Storia di un Gesù Bambino e di un San Giuseppe; di come San Giuseppe preparò la pappa al Bambinello fra le mura di una chiesa, e di come, nella chiesa, i due finirono col prendersi a botte

Per capire questo post, bisogna aver chiari tre concetti:

1)  Il presepio “come lo conosciamo noi” è un’invenzione relativamente recente: ben prima che nascesse il presepio con le statuine, esistevano nelle chiese le “sacre rappresentazioni” natalizie. Che erano in sostanza dei presepi viventi, in cui tre attori impersonavano la Sacra Famiglia allo scopo di ricreare per i fedeli la scena della Natività.

2) Gli attori erano selezionati con una certa elasticità. Molto frequentemente, erano membri del clero (facente capo alla chiesa che organizzava la sacra rappresentazione) – il che vale a dire che la Madonna era un ragazzo vestito in abiti femminili, per fare un esempio. All’uomo medievale non importava di assistere a una rappresentazione visivamente ineccepibile; a lui interessava che gli attori diventassero simboli di qualcos’altro.
Questo giustifica anche l’apparente contraddizione di una Natività con un Gesù Bambino già grandicello: vista l’oggettiva difficoltà di “gestire” un neonato, Gesù Bambino era generalmente impersonato da un bambino già cresciuto. Diciamo, in età da asilo?
A noi sembrerebbe assurdo, ma all’uomo medievale andava bene: il tizio vestito da donna è chiaramente simbolo di Maria Vergine; il bimbo di cinque anni è chiaramente simbolo di Gesù Bambino… e dunque, qual è il problema?

3)  San Giuseppe, in queste sacre rappresentazioni, era spesso impersonato da un vecchio sacerdote. E, in genere, faceva cose.
Cioè: San Giuseppe non se ne stava immobile a mani giunte davanti alla mangiatoia, che è un atteggiamento che può essere adatto a una statuina ma risulta ridicolo se sei un essere vivente. No: San Giuseppe faceva cose, e specificatamente mostrava d’essere utile a sua moglie facendo cose correlate all’accudimento di un neonato. In Germania, in particolar modo, era frequente che le sacre rappresentazioni comprendessero un San Giuseppe che faceva cuocere sul fuoco una specie di porridge per il Bambinello.

Queste informazioni di contorno servono a contestualizzare una storiella che troviamo nel Rollwagenbüchlin di Georg Wickram, un libro comico pubblicato alla metà del Cinquecento. La storia s’intitola Von einem Weyhenacht kind und dem Joseph, wie er im ein müsslin kochet inn der kirchen und einanderen in der kirchen schlügen – suppergiù, Storia di un Gesù Bambino e di un San Giuseppe; di come San Giuseppe preparò la pappa al Bambinello fra le mura di una chiesa, e di come, nella chiesa, i due finirono col prendersi a botte.

Ahimè, nulla ci consente di pensare che questo episodio sia successo veramente. Troviamo questa “cronaca” in una raccolta di storie comiche, e come tale dobbiamo considerarla.
Però… d’altro canto, nulla ci impedisce di illuderci, e immaginare di star leggendo un fedele resoconto dei fatti…

Nella cattedrale di Colonia, nel tempo di Natale, si desiderava mettere in scena una rappresentazione della natività. Alla Vigilia di Natale, si scelse fra i ragazzi del coro un giovane corista che potesse impersonare Gesù Bambino, e si depose il Gesù Bambino in una mangiatoia.
E così Maria prese a cullare il Bambino, che in risposta prese a piangere con alte strida.
Poiché non si riusciva in alcun modo a calmarlo, San Giuseppe corse in aiuto ed ebbe l’idea di cucinare un po’ di pappa da dare al Bambinello, in maniera da farlo tacere. Ma più San Giuseppe si affaccendava attorno al paiolo, più il Bambino piangeva disperato.
E poiché non si riusciva in alcun modo a calmare il piccolo, non appena il cibo fu pronto il buon Giuseppe ne prese una mestolata, corse verso la mangiatoia, e infilò il cucchiaio pieno di pappa bollente giù per la gola di Gesù Bambino, bruciandogli la bocca al punto tale che il Bambinello lanciò un grido ancor più alto e disperato.
A quel punto, il Gesù Bambino balzò giù dalla mangiatoia, afferrò San Giuseppe per i capelli, e cominciò a percuoterlo, ed entrambi presero a picchiarsi a vicenda. Ma il Bambinello era furibondo, e troppo vigoroso per il povero, vecchio, Giuseppe: lo buttò in terra e cominciò a prenderlo a calci, al punto tale che i fedeli che si erano riuniti in chiesa furono costretti a intervenire per dare soccorso a San Giuseppe.

4 risposte a "Storia di un Gesù Bambino e di un San Giuseppe; di come San Giuseppe preparò la pappa al Bambinello fra le mura di una chiesa, e di come, nella chiesa, i due finirono col prendersi a botte"

    1. Lucia

      So che all’apparenza può sembrare inverosimile, ma io una volta ho visto due bambini di sette anni mettere in seria difficoltà un aitante ragazzo di ventidue (!!!!!!!) (che non è non avesse alternative al di fuori di soccombere alle due furie, ma… diciamo, non voleva nemmeno difendersi in modo troppo brusco; poi rischi ancora di far male).

      Del resto, io da piccola ero una furia, nei miei “terribile two” ero davvero terrible, e mia mamma dice che ogni tanto le facevo di quei graffi… ma vistosi, eh O_o

      "Mi piace"

    1. Lucia

      Ciao, Cuoredipizza! Che bello rileggerti, e che bellissima sorpresa vedere che hai riaperto il tuo blog!
      Buon Natale a te e a tutta la tua famiglia, di cuore… e “bentornata” nella blogosfera 😉

      "Mi piace"

Lascia un commento