The Pumpkin Prayer

Anche quest’anno, come ogni anno da questa parte, il dibattito “Halloween sì, Halloween no” ha infuriato su Facebook, su Twitter, nei banchi di scuola, nelle aule di catechismo, nelle chiacchiere fra mamme, e chi più ne ha più ne metta.
C’è chi sostiene che Halloween sia una festa innocua come tante, basta divertirsi e star con gli amici: intagliare una zucca con mamma e papà non ti impedisce certo di vivere cristianamente la festa di Ognissanti e il Giorno dei Morti.
C’è chi sostiene che Halloween sia un’ingannevole arma a doppio taglio: si comincia con una zucca intagliata e si può arrivare al paganesimo, ai riti wicca, alla strage annuale di gatti neri, e altre aberrazioni di questo genere.
La mia linea di pensiero è molto più vicina alla prima posizione che alla seconda, ma non è questo il punto. Il punto è: e cosa ne dicono, quegli svitati di Americani?

Sì, dai.
I nostri cugini di Oltreoceano.
Quei simpatici svitati che si travestono da Santi, conficcano icone sacre nel giardino per riuscire a vendere una casa, mangiano caramelle con versetti biblici stampati sopra, e producono inginocchiatoi in stile Ikea per le camerette dei bambini piccoli.
Voglio dire: Halloween è una festa che arriva dagli Stati Uniti, no?
E noialtri qui in Europa ci scanniamo come pazzi per decidere se Halloween sia una innocua festa per famiglie o l’anticamera del satanismo.
Possibile che gli Americani non si sian mai posti queste domande?

Evidentemente sì, miei cari.
E, col loro genio sorprendente, hanno anche deciso come risolvere il problema.

In diretta dagli United States, amici e amici, ecco a voi la soluzione definitiva per coniugare finalmente il cristianesimo e le zucche vuote!
Ecco a voi, amici cari… la fantastica PUMPKIN PRAYER!!

Ebbene sì.
The Pumpkin Prayer.
La preghiera della zucca.
Te la vendono a pochi dollari in una moltitudine di formati: scritta su segnalibri, stampata su sticker adesivi, impressa sul cestino per i dolcetti con cui i bambini andranno a festeggiare Halloween coi loro amici.
Per la serie “cristianizziamo, cristianizziamo: persino una zucca vuota può prestare all’evangelizzazione”, ecco che il Genio Americano ha inventato una graziosa, profondissima, imperdibile attività catechetica, con cui gli attenti genitori possono trasformare in un’occasione di preghiera persino i preparativi per la magica di notte di Halloween.

Cosa vi serve?
Una zucca da intagliare, qualche bambino da catechizzare, qualche rotella fuori posto… e poi, questa preghiera.

Posata la zucca sul tavolo, E raccoglietevi in preghiera di fronte all’ortaggio di fronte a Dio.
Giungete le manine, fate il segno della croce, e poi cominciate a recitare, in coro:

Caro Gesù,
mentre intaglio la mia zucca, aiutami a recitare con fede questa preghiera.
Donami una mente aperta, così che io possa imparare tutto su di te.

E, contemporaneamente, aprite la mente della zucca.
Sì, insomma: tagliatele il cucuzzolo che ha in testa.
Mente aperta, zucca scoperchiata… ah-ah. Che genio, questi Americani, veh?

Prosegue la preghiera:

Porta via tutti i miei peccati, e perdona le mie colpe.

Peccati da portar via, corpo da purificare… mhm… per rendere più incisiva questa immagine agli occhi del bambino, mentre recitate questa frase cominciate a svuotare la zucca, togliendo i semi e la sua polpa.
Semi, peccati, ah-ah.

Ma non è finita, anzi, qui comincia il bello:

Apri i miei occhi, così che io possa vedere il tuo amore che mi circonda.

E intagliate gli occhi della vostra zucca… avendo cura di intagliarli a forma di cuore.
Per simboleggiare l’amore di Cristo.
Le zucche di Halloween hanno sempre ‘ste espressioni grottesche e spaventevoli e dignitosamente minacciose… e la vostra invece no: fatele una faccia da Topolino innamorato, via.

Mi spiace per tutte le volte che ti ho girato le spalle.

Fortunatamente per le cucurbitacee italiane, le zucche di Halloween non hanno spalle.
Sfortunatamente per le zucche anglosassoni, l’espressione “girar le spalle” si traduce in Inglese con la formula “turn up my nose”, girare il naso.
E dunque, per evitare di girare ancora una volta il naso di fronte alle grandi cose che Dio ha fatto per noi, regaliamo alla nostra zucca un magnifico naso fatto a forma di Crocefisso!
I vicini di casa cominceranno a guardarvi strano e la vostra zucca di Halloween comincerà ad avere seri problemi nell’accettare la sua diversità, ma… tant’è.

Apri le mie orecchie, in modo che io possa ascoltare la tua Parola,

recita la preghiera.
Le istruzioni per i genitori dicono: intagliate nella vostra zucca due orecchie a forma di Bibbia.
A forma di Bibbia?
Ma non importa. Non fate domande. Intagliatele e basta. Ubbidienti e buoni.

Spalanca la mia bocca per annunciare agli altri la tua venuta.

E intagliamo anche ‘sta bocca, allora…
A forma di bocca, mi direte voi?
No.
A forma di pesce.
A forma di pesce paleocristiano, tanto per chiarire che le nostre parole (e quelle della zucca) devono essere dedicate solo ed esclusivamente a Cristo.

E infine, dice la preghiera,

Signore, fa sì che la tua luce risplenda in ogni mia parola e in ogni mia azione!

ivi compresa la decisione di agghindare la veranda con tante decorazioni di Halloween.
E, naturalmente, a quel punto potrete accendere il lume dentro la vostra zucca. Senza poi dimenticare un solenne, definitivo “Amen”.

Un’Americanata senza seguito?
Una mera idea commerciale che in realtà nessuna famiglia metterebbe realmente in pratica?
Beh, a quanto pare no: se provate a cercare “pumpkin prayer” qui su Google, vi imbatterete in moltissimi reportage fotografici da parte di miei colleghi blogger… che questa anomala preghiera l’hanno recitata per davvero, intagliando una zucca, in compagnia dei loro figli!

10 risposte a "The Pumpkin Prayer"

  1. Ilaria

    Ma povera zucca, non mi piace così “storpiata”!!! Comunque è vero, ho cercato con google “pumpkin prayer” e mi si è aperto un mondo… parafrasando Asterix, SPQA (Sono pazzi questi americani), e anche adorabili con le loro soluzioni pratiche e religiose per ogni problema XD

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  2. Emilia

    Be’, se da loro si usa…
    Per festeggiare i Santi a dovere, a me basterebbe una bella Messa solennissima, con incensi a profusione, busti-reliquiari in bella mostra… e non dimenticare di pregarli durante gli altri giorni dell’anno!

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    1. Lucyette

      Dici che da loro si usa intagliare crocifissi nelle zucche? :-S

      (No, scherzavo, ho capito che intedevi Halloween :-D)

      Uuuhh, allora ti piacerebbe la Messa di Ognissanti così come la dice il mio parroco di Pavia. Ha avuto un’idea secondo me geniale: oltre ai busti-reliquiari che qui a Pavia sono in dotazione in ogni chiesa, lui prende TUTTE le reliquie della chiesa (TUTTE, saranno una ventina abbondante) e le mette ai piedi dell’altare.
      Bellissimo, perché così hai proprio la percezione chiara e forte di esser circondato dalle reliquie, e di conseguenza anche dai Santi. I busti, paradossalmente, saltano all’occhio ma potrebbero anche sembrare dei normali busti d’argento, nulla più: invece, mettere in mostra i normali reliquiari… a forma di reliquiario, diciamo :-P, li rende ancor più visibili e evidenti.

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  3. AlphaT

    Devo dire che dopo questa pagina il mio rigetto e disgusto per Halloween è aumentato notevolmente.
    Ho ufficialmente finito la mia scorta di “ma proviamo a raddrizzarlo”. Halloween non ti renderà satanista ma ti rende più cretino. Ecco. Presenti esclusi, naturalmente 😛

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  4. Diego

    Io la sera del 31 sono andato in Seminario a Bergamo per il diaconato di un amico…
    Con le litanie dei Santi del rito è stato un bel festeggiare! altro che halloween! (benchè fino ad oggi non mi abbia dato nessun fastidio nemmeno la festa laico/pagana, visto che da queste parti è molto contenuta…)

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