama la vicina cogliendo la mia espressione. “Il bollino rosso! Non lo vede?!”.
“Ossantocielo…”, sussurro appena.
Allora è vero!!”.

Quando era stata introdotta la raccolta differenziata, tutti i residenti erano stati muniti di pattumierine, pieghevoli, volantini illustrativi, e manualetti d’istruzione. All’interno dei manualetti, si trovavano informazioni del tutto inverosimili che ci avevano fatti morir dal ridere, se proprio devo esser sincera. La più esilarante di tutti, ad esempio, recitava suppergiù: “se voi differenziate male, noi ce ne accorgiamo. Se voi infilate un sacchetto di carta in mezzo alla plastica, noi ce ne accorgiamo. Se voi mettete le croste di formaggio nel sacchetto dell’indifferenziata, noi continuiamo a accorgercene”.
La cosa – ammetterete – era alquanto esilarante. Accorgersi di una crosta di formaggio infilata nel sacchetto sbagliato doveva presupporre – beh – che ci fosse un addetto alla perquisizione dei sacchetti. Un omino che, pazientemente, apriva di tutti i sacchetti della spazzatura, ci frugava dentro, controllava che tutti i rifiuti fossero a posto, e, in caso di contravvenzione, non ritirava il sacchetto incriminato. Anzi: metteva un bollino rosso sul cassonetto, acciocché il produttore di monnezza sapesse, ahilui, di star differenziando male.
Insomma. Voglio dire. Vi sembra uno scenario verosimile?

“Guardi! Guardi!!”, esclama la mia vicina di casa, indicando freneticamente un bollino rosso sul cassonetto. “Guardi!”.
“Lo sto guardando”, sussurro. “Allora è vero!”.
Sì!! Guardi!! Hanno messo un bollino per dire che qualcuno ha differenziato male, e hanno specificato di aver trovato un flaconcino di shampoo in un sacchetto di spazzatura organica!!”.
Ma che davvero?”.
Sì!! C’è scritto sul bollino che era nascosto nell’organica!!”.

Sul cassonetto condominiale dedicato alla spazzatura organica svetta ora un infamante marchio rosso, una lettera scarlatta, che indica a tutto il contado che… : nel nostro condominio, c’è qualcheduno che differenzia male. Sia infamia su di lui.

Ma soprattutto: da qualche parte, in giro per il mondo, c’è, apparentemente, un povero disgraziato che è pagato per frugare nei nostri sacchetti della spazzatura organica.
C’è, voglio dire: c’è; davvero! Ha preso un bollino rosso e me l’ha piazzato sul cassonetto: o abbiamo a che fare con un cassonetto acheropita, o…
…oppure, egli c’è.
Davvero.

“Beh”, ha biascicato la mia vicina di casa, lentamente, dando un’occhiata alla sua ventiquattrore. “Tutto sommato, la prospettiva di andare in ufficio non mi sembra più poi così tanto male. Mh?”.

10 risposte a "Il bollino rosso"

  1. marinz

    All’inizio avevo pensato a qualcosa circa i programmi TV ed invece si riferisce alla spazzatura (beh anche tante cose che girano in TV lo sono) :oP

    Qui a Milano invece che i bollini ti danno direttamente la multa!!!

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    1. Lucyette

      Ahahahaha! E’ vero, non ci avevo pensato!

      Uhm: a Milano direttamente la multa, dici…
      E com’è che invece un altro Milanese si stupiva per la durezza con cui a Pavia vengono trattati i non-differenziatori?
      Probabilmente è un Milanese poco informato 😉

      Ma quindi anche a Milano avete la raccolta differenziata porta a porta?
      A Torino no: c’è la raccolta differenziata, ma ci sono i cassonetti per strada, e vengono svuotati ogni giorno. Cioè: tu differenzi la spazzatura, e poi quando ne hai voglia esci di casa, vai nel cassonetto più vicino, e ci butti via la spazzatura, precedentemente differenziata. Però non è porta a porta e non ci sono giorni prestabiliti per la raccolta, ecco.

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      1. marinz

        A Milano è molto simile a Pavia… porta a porta con 4 tipologie di differenziata: carta, vetro+alluminio, plastica, umido e secco (o indifferenziato). La raccolta ha giorni prestabiliti :o)

        Ed arrivano le multe :oP

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      2. Lucyette

        Uh: anche lì a giorni prefissati?
        Ma non è un po’ (= tantissimo) scomodo? Io attualmente lo sto trovando scomodissimo, ma magari è la difficoltà iniziale ad abituarsi (spero).

        Io lo trovo scomodissimo soprattutto per chi viaggia (e non ci sono solo gli studenti fuorisede…).
        Esempio concreto: venerdì mattina parto per Torino, mi fermo qualche giorno, e ritorno mercoledì.
        A Pavia, si può gettare la spazzatura organica il lunedì e il venerdì sera, dopo le 20.
        Ora: io, venerdì sera, non ci sono più. Non posso buttare via la spazzatura organica in un altro momento, né d’altro canto posso farla rimanere in casa mia una settimana intera.
        Che faccio? Busso alla porta della vicina di casa col mio sacchettino di spazzatura organica, pregandola di buttarla lei al posto mio? 😛

        Nel caso concreto, non sapendo bene come uscirne, è da quando hanno ritirato l’organica lunedì sera che cerco di non produrne altra (ma è anche un po’ assurdo, voglio dire :-D). Mi son trovata in mano una crosta di formaggio e l’ho grattugiata finemente per poi buttarla nel water, giuro, non sto scherzando.
        Ma, voglio dire, mi sembrano soluzioni poco praticabili… 😛

        A Milano come vengono gestiti problemi di questo genere (se lo sai)? Perché mi rendo conto di essere in una situazione anomala rispetto alla maggioranza dei residenti, ma… 😐

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      3. marinz

        mi sai che tu sei un caso anomalo… a Milano è normale che sia a giorni differenti perchè negli altri giorni fanno altre zone… non so quanti dipendenti abbia Pavia dedicati alla raccolta rispetto agli abitanti e alle zone da raggiungere… forse sei anche nella zona sbagliata come giorni? Però che strani giorni di raccolta

        Per il resto non so come vengano gestiti… io sono in un condominio, come la maggior parte di chi vive a Milano, e anche chi ha una villettina a schiera normalemente ha una raccolta spazzatura “comunitaria” della via pagando poi uno che fa “il giro sacchi” (soprattutto perchè la raccolta la fanno all’alba)

        Credo che ogni città usi il metodo che riesce meglio per gestire la raccolta e la differenziazione

        Cmq la storia della crosta di formaggio mi fa troppo ridere :o) Sinceramente non so cosa avrei fatto.. magari a pezzi e messa in un giardino per gli uccellini :oP

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      4. Lucyette

        A Pavia, hanno introdotto la raccolta differenziata circa sei mesi fa: prima per il centro, e poi per il mio quartiere. Per ora, funziona solamente in due quartieri (e anche in centro c’erano state tantissime proteste per questo sistema di raccolta “a giorni alterni” che scontentava un po’ tutti, soprattutto in una città in cui una buona fetta dei domiciliati è composta da studenti fuorisede che spesso tornano a casa). (Ecco: effettivamente si potrebbe anche discutere sull’opportunità di ritirare la spazzatura organica il lunedì e il venerdì sera in una città in cui c’è un mucchio di gente che va via di casa nel week-end e magari si fa pure il week-end lungo, lezioni permettendo :-PP)

        A Torino, onestamente è tutto più semplice. In ogni via, ogni due-tre isolati, ci sono i cassonetti per l’organica, per il vetro, per l’indifferenziata, e così via dicendo. Quando tu hai della spazzatura da buttare, prendi il sacchetto e lo butti nell’apposito cassonetto, indipendentemente dal giorno della settimana. Credo che la raccolta, almeno per l’organica, venga fatta ogni uno-due giorni, perché non si sentono mai cattivi odori.
        A me sembra tanto semplice così: perché complicarsi la vita? 😐

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  2. Daniele

    Da me, che siamo un piccolo comune, abbiamo i secchielli che metti sotto casa e ti ritirano la spazzatura… l’organico… ma i secchielli non ci sono per la plastica e l’indifferenziato o.o e così se tu giri la sera, nei giorni prestabiliti, ti trovi tutti questi sacchi enormi di roba anche puzzzona sotto le case di pressochè chiunque o.o praticamente spazzatura per strada. Molto discutibile. Così come è discutibile il fatto che se l’azienda che smaltisce il tutto può riciclare ogni giorno X e quel giorno riceve X + 100 volte X (cosa che accade sempre perchè riescono a smaltire ben poco), tutto quello che è di più va in discarica… così diventa inutile differenziare o.o

    Aggiungo che da me se non ricicli correttamente se ne accorgono, e ti lasciano il sacco sotto casa 😛 Se invece non capiscono di chi è il sacco, aprono e cercano se c’è il nome (magari su un foglio di carta) per fare la multa 😛 Evviva

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    1. Lucyette

      Sì, ma che schifo: allora c’è davvero della gente pagata per frugare nei sacchi della spazzatura altrui per capire a chi dare le multe? :-SS
      Ma che razza di lavoro, però!

      Ecco, il problema dei sacchetti c’è anche a Pavia. Nel senso che, chissà perché, manca il cassonettino per l’indifferenziata.
      Boh?
      Ci han dato i cassonettini per tutto il resto, ma per l’indifferenziata no.
      E in effetti sì, non è un granché: teoricamente, la spazzatura dovrebbe essere messa in strada a una certa ora della sera, però non tutti rispettano l’orario. A me, che torno a casa verso le 18, è già capitato di vedere un bel po’ di sacchi messi ai lati della strada da parte di gente che, evidentemente, non ha rispettato il regolamento e ha ritenuto di buttar la spazzatura prima dell’orario stabilito.
      E in effetti sì, non è un granché: talvolta mi è capitato di vederne anche in centro, e…
      …voglio dire: in pieno centro, a pochi passi dai locali in cui magari i turisti vanno a passare la serata… 😐

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