Storia e Folklore
A leggere certe agiografie di sante vergini dell’antichità, si tende a provare un po’ di compassione per quei poveri disgraziati dei loro fidanzati, andati in sposi a una donna di cui non conoscevano le reali intenzioni.
Se poi, l’agiografia delle suddette santi vergini viene letta in pausa pranzo da un libretto seicentesco che conteneva canovacci per la predicazione, il senso di compassione si fa ancora più straniante.
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Ma a questo punto uno potrebbe chiedersi: sì, okay tutte le belle cose che ci hai detto ieri… ma, concretamente, la gente come si convertiva? Oh, beh: questo è pane per i miei denti. È pieno il martirologio di Santi che non vedon l’ora di raccontare la propria storia… *** Ma che sant’uomo! ovverosia Tutto […]
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Se siete in una giornata no, signori, date retta a me: pensate a San Besso. Per quanto possiate essere jellati, c’è sempre chi sta peggio.
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La santa aveva avuto una intera vita per prepararsi al momento del martirio; si sentiva ragionevolmente pronta all’idea di dare la vita per Cristo.
Ma a essere stuprata?
Quello non l’aveva mai preso in considerazione. Quello era uno spiacevole fuoriprogramma.
Si ha un bel dire che basta essere un bravo cristiano nella vita di ogni giorno, per poter magari diventare Santi. E se qualcuno invece vuole fare qualcosa di eclatante? E se qualcuno vuol diventare Santo, lasciando un segno? Quella di oggi è la storia (estrema, e anche auspicabilmente esagerata, giacché qui siamo di fronte […]
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Una penna spuntata 