Okay, è vero: San Valentino è la festa degli innamorati per eccellenza. La globalizzazione fa miracoli: che voi andiate in Italia, a New York, o a Singapore, tutti sanno che cosa si festeggia il 14 febbraio.
Ma prima che il mondo si globalizzasse, i vari Paesi si arrangiavano benissimo da soli. I Paesi anglosassoni, tradizionalmente, festeggiavano l’amore il 14 febbraio… ma altre popolazioni avevano altre feste dedicate agli innamorati, in altri giorni del calendario. Il giorno di Santa Dwynwen ne è un esempio: in Galles, gli innamorati si scambiano gli auguri il 25 gennaio. Da secoli, per tradizione.
Le consuetudini di questo genere sono veramente tante… e spesso sopravvivono ancora, nei Paesi di provenienza. Se andate in Galles a fine gennaio, vedete ancor oggi un sacco di innamorati che festeggiano.
Insomma: non vi piace San Valentino? Ve l’ho impietosamente smontato, con il post dell’altroieri? Niente paura: avete un sacco di altre occasioni per festeggiare il vostro amore!
Non vi resta che scegliere la vostra festa preferita, dando una scorsa al seguente elenco.
25 gennaio
Santa Dwynwen
Non vi racconterò nulla su questa festa, perché mi ci sono già dilungata fin troppo in precedenza. Basterà dire che è una festa tipica del Galles… e che Santa Dwynwen ha tutte le carte in regola per diventare patrona degli innamorati, avendo supplicato Dio di concedere un amore felice e senza ostacoli a tutti quanti i fidanzati.
18 febbraio
Sepandarmazgan
Festa dell’amore, dell’amicizia e della terra, Sepandarmazgan è una celebrazione molto sentita nell’attuale Iran (anche perché alcuni Paesi islamici hanno una certa idiosincrasia per San Valentino, che tendono a scoraggiare).
Sepandarmazgan, ad ogni modo, non è un’invenzione di Ahmadinejad, ma è una festa persiana di origine antichissima. Originariamente dedicata al culto della terra (madre feconda ed amorevole), la festa è pian piano diventata una sorta di “giornata delle spose” (madri feconde ed amorevoli, per l’appunto). In una sorta di capovolgimento carnascialesco, nel giorno di Sepandarmazgan le donne diventavano le “padrone” e le “regine”: i maschi dovevano onorarle e rispettarle, tributando doni di vario genere.
24 febbraio
Dragobete
Quando penso a Dragobete, mi viene in mente la canzone Primavera di Branduardi: Dragobete è un tributo alla natura che rinasce, seducente e splendida, dopo il freddo dell’inverno… e insomma: dal festeggiare la Primavera al festeggiare i primi amori, il passo è breve.
Nel giorno di Dragobete, in Romania, i ragazzi raccolgono i primi fiori primaverili e li regalano alle loro fidanzate, o alle ragazze che stanno corteggiando: un segno d’amore antico come il mondo, ma di efficacia universale.
12 marzo
San Gregorio
In Slovenia, proprio come in Romania, la festa dell’amore è strettamente correlata alla primavera. Il 12 marzo, festa di San Gregorio Papa, segna tradizionalmente l’ingresso nella stagione più romantica dell’anno… e così, gli Sloveni ne approfittano per scambiarsi segni d’affetto e doni.
(N.B. Sì, okay, avete ragione: noi Cattolici ricordiamo San Gregorio il 25 maggio, data della sua morte… ma gli Ortodossi lo commemorano a marzo, quindi è tutto in regola).
14 marzo
White Day
Se San Valentino vi sembra una festa consumistica, non leggete qui o sarete colti da orticaria: il White Day è il consumismo all’ennesima potenza, in maniera palese e sfacciatissima!
Inventato nel 1980 dall’Associazione Nazionale delle Industrie Dolciarie giapponesi, il White Day fa parte di un complesso rituale consumistico-sentimentale. Il 14 febbraio, per influenza americana, le ragazze giapponesi offrono del cioccolato al ragazzo di cui sono innamorate. Il ragazzo accetta, e i cioccolatai guadagnano.
Dopodiché, per far girare l’economia, i ragazzi giapponesi hanno un mese di tempo per ricambiare il dono: il 14 marzo, a un mese esatto da San Valentino, faranno un dono alla ragazza. Teoricamente, dovrebbe trattarsi di un pacchetto di cioccolato bianco: ma anche qualsiasi altra cosa va bene, purché sia bianca. E quindi, si può spaziare: peluche, panna montata, diamanti, biancheria intima… l’importante è il colore, per l’appunto.
Ma non finisce qui, i Giapponesi son dei geniacci e hanno inventato la regola del sanbai gaeshi, “tre volte al ritorno”: siccome il maschio è cavaliere, il suo regalo dovrà essere tre volte più costoso rispetto a quello della donna.
Peggio del peggio, hanno esteso la festa a tutte le categorie sociali: il cioccolato non va donato solo al proprio fidanzato, ma anche agli amici ed ai colleghi (che dovranno ricambiare ogni singolo regalo, spendendo ogni volta tre volte tanto).
Se lo sventurato non ricambia il dono, si tratta di una grave offesa. Se lo sventurato ricambia con un dono di pari valore, vuol dire che sta troncando la relazione.
Se San Valentino vi sembrava consumistico, non oso immaginare questo.
23 aprile
La diada de Sant Jordi
Questa è meravigliosa: se dovessi mai sentire l’impellenza di onorare una festa degli innamorati, schiferei San Valentino e festeggerei San Giorgio.
San Giorgio ha già più senso: rischia la vita per salvare la fanciulla, protegge la giovane vergine dalla bestialità del drago, è il prode cavaliere sul suo bel destriero bianco… lui sì che è un’icona romantica: volete forse paragonarlo a un presibitero ammazzato?
E così, fin dai tempi medievali, in Catalogna si festeggia la diada de Sant Jordi, anche noto come el dia de la rosa. Per secoli e secoli, in Catalogna, i cavalieri hanno regalato una rosa alle loro dame, in segno di fedeltà e di amore.
Ma la innovazione veramente meravigliosa è arrivata nel 1923, quando un libraio di Barcellona ha avuto questa idea geniale. Il 23 aprile, oltre ad essere San Giorgio, è anche la data di morte di due grandissimi scrittori: Shakespeare e Cervantes. E quindi, perché non unire le ricorrenze?
Insomma: i maschi, come da tradizione, regalano una rosa alle ragazze. È un gesto romantico e senza tempo, per dire che il nostro sentimento, qui e ora, è bello e dolce come un fiore.
Le ragazze (che negli anni ’20, in Spagna, stanno cominciando a emanciparsi), non si limitano a ricevere: ricambiano. E ricambiano con un libro, in ricordo dei due autori. Perché è vero che l’amore è bello come un fiore… ma il fiore, prima o poi, sfiorisce. Il vero amore no: è eterno e si conserva… esattamente come un libro, destinato a vivere in eterno.
12 giugno
Dia dos Namorados
Il nome non necessita di traduzione, ma invece è utile spiegar la data: il 12 giugno è la vigilia della festa di Sant’Antonio (sì, quello di Padova). Sant’Antonio da Padova, tradizionalmente, è invocato dalle ragazze nubili che cercano un marito: si presume dunque che protegga volentieri le coppie innamorate… e che sia ben felice di vederle festeggiare in suo nome, perché no?
Il dia dos Namorados si festeggia in Brasile, che è probabilmente l’unico paese al mondo che ancor oggi non s’è fatto contagiare dalla moda di San Valentino. Non è che i Brasiliani ce l’abbiano con San Valentino nello specifico: è che a febbraio sono troppo impegnati a festeggiare il Carnevale; due feste così ravvicinate, non avrebbero un gran senso.
E così… niente festa il 14 febbraio, ma ci si sfoga a Sant’Antonio!
7 luglio
Tanabata
Se il White Day è una festa commerciale, il Tanabata è una tradizionale festa nipponica, legata a una leggenda di origine cinese. Una volta, tanto tempo fa, gli uomini e gli dei vivevano nel cielo: a ovest i mortali, a est i non-umani. Il pastore Hikoboshi si innamorò della dea Orihime, che concepì da lui due figli: ma il padre della dea, infuriato per questa unione, separò gli sposi. Allontanò sua figlia dal mortale, e costruì un muro affinché non potesse più incontrarlo: il muro esiste ancor oggi, e taglia il cielo in due. Noi moderni lo chiamiamo Via Lattea.
Il padre permise a sua figlia di incontrare il marito solamente una volta all’anno, per poterlo riabbracciare. Hikoboshi e Orihime vivono ancora, lì nel cielo: Hikoboshi è la stella Altair; Orihime è la stella Vega.
Solo una volta, il 7 luglio di ogni anno, le due stelle si toccano, nel cielo… e in quel giorno, i Giapponesi festeggiano, scrivendo un desiderio su un foglietto e sperando che si avveri.
6 agosto
Qi Xi
Sostanzialmente, è sempre Tanabata: però, si svolge in Cina. Qi Xi è una festa mobile, nel senso che i Cinesi festeggiano la notte in cui davvero Altair e Vega si ‘incontrano’, nel cielo: quest’anno cade il 6 agosto; l’anno prossimo, cadrà il 23.
Qi Xi, più specificamente,è la festa delle single e delle novelle spose: le prime, offrono sacrifici per trovare un buon marito; le seconde, pregano di restare incinte e di avere presto un bel bambino.
14 agosto
Tu B’av
Dal Libro dei Numeri: “il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse: Fino a quando sopporterò questa comunità malvagia, che mormora contro di me? […] Riferisci loro: I vostri cadaveri cadranno in questo deserto: […] nessuno di voi potrà entrare nella Terra Promessa. I vostri figli saranno nomadi nel deserto per quarant’anni, e porteranno il peso delle vostre infedeltà”. Era il nono giorno del mese di Av, e gli Israeliti appena usciti dall’Egitto furono costretti a vagare nel deserto per quarant’anni, prima di raggiungere la Terra Promessa.
Secondo la tradizione rabbinica, l’accampamento degli ebrei fu falcidiato da calamità e da morti, il nono giorno del mese di Av. Ogni anno, senza sosta, per quarant’anni.
E poi, improvvisamente, il quarantunesimo anno nulla accadde. Il nono giorno passò, e passò anche il decimo, e così anche l’undicesimo… il popolo d’Israele era incredulo, pensò di aver sbagliato i conteggi di qualche giorno: aspettò terrorizzato una qualche calamità per i cinque giorni successivi…
… finché, all’alba del quindicesimo giorno di Av (Tu B’av, in lingua ebraica), capirono che la maledizione era veramente terminata. Fu un giorno di festa, di danze, di gioia, e di gaudio: Dio aveva perdonato il suo popolo, Israele era vicino!
Gli ebrei non hanno mai messo di festeggiare il giorno di Tu B’av: era un giorno di festa e di allegria, particolarmente propizio per fidanzamenti e matrimoni. A Israele, lo si festeggia ancora adesso: con pic-nic e danze di ogni genere, e feste particolari per le coppie innamorate.
Anche Tu B’av è una festa mobile: quest’anno è praticamente a Ferragosto, ma l’anno prossimo cadrà il 2 del mese.
17 settembre
Amigo segreto
Avete una cotta per qualcuno, ma non osate dichiararvi? Nessun problema, potete seguire questa tradizione colombiana: il terzo sabato di settembre, fate un regalo alla persona che vi piace. Il regalo deve essere anonimo, e non dovete consegnarglielo di persona: dichiaratevi con un semplice bigliettino, tipo “mi piaci veramente tanto”. L’importante è lasciare un indizio che permetta al vostro amato di identificarvi: se lui è incuriosito, se è pronto per una storia d’amore, se è vagamente interessato… beh, allora potrà far due più due, e venirvi incontro in qualche modo.
Se non lo fa, incasserete il due di picche più elegante della storia: voi non vi siete dichiarati, lui non vi ha rifiutati, nessuno ha fatto niente… geniale, non è vero?
4 novembre
Eid el-Hob el-Masri
Se vi fa impressione festeggiare la festa degli innamorati due giorni dopo aver festeggiato i Morti, consolatevi: l’origine è la stessa. A quanto pare, la festa di Eid el-Hob el-Masri è stata inventata dallo scrittore egiziano Mustafa Amin, che il 4 novembre si era presentato al funerale di un suo amico, scoprendo con dolore di essere praticamente solo. Non c’era quasi nessun altro, a dire addio a quel poveretto: e Amin lanciò il 4 novembre come festa “di tutte le persone che si vogliono bene” (innamorati compresi, dunque), perché nessuno si dimentichi mai più di star vicino ai propri cari.
11 novembre
Pepero Day
Dicesi “Pepero” un popolare tipo di biscotto sudcoreano, sostanzialmente identico al mikado. Il Pepero Day è il giorno in cui i sudcoreani regalano pacchetti di pepero a tutti quelli a cui tengono; la data è stata scelta per una sorta di somiglianza grafica: i segni 11 – 11 ricordano cinque biscotti pepero, che sono appunto lunghi e stretti.
Da festa del biscotto, il Pepero Day è diventato pian piano la festa degli innamorati: sono proprio le giovani coppiette che più di tutte si scambiano biscotti, per dirsi “io ti amo!”.
Insomma: da gennaio a novembre, il calendario è letteralmente pieno di feste dell’amore. Se volessi concludere con una frase fatta, direi che questa è la dimostrazione lampante che bisogna amarsi per tutto l’anno e non solo in occasione di San Valentino, e bla bla bla… ma disgraziatamente, odio le frasi fatte.
E allora concludo così: il mondo pullula di feste degli innamorati; e alcune di esse sono senz’altro più belle, più antiche e più profonde di tutta ’sta menata del 14 febbraio
Ma siccome anche oggi è la festa degli innamorati… buon San Valentino, a chiunque lo festeggi!
StellaSenna
La diada de Sant Jordi è, effettivamente, bella.
Posso regalare il libro senza prima farmi regalare la rosa?
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Lucyette
Spero proprio di sì… io, al posto tuo, regalerei un libro e mi farei regalare un altro libro (che me ne faccio, di una rosa?)… spero che San Giorgio sia aperto alle innovazioni 😉
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ClaudioLXXXI
La diada di Sant Jordi piacerebbe moltissimo anche a me.
Comunque, giusto per restare in tema, segnalo alla titolare del blog e a tutte le donzelle frequentatrici questo divertentissimo post sulla fenomenologia femminile rispetto a San Valentino.
Rispondete con sincerità , in quale categoria vi riconoscete? Odiatrice, Indifferente, Finta Indifferente, Cinica, Invasata?
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Lucyette
LOL
Io penso di essere a metà strada fra l'Indifferente e la Cinica, sennonché…
Beh: per me, San Valentino non è affatto un giorno come tutti gli altri; è un giorno "speciale" perché una volta, a San Valentino, mi è capitato di…
… dai: se non lo indovinate voi che leggete il mio blog, non lo indovina nessuno 😉
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StellaSenna
Io ero un'indifferente, però quest anno ho ricevuto una sorpresa… mi sa che ero una finta indifferente inconsapevole :))
Lucyette,
uhm…adesso ci penso…
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Lucyette
Beh, hai un sacco di tempo per pensarci, da qui a San Giorgio… 😉
Peraltro realizzo adesso che il 23 aprile, quest'anno, è Sabato Santo… insomma, una giornata adattissima al romanticismo e ai momenti di passione…
Okay, allora ne approfitto per dire quali sarebbero le mie feste di ripiego essendo quest'anno San Giorgio inutilizzabile: mi piace molto anche Tu B'av, perché è motivata da serie ragioni storico/religiose, e poi Sepandarmazgan, per il clima carnevalesco medievaleggiante che racchiude.
L'Amigo Segreto mi pare semplicemente geniale, ma ovviamente non è possibile festeggiarlo in Italia (se il destinatario non conosce la tradizione, si sente stalkerato e basta, povero :-P).
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berlic
Avevo scritto un coment qualche giorno fa ma splinder mi faceva i capricci…
Correzione: si scrive Altair, non Althair. Al tair, "L'aquila" (e difatti è la stella più luminosa di quella costellazione). Con Deneb e, appunto, Vega, forma il "triangolo estivo", cioè le tre stelle più luminose del cielo estivo.
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berlic
Avevo scritto un coment qualche giorno fa ma splinder mi faceva i capricci…
Correzione: si scrive Altair, non Althair. Al tair, "L'aquila" (e difatti è la stella più luminosa di quella costellazione). Con Deneb e, appunto, Vega, forma il "triangolo estivo", cioè le tre stelle più luminose del cielo estivo.
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Lucyette
E io avevo visto il tuo commento il 22 febbraio, ma ero di corsa e mi son sempre dimenticata di risponderti…
Grazie! Correggo subito!
E grazie anche per la notazione astronomica: a parte guardar le stelle quando sono stanca e ho voglia di star seduta a far niente mentre fisso il vuoto (solo che se dici "fisso il vuoto" ti prendono per autistica, mentre se dici "guardo le stelle" pensano tutti 'che animo romantico')… a parte quello, dicevo, non ci capisco assolutamente niente, di stelle e di pianeti! Quindi… grazie per la notizia!
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Lucyette
E io avevo visto il tuo commento il 22 febbraio, ma ero di corsa e mi son sempre dimenticata di risponderti…
Grazie! Correggo subito!
E grazie anche per la notazione astronomica: a parte guardar le stelle quando sono stanca e ho voglia di star seduta a far niente mentre fisso il vuoto (solo che se dici "fisso il vuoto" ti prendono per autistica, mentre se dici "guardo le stelle" pensano tutti 'che animo romantico')… a parte quello, dicevo, non ci capisco assolutamente niente, di stelle e di pianeti! Quindi… grazie per la notizia!
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