A.A.A. Santo Patrono dei Traslochi cercasi

Cambiare Casa
di
Damian Cunnigham, Classe Quinta

Abbiamo appena cambiato casa: adesso abitiamo al numero 7 di Cromarty Close.
La santa patrona dei traslochi è Sant’Anna (I secolo). Era la madre di Nostra Signora. Nostra Signora non è morta, ma è volata in cielo quando era ancora abbastanza giovane. Sant’Anna era dispiaciuta. Per rallegrarla quattro angeli le hanno preso la casa e l’hanno trasportata in un posto vicino al mare, in Italia, dove la si può vedere ancora oggi.
Puoi pregare Sant’Anna perché ti aiuti quando cambi casa. Veglierà su di te, ma non è che farà proprio il trasloco.
Anna è anche la Santa patrona dei minatori, di chi va a cavallo, degli ebanisti, e della città di Norwich. Quando era viva, ha fatto molti miracoli.

È questo l’incipit di Millions, quel gioiellino di libro di cui vi avevo già parlato e che ha come protagonista il mio alter ego letterario un bambinetto delle elementari con una lieve fissa per i Santi.
In questo caso, però, il piccolo Damian mostra di avere le idee un po’ confuse circa la Santa Casa di Loreto (…e, a quanto pare, si tratta di una confusione condivisa da molti: da quanto si legge online, all’estero c’è un certo disorientamento in materia). A quanto mi consta, la casa di Sant’Anna, tradizionalmente, se n’è rimasta immobile attraverso i secoli là dov’era stata costruita, e adesso staziona sotto al pavimento di una chiesa crociata nel quartiere cristiano di Gerusalemme.
Detto ciò, e assodato che Sant’Anna ha ben poco a che vedere con i traslochi, scrivo il presente post con vibrante indignazione, allo scopo di denunciare una grave mancanza di Santa Romana Chiesa. Ovverosia: non esiste il Santo Patrono dei traslochi.

Abbiamo il Santo Patrono di chi deve vendere una casa, abbiamo il Santo Patrono di chi se la costruisce ex novo, abbiamo Patroni per i tappezzieri, per gli idraulici, per gli elettricisti, per i vetrai, per gli addetti alla segatura e alla messa in posa dei pavimenti… e NON abbiamo un Santo Patrono per quei poveri disgraziati che stanno materialmente cambiando casa.
Presente? Quei poveretti che non solo hanno sprecato soldi e fatica per la casa nuova; non solo devono sobbarcarsi lo stress di un trasloco; non solo passano ogni minuto libero della loro giornata a svuotare guardarobe e imballare scatoloni… ma non hanno nemmeno uno straccio di Santo a cui votarsi.
Niente da fare, è la scandalosa realtà: esistono Santi per gli esperantisti, per i fumatori di pipa, per i fabbricanti di ventagli, per i cowboy, ma siamo sprovvisti di un Santo Patrono Per I Traslochi.
Converrete con me che si tratta di una mancanza assolutamente intollerabile.

Indi per cui, vorrei indire un brainstorming. (Leggasi alla voce brainstorming: “bieca tecnica comunicativa per cui pubblichi un post demenziale in una pausa-scatolone, e poi cerchi di dare un senso a tutto ciò chiedendo il coinvolgimento dei lettori). Se voi doveste firmare una petizione da inviare alla Congregazione per le Cause dei Santi lamentando la scandalosa assenza di un Santo Patrono per i Traslochi, quale santo suggerireste per la carica?

Io, personalmente, punterei tutto su San Michele. Qui a Torino, è noto per l’aver smontato, e trasportato a qualche chilometro di distanza, una chiesa costruita in suo onore… il che, se permettete, è un curriculum niente male per uno che aspira a tale carica.
Ma non si tratta dell’unica soluzione possibile: cercando informazioni circa l’inesistente santo di cui avrei bisogno adesso, mi sono imbattuta nei post di altri sventurati alle prese con il mio stesso dramma. C’è chi ha pensato di affidarsi a San Giuseppe, perché tutto sommato è notoriamente un prezzemolino; c’è chi ha pensato di affidarsi alla Madonna, ché una donna incinta che riesce a fare un trasloco Nazareth-Egitto, con tappa intermedia in una stalla per partorire, ha tutte le carte in regola per ispirare fiducia… e poi c’è chi propone Santa Francesca Cabrini, per il semplice fatto che pure lei ha viaggiato molto.

Personalmente, in questo momento, mi sento molto vicina alle istanze di questa blogger che, più genericamente, lamenta la mancanza di un santo patrono da invocarsi durante le operazioni di riempimento di scatoloni da trasloco, valige e bagagli di altro genere. La donna include addirittura un preghiera da rivolgere all’innominato Santo in questione, che – con qualche lieve modifica – allego in traduzione:

Oh, caro Santo, con tutte le mie forze io ti imploro di operare un miracolo, e di far diventare realtà ciò che adesso sembra impossibile. Se è questa la tua volontà, aiutami a stipare improponibili quantità di oggetti all’interno di scatoloni che non hanno né la capacità cubica né la sufficiente resistenza per trasportare neanche la metà di tutte le cianfrusaglie inutili che mi ostino a voler portare con me. Amen.

L’autrice di tale preghiera, molto realisticamente, avanzava anche la sua proposta su una figura a cui votarsi in tali drammatici frangenti: San Giuda Taddeo, patrono delle cause perse.

E in effetti…

6 risposte a "A.A.A. Santo Patrono dei Traslochi cercasi"

  1. senm_webmrs

    Forse dico una scemenza ma… mi pareva di ricordare che in Piemonte “fare san Martino” fosse un sinonimo di “traslocare”? Va bene che è solo legato alla scadenza calendariale degli affitti (11 novembre) ma tutto sommato potrebbe fungere, no?

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  2. senm_webmrs

    P.S. Ma anche san Michele funzionerebbe. «In medieval England, Michaelmas marked the ending and beginning of the husbandman’s year, George C. Homans observes: “at that time harvest was over, and the bailiff or reeve of the manor would be making out the accounts for the year.”» (wikipedia)

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  3. Emilia

    Premessa: anch’io, lo scorso anno, ho affrontato un trasloco e… mi sono resa conto solo ora che non mi sono votata a nessun santo in particolare!
    La prima cosa che ho fatto poco dopo essere entrata nella nuova casa, però, è stata posizionare vicino al citofono (era l’unico posto dove incastrarlo, in mancanza di chiodi) un santino di san Giuseppe, successivamente sostituito da un quadretto riproducente l’icona della Sacra Famiglia del Centro Aletti, quella realizzata per Family 2012.
    Di conseguenza, ti suggerirei d’invocare proprio il Custode del Redentore, oppure la Beata Vergine di Loreto, per il motivo che citavi sopra.

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  4. Lucia

    Aggiornamento lampo. Siccome la situazione disperata aguzza l’ingegno, ecco a voi – dopo alcune affannose e convulse ricerche su Google – la mia terna di Santi a cui inviare preghiere accorate in tali frangenti.

    1) Santa Giulia di Corsica e San Venazio di Tours, da invocarsi per ottenere protezione contro i dolori muscolari e agli arti.
    Perché io credo di star cominciando a capire come si sente, a fine giornata, uno scaricatore di porto.
    Con la differenza che lui, almeno, alla fine viene pagato; io, alla fine, dovrò pagare i traslocatori 😀

    2) Beato Dodone di Haske, da invocarsi per evitare che la schiena ti si spacchi del tutto all’ennesima scatola da sollevare.

    3) San Baldo, da invocarsi a tutela dell’armonia familiare (non so come state messi voi nel pieno di un trasloco, ma qui c’è gente che potrebbe UCCIDERE se non salta immediatamente fuori l’ultimo rotolo di scoth chiudi-pacchi a nostra disposizione, che è andato disperso ;-D)

    Rimane sempre comunque valido anche il fantastico San Giuda Taddeo, patrono dei casi disperati.
    San Giuda: se mi stai leggendo, ti assicuro che quaggiù siamo davvero disperatissimi u__u

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