Rinuncia quaresimale? Venticinque idee creative

Sarà il periodo di intenso studio, sarà il bisogno di carboidrati, sarà semplicemente la golosità, ma in questa ultima settimana ho sviluppato una seria dipendenza dalle chiacchiere di Carnevale. Le chiacchiere, le bugie, non so come le chiamiate dalle vostre parti: i dolcetti tipici della stagione, insomma. Ho scoperto delle chiacchiere al kamut che sono la fine del mondo (o, più prosaicamente, saranno la fine del mio pesoforma).

Dolci tipici della stagione, dunque. Le vetrine delle pasticcerie ne sono piene. In fin dei conti, siamo (quasi) a Carnevale.
Ma, se siamo quasi a Carnevale, è evidente che siamo anche quasi alle porte della Quaresima… scoperta che la sottoscritta ha accolto peraltro con un certo shock (non so voi, ma io non me l’aspettavo così presto! È prestissimo, quest’anno!).
E se la Quaresima si avvicina a grandi passi, è tempo – ahimè – di cominciare a pensare a quali rinunce fare per quest’anno.

Nel caso in cui qualcuno di voi fosse a corto d’idee, ho pensato di aiutarvi con un utile prontuario copia-incollato e tradotto, paro paro, da uno dei miei amati blog cattolici d’Oltreoceano. Questo, in particolare, è un blog che mi da molte soddisfazioni perché scritto da e per teen-ager. E se esiste al mondo qualcuno più bizzarro di un cristiano d’oltreoceano, questi è senz’altro un teenager cristiano d’oltreoceano.

Sì, insomma. La Quaresima si avvicina lentamente, e voi non avete ancora deciso a che cosa rinunciare? Ecco venticinque idee creative, così come vi sono suggerite da venticinque ragazzini che vivono il loro cattolicesimo in quel pazzo mondo che sono gli U.S.A.

Io ve le ripropongo paro paro. Vedete voi che commenti farci. Per quanto mi riguarda, a seconda delle proposte che che prendo in esame, oscillo fra il “però, questo sì che è un mito!” e il “Signore ti prego, proteggi la tua Chiesa, perché il Papa del 2050 potrebbe essere un tizio cresciuto e formatosi in questa gabbia di matti”.
A voi lettori l’ardua sentenza.

1. “Quest’anno, rinuncerò alle scarpe tutte le volte che posso. Continuerò a usarle quando faccio gli esami all’università o quando devo prendere un aereo. Ma, in linea di massima, eviterò di frequentare quei posti in cui non si può entrare a piedi nudi” – Paul

2. “Sono una caffeina-dipendente, così nella Quaresima di due anni fa ho rinunciato a ogni tipo di bevanda che non fosse acqua” – Amanda

3. “L’anno scorso non ho rinunciato a niente, per la Quaresima; mi sono solo impegnata a pregare più del solito. Quest’anno mi impegno a pregare più del solito, e rinuncerò a Facebook” – Josephina

4. “Ho rinunciato ai cucchiai e alle forchette. Ho imparato a mangiare con le bacchette giapponesi. È stato divertente per i miei amici, e mi ha permesso di discutere con loro circa la Quaresima in una maniera simpatica e non barbosa. Abbiamo riso molto” – Matt

5. “Conosco persone che hanno rinunciato al letto, per la Quaresima. Dormivano sul pavimento, o sul divano” – Anna

6. “Ho digiunato per tutta la durata della Quaresima, un anno. Un solo pasto al giorno aiuta veramente ad avvicinarsi a Dio!” – Erika (Per quel che vale, Erika, non stento affatto a crederti. N.d.R)

7. “Ho fatto il proposito di trattare il mio corpo come tempio dello Spirito, durante la Quaresima. Tutto quello che leggo, guardo, ascolto, mangio, bevo, dico, faccio, eccetera… tutto focalizzato sul fatto che il mio corpo è il tempio dello Spirito” – Paul

8. “Un anno, per la Quaresima, ho preso l’impegno di scrivere una lettera al giorno. Ho fatto una lista di quaranta persone che, in un modo o nell’altro, avevano influenzato la mia vita. Per ogni giorno di Quaresima, ho preso una persona da questa lista e le ho scritto una lettera, per ringraziarla di quello che aveva fatto per me. E ho pregato per quella persona, quel giorno. Era stata un’esperienza MERAVIGLIOSA” – Patty

9. “Ho cercato di essere più generoso” – Peter

10. “Quest’anno, rinuncio ad ascoltare la radio quando sono in macchina, per focalizzarmi meglio sulle cose che mi circondano e che Dio ha creato. Sono così impaziente di cominciare a farlo… che ho già cominciato!” – Joshua

11. “Un anno ho rinunciato al letto. Dormivo in giardino, in una tenda da campeggio. E io vivo in Canada! Quindi, dire che faceva freddo era riduttivo. Avevo persino fatto una cronaca di questa avventura su un blog su Myspace. Un altro anno mi ero procurato alcune canottiere di tela grezza e le indossavo sotto i vestiti. In entrambe i casi è stata dura, ma mi è stato davvero utile” – Brandon

12. “Quest’anno, rinuncio a tutti i dolci, (lavoro in una gelateria), e ogni giorno mi impegno a pregare per una persona diversa. Con Facebook mi sono fatta una lista di persone che hanno bisogno, o hanno richiesto, una preghiera” – Aimee

13. “Ho un problema di vanità, soprattutto quando si tratta di prepararmi per uscire. Così, un paio di anno fa ho deciso molto banalmente di impegnarmi a indossare ogni mattina il primo vestito che mi veniva in mano, senza stare a pensarci troppo. Questo mi ha insegnato che la mia autostima va molto al di là del modo in cui mi vesto” – Carrie

14. “Non l’ho fatto io, ma l’anno scorso due miei amici hanno rinunciato all’acqua calda. Si facevano la doccia con l’acqua fredda”.

15. “Quest’anno rinuncio al mio telefono cellulare; nel senso che, col cellulare in tasca, passo tutta la giornata a controllare le mail. Spero che, con più moderazione, potrò essere più presente per le persone che mi circondano. Voglio che loro possano cogliere la mia fede” – Kaitlin

16. “Mi impegno ad ascoltare di più” – Carmelina

17. “L’anno scorso avevo rinunciato a truccarmi; quest’anno, rinuncio a mangiare carne!” – Kimberly

18. “In genere, in Quaresima, nell’ottica di rinunciare a qualcosa che ci piace ma di cui non abbiamo bisogno, decidiamo che ogni monetina che troviamo per strada, nelle tasche dei pantaloni quando le rivoltiamo per far la lavatrice, o in generale in qualsiasi altro posto… beh: decidiamo che quelli sono soldi che vanno a Dio, e quindi li diamo in beneficenza. Ricordo che il primo anno che ho fatto questo sacrificio, ho trovato in un parcheggio una banconota da venti dollari!” – Alyssa

19. “Due anni fa sono andato ad adorazione eucaristica ogni giorno, durante la Quaresima. Non mentirò: non l’ho fatta tutti i giorni, ma la maggior parte delle volte sì; e mi ha cambiato la vita, essere così vicino a Gesù per così tanto tempo. È stato bellissimo” – Jacob

20. “Conosco una ragazza che mi ha detto di aver ascoltato solo musica cristiana, durante la scorsa Quaresima. Diceva che all’inizio era stata dura, ma poi aveva imparato ad amare la profondità e il messaggio di molte canzoni cristiane” – Molly

21. “Essere più coinvolta nelle attività di chiesa – sia se parliamo di tempo, che di talenti. Più preghiere: rosario, novena, robe serie. Farmi aiutare per la mia depressione. Rinunciare alla carne nei venerdì. Concentrarmi sull’essere una cristiana migliore in generale, abbandonarmi ai progetti di Dio per me e per la mia famiglia senza pensare troppo ai ‘nostri progetti’ per la mia vita” – Erika

22. “Fare le scale fino al terzo piano, senza usare l’ascensore” – Fransisca

23. “Ho adottato un prete in Cile. Ogni giorno offro preghiere e mortificazioni per padre Juan Nunes” – Tony

24. “Io non l’ho mai fatto, ma ho sentito di persone che rinunciavano alla funzione snooze sulla loro sveglia” (quella che, al primo squillo, permette di far tacere la sveglia e di farla suonare una seconda volta dopo cinque minuti, N.d.R.). “Mi hanno detto che è stata più dura di quanto immaginassero, ma è stata una bella lezione di disciplina” – Jessica

25. “Non l’ho fatto per tutta la Quaresima, ma nella Settimana Santa dell’anno scorso ho rinunciato al cuscino. A essere sinceri, all’inizio è stato divertente, ma poi è diventato piuttosto pesante. Però mi ha fatto realizzare quanto io sia fortunata ad avere un letto” – Sara

20 risposte a "Rinuncia quaresimale? Venticinque idee creative"

  1. Ilaria

    Mi piace molto la num. 8! La 22 la pratico sempre…abito al terzo piano senza ascensore. La 1 mi sembra un po’ assurda! In quanto a me, ci devo pensare…forse rinuncerò al cioccolato (la vedo durissima) ma mi piacerebbe anche fare qualcosa in positivo,x questo mi piace la 8.

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    1. Lucyette

      La 22 la pratico sempre anch’io, per la tua stessa identica ragione 😛

      A me piacciono la 6 e la 2 (la due può sembrare una stupidaggine, ma rinunciare a qualsiasi tipo di bevanda a parte l’acqua non dev’essere una passeggiata…). Una volta ho cercato di mettere in pratica anche la 7, cioè evitare di fare/ascoltare/pensare/guardare qualsiasi cosa che non fosse strettamente religiosa. Nel concreto, la rinuncia più “grossa” era stata rinunciare ad ascoltare la musica, era un periodo in cui ascoltavo parecchia musica tutti i giorni e l’avevo drasticamente tagliata per tutta la Quaresima.

      Io, come al solito, anche quest’anno vado con le mie solite privazioni alimentari: digiuno-digiuno (solo liquidi e eventualmente zucchero) nei tre giorni di digiuno, e astinenza dalla carne e dai dolci per tutti gli altri giorni di Quaresima. A parte il fatto che io odio il pesce, quindi rinunciare alla carne è proprio un peso per quanto mi riguarda, io dico sempre che, in base alla mia esperienza, fare una rinuncia “fisica” è tanto, tanto, tanto utile. Forse più utile che fare una rinuncia “astratta” tipo “rinuncio alla televisione” (pure ammirevole). Perché solo rinunciare a qualcosa di fisico ti fa sentire la Quaresima, e la rinuncia, e il “dolore” e l’attesa, in ogni singola fibra del tuo corpo. Da quando digiuno e faccio astinenza più “seriamente”, arrivo a Pasqua in un modo in cui non mi ero mai trovata quando facevo altri tipi di fioretto. Ed è bellissimo, e varrebbe la pena di farlo anche solo per quello secondo me.
      Quando, per vecchiaia o malattia o simili, non riuscirò più a fare una cosa del genere, penso davvero che mi dispiacerà molto!

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  2. poveromabello

    Penso che la rinuncia migliore sia appunto la privazione di un alimento, richiede un impegno maggiore perché strettamente connessa alla sopravvivenza.
    Personalmente adotterei per sempre un’alimentazione minimale, ne conseguirebbe anche una necessaria modifica allo stile di vita: tutto sarebbe ridimensionato a favore di una crescita spirituale.

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    1. Lucyette

      Uhm… un’alimentazione minimale sempre sempre, io non la adotterei. Cioè, più che altro non capisco cosa intendi precisamente con “minimale”, e non riesco a immaginare significative modifiche nel mio stile di vita che ne conseguirebbero per via diretta. Però precisiamo: io non vado praticamente mai al ristorante/fast food/eccetera, mangio sempre a casa, mangio sempre cose semplicissime, e quindi forse posso già considerarmi “minimale” di mio, da questo punto di vista 😉
      Diciamo che in Quaresima adotto proprio una cucina scarnissima e deprimente, e nel resto dell’anno posso arrivare a concedermi – toh – una brioche Mulino Bianco a metà pomeriggio se mi viene il famoso languorino.
      Detto ciò… uhm… no, invece a me piace molto avere un’alimentazione che è scandida dal calendario liturgico. Trovo che mi sia molto molto molto utile fare rinunce alimentari durante la Quaresima, ma trovo che la rinuncia mi sia ancora più dura (e quindi più d’impatto) se nei giorni di Carnevale ho volutamente abbondato di cibi che mi piacciono. Il pranzo di Pasqua, abbondante e con tanti dolci e con tanta carne, rende quasi fisica la gioia per la festa che stiamo celebrando… quindi, no: io personalmente non adotterei un menù sciapo monotono e uniforme per tutto l’anno, perché trovo che anche l’abbondanza e la prelibatezza, collocata nei periodi giusti, mi aiuti a sottolineare l’atmosfera di festa che la Chiesa sta vivendo.
      La cosa buffa peraltro è che a me non piace affatto mangiare, non sono una buona forchetta e decisamente non impazzisco davanti a una mensa imbandita. Però questo regime alimentare scandito da digiuni, forti rinunce, e poi improvvisamente abbondanza, e poi pasti “normali” (da tempo ordinario, diciamo :-P) , e poi di nuovo astinenza e privazioni, è una cosa che aiuta davvero a essere in sintonia con quello che la Chiesa sta celebrando in quel periodo dell’anno.
      Secondo me, è proprio che è una cosa fisica. Te la senti nelle viscere, è proprio una cosa che senti nel tuo corpo; è molto diversa dalla pura adesione mentale al concetto astratto che “uh che bello, oggi è Pasqua, la festa più importante di tutto l’anno, festeggiamo”.

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  3. Emilia

    Per due anni di fila ho rinunciato a leggere manga per tutta la Quaresima: è stato difficile, ma ci sono riuscita.
    Due anni fa, invece, mi sono impegnata a non parlare di nessun testimone o santo canonizzato per tutti i quaranta giorni. Se hai imparato a conoscermi, capirai che non ce l’ho fatta. L’anno seguente, invece, ho cercato di farlo solo il venerdì e quando mi capitava l’occasione, riuscendovi al 50%.
    Urge una spiegazione: nella Quaresima ambrosiana è vietato celebrare memorie dei santi, eccetto san Giuseppe e l’Annunciazione. Con quel comportamento ho cercato di fare qualcosa di analogo.
    Quanto all’elenco, Paul ha tutta la mia ammirazione!

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    1. Lucyette

      Io, alcuni anni, ho pensato che sarebbe stata una bella rinuncia rinunciare (anche) ai telefilm che seguo… solo che poi ho lasciato perdere perché non avrei saputo come recuperarli!
      Io per principio non scarico da Internet (e a tal proposito è sempre bene ricordare che il download illegale è stato chiaramente catalogato come “peccato” dal catechismo YouCat, non è male ribadirlo), e quindi, o guardo i telefilm quando li passano in televisione o me li perdo proprio in maniera irrecuperabile… e quindi, niente, ho lasciato perdere. Uffa. Rinunciare a leggere qualcosa di cui attendi ansiosamente la nuova puntata sarebbe in effetti un altro bel piccolo sacrificio, ma… a parte i telefilm, non ho niente che risponda ai requisiti… 😛

      Uh, durante la Quaresima ambrosiana non si celebrano le memorie dei Santi?! Non sapevo… e tutto subito mi sono stupita… anche se poi in effetti ho concluso che ha senso, ha molto senso.
      Mi dicevano anche che a Milano, se una festa mariana cade di domenica, “prevale” la domenica (non so se mi sono spiegata) (è vero?). Anche quello in effetti può stupire, al primo impatto… ma in effetti ha molto molto senso, secondo me!

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    1. Lucyette

      Intendete il Paul che tratta il suo corpo come tempio dello Spirito, non il Paul che in Quaresima rinuncia a usare le scarpe, veeeeeroooo? :-PPP

      Scherzi a parte… sì, vero. E’ la cosa che dovremmo avere ben presente sempre, e che, se davvero avessimo ben presente sempre, ci renderebbe direi quasi dei cristiani perfetti…

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    1. Lucyette

      🙂
      La 8 secondo me potrebbe essere ancora perfezionata in questa maniera: prendere un elenco di 40 persone con cui hai litigato, o che ti hanno fatto del male, e scrivere a loro per offrire il tuo perdono e dire che adesso è tutto okay.
      Non sarebbe bellissimo?
      Certo, difficile, (e si spera che uno non ci arrivi nemmeno, alla cifra di 40 :-P), però in effetti sarebbe ancor più bello.

      (Sulla 18 io invece ho delle perplessità: bellissima iniziativa e tutto, ma a me non capita mica di trovare dei soldi in giro, così… O.o In genere i soldi li metto nel portafoglio e mi rimangono nel portafoglio: soldi nelle tasche dei pantaloni? Soldi nel divano?! Ma dove e quando? :-P)

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      1. Lucyette

        Beh, può essere vero, però secondo me dipende anche (un po’) dal modo in cui si pone colui che perdona.
        Io in genere perdono, cerco di perdonare sempre, anche cose gravi; magari ci metto tempo e fatica, ma alla fine poi lo faccio. Lo ritengo un po’ mio dovere, in un certo senso. Però ho sempre molta cura nel mettere in chiaro che ti perdono perché sono generosa io, non perché tutto sommato quello che hai fatto non era poi così grave: era una cosa esecrabile e ingiusta e riprovevole, e mettiamolo in chiaro una volta per tutte; e dettò ciò buttiamocela alle spalle, ma ovviamente tu ti impegni a non farlo più.
        Ci tengo sempre a puntualizzarlo con molta chiarezza, questo; e, devo dire, così facendo non ho mai avuto il problema che dici tu. Però immagino che in una certa misura sia anche stata una questione di fortuna, nel senso che dipende anche dal carattere di chi hai di fronte 🙂

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      1. ediaco

        ho letto le tue integrazioni alla 8…!!!
        In effetti ci vuoi proprio tutti santi, eh?! 🙂
        Forse 40 persone con cui si è litigato e si sono rotti i ponti non le abbiamo, ma di amici che non sentiamo da tanto, con cui la lontananza ha indebolito i legami, o che sono pian piano spariti… Beh, di quelli ce n’è senz’altro.
        Ok, studierò la cosa… 😀 grazie!

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      2. Lucyette

        Ebbeh, la Quaresima è fatta apposta per farci diventar santi, no?! 😀
        Sì, infatti, direi che oltre alle persone con cui è litigato, c’è tanta altra gente a cui potrebbe valer la pena di scrivere una lettera. Facile, scrivere a mia mamma per dirle “ti voglio bene”; scrivere a persone che non senti da tempo, o con cui si sono raffreddati i rapporti, o a cui non hai mai detto “grazie” per quello che hanno fatto per te… beh… è ancor meglio 🙂

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