Ci avete mai pensato?
No, non sto parlando di Giacobbo e del suo 2012 contornato di profezie Maya: sto parlando della fine del mondo vera e propria, quella che gli scienziati pronosticano per un futuro lontano qualche miliardo d’anni.
Ammesso e non concesso che l’umanità riesca a sopravvivere a guerre atomiche, pandemie letali, meteoriti di passaggio o sconvolgimenti d’altro genere, la vita come la conosciamo oggi parrebbe comunque essere destinata a terminare. Più precisamente, parrebbe destinata a terminare fra qualcosa come cinque miliardi d’anni, quando il Sole si sarà trasformato in una nana bianca e comincerà, lentamente, a spegnersi, condannando la Terra a un inesorabile congelamento.
Fortunatamente, fra cinque miliardi d’anni, nessuno di noi sarà presumibilmente interessato alle condizioni climatiche del pianeta.
Sfortunatamente, però, c’è gente che non riesce a elaborare la questione con altrettanta spensieratezza: è ad esempio il caso dell’artista Gianni Motti, che ha realizzato un conto alla rovescia… per segnalarci l’inizio della fine.
Il suo Big Crunch Clock, orologio da parete dall’aspetto neanche troppo raffinato, possiede venti numeri: dal miliardo d’anni, al decimo di secondo. E, in un countdown vagamente angosciante, continua incessantemente ad accorciare le distanze che ci separano dalla morte del pianeta: meno dieci… meno nove… meno otto…
La data stimata per la fine del mondo, se qualcuno fosse interessato, dista da noi 4.999.999.990 anni e una manciata d’ore. O almeno, così dice Gianni Motti.
Insomma: nessuno di noi sarà a un veglione per aspettare in compagnia l’ultima notte del pianeta, ma volete sapere una cosa curiosa?
Il conto alla rovescia di Gianni Motti, teoricamente, potrebbe ancora esserci.
La cosa veramente “geniale” di questo orologio è che l’aggeggio non funziona a pile, né a corrente elettrica o simili. Giustamente, essendo il countdown destinato a durare per qualcosa tipo cinque miliardi d’anni, il suo creatore ha deciso di affidarsi alla tecnologia più eterna in assoluto… e ha sviluppato, di conseguenza, un dispositivo ad energia solare.
Sì, insomma: un orologio che misura la fine del mondo, grazie all’energia di quel Sole che alla fine del countdown finirà per distruggerlo.
Geniale, a modo suo.
Immagino che questa voglia esser “arte contemporanea”.

StellaSenna
Mmmm ma se il sole, lentamente, si spegnerà quell’orologio, prima dello zero, come farà a funzionare se non avrà energia sufficiente?
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Cappellai0Matto
Uhm… Quindi non è da tenere nel proprio scantinato.
No.
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Cappellai0Matto
Uhm… Quindi non è da tenere nel proprio scantinato.
No.
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minchiets
Ogni tanto ci penso, semplicemente perchè trovo sia davvero un peccato, guardandomi in torno, sentendo, respirando.
Credo che l’essere umano in qualche modo finirà per contaminare qualche altro pianeta, ci arriverà… Sempre che sopravviva a se stesso prima della fine del mondo =P
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utente anonimo
Non penso che dureremo tanto noi specie umana, oppure forse saremo noi a distruggere il pianeta…
Mi associo a StellaSenna XD
Nessuna cosa è eterna, fra qualche anno se va bene si rovineranno le lucine (o lo schermo non ho capito bene che tipo di tecnologia è) o qualche filo elettrico, insomma…
Daniele
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utente anonimo
Non penso che dureremo tanto noi specie umana, oppure forse saremo noi a distruggere il pianeta…
Mi associo a StellaSenna XD
Nessuna cosa è eterna, fra qualche anno se va bene si rovineranno le lucine (o lo schermo non ho capito bene che tipo di tecnologia è) o qualche filo elettrico, insomma…
Daniele
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Lucyette
Stella: beh… nel momento in cui il Sole dovesse essersi già spento fino al punto di non poter più azionare con l’energia solare un orologio da parete… immagino che l’umanità avrebbe già i suoi bei guai 😛
Cappellaio Matto: effettivamente, temo di no.
Io l’avrei visto benissimo nel bunker di Lost, e invece…
Minchiets (e Daniele): se ti consola – ammesso e non concesso che la specie umana debba durare altri cinque miliardi d’anni, cosa di cui dubito – anche io sono convinta che, in caso, riuscirebbe a svernare su qualche altro pianeta. Quindi… 😉
Daniele: beh, sì, ovviamente non credo che ‘sto orologio possa seriamente durare cinque miliardi d’anni, per carità 😛
Però, alimentarlo con una energia presumibilmente destinata a durare fino alla fine del mondo, non è male come idea… 😉
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Lucyette
Stella: beh… nel momento in cui il Sole dovesse essersi già spento fino al punto di non poter più azionare con l’energia solare un orologio da parete… immagino che l’umanità avrebbe già i suoi bei guai 😛
Cappellaio Matto: effettivamente, temo di no.
Io l’avrei visto benissimo nel bunker di Lost, e invece…
Minchiets (e Daniele): se ti consola – ammesso e non concesso che la specie umana debba durare altri cinque miliardi d’anni, cosa di cui dubito – anche io sono convinta che, in caso, riuscirebbe a svernare su qualche altro pianeta. Quindi… 😉
Daniele: beh, sì, ovviamente non credo che ‘sto orologio possa seriamente durare cinque miliardi d’anni, per carità 😛
Però, alimentarlo con una energia presumibilmente destinata a durare fino alla fine del mondo, non è male come idea… 😉
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utente anonimo
In ogni caso non è stato mica Giacobbo a inventarsi la storia del 2012 questo immagino tu lo sappia 😛 però è stato bravo a lucrarci sopra direi!
Daniele
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Lucyette
No, certo, ma credo che in Italia sia stato quello che le ha dato più notorietà, in definitiva… con tutte le trasmissioni e i libri che ci ha fatto sopra 🙂
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Lucyette
No, certo, ma credo che in Italia sia stato quello che le ha dato più notorietà, in definitiva… con tutte le trasmissioni e i libri che ci ha fatto sopra 🙂
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