Beato chi la fa!

Diciamo che l’introduzione della raccolta differenziata porta a porta ha presentato… uhm… qualche lieve difficoltà, nel mio quartiere.
Diciamo che ci son state risse.
Diciamo che c’è stato (vi giuro) un sabotatore, che veniva a mettere spazzatura sbagliata nei nostri cassonetti condominali, senza alcuna ragionevole motivazione se non quella di affermare di fronte al mondo la sua aspirazione a Genio del Male.
Diciamo che l’introduzione della raccolta differenziata è stata leggermente traumatica per i condòmini del mio palazzo… ma ciò non toglie, naturalmente, che la raccolta differenziata sia una cosa bella, e utile, e indispensabile, e doverosa; e fra qualche giorno ricorre anche la giornata per la salvaguardia del creato, quindi beccatevi ‘sto post promozionale e affaccendatevi per diventare Santi nella vostra monnezza di ogni giorno.

…come dite?
Il motto di Escrivà, il fondatore dell’Opus Dei, vi sembrava un po’ diverso?
Beh, infatti: quello di cui sopra è il motto di Saitta; che, nella sua veste di Presidente della Provincia di Torino, non ambisce, forse, a diventar Santo… ma Beato, sicuramente sì.

Non so se anche a voi è capitato di notare il proliferare di temi religiosi negli spot pubblicitari, ultimamente.
Abbiamo San Pietro che beve il caffè, i fraticelli imbranati che navigan su Internet, la Pellegrini che separa le acque, il prete che sposa Fiorello… e potrei ancora andare avanti, con tutta una serie di altri spot.
E, se da un certo punto di vista, sarei davvero curiosa di interpellare un pubblicitario per sapere a cos’è dovuto questo fenomeno, ai miei occhi curiosissimo, da un altro punto di vista mi rassegno senza problemi, e la prendo come un dato di fatto.
La religione fa capolino ovunque, negli spot pubblicitari, e io non mi stupisco più nel vedere preti e suore che campeggiano gloriosamente sui manifesti appesi ai lati della strada.

…le aureole, però, no.
Alle aureole in pubblicità, non ero ancora abituata.
È per questa ragione, che ho fatto tanto d’occhi quando, arrivando a Torino prima di partire per le vacanze, mi sono ritrovata con delle enormi gigantografie di Santi che campeggiavano ai lati della strada.

Ebbene sì.
La signorina di cui sopra è la famosa Agnese da Barone Canavese, ed è per l’appunto la protettrice della putrefacente spazzatura organica.
Agnese si manifesta a te mentre aspetti il tram alla fermata, e ti dispensa i suoi consigli di sapienza. “Lo sai che il pannolino del bimbo non va buttato nella spazzatura organica, diletto figlio?”.
Ella è la protettrice di tutto ciò che puzza, trasuda umido, ed è destinato a putrefarsi.
Invocatela con fiducia, nel momento dell’incertezza!

Si tratta, come avrete forse intuito, di una campagna promozionale per la raccolta differenziata.
Lo scopo della campagna non è solamente quello di convincere i Piemontesi a differenziare la spazzatura; scopo del progetto è anche quello di aiutarli a farlo bene, chiarendo i dubbi della popolazione e correggendo gli errori più diffusi.
Ad esempio: voi lo sapevate che lo scontrino fiscale non va buttato nella carta, ma deve invece essere gettato nel cestino del secco residuo?
Non lo sapevate?
Embeh: ve lo dice il beato Mario da Villarbasse – dov’è il problema?

I beati raffigurati sopra sono persone vere, in carne ed ossa. La Provincia di Torino ha indetto un casting fra i cittadini che risiedono nei sette comuni più virtuosi, per quanto riguarda la differenziazione dei rifiuti. E adesso, dopo lunghi mesi di lavoro, la campagna svetta gloriosamente su tutti i muri della città sabauda: a ricordarci che la raccolta differenziata si può fare, si deve fare… ed anzi: chi la fa, potrà godere intimamente della più profonda beatitudine.
Beato chi si occupa dell’ambiente!, dice Torino. Beato chi se ne occupa bene, con tutte le cure!

E voi?
Che ne dite?
Cosa ne pensate di questa campagna, che potete saggiare per intero a questo indirizzo?
Divertente? Blasfema? D’impatto? Un po’ irritante?
Dal canto mio, posso dirvi che l’ho trovata curiosa. Così curiosa che m’è sembrata il caso di rilanciarla sul mio blog.
E in ogni caso… trovo piuttosto significativo che ci sia una Provincia di svirgolati così tanto fuori di testa da inventarsi i Santi della monnezza putrida… e che questa Provincia, non a caso, sia proprio quella che ha dato i natali a me.
Vi sembra forse una coincidenza?!

18 risposte a "Beato chi la fa!"

    1. Lucyette

      Sì: secondo me, più che altro, il problema è di spiegarla ai cittadini; spiegarla bene. A fare la raccolta differenziata ci va una certa applicazione, se vogliamo: non è così automatico pensare che il cartone della pizza non va messo nella carta, per dire. E io mi domando: se su tanti cittadini che riciclano correttamente c’è comunque una percentuale di persone che, in buona fede, sbagliano qualcosa… i risultati finali lasciano molto a desiderare, secondo me.
      Io vedo tanta gente che, in perfetta buona fede, magari per leggerezza sua o magari perché non è stato adeguatamente istruito in merito, butta in un certo cassonetto prodotti che, invece, andrebbero in un altro. Quello è molto grave, secondo me: perché, voglio dire, tu dici che, al lavoro, l’addetta a queste cose aveva bisogno di spiegazione… e okay: stavolta gliele hai spiegate tu; ma se tu non c’eri?
      Qui a Pavia ci hanno dato un fantastico dizionarietto che elenca tutti i tipi di rifiuti che possono essere prodotti in una casa, e ti dice affianco dove buttarli. Questo è utilissimo: ma a Torino, ad esempio, non hanno mai distribuito niente del genere!

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  1. Denise Cecilia S.

    Come sai adoro la raccolta differenziata 😉
    Sono sicura che le aureole non sono nuove alla cartellonistica, anche se al momento non mi sovvengono esempi.
    Comunque le trovo simpatiche, sìsì.

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      1. Denise Cecilia S.

        Ho visto le pubblicità di cui parli, e comprendo a malapena lo scalpore.
        Ormai è una reazione che parte in automatico quando compaiono parole o soggetti chiave, indipendentemente da contenuti e messaggio: pace all’anima di chi si agita e grazie a te per l’input, trovo la campagna molto carina e affatto volgare oltre che efficace.
        Fossero tutte così.

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      2. Lucyette

        Beh: lo slogan di Maria che non è vergine, ma ha un’elevata spiritualità mi sembrava in effetti un po’ pesantuccio – niente di tremendamente offensivo, per carità, su Internet e nei bar si sente e legge ben di peggio… ma diciamo che mi sembrava in effetti poco appropriato.
        Per il resto, a dire il vero, gli altri slogan non erano sembrati particolarmente eccessivi neanche a me: non era una campagna di mio gusto, ma anche io mi sono un po’ stupita per tutto lo scalpore che hai poi suscitato. Leggevo che a Roma hanno addirittura fatto togliere i manifesti dai muri: troppa grazia! :-O

        Però è vero, secondo me, che talvolta qualcuno si scandalizza in automatico quando compaiono soggetti-chiave: ricordo ancora tutte le polemiche per la pubblicità della RedBull sugli angeli del presepe, che… boh? A me non sembrava affatto offensiva!
        Talvolta mi domando, con un filo di inquietudine, cosa avrebbero detto dei miei post sui Santi le persone che criticavano tanto quello spot, che io avevo trovato francamente innocuo!

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      3. Denise Cecilia S.

        Si potrebbero fare diverse considerazioni, ma non mi pare il contesto e non ne ho l’intenzione.
        Preciso però che la prima cosa che io ho rilevato è quello che secondo me rappresenta proprio un misunderstanding del senso del messaggio: certo che c’è il riferimento alla Madonna, e chi lo nega?, ma comunque si giri il cartellone non c’è verso di tirarne fuori una provocazione verso la fede, come per svilire l’importanza dei ‘personaggi’ biblici citati – al contrario, il tentativo è quello di far pensare: ‘Non è una persona perfetta come la Madonna, certo, non incarna un qualcosa di ideale come la verginità, però è una persona assolutamente degna’. Discorso simile per Maddalena, che giustamente non si vergogna di essere una escort e ci tiene a ribadire che – con tutto il rispetto per quelle povere criste delle puttane che quella vita non la scelgono – lei puttana non è.
        In una parola: buon senso e ironia. Si vuole, seppure a fini commerciali, dare un’immagine più positiva di una serie di persone, donne, di quanto lo sia quella solitamente propagandata o usata senza tanto rifletterci, non invece abbassare l’immagine di altre cpiù famose omonime.
        Detto questo, comunque, dell’autore del breve articolo sulla polemica certo non condivido l’idea che la campagna sia tesa a smantellare presunti pregiudizi atavici su chi non è vergine e casta e pura: suvvia… questo sì, è fuori dal mondo.

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    1. Lucyette

      😀
      Ché poi i nomi dei Santi sono veri… nel senso: il nome proprio è il vero nome del privato cittadino che è stato immortalato nella foto, e il nome del paese è quello del comune di residenza del cittadino che ha partecipato ai casting. (Comune scelto fra i sette comuni più virtuosi della provincia, appunto).

      😀

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  2. filia ecclesiae

    Qui a Crema la raccolta la fanno da ca. 10 anni con tanto di premi e primi posti (!), evviva, e non ho problemi di farla. Meglio: qualche volta vorrei sgarrare ma ci sono i controlli casuali con multe salatissime se beccano uno scontrino fiscale nel organico.
    Ma questa pubblicità con i “beati” non mi piace per nulla, mi sentirei presa per i fondelli…
    “Beato chi butta la foglia d’insalata raggrinzita nell’organico…”
    Macché! Ditemi dove devo buttare che cosa e finisce li. Nella mondezza non vedo nulla di poetico.
    Soprattutto mentre la butto. ^__^

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  3. renata

    A parte plastica, carta, vetro, elettrodomestici e altri oggetti ingombranti anche qui a Trieste ci sono diversificazioni tra riciclabile e non, ma AMBEDUE i bottini vengono scaricati NELLO STESSO CAMION di spazzatura, in quanto convogliati entrambi nell’inceneritore!

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    1. Lucyette

      Ma pare che anche a Pavia ci siano diversi tipi di rifiuti che poi vengono convogliati entrambi nello stesso posto… boh?!
      (Con “pare” intendo dire che io non ho idea se questo sia vero o no; però, fra la gente di Pavia, corre voce che sia così. Non ho mai approfondito quindi magari è solo una leggenda metropolitana, io non ne ho idea)

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  4. Emilia

    Hmm… mi preparo sin d’ora alle proteste di coloro che riterranno blasfema questa campagna….
    L’intento dei creativi che l’hanno ideata, a mio parere, è associare l’idea di “comportamento virtuoso”, quale può essere quello di un santo, a quello di un cittadino che fa la differenziata. Io la compio sin da piccola: a scuola mi occupavo di raccogliere il più minuto frammento di carta e lo portavo, ogni settimana, nel contenitore grosso fuori da scuola.
    Nello spot Red Bull, invece, non penso che fossero stati considerati offensivi gli angioletti, bensì i Re Magi che portavano la nota bevanda energetica al posto dei tradizionali doni.

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    1. Lucyette

      In effetti, pare che alcuni non abbiano gradito affatto: ad esempio ho trovato in rete questo articolo su Tempi, che era molto critico. Non so se ci siano state altre proteste, anche perché in questi mesi non sono stata a Torino e quindi non ho proprio idea come possa aver reagito l’opinione pubblica; non ne ho sentito niente.
      Devo dire: quando ho visto per la prima volta questi cartelloni, io ho avuto qualche secondo di sconcerto; non sapevo bene cosa pensare, e non ero sicura che mi piacessero. Poi è passato lo sconcerto, e ho deciso che… massì: non son malaccio! Personalmente non ritengo che “sminuiscano” i Santi riducendoli a bravi cittadini che fanno la raccolta differenziata: chiaramente è una campagna molto ironica, e io non la trovo offensiva. Però in effetti leggo che altri hanno protestato eccome…

      Per quanto riguarda lo spot Red Bull, invece… guarda: all’epoca mi ero presa la briga di approfondire la questione, perché onestamente non riuscivo proprio a capire quale fosse il problema… e il problema erano proprio gli angioletti, a quanto pare :-S
      Alcuni si lamentavano per l’introduzione di un quarto re magio perché lo sanno tutti che i Vangeli ne citano solo tre (sic!!!); alcuni si lamentavano, in generale, che fosse stata “modificata” in senso umoristico la storia evangelica, perché è cosa che non va fatta.
      Vabbeh.
      Ma la maggior parte delle proteste riguarda la frase del quarto re magio, che diceva alla Madonna “cetro, Red Bull ti mette le ali! Come pensavi che facessero, a volare, gli angioletti nel cielo? Hanno chiaramente bevuto Red Bull!”.
      A detta di quelli che si lamentavano, ciò era una affermazione blasfema che sminuiva la potenza di Dio, perché è ovvio che gli angeli volano benissimo anche senza bersi la Red Bull ed è blasfemo e vergognoso sottindendere il contrario.
      😐
      Pare che il problema principale fosse quello, aehm…

      (In compenso, io ho smesso di usare il RedBull quando mi son girate le scatole per lo spot del tizio in spiaggia, che… aehm… raggiungeva lo stato di eccitazione sessuale grazie al RedBull; e lo spot si premurava di evidenziare graficamente questo risultato. Quello sì che mi aveva infastidito: punto primo perché non c’ho voglia di vedere sbattere in faccia un’erezione, anche se è “schermata” stile PlayBoy ed appartiene ad un cartone animato; punto secondo, perché uno spot fatto a cartone animato tende, secondo me, ad attirare maggiormente l’attenzione dei bambini (non so, è una mia impressione). Ma dimmi te se è normale che una mamma che sta facendo pranzo assieme al bimbo di quattro anni debba trovarsi tempestata di domande tipo “mamma, perché a quel signore è successa quella cosa? Cosa vuol dire? Fa ridere?”.
      Lì mi son proprio girate le scatole e ho deciso di non comprare più la RedBull, che invece usavo qualche volta nei periodi di studio pazzo e disperatissimo, e trovavo anche un buon prodotto!)

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  5. Daniele

    Da me la raccolta porta a porta differenziata si fa da circa 10 anni (anno più, anno meno), all’inizio distinguevano solo organico e indifferenziato, ora c’è anche plastica, carta e latta.
    C’è voluto tempo per imparare ma ora direi che siamo tutti ben disciplinati.
    Sui bidoncini che mettiamo fuori c’è un codice personale che viene segnato al momento del ritiro con una macchinetta simile ad un lettore di codici a barre, così chi partecipa attivamente ha un piccolo sconto sulla spazzatura pagata (sottolineo piccolo).
    Secondo me c’è un semplice problema relativo a questo tipo di raccoltà dei rifiuti, perchè ad esempio gli studenti fuorisede che vanno via tutti i finesettimana o comunque con una certa regolarità, come fanno a conferire la spazzatura nei giorni in cui non ci sono, ad esempio potrebbe essere il venerdi? E se non la butti il venerdi e devi aspettare tipo il martedi/mercoledi della settimana seguente? Puzza assicurata… Allo stesso modo comprare pesce il sabato e magari d’estate col caldo, può essere un dramma visto che ti rimangono gli scarti in casa fino a lunedi mattina, e se non hai uno spazio esterno la puzza non so come sia possibile tollerarla. I turisti che invece spesso affittano case per la stagione estiva, spesso non hanno i secchi appositi o le buste apposite e spesso non sanno il giorno di conferimento, a meno che non si informano col comune… come fanno? Così si vanifica lo sforzo degli altri. Un problema del differenziare in sè invece è che in Italia ci sono pochi impianti di smaltimento, quando raggiungono la quantità massima che riescono a trattare in un giorno, tutto il resto viene spesso allontanato… in discarica…

    Comunque questa campagna pubblicitaria la trovo molto curiosa e abbastanza originale per il contesto di cui tratta (rifiuti), non la trovo pungente, la Red Bull che scomoda spesso Angeli e Santi e Magi e via dicendo, quella trovo che sia una provocazione. E comunque la trovo orribile la Red Bull, e non bevetela, c’è più roba chimica là dentro che in un laboratorio di chimica di un’università.

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    1. Lucyette

      Sul problema dei giorni di raccolta, con me sfondi una porta aperta.
      Ora: io non so chi sia il genio che ha scelto i giorni della raccolta qui a Pavia (cittadina UNIVERSITARIA piena di studenti FUORISEDE che tornano a casa per il week-end). I giorni per la raccolta della spazzatura organica sono (giuro, non sto scherzando) il lunedì e il venerdì.
      O__o
      Ma puoi, mettere come giorni di raccolta per l’organico il lunedì e il venerdì?? Roba che se uno ha la possibilità di fare il week-end lungo, si trova costretto a tenersi in casa la spazzatura organica per una intera settimana… ma che schifo!!

      Peraltro io avevo anche una perplessità oziosa: fortunatemente non ho bambini piccoli né vecchi malati in casa; ma quelli che si trovano a “produrre” più volte al giorno pannolini e pannoloni? Qui a Pavia vanno riciclati con la spazzatura indifferenziata, che viene raccolta solo una volta ogni 7 giorni… ma quindi, ‘sti poveri disgraziati devono tenersi in casa pannoloni usati, per una intera settimana?
      Cioè: anche se li metti in un contenitore apposta sul balcone, immagino che dopo una settimana intera non sia proprio piacevole avvicinarsi al secchio per svuotarlo… davvero, mi son sempre chiesta come facciano queste famiglie!

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      1. Aerie

        A me questa pubblicità piace, speriamo che sia così efficace da dare buoni risultati.
        Da noi la raccolta la facciamo da più di 15 anni, prima con i bidoni per strada, da qualche anno con la porta a porta, però c’è sempre qualche problema.
        Infatti il sindaco vorrebbe aumentare la percentuale di differenziato; penso che sia un po’ difficile se non inizia a fare qualche multa.
        Per esempio, nel mio palazzo c’è qualcuno che non è proprio capace, non so se per pigrizia o per incapacità, ma non ha capito proprio come si fa, e non parlo dello scontrino nella carta…

        Riguardo ai giorni, a me è capitato quest’anno in vacanza, è assurdo pretendere di fare la raccolta porta a porta in un posto dove la genta va solo per il weekend.
        Che faccio, la spazzatura me la porto a casa?

        Meglio i bidoni per differenziare!!

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