
Sibilia e Pierina, le streghe che si lanciarono in un gioco pericoloso
Due giovani donne, due perplessi inquisitori e una misteriosa “Signora del Gioco”. Sullo sfondo, una Milano di fine Trecento in cui tutto sta cambiando.
Read More…Storia e Folklore
Due giovani donne, due perplessi inquisitori e una misteriosa “Signora del Gioco”. Sullo sfondo, una Milano di fine Trecento in cui tutto sta cambiando.
Read More…Al Ridenour la definisce “una creatura fatta di dualità, che appare in momenti prestabiliti del periodo invernale per punire o ricompensare sulla base del comportamento che è stato tenuto”.
Ma chi è davvero Perchta?
Non bisognerebbe fare queste cose, è peccato, ripetevano stancamente i confessori medievali. È una superstizione sciocca, aggiungevano: è un inutile spreco di risorse.
Ma avevano l’aria di essere loro i primi a non voler insistere più tanto. E nel frattempo, nelle case dei contadini, questa tradizione andava avanti indisturbata.
Read More…Escono dalle loro tane nel lasso di tempo che va tra il 4 e il 6 dicembre. Si annunciano col cupo suono di campanacci, si aggirano minacciosi per la città; si mormora che siano lì per intercessione dei santi Nicola e Barbara. Potrebbero sembrare esseri mostruosi, ma in realtà hanno un cuore buono, come scoprirà chi vorrà aprir loro le porte.
Read More…Variamento noto come “galettes des Rois” o (qui in Piemonte) “focaccia della Befana”, questo dolce non può mancare sulla mia tavola, all’Epifania.
Forse ispirato ad antiche usanze monastiche medievali, è un… gustosissimo modo per dire addio alle feste in un clima di risate e allegria!
Read More…Tra vecchietti picchiatori, fate dispettose, veri e propri troll mangiabambini… c’è di che aver paura, nella notte di Natale!
Read More…‘na pazza scatenata isterica. Una vecchierella come la Befana – con molte cose in comune, con la Befana! – che ogni anno, nella vigilia dell’Epifania, visita le case dei Tedeschi nel suo vestito sporco e logoro, alla ricerca di qualcosa di buono. Se si sente ben accolta, può anche valutare di lasciare un dono come […]
Read More…Come sia venuto in mente, agli Svedesi (protestanti!) di affezionarsi a una santa (cattolica!) la cui mission è entrare nelle altrui camere da letto con un pericolante candelabro piazzato in testa: questo, è un gran mistero.
Non è ben chiaro come mai la festa di Santa Lucia sia così popolare in Svezia. Sembra sbucare dal nulla verso fine Settecento, apparentemente senza motivo.
Deve il nome a quello della buona contessa Henriette (o Ariet) di Montbeliard, che in quella zona era passata alla Storia per la sua generosità, sul finir del Medio Evo. Oppure – non c’è accordo fra gli storici – il suo nome è un adattamento del latino “aeria”, “divinità dell’aria”. Fatto sta che tante Airie, […]
Read More…Bruno Bettelheim, che da psicoanalista ha scritto diversi libri sull’educazione dei bambini e sul loro rapporto con il mondo fantastico, ricorda con nostalgia il modo in cui festeggiava il Natale in Austria da bambino.
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