Il dilemma della bomboniera

“… sì, perché… caspita! Qui a Pavia, i prezzi dei locali sono altissimi, anche solo per un rinfresco!”.
“… ah sì?”.
“Sì, una cosa folle. Soprattutto se ti scegli un locale in centro. Ma scusa, tu non ti sei ancora informata?”.
“Ehm… effettivamente, n…”.
“Guarda, fai come me. Vai direttamente in campagna, tipo nell’Oltrepò: i prezzi sono molto più bassi. Ricordatelo”.
“Ehm, lo terrò a ment…”.
“Figurati: noi, con centoventi invitati, in provincia, paghiamo la metà di quanto ci avevano chiesto qui a Pavia. E il locale rimane aperto fino alle due di notte, così si può ballare fino a tarda sera”.
“…”.
“Che c’è?”.
“Scusa: hai detto centoventi invitati?”.
“Beh, sì: certo. Perché, scusa? Tu, quanti ne hai? Calcola i miei amici più stretti, i miei parenti con famiglie, i parenti del mio fidanzato, i suoi amici, gli amici dei genitori, e…”.
“I parenti del tuo fidanzato?!”.
“Sì, certamente. Pensa che carino: suo nonno viene appositamente da Matera”.
“…”.
“Ma ascolta: giusto per sapere, tu quanto hai speso per il vestito?”.
Eh?”.
“Sì, insomma. Io l’ho trovato in saldo, era un vero affarone, ma poi ho speso un sacco di soldi per abbinarci le scarpe adatte. Tipo duecentocinquenta euro, adesso non mi ricordo più: un po’ mi secca. Però son proprio belle, eh”.
“… ah beh, vorrei ben vedere…”.
“Guarda: in effetti, non pensavo che mi andassero via così tanti soldi. Aggiungici il costo dell’estetista, del parrucchiere… e poi le foto! Pare che le foto costino un sacco!”.
“… ah sì?”.
“Sì: è scandaloso. Sembra che certi eventi debbano essere solo alla portata dei milionari. Ma io dico: se uno magari non ha delle disponibilità economiche adeguate, come fa?”.
“… beh, suppongo che magari decida di tagliare sull’estetista…”.
“Ah beh. Sì, certo… però, insomma, spiace: magari ci terresti a una cosa fatta bene, no? È un giorno importante…
“Beh…”.
“Comunque, guarda, io sono più stressata per i preparativi che per tutto il resto. Ma poi, Lucia, mi domandavo: tu le hai fatte, le bomboniere?”.
“… scusa?”.
“Io sono molto combattuta. Non so che fare. Da un certo punto di vista, io lascerei perdere e mi limiterei a distribuire i confetti in sacchettini di tulle rosso. Però non so…”.
“…”.
“Cioè, boh: capisco che io gli pago il pranzo, ma gli invitati mi faranno dei regali costosi, no? Magari una bomboniera sarebbe carina, per ringraziarli… è una spesa in più, ma non so che fare. Dammi un consiglio: tu come ti sei orientata?”.

No: la ragazza non stava organizzando il suo matrimonio, se ve lo steste domandando.

(Io, semmai, mi domando cosa organizzerà fra due anni per festeggiare la sua laurea magistrale, se tanto mi da tanto.
Probabilmente aggiungerà la torta mulpiano, e il velo sui capelli…)

21 risposte a "Il dilemma della bomboniera"

  1. Lucyette

    Anche se – devo ammetterlo – certe bomboniere per la laurea sono proprio deliziose!
    Io ho una insana passione per le bomboniere, e trovo profondamente ingiusto che ci siano poche occasioni nella vita in cui la gente può sbizzarrirsi con questi oggettini meravigliosi. E – benché trovi assolutamente folle fare bomboniere per la laurea – nei negozi di Pavia ne ho viste alcune che erano oggettivamente splendide: diamo a Cesare quel ch'è di Cesare 😀

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  2. Lucyette

    Anche se – devo ammetterlo – certe bomboniere per la laurea sono proprio deliziose!
    Io ho una insana passione per le bomboniere, e trovo profondamente ingiusto che ci siano poche occasioni nella vita in cui la gente può sbizzarrirsi con questi oggettini meravigliosi. E – benché trovi assolutamente folle fare bomboniere per la laurea – nei negozi di Pavia ne ho viste alcune che erano oggettivamente splendide: diamo a Cesare quel ch'è di Cesare 😀

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  3. utente anonimo

    Scusa, ma questa ragazza è folle!!
    Al mio matrimonio eravamo 80 persone, anche se devo ammettere che eravamo pochini rispetto ad una media solita di 100 persone.
    Riguardo alle scarpe, è una cosa quasi indegna, a me (sempre per il matrimonio) avevano chiesto 350 nell'atelier, a me è cascata la mandibola e sono andata in un negozietto che le fa su ordinazione, bellissime, di pelle di capretto, 65 euro.

    Riguardo alle bomboniere di laurea, non ricordo quanto ho speso, forse 5 euro, delle coccinelle di Capodimonte (non so se conosci il genere)

    E la laurea era quinquennale…

    Aerie

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  4. utente anonimo

    Scusa, ma questa ragazza è folle!!
    Al mio matrimonio eravamo 80 persone, anche se devo ammettere che eravamo pochini rispetto ad una media solita di 100 persone.
    Riguardo alle scarpe, è una cosa quasi indegna, a me (sempre per il matrimonio) avevano chiesto 350 nell'atelier, a me è cascata la mandibola e sono andata in un negozietto che le fa su ordinazione, bellissime, di pelle di capretto, 65 euro.

    Riguardo alle bomboniere di laurea, non ricordo quanto ho speso, forse 5 euro, delle coccinelle di Capodimonte (non so se conosci il genere)

    E la laurea era quinquennale…

    Aerie

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  5. Lucyette

    Beh, sì, non mi sembrava molto a posto…

    350 per un paio di scarpe è un prezzo da denuncia: peraltro, quanto costa un vestito da sposa, in media? Perché, secondo me, a farselo fare dal sarto si risparmia: se ti sparano 350 euro per un paio di scarpe, non oso immaginare per un abito completo…
    Mi stupiscono semmai i 65 per un paio di scarpe artigianali: così poco?!
    Io (anche perché ho "qualche" problema ai piedi), compro poche scarpe ma le compro sempre di buona marca, altrimenti il piede si stanca e mi si affatica. Chessò: Melluso, Valleverde, & co. Quindi, sono abituata a spendere circa 80 euro a paio: non pensavo che si spendesse di meno, a farsele fare apposta! Quasi quasi vado a informarmi e mi faccio fare un modello su misura anch'io, la prossima volta che ho bisogno… 😀

    Uh, le ceramiche di Capodimonte!
    Che carine: a me piacciono molto!

    Io, invece, avendo gusti un po' infantili per certe cose, mi ero innamorata di alcune bomboniere che avevo visto in una vetrina di Pavia: praticamente, era la statuetta di una bambina vestita da laureata che sventolava tutta contenta la sua pergamena di laurea. Era proprio carina!
    Assolutamente inutile, come ogni bomboniera che si rispetti, ma carina… 😛

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  6. Lucyette

    Beh, sì, non mi sembrava molto a posto…

    350 per un paio di scarpe è un prezzo da denuncia: peraltro, quanto costa un vestito da sposa, in media? Perché, secondo me, a farselo fare dal sarto si risparmia: se ti sparano 350 euro per un paio di scarpe, non oso immaginare per un abito completo…
    Mi stupiscono semmai i 65 per un paio di scarpe artigianali: così poco?!
    Io (anche perché ho "qualche" problema ai piedi), compro poche scarpe ma le compro sempre di buona marca, altrimenti il piede si stanca e mi si affatica. Chessò: Melluso, Valleverde, & co. Quindi, sono abituata a spendere circa 80 euro a paio: non pensavo che si spendesse di meno, a farsele fare apposta! Quasi quasi vado a informarmi e mi faccio fare un modello su misura anch'io, la prossima volta che ho bisogno… 😀

    Uh, le ceramiche di Capodimonte!
    Che carine: a me piacciono molto!

    Io, invece, avendo gusti un po' infantili per certe cose, mi ero innamorata di alcune bomboniere che avevo visto in una vetrina di Pavia: praticamente, era la statuetta di una bambina vestita da laureata che sventolava tutta contenta la sua pergamena di laurea. Era proprio carina!
    Assolutamente inutile, come ogni bomboniera che si rispetti, ma carina… 😛

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  7. Seavessi

    ma ti sei laureata? ma quando ma come?

    A me le bomboniere per la laurea – che non ho fatto, e neanche la festa – piacciono, perché di solito sono civette e mi piaccino le civette i gufi & co 🙂

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  8. Seavessi

    ma ti sei laureata? ma quando ma come?

    A me le bomboniere per la laurea – che non ho fatto, e neanche la festa – piacciono, perché di solito sono civette e mi piaccino le civette i gufi & co 🙂

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  9. StellaSenna

    Ma… era l'organizzazione della festa di laurea triennale?
    Apperò!!

    Sulle scaroe non dico nulla… a me è capitato di spendere di piu e senza bisogno di un'occasione speciale…ma io ho una specie di malattia che mi obbliga ad acquistare scarpe :))

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  10. StellaSenna

    Ma… era l'organizzazione della festa di laurea triennale?
    Apperò!!

    Sulle scaroe non dico nulla… a me è capitato di spendere di piu e senza bisogno di un'occasione speciale…ma io ho una specie di malattia che mi obbliga ad acquistare scarpe :))

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  11. utente anonimo

    Mia sorella alla laurea quinquennale ha fatto il tocco da laureato d'argento… era l'epoca che si usavano oggettini d'argento, infatti poco dopo alla mia comunione ho fatto il pianoforte d'argento (che poi… io sono suono il pianoforte, perchè cappero ho scelto un pianoforte???? ahhh ecco, era anche il periodo del pianoforte, praticamente in casa ne avrò 4-5 di 4-5 comunioni diverse U_u che mode pazze)

    Penso che il vestito sia importante, ma la festa… U_u io non la farei e non la farò

    Daniele

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  12. utente anonimo

    Mia sorella alla laurea quinquennale ha fatto il tocco da laureato d'argento… era l'epoca che si usavano oggettini d'argento, infatti poco dopo alla mia comunione ho fatto il pianoforte d'argento (che poi… io sono suono il pianoforte, perchè cappero ho scelto un pianoforte???? ahhh ecco, era anche il periodo del pianoforte, praticamente in casa ne avrò 4-5 di 4-5 comunioni diverse U_u che mode pazze)

    Penso che il vestito sia importante, ma la festa… U_u io non la farei e non la farò

    Daniele

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  13. Lucyette

    Seavessi, bomboniere a forma di civetta? Uh che carine!
    Non ne ho mai viste, ma in effetti devono essere carine, come soggetto… 🙂

    Ebbene sì: mi sono laureata, nel (voluto) silenzio generale… ma scusa, a te non l'avevo detto? O.o Mi sembrava di avertelo accennato in un messaggio privato, me lo sto sognando? O.o

    Stella, guarda: questa passione per le scarpe, proprio non la capisco. Cioè: ovviamente mi rendo conto che c'è una scarpa adeguata ad ogni contesto, e quindi anch'io ho un certo numero (tipo una decina) di scarpe da abbinare ai vari vestiti… ma per il resto, le scarpe non mi interessano proprio. Nemmeno le borse, al limite. Non è un "genere" che mi attira.
    I vestiti sì, di vestiti ne ho obiettivamente molti, ma le scarpe non mi appassionano affatto. Purché non stoni con l'abito, qualunque scarpa va bene.
    A ognuno il suo… 🙂

    Daniele, oggettini d'argento? Che strano, non ricordo! Più o meno, immagino che tu abbia fatto la comunione più o meno negli stessi anni in cui l'ho fatta io: gli oggettini d'argento non li ho mai visti, sai?
    Io ricordo che all'epoca andavano di moda le bomboniere con le ballerine: piccole statuette in resina di bimbe in tutù. Mi piacevano un sacco, anche perché all'epoca studiavo danza, ma in quegli anni erano davvero troppo inflazionate e quindi alla fine abbiamo scelto altro. Per la comunione, avevamo preso dei graziosi tulipani in legno che effettivamente facevano un bel colpo d'occhio, assieme, essendo tutti colorati. Per la cresima, che era stata l'8 dicembre, avevamo optato per dei fiorellini in vetro nei toni di verde ed oro: tinte natalizie, vista l'epoca.
    A me piacciono molto, le bomboniere: peccato che ci siano poche occasioni per usarle, perché le trovo deliziose… 😉

    Questione vestito per la laurea.
    Beh, sì: io trovo che sia importante, nel senso che non è "professionale" andare a laurearsi in jeans e maglietta, d'accordo. Bisogna avere un abbigliamento consono al contesto che è un contesto ufficiale, per carità del cielo.
    Ma, per come la vedo io, trovo un po' assurdo:

    1) spendere una barcata di soldi per comprare un vestito nuovo.
    Cioè, boh. A meno di ragazze iper-sportive che non hanno un vestito formale che sia uno, io trovo eccessivo andare a comprarsi un vestito formale (e quindi costoso) apposta, soprattutto se poi magari non hai occasione di usarlo spesso. Io avevo già dei vestiti adatti all'occasione e non mi è nemmeno passato per l'anticamera del cervello di andare a comprarne un altro apposta, mentre invece molte mie amiche erano tutte eccitate all'idea di "oooh, wow, domani vado a cercare il mio vestito per la laurea, che emozione!", manco fosse un vestito da sposa.

    2) idem come sopra per quanto riguarda il fatto (tutto femminile, vabbeh) di andare dal parrucchiere e dall'estetista per farsi fare la messa in piega eccetera. No, non sono d'accordo: la tua laurea non è il momento in cui tu devi essere bella o devi essere festeggiata e ricoperta di fiori; è il momento in cui tu devi essere preparata, adulta, e professionale.
    Il tailleur ha senso; il make-up artist no.
    (Per come la vedo io, eh)

    3) una cosa che mi fa proprio ridere è vedere delle ragazze iper-sportive, e palesemente non abituate a un certo tipo di abbigliamento, che il giorno della laurea si vestono come se fossero al ballo delle debuttanti.
    Agli amici vien da ridere, perché stentano quasi a riconoscerle; quanto alle laureate, 'ste poverette rischiano anche di far brutte figure… perché non è che sia proprio facile camminare su un tacco alto o scendere dalla macchina con la gonna stretta, se non sei abituata a farlo e non l'hai mai fatto.
    Secondo me, se tu non sei abituata a girare in tailleur (ed è anche normale se hai 22 anni, voglio dire: non è infamante), ci sono tante altre alternative. Magari puoi comprare un completino elegante ma comunque più "informale"; non è detto che tutti debbano andare lì in tailleur o con la gonna.

    Però credo che questi siano i dipici dilemmi stilistici femminili, vero?
    Per un maschio, credo che un completo giacca-cravatta sia quasi d'obbligo; e non credo che ci siano rischi collaterali tipo cader dai tacchi alti o cose simili… 😉

    P.S. Dopo tutto 'sto sproloquio modaiolo, mi sembra il minimo anche dirvi come mi ero vestita io, giusto per coerenza 😛
    Io avevo un semplicissimo vestito nero, senza ricami o lavorazioni o cuciture strane o niente: maniche lunghe, gonna al ginocchio leggermente svasata… un vestito nero da orfanella, in pratica 😛
    Sopra ci avevo messo una spillina dorata giusto per dar un minimo di colore.
    Come trucco, solo il classico fondotinta e un po' di mascara, e capelli normalissimi come ce li ho tutti i giorni… Insomma, mi son vestita come potrei vestirmi per andare in ufficio o in qualsiasi altro contesto professionale, appunto. Secondo me, lo stile dovrebbe essere quello, senza eccessi.

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  14. Lucyette

    Seavessi, bomboniere a forma di civetta? Uh che carine!
    Non ne ho mai viste, ma in effetti devono essere carine, come soggetto… 🙂

    Ebbene sì: mi sono laureata, nel (voluto) silenzio generale… ma scusa, a te non l'avevo detto? O.o Mi sembrava di avertelo accennato in un messaggio privato, me lo sto sognando? O.o

    Stella, guarda: questa passione per le scarpe, proprio non la capisco. Cioè: ovviamente mi rendo conto che c'è una scarpa adeguata ad ogni contesto, e quindi anch'io ho un certo numero (tipo una decina) di scarpe da abbinare ai vari vestiti… ma per il resto, le scarpe non mi interessano proprio. Nemmeno le borse, al limite. Non è un "genere" che mi attira.
    I vestiti sì, di vestiti ne ho obiettivamente molti, ma le scarpe non mi appassionano affatto. Purché non stoni con l'abito, qualunque scarpa va bene.
    A ognuno il suo… 🙂

    Daniele, oggettini d'argento? Che strano, non ricordo! Più o meno, immagino che tu abbia fatto la comunione più o meno negli stessi anni in cui l'ho fatta io: gli oggettini d'argento non li ho mai visti, sai?
    Io ricordo che all'epoca andavano di moda le bomboniere con le ballerine: piccole statuette in resina di bimbe in tutù. Mi piacevano un sacco, anche perché all'epoca studiavo danza, ma in quegli anni erano davvero troppo inflazionate e quindi alla fine abbiamo scelto altro. Per la comunione, avevamo preso dei graziosi tulipani in legno che effettivamente facevano un bel colpo d'occhio, assieme, essendo tutti colorati. Per la cresima, che era stata l'8 dicembre, avevamo optato per dei fiorellini in vetro nei toni di verde ed oro: tinte natalizie, vista l'epoca.
    A me piacciono molto, le bomboniere: peccato che ci siano poche occasioni per usarle, perché le trovo deliziose… 😉

    Questione vestito per la laurea.
    Beh, sì: io trovo che sia importante, nel senso che non è "professionale" andare a laurearsi in jeans e maglietta, d'accordo. Bisogna avere un abbigliamento consono al contesto che è un contesto ufficiale, per carità del cielo.
    Ma, per come la vedo io, trovo un po' assurdo:

    1) spendere una barcata di soldi per comprare un vestito nuovo.
    Cioè, boh. A meno di ragazze iper-sportive che non hanno un vestito formale che sia uno, io trovo eccessivo andare a comprarsi un vestito formale (e quindi costoso) apposta, soprattutto se poi magari non hai occasione di usarlo spesso. Io avevo già dei vestiti adatti all'occasione e non mi è nemmeno passato per l'anticamera del cervello di andare a comprarne un altro apposta, mentre invece molte mie amiche erano tutte eccitate all'idea di "oooh, wow, domani vado a cercare il mio vestito per la laurea, che emozione!", manco fosse un vestito da sposa.

    2) idem come sopra per quanto riguarda il fatto (tutto femminile, vabbeh) di andare dal parrucchiere e dall'estetista per farsi fare la messa in piega eccetera. No, non sono d'accordo: la tua laurea non è il momento in cui tu devi essere bella o devi essere festeggiata e ricoperta di fiori; è il momento in cui tu devi essere preparata, adulta, e professionale.
    Il tailleur ha senso; il make-up artist no.
    (Per come la vedo io, eh)

    3) una cosa che mi fa proprio ridere è vedere delle ragazze iper-sportive, e palesemente non abituate a un certo tipo di abbigliamento, che il giorno della laurea si vestono come se fossero al ballo delle debuttanti.
    Agli amici vien da ridere, perché stentano quasi a riconoscerle; quanto alle laureate, 'ste poverette rischiano anche di far brutte figure… perché non è che sia proprio facile camminare su un tacco alto o scendere dalla macchina con la gonna stretta, se non sei abituata a farlo e non l'hai mai fatto.
    Secondo me, se tu non sei abituata a girare in tailleur (ed è anche normale se hai 22 anni, voglio dire: non è infamante), ci sono tante altre alternative. Magari puoi comprare un completino elegante ma comunque più "informale"; non è detto che tutti debbano andare lì in tailleur o con la gonna.

    Però credo che questi siano i dipici dilemmi stilistici femminili, vero?
    Per un maschio, credo che un completo giacca-cravatta sia quasi d'obbligo; e non credo che ci siano rischi collaterali tipo cader dai tacchi alti o cose simili… 😉

    P.S. Dopo tutto 'sto sproloquio modaiolo, mi sembra il minimo anche dirvi come mi ero vestita io, giusto per coerenza 😛
    Io avevo un semplicissimo vestito nero, senza ricami o lavorazioni o cuciture strane o niente: maniche lunghe, gonna al ginocchio leggermente svasata… un vestito nero da orfanella, in pratica 😛
    Sopra ci avevo messo una spillina dorata giusto per dar un minimo di colore.
    Come trucco, solo il classico fondotinta e un po' di mascara, e capelli normalissimi come ce li ho tutti i giorni… Insomma, mi son vestita come potrei vestirmi per andare in ufficio o in qualsiasi altro contesto professionale, appunto. Secondo me, lo stile dovrebbe essere quello, senza eccessi.

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  15. utente anonimo

    Sullo stile della laurea sono d'accordo, professionale, non è una cerimonia tipo cresima, bisogna essere sobri.

    Riguardo alle scarpe, informati, anche io non pensavo di spendere quella cifra, una bella sorpresa !

    Per gli abiti da sposa, il prezzo va dai 1500 ai 10000(!!!) euro.
    Il mio l'ho pagato circa 3000, modestamente un vestito bellissimo, di seta col corpino ricamato (per cui aveva una certa lavorazione); penso che comprarlo nel negozio sia più economico rispetto al sarto.
    In realtà, sono tutti sarti, però alcuni hanno vestiti già pronti che poi vengono adattati (quasi tutti i negozi, dagli atelier ai sarti più piccoli), altri sarti te lo fanno su misura, ma penso che venga una cifra assurda.

    La differenza di prezzo è sicuramente dovuta alla qualità e alla lavorazione (ti assicuro che si vede), però anche in questo caso vale la moda, il vestito firmato da tizio e caio, il vestito di moda.

    Per il vestito, visto che la qualità e la lavorazione si vedono, vale la pena dispendere un po' di più (però sempre senza svenarsi), riguardo alle scarpe e anche agli accessori, c'è una speculazione assurda, per cui mi sono rifiutata di prestarmi a questa follia!!

    Aerie

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  16. utente anonimo

    Sullo stile della laurea sono d'accordo, professionale, non è una cerimonia tipo cresima, bisogna essere sobri.

    Riguardo alle scarpe, informati, anche io non pensavo di spendere quella cifra, una bella sorpresa !

    Per gli abiti da sposa, il prezzo va dai 1500 ai 10000(!!!) euro.
    Il mio l'ho pagato circa 3000, modestamente un vestito bellissimo, di seta col corpino ricamato (per cui aveva una certa lavorazione); penso che comprarlo nel negozio sia più economico rispetto al sarto.
    In realtà, sono tutti sarti, però alcuni hanno vestiti già pronti che poi vengono adattati (quasi tutti i negozi, dagli atelier ai sarti più piccoli), altri sarti te lo fanno su misura, ma penso che venga una cifra assurda.

    La differenza di prezzo è sicuramente dovuta alla qualità e alla lavorazione (ti assicuro che si vede), però anche in questo caso vale la moda, il vestito firmato da tizio e caio, il vestito di moda.

    Per il vestito, visto che la qualità e la lavorazione si vedono, vale la pena dispendere un po' di più (però sempre senza svenarsi), riguardo alle scarpe e anche agli accessori, c'è una speculazione assurda, per cui mi sono rifiutata di prestarmi a questa follia!!

    Aerie

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  17. berlic

    Per il nostro matrimonio, io e mia moglie siamo riusciti a risparmiare un sacco con tutta una serie di accorgimenti – che so, la bomboniera era un segnalibro d'argento fatto da un argentiere (un tizio incredibile, da racconto di questo blog) presentatoci da nostri amici che ci aveva preso meno del souvenir da bancarella…
    Però c'erano 250 invitati, già sfoltiti. Vuoi festeggiare senza gli amici? E ne è valsa la pena, una giornata perfetta.

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  18. berlic

    Per il nostro matrimonio, io e mia moglie siamo riusciti a risparmiare un sacco con tutta una serie di accorgimenti – che so, la bomboniera era un segnalibro d'argento fatto da un argentiere (un tizio incredibile, da racconto di questo blog) presentatoci da nostri amici che ci aveva preso meno del souvenir da bancarella…
    Però c'erano 250 invitati, già sfoltiti. Vuoi festeggiare senza gli amici? E ne è valsa la pena, una giornata perfetta.

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  19. Lucyette

    250 invitati già sfoltiti???
    LOL, quando sento queste cose incomincio a vergognarmi di me stessa e a realizzare che, , sono veramente una sociopatica malmostosa. Facendo mente locale, se dovessi sposarmi in questo preciso istante, io penso che inviterei… uhm… sei persone, parenti esclusi?
    Sì, credo che sarebbero effettivamente sei. (Di costoro, uno sarebbe l'organista e l'altro il sacerdote, quindi avrei un totale di quattro invitati seduti fra i banchi).

    Ho una vita sociale molto limitata, aehm.
    Pensavo che fosse una peculiarità di noialtri piemontesi, ma se tu mi dici che avete tirato su 125 invitati a testa… :-DD

    Aerie, 10.000 euro per un vestito che si usa per mezza giornata?!?
    Ma chi è che spende 10.000 euro per un vestito da sposa?! E di cos'è fatto, cesellato di diamanti?!

    Sai cosa? Io credo che si risparmi ad andare dal sarto, se vuoi un vestito molto semplice.
    Tipo: se tu avevi il corpino ricamato, ovviamente è un lavoro lungo che il sarto ti fa pagare profumatamente. Però, io credo che, se una ha in mente un vestito molto semplice (chessò: abito in stile impero, senza sottogonna, senza troppe lavorazioni, eccetera), un sarto possa essere conveniente.
    Io, l'anno scorso, sono andata da un sarto a farmi aggiustare un vestito. "Aggiustare" è un eufemismo, praticamente me l'ha rifatto addosso.
    Avevo necessità assoluta di comprare urgentemente un vestito con certe caratteristiche, e non riuscivo assolutamente a trovarne uno. Alla fine, presa da disperazione, ne ho comprato uno che era enorme ma che rispondeva più o meno ai requisiti richiesti. Essendo enorme, sono andata da un sarto a farmelo adattare, e, già che c'ero, gli ho chiesto quanto mi sarebbe costato farmelo fare da lui direttamente (vista tutta la fatica che avevo fatto per trovarlo).
    Lui mi aveva detto che, nel caso di vestiti semplici come il mio (quindi senza ricami, lavorazioni particolari, eccetera), la cosa che costa di più è la stoffa. Se uno va dal sarto con largo (molto largo) anticipo e gli spiega di che stoffa ha bisogno, il sarto riesce probabilmente ad approfittare di qualche offerta (es. case di moda che ogni tre/sei mesi vendono a prezzo scontato le stoffe che sono rimaste inutilizzate dalla collezione precedente). Quindi magari riesce a trovare una buona occasione e ti fa risparmiare.
    Dopodiché, mi diceva che la confezione del vestito, di per sè, non è molto costosa (se appunto si tratta di prendere un cartamodello già pronto, tagliare, e cucire, senza stare a perdere troppo tempo coi dettagli). Lui aveva stimato che, per un vestito come il mio (cotone, lungo fino al ginocchio, maniche al gomito, lavorazione semplicissima), avrei speso circa 120 euro.
    Calcolando che il vestito mi era costato 75 euro e i ritocchi del sarto eran costati 20, quasi quasi… 😀

    Beh, ovvio: il mio era un vestito semplicissimo; un vestito da sposa è per forza di cose più elaborato.
    Ma se una vuole un vestito semplice e lineare, forse forse conviene il sarto. Almeno non paghi la marca, voglio dire.

    Io ero convinta che andare dal sarto costasse tantissimo (mi aspettavo, chessò, 500 euro a vestito), e invece… 🙂

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  20. utente anonimo

    uahahahah mi rincuori…ieri una mia collega mi ha fatto vedere il suo abito+ giacchina rigorosamente di uno stilista francese… ma solo 500 euro in tutto… io cosi: 0_0 ehm vorrei spendere circa 5 volte meno….

    ah e poi si, anche lei le bomboniere… buahahahahah, ma non scherziamo!

    Simo

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  21. utente anonimo

    uahahahah mi rincuori…ieri una mia collega mi ha fatto vedere il suo abito+ giacchina rigorosamente di uno stilista francese… ma solo 500 euro in tutto… io cosi: 0_0 ehm vorrei spendere circa 5 volte meno….

    ah e poi si, anche lei le bomboniere… buahahahahah, ma non scherziamo!

    Simo

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