Nel caso in cui qualcuno si domandasse com’è che son sparita dalla circolazione: sto preparando tre esami contemporaneamente. E scrivendo la tesi di laurea. E concludendo, anche con una certa urgenza, l’inventariazione di un archivio.
Viste le attuali circostanze, temo di essere pienamente giustificata se, in questo periodo, mi limiterò ad aggiornare il blog con cadenza alquanto irregolare.
E con post dal contenuto poco originale, soprattutto – ad esempio, oggi vorrei parlarvi di un, ehm, fatto di cronaca, nel senso che l’ho tratto dal sito Internet dell’Huffington Post, che obiettivamente parla di cronaca. Il fatto che la notizia sia datata 28 gennaio, mentre adesso siamo a maggio, è un dettaglio insignificante, e quindi proseguiamo con la mia fantastica notizia di cronaca. Sono una blogger molto sul pezzo, come si vede.
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Avete presente quelle ditte tipo la Avon, la Tupperware, la Stanhome? Insomma: quelle ditte che non vendono tramite negozi, ma preferiscono organizzare delle piccole riunioni in cui un gruppetto di aspiranti clienti invita a casa un’addetta alle vendite e richiede una dimostrazione a domicilio, valutando l’acquisto nella quiete del suo salotto?
Ecco, appunto. Personalmente, non so se in Italia ci siano anche delle gioiellerie che operano con questa strategia di marketing… ma, a quanto pare, in Florida ce ne sono. O almeno, ce n’è una. E qui arriviamo al nostro appassionante fatto di cronaca, in cui una rappresentante di gioielli sta speranzosamente dando il via a una di queste dimostrazioni. Ci sono lei, ci sono i suoi gioielli, e ci sono una quindicina di potenziali clienti, che sorseggiano un té nel salotto di una certa Jacquie Hagler, che ha messo la sua casa a disposizione per questo party.
E poi, c’è lui.
Passamontagna, bandana sulla bocca, guanti alle mani ed armi cariche.
Il perfido criminale fa irruzione nell’appartamento, puntando la sua pistola contro le incolpevoli signore. Sa che in quella casa si sta tenendo una riunione promozionale, sa che quel salotto è pieno di gioielli, e sa che rubarli tutti sarebbe, non dico il colpo del secolo, ma quantomeno il colpo del mese.
E quindi, il laido delinquente fa irruzione nell’appartamento: punta la pistola sulla padrona di casa, urla di volere immediatamente tutti i gioielli, e tutti i soldi delle presenti e tutti i loro telefoni cellulari. Sventola la sua arma con fare minaccioso e, fra sé e sé, si fa anche i complimenti, perché wow, veh che questo è un colpaccio per davvero!
C’era solo un dettaglio che il perfido criminale non aveva tenuto in considerazione, mentre architettava il suo diabolico piano. E cioè, la fervida fede – mettiamola così – della signora Jacquie Hagler.
La quale – trovandosi faccia a faccia con criminale armato di pistola che minacciava di morte lei e le sue quindici ospiti – non trovò niente di meglio da fare che alzarsi dal divano, ed annunciare solennemente: “nel nome del Signore, ti ordino di uscire immediatamente da questa casa!”.
Il ladro, chissà perché, ebbe comprensibilmente qualche momento di esitazione.
Frattanto, le quindici donne che si trovavano nel salotto della signora Hagler contemplarono la scena, cominciarono a farsi qualche domanda, e poi scoppiarono a ridere.
Perché… ma sì, dai. Se voi foste in un appartamento, e vedeste un criminale armato che fa irruzione nel salotto, e vedeste una vostra amica che senza dar cenno di scomporsi cammina verso il criminale intimandogli di uscire dall’appartamento in nome del Signore… beh: voi, cosa pensereste?
Io penserei che alla mia amica ha dato di volta il cervello o che in alternativa sono dentro a una candid camera: le quindici signore invitate alla dimostrazione pensarono che si trattasse di una innovativa strategia di marketing, “i nostri gioielli sono così preziosi che tutti i ladri se li contendono”, e quindi cominciarono a ridacchiare deliziate. Una di loro, nello specifico, lanciò ilare un’occhiata al ladro, e poi commentò “oh, ma andiamo! Si vede lontano un miglio, che questa è una pistola ad acqua!”.
Sempre più turbato, il ladro lanciò un’occhiata incerta alla sua calibro-qualcosa assolutamente pronta a uccidere. Con la vaga impressione che qualcosa stesse cominciando a sfuggirgli di mano, il criminale cercò di darsi un tono puntando la sua pistola sulla testa di quella sciacquetta. “Non sto scherzando!”, precisò minacciosamente. “Datemi i vostri soldi, o giuro che le sparo!”.
Risatine giubilanti da parte della signora minacciata di morte, orgogliosa di essersi guadagnata una parte attiva nello sketch.
La signora Jacquie Hagler, però non si divertiva affatto. In fin dei conti, c’era un pazzo criminale che si aggirava nel suo salotto con una pistola carica, minacciando morte per le sue ospiti. Inizialmente, anche Jacquie aveva pensato a una esilarante candid camera (minuti prima, la rappresentate di gioielli aveva anche accennato qualcosa a proposito di una sorpresa per la serata…); ma a un rapido sguardo, la rappresentante di gioielli sembrava davvero terrorizzata, e, cavolo, c’era un tizio armato nel salotto di casa sua…
La signora Hadler sentì la rabbia che montava. Avanzò minacciosamente contrò il criminale armato, puntò il suo dito contro la porta, e urlò con tutto il fiato che aveva in gola. “IO TI ORDINO! NEL NOME DEL SIGNORE! DI USCIRE! IMMEDIATAMENTE! DA QUESTA CASA!”.
L’invitata con la pistola puntata alla tempia rise ancor più forte; era estasiata. Le altre quattordici invitate decisero che dovevano pur fare qualcosa per guadagnarsi un posto in questa candid camera, e – visto che l’anfitriona l’aveva buttata sul divino – cominciarono a gridare ilari: “JESUS! JESUS!!!”.
E quattordici donne cominciarono a inneggiare a gran voce al nome del Signore, mentre la padrona di casa continuava a puntare il dito contro il ladro urlando con tutta la sua forza: “VATTENE, IN NOME DI DIO!”.
(“JESUS! JESUS! JESUS! JESUS!!”).
La donna minacciata di morte gridava più forte di tutte.
(“JESUS! JESUS! JESUS! JESUS!!”).
Non so cosa avreste fatto voi, al posto del ladro, in questa circostanza, ma il nostro sfortunato aspirante omicida ci perse circa diec’anni di vita. Come testimoniò più tardi la signora Hagler parlando ai giornalisti, si vide chiaramente il suo sguardo passare dall’incredulo al terrorizzato, con un guizzo di pura angoscia. (La signora Hagler aggiunge pure che, secondo lei, il ladro era così angosciato perché aveva visto gli angeli custodi delle presenti).
Facendo dietrofront e correndo via più forte che poteva, lo sfortunato criminale si guadagnò la fuga da quella banda di pazze. (“Davvero!”, insiste la signora Hagler. “Era come se fosse di fronte a una qualche apparizione che non riusciva a spiegarsi!”). Per poi essere tristemente arrestato poche ore più tardi… ma questa è, ahilui, un’altra triste storia.
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E poi dicono che Cristo è insensibile alle nostre preghiere e non interviene mai quando Lo invochiamo…
filia ecclesiae
Se negli States sono pazzerelli, di sicuro in cielo non si è di mano. Ora so, se mai ci arriverò, che non mi annoierò affatto come temevo fino a pochi anni fa. Vuoi mettere, tutto il giorno preghiere, osanne e alleluie…brrrr. o.O
Bene, ora so perché sei sparita dalla circolazione e ti assicuro una preghiera per il tuo superlavoro. Mi raccomando: nutriti!!! *_°
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Seavessi Tempo
mi ricorda un articolo che avevo letto su una rapina in posta… il rapinatore agitatissimo sibila alla cassiera questa è una rapinaaaahhhh!!!
e la cassiera: guardi, ha sbagliato fila, il prossimo prego.
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