Formalità (Un post pirandelliano)

Uno, il blog di cui si sta parlando.
Nessuno, i motivi validi per perdere tempo su queste pagine.
Centomila i visitatori che, ad oggi, hanno sfogliato il Quadernetto, spinti da ragioni del tutto incomprensibili.Così è (se vi pare).
Ma non è una cosa seria!

11 risposte a "Formalità (Un post pirandelliano)"

  1. Lucyette

    Grazie!

    Eh, fra un po’ arrivo anche al compleanno: a maggio il mio blog festeggia…
    Uhm
    Volevo vedere se c’era un modo per definire il quinto anniversario (ad esempio il quinto anniversario di nozze, per dire): a quanto pare c’è, ed è "nozze di seta" (seta? )
    Quindi, a maggio il mio blog festeggia il suo compleanno di seta!

    A quanto pare, dovrei regalare dei confetti fucsia.
    Ussignur.
    Fuscia?

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  2. utente anonimo

    puoi sempre optare per un template fucsia…
    sarà un po’ un pugno in un occhio, ma per un giorno all’anno…
    magari con una novena di preparazione stile "calendario dell’avvento"?
    o forse presentato da un sant’uomo originale… ah no, i tuoi sono tutti originali… vabbè, a te la fantasia non manca!
    ciao
    Diego

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  3. Lucyette

    marinz, ma bloggare a soggetto non ha l’aria di venir bene…

    Quanto ai confetti fucsia… in effetti, sono meno peggio di quanto si possa immaginare! Li ho cercati su Google per togliermi la curiosità, e… guardate che carini!
    Beh, certo sono molto femminili, ma l’insieme non è brutto

    Diego, l’idea del template è buona: ho trovato questa piccola meraviglia che mi piace moltissimo. Elegante, raffinata, molto riposante… quei teschi sullo sfondo, poi, sono esattamente quello che ci vuole per mettere allegria mentre si festeggia un lieto evento…

    Massì, da qui a maggio riuscirò a farmi venire in mente qualcosa!

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  4. Lucyette

    Ester: ma ci vorrebbe una torta enorme, allora!

    Layla: i confetti, in effetti sono bellissimi!
    Poi, io ho una insana passione per le bomboniere: mi piace moltissimo guardarle; quando vedo un negozio di bomboniere, mi fermo sempre a ammirare la vetrina.
    Sono in crisi profonda con me stessa perché non ho la più pallida idea di comportarmi alla mia laurea: a quanto pare, a Pavia (cittadina universitaria) è abitudine molto comune fare una bomboniera per la laurea, cosa che io trovo decisamente eccessiva…
    … però, d’altro canto, le bomboniere che vedo in vetrina qui a Pavia sono così cariiine, con i libroni e la coroncina d’alloro… che mi tentano, e non poco! *_*

    … probabilmente cercherò un compromesso, e mi comprerò una bomboniera per me stessa, per ricordo
    Dici che la preparano, una bomboniera? Beh, penso di sì, che diamine…

    Astrid, grazie! 🙂

    Il template… è diverso da quelli che uso di solito, lo so: questo è molto bianco (ero indecisa fra questo, e uno un po’ più colorato), ma alla fine questo mi piaceva… lo trovavo molto elegante…
    Mi spiace che non ti faccia impazzire, (ma sono contenta che piaccia a Layla! :-D)

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  5. utente anonimo

    I confetti penso che oramai li facciano di tutti i colori, tranne forse il nero ma non escludo totalmente la possibilità che esistano.

    La bomboniera alla laurea la fanno anche qui da me, non tutti ma molti sicuramente, Mia sorella fece un ciuffetto rosso con confetti rossi e un oggettino d’argento: un tocco (quel cappello dei laureati americani…)

    Tra l’altro… ogni facoltà ha il suo colore, tipo da me è nero (ovviamente il colore più triste, ma si capisce), spesso di rimando la copertina delle tesi le fanno proprio del colore della facoltà.

    Beati, comunque, coloro che iniziano a pensare alla laurea 😛

    Bellissimo Pirandello! Complimenti per i 100mila visitatori 😛

    Daniele

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  6. Lucyette

    Sì: a Pavia o all’Aquila (che sono città universitarie per eccellenza), immagino che le bomboniere per la laurea siano abbastanza comuni. La mia "preoccupazione", piuttosto, è essere presa per matta dai miei amici di Torino, che poi sarebbero i destinatari principali delle ipotetiche bomboniere: a Torino, una cosa del genere è molto meno abituale. Forse perché Pavia "è" l’Università, e Torino sicuramente no… chiacchierando con i miei compagni di classe che sono rimasti a Torino, mi rendo conto che loro, lì, hanno molte meno tradizioni universitarie di noi pavesi.
    Quindi, ho paura che mi prendano per una pazza scatenata, se arrivo lì con una bomboniera 😛
    (Ché poi… io posso ancora ancora capire il senso di una bomboniera alla fine del corso di studi, ma per una laurea triennale? A me fanno molto ridere i festeggiamenti in pompa magna per una laurea triennale, sapendo che da lì al giorno dopo devi comunque rimetterti a studiare per la specialistica… )

    Invece, la tradizione di rilegare la tesi con una copertina dello stesso colore della propria facoltà, io la vorrei rispettare: ci va così poca fatica…
    L’unico problema è che il colore di Lettere è bianco, e una copertina bianca mi fa un po’ schifo: non so come si regolino le tipografie, perché una copertina bianchissima è proprio inguardabile
    Immagino che ci siano tutte le varianti del caso, come coi vestiti da sposa: panna, avorio, bianco-giallino, bianco-azzurro, bianco-rosa…

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