La vera storia di Mrs. Claus, la moglie di Babbo Natale

Il personaggio è quasi totalmente assente dall’immaginario di noi Italiani, che anzi ci sentiamo vagamente a disagio se costretti a immaginare Babbo Natale nell’atto di scambiare effusioni con una donna. Eppure, negli Stati Uniti, nessuno sgranerebbe gli occhi alla vista di cartoline come questa.

Ebbene sì: stando a quanto ci assicurano i nostri cugini d’Oltreoceano, anche Babbo Natale ha una famiglia e degli affetti. Noi l’abbiamo sempre visto all’opera senza accompagnamento femminile, come del resto s’addice a un manager in viaggio di lavoro, ma in realtà il buon Santa Claus ha una mogliettina affettuosa che lo aspetta con qualcosa di caldo nella loro casa di famiglia al Polo.

Ma chi è questa dolce signora che ha saputo rubare il cuore al buon vecchio Babbo Natale?
E soprattutto: cosa fa nella vita? Da dove viene, e come ha incontrato il signor Claus?

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Gli storici sono generalmente concordi nell’affermare che la figura di Mrs. Claus viene al mondo quasi per caso – oserei dire, per un misunderstanding.
Correva l’anno 1849, quando un certo James Rees, letterato di confessione evangelica, dava alle stampe un libretto di racconti edificanti pensato per essere regalato ai bimbi nel periodo delle feste invernali. In una di queste favole, intitolata A Christmas Legend, una povera famiglia accetta di dare alloggio a una coppia di viandanti che bussano alla porta in cerca d’asilo, nella fredda notte di Natale. La mattina dopo (meraviglia!) la casa della famiglia è ripiena di dolcetti e di regali per i bambini.
Di fronte alle facce sconcertate dei loro ospiti, i due misteriosi viaggiatori accennano a una risata e si schermiscono: “mannò, non siamo i signori Claus sotto mentite spoglie!”, dicono ai bimbetti di casa, che pure avevano già avanzato quell’ipotesi. E, godutamente, lasciano tutti nell’incertezza per qualche altro tempo, prima di svelare la loro vera identità: quella che era stata etichettata dai bambini come “la signora Claus” era in realtà la loro sorella maggiore. Costretta, per i tristi casi della vita, a lasciare la casa paterna quand’era ancora bambina, aveva finito col perdere ogni legame con la sua famiglia d’origine. Ma eccola invece, a distanza d’anni, ritornare per riallacciare quei rapporti che s’era pentita di aver accantonato… e, soprattutto, per presentare ai suoi genitori il ragazzo che nel frattempo era divenuto suo marito.

Insomma: una innocente storiella a scopo edificante, in cui “Mrs. Claus” veniva tirata in ballo al solo scopo di fare una battuta. Eppure, il sasso era stato gettato e aveva catturato l’attenzione degli scrittori: e se davvero Babbo Natale avesse una moglie?

A partire da quella prima pubblicazione, la figura di Mrs. Claus cominciò ad affascinare diversi letterati riproponendosi a più riprese nella narrativa. Nel 1851, lo Yale Literary Magazine tratteggiò il personaggio di Mamma Natale come una paziente massaia e una abilissima sarta che confeziona personalmente la rossa divisa di suo marito. Nel 1864, Robert St. Clar nel The Metropolites le attribuì anche l’importante ruolo di consulente, che aiuta Babbo Natale a scegliere i regali più adatti da destinare alle signore. Un ancor maggiore coinvolgimento viene descritto in una storiella pubblicata nel 1878: in veste di segretaria, Mrs. Claus annota i meriti e i demeriti dei fanciulli in quel famoso librone “dei bimbi buoni e dei bimbi cattivi” che tutti quanti abbiamo ben presente.

Diventata ormai una figura di un certo peso all’interno della “fabbrica di giocattoli di Babbo Natale”, Mrs. Claus dovette evidentemente sentirsi così sicura del suo ruolo da poter avanzare – per così dire – una qualche rivendicazione sindacale. La vera e propria consacrazione pubblica di Mrs. Claus arriva nel 1889 con la poesia Goody Santa Claus on a Sleigh Ride, in cui “goody” è un nomignolo affettuoso per indicare appunto “la moglie”. Invidiosa di quel marito che passa tutto il tempo a girare il mondo mentre lei è chiusa in casa a darsi alla vita da casalinga, una lamentosa signora Claus implora Babbo Natale di potarla al lavoro con lui per una notte. “In fondo me lo merito”, argomenta la massaia: “ti aiuto a preparare i giocattoli, tengo a posto la tua casa, faccio da baby-sitter alle bambole che aspettano di esser consegnate alle loro mamme…”. E così, la vecchia signora Claus ottiene di poter fare un giro in slitta con suo marito e addirittura di potersi calare da un camino per provare a fare una consegna di doni.

E – vien da dire – la signora Claus deve aver mostrato di essere gamba, in quel giro di consegne. Dal 1889 in poi, la sua figura divenne sempre più amata e frequentata dalla letteratura per l’infanzia.
Quantomeno, negli States. Si vede che Mrs. Claus non ama i viaggi ad ampio raggio.


Immagine di copertina: Carlos su Flickr

5 risposte a "La vera storia di Mrs. Claus, la moglie di Babbo Natale"

  1. Andrea

    dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna,! (Dotata animi mulier virum regit ” Una donna provvista di coraggio (di spirito ) sostiene (consiglia) il marito)

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