Ostensione / 2. Le grandi domande dell'uomo

"Signori e signore, ben arrivati a Torino! Spero che abbiate fatto buon viaggio", urlo a una settantina di pellegrini che sta scendendo dal suo pullman, "e spero che possiate vivere il pellegrinaggio alla Sindone nel migliore di tutti i modi. Io vi accompagnerò lungo il percorso", aggiungo dandomi un tono molto professionale, "e starò con voi fino all'uscita: per qualsiasi cosa, per qualsiasi domanda, vi prego di rivolgermi a me senza nessun problema. Se c'è qualcosa che posso fare, qualche informazione che vi serve, qualsiasi cosa che possa occorrervi durante il pellegrinaggio fino al Duomo, davvero, non fatevi problemi".

Un signore alza la mano, si schiarisce la gola: vuol fare una domanda. Sorrido, e mi preparo psicologicamente: vorrà informazioni sulla storia della Sindone? Descrizioni architettoniche sulla cappella del Guarini? Delucidazioni sulla festa liturgica del 4 maggio? Dettagli tecnici sugli allestimenti nel percorso?

"Signorina, io avrei una domanda, ecco", mi informa lui, con gran naturalezza. "Volevo sapere: una volta vista la Sindone, dov'è che posso andare, per comprare i gandujotti?".

16 risposte a "Ostensione / 2. Le grandi domande dell'uomo"

  1. Lucyette

    E a proposito di priorità: il lucido delirio dei miei centododici pellegrini, che mi chiedevano di accompagnarli nella loro disperata ricerca di una "tipica bevanda torinese" che… non-esiste!!!, sarà oggetto di un post a parte

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  2. utente anonimo

    Beh, il turista (o pellegrino nel caso) medio per me poco ne sa di storia e architettura, e forse poco gli interessa, o se gli interessa già sa tutto :PDaniele

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  3. utente anonimo

    Splendido!  Vien da pensare: se non diventerete come bambini…. ma non credo si intendesse questo tipo di bambinismo !Complimenti a Lucyette. Non avevo capito che avrebbe fatto la guida ai pellegrini. Chissà quante ne ha viste , oltre a questa!

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  4. Lucyette

    Daniele, in effetti io mi aspettavo più che altro curiosità su Torino (tipo: "dove siamo adesso?"). O informazioni sull'incendio del '97… O la Grande, Unica e Vera Domanda Esistenziale Di Tutti I Viaggiatori: "dove sono i servizi?" 😛 😛 :-PIn compenso, un altro mi ha chiesto "oh, signorina: cos'è questo strano monumento?". Nulla da eccepire, se non fosse che mi stava indicando la Mole Antonelliana… :-S :-SDiego: oh, no, non dirmi che eri anche tu uno di quei pazzi alla ricerca del bicerin!!! ;-P#5 (ciao! :-D), in effetti, temo anch'io che non fosse proprio in quel senso… ;-PSì: in realtà io non facevo parte dei volontari della Sindone (per ovvie ragioni di lontananza geografica: mi sarebbe piaciuto molto rendermi utile più "attivamente", ma non potevo stare a Torino per tutta l'Ostensione). Ho fatto da guida a un paio di gruppi di pellegrini lombardi, ma solo come "favore personale" visto che conoscevo gli organizzatori.Al di là della visita in duomo, questi poveretti avevano bisogno di un autoctono!! Chi avrebbe detto loro, altrimenti, dove comprare i guandujotti? 😉

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  5. utente anonimo

    Perchè, il Bicerin non è di Torino? O_OPer la Mole (poverina!) si vede che i tuoi pellegrini non hanno mai visto una moneta da 2 centesimi 😛 Incredibile!Daniele

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  6. Lucyette

    Il Bicerin è di Torino, ma non è quello che i miei pellegrini credevano che fosse… Per la Mole Antonelliana, guarda, no comment 😛 Già mi ero stranita quando i signori eran caduti dalle nuvole mentre io parlavo dell'incendio al duomo nel '97 (ora: non pretendo che tutta Italia sappia dell'incendio della Sindone; ma se vai a Torino apposta per veder la Sindone…)Ma la Mole Antonelliana…!!

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  7. utente anonimo

    Io sì, sono uno di quei pazzi che è andato alla ricerca del Bicerin!E l'ho assaggiato nel locale storico della Lavazza…Per me è sempre un'emozione provare qualcosa di tipico, e poi mi sembrava anche bello e contenuto, succede spesso che il "tipico" diventi anche "alcolico" oppure sono piatti che sono più delle bombe caloriche, che ci impieghi una settimana a smaltire…direi invece che ho apprezzato molto il Bicerin…Ovviamente come tipico di Torino non lo scambio con la Mole!Diego

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  8. utente anonimo

    Domanda sacrosanta, quella del pellegrino!  Quando ero ragazzina e mi sentivo giù di morale, sai che faceva la mia migliore amica? Mi regalava un pacchetto di gianduiotti per consolarmi! Troppo buoni… Ester

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  9. Lucyette

    Diego, APPUNTO!!! I miei personali pazzi alla ricerca del bicerin, invece, cercavano un bicerin-liquore che… non-esiste!! O quantomeno, non a Torino…Ti dirò: a me, il bicerin non fa impazzire. Amo molto il caffè, ma non mi piace il cioccolato e proprio mi disgusta il gianduja (lo sto, sto male :-P): quindi, in effetti, il bicerin non mi dice più di tanto…Se devo consigliare dei prodotti tipici di Torino, tifo assolutamente per le Pastiglie Leone (diffusissime!), o per i Cri Cri… lo so, sono una torinese anomala! :-PEster: sarà… (In effetti, da quando sono qui a Pavia, se mi capita di dovermi sdebitare con qualche mia compagna – ad esempio perché mi ha passato degli appunti o cose di questo genere – spesso e volentieri mi sento chiedere: "no! Non restituirmi i soldi: vai a Torino, e regalami dei giandujotti!" 😛 :-P)Stella: no, beh, il  meglio in assoluto è "c'è un bagno, qui vicino? Perché mi scappa"… 😉

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  10. utente anonimo

    Le pastiglie Leone piaciono tanto anche a me (e a mia madre!) e sono pochi anni che si trovano anche da me, pure nei supermercati per esempio. Ho mangiato anche i giandujotti Leone: non farmici pensare che mi viene la bava alla bocca U_UDaniele

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