La vera storia dietro a “Benedetta” di Verhoeven

È uscito il 2 marzo in tutte le sale “Benedetta” di Paul Verhoeven, un film ispirato alla storia (vera) di Benedetta Carlini, suora italiana di inizio Seicento che forse fu mistica, certamente fu lesbica… ma, onestamente, fu anche molto di più. E qui ne racconto la vita per intero: perché ridurre Benedetta a un simbolo di trasgressione queer vorrebbe dire, francamente, privarla di buona parte del suo fascino.

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No, la Chiesa non ha inventato san Valentino per soppiantare i Lupercali. Davvero.

Mi metto alla scrivania con la disperata rassegnazione di chi è conscio d’essere voce di uno che grida nel deserto, ma questa cosa va detta a chiare lettere: no, non è vero che la festa di San Valentino fu istituita dalla Chiesa dei primi secoli per soppiantare i riti pagani dei Lupercali.

È sicuramente vero che la Chiesa dei primi secoli cristianizzò molte feste pagane, ma oggettivamente San Valentino non è una di queste.

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Gli immancabili oroscopi di fine anno? Io li ho chiesti al mio mago pastore!

Chi ha letto il mio libro potrà forse ricordare di aver già incontrato il “Compost et kalendrier des bergers”, un almanacco cinquecentesco che, nella finzione letteraria, dichiarava di essere stato scritto sotto la dettatura di un pastore illetterato ma non per questo ignorante, anzi profondo conoscitore delle leggi della natura e della magia.
Sapeva anche fare oroscopi, questo mago-pastore? Beh, naturalmente, anche se (naturalmente!) li faceva a modo suo!

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Lo juju e il calcio africano (ovverosia: ma che è ‘sta storia strana di Pogba e dello stregone?)

Ha destato perplessità, a voler usare un eufemismo, la strana storia di Paul Pogba, accusato di aver utilizzato la stregoneria per propiziarsi il successo su campo da calcio. Ma le accuse sono meno strampalate di quanto potrebbe pensare, se inserite nel contesto del calcio africano: perché lì – incredibile ma vero – stregoneria e sport sono un binomio inscindibile o poco meno!

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Di quando io e un mago medievale ci mettemmo a chiacchierare del mio nuovo libro

“Non lo so, John. Là fuori c’è un sacco di gente strana. Se sfrutto questo spunto per presentare il libro, se condivido coi miei lettori questa nostra conversazione, rischio pure che salti fuori qualche strambo che dice che questo non è un sogno. Che a forza di studiare all’università la storia della magia, sono stata io a richiamare in terra la tua anima per mezzo della nefanda arte della necromanzia”.
S’è girato a guardarmi con un sorriso divertito e lo sguardo complice di chi ha capito che l’altro ha capito. “Vedi pagina 40 di Ingannatori, malefici e sapienti, eh?”.
“Eh”.

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