
Razzle Dazzle: la “scandalosa” moda dell’estate 1920
Cosa troveremmo di fronte a noi, uscendo dalla nostra macchina del tempo programmata a “cent’anni fa da oggi”?
Read More…Cosa troveremmo di fronte a noi, uscendo dalla nostra macchina del tempo programmata a “cent’anni fa da oggi”?
Read More…“L’abito non mente” di Gaia Vicenzi non è, di per sè, un libro dedicato alla modest fashion.
Eppure, l’agile saggio (dedicato a “Il ruolo dell’abbigliamento nel definire chi siamo, cosa facciamo e come pensiamo”) offre spunti di riflessione molto interessanti per chiunque si interessi al tema della modestia cristiana nel vestire
E mica ce ne sono solamente cinque!
Stoffe che venivano tinte con sostanze poi rivelatesi tossiche; accessori che uccidevano gli artigiani causa dei processi chimici dannosi che avevano luogo durante la preparazione: la Storia della moda è tristemente piena di capi d’abbigliamento che – per così dire – si sono macchiati di sangue.
Fu probabilmente un’epidemia a far nascere la moda, ma non nel senso che pensate voi.
Read More…All’aprirsi di questa seconda fase dell’epidemia, ritengo sia giunto il momento propizio per lanciare una campagna di sensibilizzazione sociale che sta molto a cuore a me e ad alcune mie lettrici. L’importante campagna mira a riportare in auge le crinoline ottocentesche, che noi riteniamo essere utile ausilio al distanziamento sociale.
Read More…In queste settimane, sta girando su Internet la fotografia di due distinte signore che camminano per la strada in abito da passeggio indossando quella che, apparentemente, potrebbe sembrare una mascherina chirurgica straordinariamente mal indossata.
Ma è proprio così?
O tempora, o mores! Tra le tante paure, più o meno razionali, che ci paralizzano in questi giorni, non siamo ancora riusciti a farcene venire una che invece atterriva le generazioni prima di noi.
E cioè, la paura dei vestiti infetti che diffondono l’epidemia.
Read More…Verrebbe da pensare che la moda sia un fatto puramente estetico: roba da stilisti con un metro da sarta al collo che si muovono leggiadri in atelier pieni di scampoli e di sete. No?
No. O meglio: non sempre. Talvolta, si impongono nel mondo della moda capi di abbigliamento con origini molto più… spartane.
Read More…Essere sorpresi da una catastrofe che ti costringe alla fuga, ovviamente, è sempre una tragedia.
Ma se alla tragedia si aggiunge l’imbarazzo di essere costretti a una fuga improvvisa quando ti stai facendo i fatti tuoi, magari in piena notte, e il tuo abbigliamento è sotto al limite della decenza?
Se sbircio nel guardaroba sessantottino di mia mamma, mi trovo davanti a capi di abbigliamento che io non metterei, per uscire, nemmeno con una pistola puntata alla tempia… ma non perché siano troppo provocanti – perché, conciata così, manco la mia trisnonna.
Se pensiamo al Sessantotto, la nostra mente va subito a Woodstoock, al sesso libero, all’LSD come stile di vita.
Eppure, nel Sessantotto, sono esistiti, per così dire, tanti Sessantotto. E quello che mi raccontano i vestiti di mia madre… vi dirò: a me, piace un sacco!