“… e poi, insomma, ti dico quello che dicevo giusto ieri ai miei ragazzi, a catechismo. Per quanto riguarda il digiuno quaresimale, lo so che tu lo fai già, però facevo questa riflessione: in effetti si possono fare anche altri tipi di digiuno, eventualmente. Ad esempio, ai miei ragazzi, che son tutti adolescenti, ieri proponevo di rinunciare – chessò – a Internet. Sarebbe una bella rinuncia, no?”.
“…”.
“…?”.
“Sta scherzando, sì?”.
“Beh… no, perché?”.
“Perché sarebbe una bellissima rinuncia, non lo nego, ma non è alla mia portata. Io ho un blog, che peraltro è pure un blog cattolico; poi uso FaceBook per restare in contatto coi miei amici di Torino; uso Skype per chiamare a casa e così risparmio… Cioè: come faccio a rinunciare a Internet? Per quaranta giorni?”.
“Beh, no, in effetti tu ne hai bisogno. Lo usi per delle cose utili. Hai ragionissima”.
“Essì”.
Però sarebbe stata una bella rinuncia per davvero, sì.
Questo dialogo aveva avuto luogo qualche anno fa; e da allora ci ho ripensato ogni volta, ad ogni inizio di Quaresima.
Rinunciare a Internet per quaranta giorni… vabbeh… Magari lo può fare un quindicenne con altri con tanti hobby, ma per me sarebbe assurdo. (Un giorno vi racconterò del mio esperimento quaresimale dell’anno scorso, nato come una sfida fra me e alcuni ragazzi: ventiquattr’ore senza telefono, senza Internet, senza televisione. È stata un’esperienza, ecco).
Insomma: rinunciare a Internet per quaranta giorni, assolutamente no. Sarebbe stato senza senso.
Rinunciare al blog per quaranta giorni, avrebbe già avuto un po’ più senso… ma povero bloggherello, voglio dire! Peraltro ci racconto le vite dei Santi, mica la marca del mio ombretto. Insomma, mi spiaceva.
E allora?
Beh, insomma: alla fin fine, ho sfidato me stessa. Un post al giorno per quaranta giorni, parlando sempre e solo di Quaresima… pure quella è una bella sfida, eh.
Come penitenza va alla grande, ve lo consiglio: dopo venti giorni di questo regime, vi vien voglia di spararvi in bocca al solo pensiero di sfornare un altro post a tema. Yeah!
Però è stato divertente, dopo tutto.
Stiamo per entrare nella Settimana Santa, e adesso lo posso dire: ogni tanto mi mancavano le idee, (o il tempo), questo è vero, ma è stato divertente.
E non lo so, se valgono, le penitenze divertenti.
Ma mi consola pensare che, probabilmente, voi non vi state divertendo affatto.
E dunque… quantomeno, ho costretto a far penitenza voi!
Poracci.
ClaudioLXXXI
Già mi viene faticoso fare più di due due-tre post al mese, figuriamoci farne uno al giorno per 40 giorni. Ugh.
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Lucyette
… e sullo stesso tema, soprattutto!
Guarda, te l'ho detto: come penitenza, va benone. Dopo dieci-quindici giorni, cominci a dare segni di squilibrio e a chiederti "ma perchééééé?!".
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