Il Coso del Mistero, 5

È persino offensivo per l’intelligenza di tutti noi lo specificare che “no, non credo veramente che si possa leggere il futuro in una chiara d’uovo”.
Quello che faccio è, ovviamente, solo un giochino divertente, che ripeto di anno in anno perché mi piace l’idea di portare avanti le tradizioni dei nostri avi.
Chi mi legge da un po’ di tempo avrà già capito di cosa sto parlando; a vantaggio dei nuovi arrivati, però, dirò ancora qualche parola sulla tradizione lombarda della ‘barca di San Pietro’. Secondo la tradizione, chi – nella notte che precede la festa dei SS. Pietro e Paolo – immergesse una chiara d’uovo all’interno di una brocca d’acqua, troverebbe ad aspettarlo, l’indomani mattina al suo risveglio, un piccolo miracoluccio home-made.
In effetti, dopo una notte passata nella brocca d’acqua fredda, l’albume dell’uovo avrà assunto una strana sembianza: si sarà rappreso creando tutta una serie di filamenti che si protendono verso l’alto, dando origine a una forma che, con grande sforzo di fantasia, può vagamente ricordare una barca a vela. È questa – secondo la tradizione – la barca di San Pietro; e chi osservasse attentamente la forma di questa barca potrebbe ottenere un dono prezioso.
Sì: perché, secondo la leggenda, questa barchetta fatta d’albume può anche essere utilizzata a fini divinatori. Allo stesso modo in cui le fattucchiere leggono i fondi di caffè, intere generazioni di contadini padani si sono divertiti a leggere i… filamenti d’uovo della barca di San Pietro. Il meccanismo è molto semplice: si osserva attentamente la forma assunta dall’uovo nel corso della notte, e si cerca di trarne degli auspici per il futuro. La barca di San Pietro, insomma, lascia intravvedere un qualche evento che avrà luogo, nella tua vita, nel corso dei successivi dodici mesi.

La cosa sconvolgente è che, a quanto pare… questo giochino funziona davvero!!
Lo dico ovviamente col sorriso sulle labbra, ma non posso non sottolineare un dato di fatto: è da quattro anni che faccio questo gioco, ed è da quattro anni che “ci prende”.
Non ci credete? Ho le prove.
Quattro anni fa avevo pubblicato sul mio blog una fotografia della mia chiara d’uovo rappresa, chiedendo opinioni ai miei lettori: “secondo voi, cosa c’è nel mio futuro?”. C’era stato un coro unanime, tutti quanti avevano intravvisto nella mia chiara d’uovo la forma di una palla da tennis… e io avevo scrollato le spalle, ovviamente: “cosa c’entro, io, col tennis?!”.
Non più tardi di due mesi, mi veniva diagnosticata una brutta forma di “gomito del tennista”.
Toh, che bizzarra coincidenza! L’anno dopo, avevo rifatto il gioco, avevo ripubblicato una fotografia sul blog, e una lettrice aveva commentato: “secondo me, potrebbe essere una di quelle vecchie bilance di una volta”. Incredibile ma vero, di lì a pochi mesi cominciavo uno studio sui sistemi di pesi e misure pre-sistema metrico.
Terzo anno, terzo giro: stavolta, persino io mi ero messa a ridere, quando una mia lettrice aveva intravvisto nella mia chiara d’uovo “un Papa che tiene in mano un orsacchiotto di peluche”.
Assurdo? Sì, senz’altro. Tempo qualche settimana, compro l’autobiografia di Georg Ratzinger e scopro che Benedetto XVI ha una vera e propria passione per gli orsacchiotti di peluche.
L’anno scorso sono stata io a dare l’interpretazione alla mia chiara d’uovo: nelle forme dell’albume rappreso avevo colto lo skyline di Torino. E avevo sudato freddo, perché avevo appena finito gli esami e chissà cosa ne sarebbe stato del mio futuro dopo la laurea… e, beh, il resto è storia.

Con queste premesse, capirete bene che la cosa si sta facendo intrigante e che non posso non mettermi a giocare anche stavolta.
Dunque, è con ilare preoccupazione che torno a tirarvi in ballo: siete stati aruspici inquietantemente precisi per quattro anni di seguito, vediamo cosa riuscite a combinare stavolta.
Signori e signori, spazio alle ipotesi, perché questa è la forma assunta dal mio uovo, nell’anno del Signore 2014.

Non so voi, ma io ci vedo piuttosto chiaramente una donna semi-sdraiata e una testuggine gigante.

La testuggine gigante non me la spiego.
La donna semi-sdraiata mi ha strappato un mugolio di disperazione, perché “oh, no: semi-sdraiata vuol dire che mi aspettano altre malattie!”.

Ma magari non è vero.
Magari non è una donna sdraiata.
O magari il senso del mio futuro è tutto racchiuso nella testuggine abnorme.
Insomma: ho bisogno del vostro aiuto e delle vostre idee, anche solo per scacciare dalla mia mente la prospettiva di altri dodici mesi di sofferenza in posizione supina.

Per la quinta volta consecutiva, amici, vi pongo la domanda fatidica.

Secondo voicos’è ‘sto coso??

36 risposte a "Il Coso del Mistero, 5"

  1. Lucia

    Sì, ehm. Io nel post ho detto che bisogna versare nella brocca il bianco d’uovo, e qui invece ci ho palesemente versato anche il rosso.
    Ciò dipende dal fatto che il 28 sera avevo un mal di testa allucinante, e… m’è scappata la mano, anche il rosso è finito nella caraffa. Amen.
    A rigor di logica, immagino che il rosso vada ignorato. O forse no, e l’incidente di percorso è stato un segno del destino e il futuro della mia vita è tutto racchiuso in quel rosso d’uovo. Vedete voi.

    Largo alle ipotesi 😛

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    1. Lucia

      >.>
      Devo assolutamente trovare un modo per monetizzare questo blog (tipo, riempiendolo di banner pubblicitari), dopodiché periodicamente butto lì qualche indizio succoso tipo “mmmhh, periodaccio, è da quindici giorni che mi sveglio con una nausea tremenda!”, oppure: “nuovo post sulla pudicizia dopo essere rimasta sconvolta dai tagli di certi abiti da sposa che si vedono in giro”… e mi godo il traffico che aumenta 😀
      (Ahò! Le star di YouTube fanno così e ci guadagnano a palate… 😀 )

      Propenderei per il convento di monache 😛 Bello, il convento di monache! Ci sono monache in linea? °_°

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      1. Lucia

        …cioè una sottoveste… 😛
        In effetti sì, giusto oggi mi son comprata una bellissima sottogonna color champagne, da usare come ulteriore protezione sotto le mie gonnelline estive di stoffa leggera, e potenzialmente svolazzante se arriva una folata di vento. Ma da usare come biancheria intima sotto ai vestiti, non per entrare in chiesa a celebrare un sacramento… 😀

        Se ci vedete un abito bianco senza spalline, allora niente panico: vuol dire che approfitterò dei saldi per rimpolpare il mio parco-sottovesti… 😛

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  2. marinz

    ogni anno mi dimentico di questa storia e poi arriva il tuo post a ricordarmi questi segni divinatori… la prima cosa che ho visto è stata una sembianza di donna (quindi concordo con te)… la testuggine non le vedo… ma una foto appiattisce e quindi si perde la tridimensionalità dell’oggetto :oP

    mi sono soffermato di più sull’immagine… sembra che la donna (parte destra della foto) innalzi da sdraiata qualcosa… un fagotto (questa visione potrebbe essere stata trasmessa in maniera subconscia dai tuo post gossippari) :o)

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    1. Lucia

      😀
      Anch’io ci avevo visto una sirena, a colpo d’occhio! La posizione della donna semi-sdraiata, con le gambe allungate in quel modo, mi aveva ricordato la statua della sirenetta a Copenhagen… 😀

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    1. Lucia

      Eh >___>
      Ho una specie di bomba innescata all’interno del mio corpo, che potrebbe non darmi mai problemi ma potrebbe anche dar fastidio da un momento all’altro, costringendomi a un piccolo intervento chirurgico come quello che ho dovuto fare quest’inverno (e che, ehm, mi ha leggermente traumatizzata, visto che ci sono stati alcuni imprevisti… tipo l’anestesia che non prendeva, per dirne una).

      Con queste premesse, potete capire quali “novità in arrivo” mi vengono alla mente, se penso a “una donna sdraiata” nel mio futuro prossimo… 😀

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    1. Lucia

      Okay, non volevo scriverlo io perché poi sembrava di dare della maniaca a una povera donna innocente, ma visto che l’ha tirato in ballo qualcun altro…
      E’ la stessa identica cosa che – come primissima immagine, al primo colpo, prima di vedere qualsiasi altra forma – ci ha visto anche mia madre (guardandomi poi malissimo e sospettosamente 😀 )

      Aehm, escluderei la tua ipotesi, tuttavia >.>

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      1. Lucia

        (Seguì peraltro una memorabile discussione fra me e mia mamma:
        “Ma dove ce lo vedi??”.
        “Lì!”.
        “Ma dove??”
        “Lì! Guarda! Quello!”.
        “…ma scusa: mica han quella forma, i genitali maschili?”.
        “Beh, abbastanza!”.
        “Ma davvero…?“)

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    1. Lucia

      Il Papa! 😀

      Beh, forse quest’anno potrei intravvederlo per davvero, di lontano… Dovrebbe venire a Torino per l’Ostensione della Sindone e i festeggiamenti per don Bosco: se riesco, mi piacerebbe in effetti andare anch’io nella mischia… 😉

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  3. Lucia

    Wè, ragazzi!
    Il velo che voi vedevate tanto insistentemente in questo uovo (e che io continuo a non vedere da nessuna parte, ma vabbeh) è per caso questo?

    E’ un velo da Messa che mi è stato regalato pochi giorni fa (non che io vada a Messa col velo!, ma i veli da Messa mi piacciono tanto, e in generale mi piacciono tutte le cose antiche).

    Che dite? E’ lui? 😀

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      1. Lucia

        Vero?
        Affascinante e bellissimo come tutti i veli da Messa, io sono proprio stupita che siano caduti così rapidamente nel dimenticatoio (almeno qui in Italia; in America vedo che c’è tutto un revival). Ma anche proprio solo per un fattore puramente estetico, dico! Son belli! Mi stupisce che le donne abbiano smesso di indossarli con tanta rapidità!

        Ma che scema, non avevo raccontato la storia del velo? Ero convintissima di averlo già fatto nel commento prima, e invece no, si vede che ero di corsa…
        La storia in realtà è molto banale: c’è una signora – che io personalmente non conosco nemmeno – che sta svuotando la casa della sua anziana, e ormai defunta, madre. Nella cassettiera, ha trovato, tra le altre cose, alcuni veli da Messa (alcuni dei quali, spiccatamente da ragazzina, con colori chiari come questo). Non aveva la più pallida idea di cosa farsene, e del resto le spiaceva buttarli via. Ne ha parlato un po’ ad alcune amiche, facendo girare la voce che aveva questi veli e che li avrebbe regalati volentieri ad una appassionata del genere…
        …e attraverso comuni conoscenze, è stata indirizzata a me 😉

        Mi sa che anch’io finirò col tenerli nel cassetto, perché ovviamente non vado a Messa con il velo di pizzo (sarei quantomeno presa per scema 😛 ), ma… oh!, quanto mi piacciono 🙂

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      2. Lucia

        …peraltro, se devo proprio essere sincera, a me non dispiaceva affatto la consuetudine di coprirsi il capo quando si andava a Messa. Secondo me era utile.
        E’ come il togliersi il cappello, in segno di rispetto, se sei maschio ed entri in chiesa. Non mi sembrava nemmeno una cosa sessista, voglio dire: pure i maschi avevano (e hanno) delle regole da rispettare.
        E secondo me era molto utile nel sottolineare, e nel sottolinearti, che stavi entrando in un luogo sacro, diverso da qualsiasi altro luogo sulla terra, così sacro e così importante da richiedere specifiche regole di comportamento… e anche di abbigliamento.

        Bellezza dei veli a parte (ché ci si poteva coprire il capo anche con un semplicissimo cappello), secondo me era utile. Ti ricordava in modo molto netto che ti stavi preparando per andare a Messa, e non al cinema, al circo equestre, a una lezione universitaria, a una festa (eccetera eccetera). Onestamente, non mi sembrava una cosa stupida…

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  4. Lucia

    Come volevasi dimostrare -____-
    A meno di non voler prendere per buona la lettura sul velo da sposa/da Messa di cui sopra, a ‘sto giro avevo ragione io e la donna semi-sdraiata era davvero una donna semi-sdraiata. Nello specifico era una donna semi-sdraiata a letto, probabilmente convalescente dopo l’altra operazione che ventilavo un anno fa, e che in effetti mi toccherà per davvero (fra un paio di settimane, prima dello scadere del 12 mesi della “profezia”).

    Qualcuno voleva mettere in discussione il potere del mio magico uovo? 😛

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