F.A.Q.

Pronto, chi parla?

Ciao! Sono Lucia Graziano e sono felice di darti il benvenuto su Una Penna Spuntata, il mio blog dedicato alla Storia (soprattutto della Chiesa), al folklore (soprattutto se cattolico), alle vite dei santi (soprattutto se strani) e alla magia (soprattutto se medievale). Strano mix, nevvero?

In effetti… Ma tu chi sei?

Sono un’archivista storica: lavoro immersa tra le pergamene e le antiche carte, riordinandole e dando loro nuova vita (anche se, ultimamente, la scrittura e la divulgazione storica sono diventate una parte sempre più importante della mia vita professionale). Dico spesso che dev’essere stata proprio la mia esperienza negli archivi a far nascere in me l’interesse per la Storia minuta, quotidiana, semplice: contadini che cercano nei santi (o negli amuleti) la garanzia di un buon raccolto; donne alle prese coi dolori del parto o coi bambini che piangono per la dentizione; ricette che raccontano la storia di un popolo e di un luogo. Ed è proprio di questi argomenti che mi diverto a scrivere sul mio blog!

Uh. Cos’hai studiato?

Per fare l’archivista, esiste un corso di laurea specifico: ‘na roba con un nome lungo e strano, nota come Scienze Archivistiche, Documentarie e Biblioteconomiche. In realtà, io l’ho integrata con moltissimi esami di Storia, ed è in Storia Medievale la mia laurea triennale.
Dopo la laurea ho continuato a studiare: materie archivistiche in una delle Scuole di Archivistica, Paleografia e Diplomatica attive presso gli Archivi di Stato italiani, e materie storiche presso la Pontificia Università Antonianum. Per i miei studi sulla Storia della magia, citofonare invece al Centre for Languages, Culture and Communication dell’Imperial College London e al Department for Continuing Education dell’Università di Oxford.

Perché questo blog?

Beh… perché no?
L’ho aperto quasi per gioco nel lontano 2005 (!), quando ero una ragazzina liceale. Inizialmente si trattava del mio blog personale e ci ha messo un po’ a trovare una sua fisionomia. Poi, pian piano, col tempo, ho scoperto che mi piace un sacco avere un posto tutto mio mio in cui raccontare fatterelli curiosi che difficilmente troverebbero spazio altrove.

Tipo? Cosa posso aspettarmi di trovare su questo sito?

Una Penna Spuntata si articola su alcuni grandi filoni.

Uno: la Storia. Raccontata soprattutto – come accennavo sopra – attraverso aneddoti di Storia (e di Storia ecclesiastica) che probabilmente non conoscete (“perché a scuola vi insegnano le cose più importanti”, come scherzo spesso).
Ad esempio:
Alla scoperta degli Acquariani, i paleocristiani astemi che si rifiutavano di consacrare il vino
Lo sposo non è un marito, e altre mirabolanti realtà che non conoscevate riguardo il matrimonio medievale

Due: l’agiografia e il culto dei santi. Sono due argomenti che mi appassionano e che tratto spesso, tra serietà e facezie.
Ad esempio:
Le canonizzazioni sono infallibili?
Come lo riconosco, un santo (medievale)?

Tre: le devozioni popolari e il folklore religioso. Sono i post che pubblico sotto il titolo scherzoso de L’Almanacco dei tempi che Berta filava: perché a quei vecchi tempi, l’uomo viveva vita una vita che davvero era cadenzata dal ritmo delle stagioni e dalle feste del calendario liturgico. Tradizioni che ormai si sono in gran parte perse e che a me spiace rispolverare (e spiegare).
Ad esempio:
Quando Lucifero cadde su un cespuglio di more (e se la legò al dito)
I giorni egiziani: quelli in cui non conveniva andar dal medico

Quattro: la storia della magia. Che detta così sembra una delle materie di studio di Harry Potter, ma è un argomento che invece, se studiato sui testi giusti (cioè quelli validi provenienti dal mondo accademico) offre un sacco di sorprese. Per buona parte del Medioevo, fino al XII secolo circa, ci sono stati importanti punti di contatto tra le pratiche di “magia popolare” e le pratiche che definiamo oggi di folklore religioso; peggio ancora, un uomo medievale avrebbe detto in piena coscienza che la magia non è qualcosa di contrario alla scienza o alla religione. Anzi: sotto il suo punto di vista, la magia era una forma di scienza o una sfumatura (talvolta eretica) del modo di viver la religione. Queste sovrapposizioni sono affascinanti tanto quanto sono delicate da trattare, ma io penso sia possibile farlo. Usando i guanti di velluto.
Ad esempio:
Lorica Patricii: la preghiera che trasformò in cervo san Patrizio
Cipriano: il mago che si convertì e divenne un santo

Cinque: la storia della medicina. Che è sempre stata per me una grande passione… capace di tirarmi addosso le occhiate più stranite, perché chi mai ha interesse ad ascoltare una che blatera di bubboni e di epidemie passate? Tutto cambiò nell’anno del Signore 2020, quando una epidemia fin troppo attuale fece improvvisamente nascere attorno a me un rinnovato interesse per i mille aneddoti che avevo da raccontare… e allora ho iniziato a raccontarli!
Ad esempio:
Breve storia in cui si narra di come Yersinia Pestis divenne la regina di tutte le malattie
Problemi di insonnia? Mannò: forse, dormi solamente come un antico!

Perché “una penna spuntata”?

Sintetizzarlo in poche parole è difficile, quinti ti rimando direttamente alla pagina in cui ne parlo per esteso.
“Una penna spuntata” è come si definiva, nel 1675, la protagonista di una storia bella, che parla di donne, di cultura e di fede.

Perché negli articoli più datati non citi le tue fonti? Sei scema?

Ehm, mi sa di sì. Non trovo modo per difendermi.
Quando ero una ragazzina (e il mondo di Internet era molto molto diverso), mi sembrava ridicolo e persino presuntuoso trattare il mio blog come se fosse una tesi di laurea, con note a piè di pagina e rimandi bibliografici. Per cui: come un’idiota, scrivevo ma non citavo le mie fonti. Pian piano sto cercando di aggiornare tutti gli articoli più vecchi, ma è un lavoro di cui non vedo la fine. Se trovi un articolo di cui ti interessa la bibliografia… prova a chiedere, e speriamo che la mia memoria aiuti!

Mi piacciono i tuoi contenuti: dove altro posso seguirti?

Ho una pagina Facebook, nella quale pubblico contenuti vari e ma soprattutto rilancio i miei vecchi articoli, a rotazione, e un profilo Instagram, nella quale racconto qualcosa di più su di me e sulla mia vita. (Ma non più di tanto: tengo molto alla mia privacy). Fino al momento della sua chiusura, ho avuto il piacere di collaborare con Aleteia, e qui trovate un archivio dei miei vecchi articoli; chi volesse sbirciare tra i miei libri (e curiosare quello che ho scritto circa la caccia alle streghe!) può trovarmi anche su Goodreads.

Voglio contattarti privatamente: dove e come?

O tramite la messaggistica privata di Instagram e Facebook, oppure direttamente al mio indirizzo e-mail:

unapennaspuntata [chiocciola] gmail.com

Dicono di me

…che chi si loda si imbroda, e quindi farei meglio a “starmi zitta”, ma ogni tanto Avvenire mi grazia della sua attenzione… e questo articoletto è stato così gentile che non potevo non linkarlo da qualche parte. Tu ignoralo pure; io lo lascio qui e me lo riguardo nei momenti di sconforto.

3 risposte a "F.A.Q."

  1. Joanna

    Come si può essere cattolici se si studia la storia e si comprende com’è nato il cristianesimo e l’abisso che lo separa dal cattolicesimo. Ma soprattutto vedendo tutto il marcio in quest’istituzione, come si fa a sostenerla?

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    1. Lucia Graziano

      Beh, in realtà penso che studiare la Storia aiuti molto (in termini generali, non necessariamente legati alla sola Storia della Chiesa) ad abbandonare i toni apocalittici che spesso si sentono in giro, sulle linee di “ma che brutti tempi, ma dove andremo a finire signora mia”, nella consapevolezza che osservazioni di quel tenore vengono ripetute a cadenza regolare ogni qualche decina d’anni o giù di lì dai soloni di turno. Quindi, per dire: anche quando spunta fuori qualche scandalo in seno alla Chiesa, la cosa tende a lasciarmi piuttosto indifferente sul piano personale (cioè, non è che mi provochi crisi di fede, come spesso capita ad altri) nella consapevolezza che cose simili sono giù successe mille volte e probabilmente succederanno ancora (come del resto in qualsiasi altra istituzione: solo che la Chiesa cattolica è ovviamente una delle più longeve tra quelle ancora esistenti).

      Poi immagino che, a livello personale, e spostando il discorso su un piano di fede, molti potrebbero leggere in considerazioni di questo tenore una conferma del “non prevalebunt” evangelico, per dire 🙂

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      1. Anonimo

        Inoltre, per quanto importante sia la testimonianza, solo dimenticando che anche il peggior peccatore è figlio di Dio e amato da nostro Signore esattamente quanto la Vergine Maria, e soprattutto che la nostra fede è in Cristo Gesù (ci sarà un motivo per cui nel Simbolo niceno-costantinopolitano diciamo «Credo in un solo Dio» ma «credo la Chiesa») si può pensare di abiurare per i peccati altrui.

        Chissà cosa intendeva Joanna con abisso tra cristianesimo e cattolicesimo. Se è una sorella protestante/riformata le si potrebbe chiedere se Pietro secondo lei fosse cattolico o meno 🙂

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