Io sono con te

Quando un certo Filippociack ha annunciato alla blogosfera di avere aperto il blog La luce in sala, la sottoscritta ha sgranato i suoi occhietti e ha detto: ooohhhh!!
Già tendo a catalogare nell’iperuranio dei dotti tutti quelli che dimostrano di conoscere il cinema; figuriamoci poi un cinefilo cattolico, che ha addirittura aperto un blog interamente dedicato ai film a tema!!!

Arrivati a questo punto, il post prende un’accelerata.
Succede, qualche mese fa, che la qui presente blogger assista per caso alla proiezione di un film sulla Madonna alla presenza del regista, che a fine serata regala al pubblico tante considerazioni interessanti.
Succede che la qui presente blogger prenda dieci pagine di appunti su queste considerazioni, “perché non si sa mai”, e realizzi che tutto questo materiale farebbe proprio comodo a un blog tipo La luce in sala.
Succede che la qui presente blogger mandi una timorosa e-mail al Grande Filippociack (l’Eletto Possessore della Conoscenza a lei Preclusa), e gli offra il suo materiale.
E succede che, qualche tempo più tardi, il blog La luce in sala ospiti sulle sue schermate un intervento della vostra eroina (?) .

Qualche mese fa, è uscito in DVD un nuovo film sulla Madonna, per la regia di Guido Chiesa. Il film s’intitola Io sono con te, e rilegge l’infanzia di Gesù Cristo… attraverso un’ottica molto, molto particolare.
Se volete sapere cosa c’entrano i Vangeli con una pedagoga ebrea del Novecento, o se volete scoprire cosa c’entra la Madonna con la de-medicalizzazione del parto e il parto in acqua… beh: allora, seguite il link. E buona lettura!

Sì, insomma.
Tutto ciò per dire che il post di oggi “salta” (e a forza di saltellare, vi porta dritti a questo link).

5 risposte a "Io sono con te"

  1. filippociak

    Ohmamma…ma cosa mi tocca sentire?!
    Lucyette, se volevi mettermi in imbarazzo… hai fatto centro!!

    Conoscenza eletta? Quello che ti rimane dopo aver visto centinaia e centinaia di film può a malapena dirsi conoscenza, ehehe! No-no-no… io mi guardo i film per passatempo, per piacere, in alcune circostanze anche per passione… ma sono un cinefilo di serie B. Non è falsa modestia, giuro: ho aperto il blog per fare qualcosa di vagamente culturale che non fosse neutrale in tema di fede e che, soprattutto, mi obbligasse ad imparare cose nuove, approfondire, conoscere, scrivere (in vista magari di una promozione a cinefilo di serie A… lavorandoci su).
    La blogosfera cattolica si è rivelata subitissimo un luogo accogliente e amichevole…  ricco però di menti che farebbero impallidire l'estro di molti …penso a un Quadernetto qualsiasi, a un De Libero Arbitrio a caso, a un Berlicche qualunque… per citarne solo tre… Non ti dico insomma le paturnie ogni volta che si deve cliccare "pubblica" senza avere il tempo di rileggere una terza volta… o peggio, quando si scopre un orrendo errore di battitura (passibile di cialtroneria grammaticale) a posteriori, dopo che magari hai avuto 50 accessi….

    Sul fatto che il cinema venga percepito con un'aura di artisticità/culturalità inarrivabile… posso rassicurarti… capita a tanti, me incluso! I motivi sono vari… utilizza un linguaggio proprio molto specifico, molto tecnico; è escluso dai percorsi formativi di base o tradizionali; viene da molti inteso soprattutto come un passatempo e giudicato in quanto tale: è un "bel" film perché mi ha effettivamente intrattenuto (giustamente).  É più o meno lo stesso straniamento che alcuni provano davanti all'arte contemporanea, mi sembra. Oltre che col cinema a me capita con un sacco di altri argomenti…la storia medievale, ad esempio….ehehe

    Beh… ora la smetto, e dichiarandomi  ben contento del tuo giudizio positivo (dal peso determinante) assolvo, anche su questa piattaforma, al compito di ammettermi profondamente onorato da questa collaborazione e, ovvio, infinitamente grato: grassssie

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  2. Lucyette

    Ma guarda che io non sono neanche particolarmente stonata, se è per quello: sai cosa vuol dire "ho un complesso"?

    Scherzi a parte… beh, sì. Questo piccolo complesso della mia ignoranza cinematografica, in effetti ce l'ho davvero.
    In parte dipende senz'altro dalle ragioni che dici tu. Il cinema è (giustamente) percepito come arte epperò non si studia a scuola; non si hanno gli strumenti per analizzarlo, epperò si intuisce che certi film vanno valutati anche sotto un altro punto di vista, che non sia solamente quello del "mi ha fatto passare una bella serata".
    Spesso succede anche con la musica, nel senso che si intuisce che non basta commentare Mozart dicendo "wow, bel motivetto!", ma allo stesso tempo è difficile avere gli strumenti per fare commenti più "adatti".

    Poi però va anche detto che io effettivamente ho per davvero una cultura cinematografica sotto la media, proprio nel senso che ho una conoscenza scarsa per il semplice fatto che non ho mai visto tanti film.
    Non ho mai avuto l'abitudine di passare tanto tempo di fronte alla televisione, (e men che meno al cinema), e allo stesso modo non ce l'ha la mia famiglia. Se devo scegliere fra un film in televisione oppure un libro, (o un post per il blog), per gusto personale scelgo il libro o il blog. A meno che il film non mi ispiri proprio tanto, certo.
    Niente di male, ovviamente: solo che poi quando si parla di cinema io rimpiango di non aver visto qualche filmetto in più, così almeno potrei intervenire in qualche modo 😉

    Ma se ti devo togliere dall'imbarazzo, stai tranquillo: sono io che sono una complessata con dei problemi mentali, no problem. Probabilmente sei un blogger come me o come ClaudioLXXXI: e cioè, un povero rimbecillito che per ragioni strane e misteriose si è immeritatamente guadagnato l'ammirazione altrui.
    Ti va meglio, questa definizione?

    (Non ho incluso Berlic, perché a me continua a sembrare un tipo intelligente. Però non so. Una volta mi sembrava intelligente anche Claudio, poi l'ho conosciuto meglio e ho cambiato idea ;-P ;-P
    Quanto a me, io da sola non mi sarei accostata a quei due… ma visto che mi ci hai messa tu… :-P)

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  3. Anonimo

    Conosco abbastanza bene le teorie di Michel Odent.
    Da medico vi posso assicurare che hanno causato la morte di svariate puerpere e/o dei relativi figli, senza contare quelli sopravvissuti con lesioni cerebrali più o meno gravi.
    Se riesco a ripescare le fonti, le aggiungo.
    Annalisa Neviani

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    1. Lucia Graziano

      Ma che articolo dell’anteguerra sei andata a recuperare, Annalisa! 😂

      Grazie per il commento e per il link. In effetti, pure io sono molto scettica su quei movimenti per la demedicalizzazione del parto e della gravidanza portati avanti con un fervore che manco fosse una religione. Che poi, al di là di ogni considerazione medica (pure necessaria ovviamente eh, solo che non spetta a me farle), io mi chiedo: ma che davvero abbiamo la fortuna di vivere in un’epoca in cui GRAZIE A DIO esistono gli esami prenatali, l’epidurale e il latte artificiale, e dobbiamo pure far sentire in colpa le donne che si avvalgono di questi ritrovati? Ma veramente?)… e ciò nonostante, non sapevo che Odent avesse fatto così tanti danni. Caspita.

      Immagino (correggimi se sbaglio) che come capita purtroppo in questi casi il problema sia stato soprattutto nell’applicazione eccessivamente rigida dei suoi criteri (manco fossero una religione, per l’appunto). Chiaro che se una donna ha piacere a partorire in acqua rilassandosi con le vocalizzazioni e in un ambiente il più confortevole possibile, benissimo per lei ed è bene che ci siano strutture attrezzate che le permettono di farlo in sicurezza, ma mi sembrerebbe ovvio che per il bene di tutti sia necessario essere pronti a intervenire subito in caso di bisogno. In effetti così ovvio non è, per alcuni, a quanto pare.

      (A me comunque la crescente moda per il parto in casa lascia non poco perplessa. Fra l’altro, nasce in contesti – come gli USA – in cui purtroppo partorire in ospedale ha un costo elevato per chi non ha assicurazione sanitaria, quindi ancora ancora lì posso capirne (tristemente) la logica. Ma vedere un crescente numero di Italiane che desidera fare altrettanto… meh. Non mi sembra questa la strada da percorrere, onestamente, io punterei su altre rivendicazioni, se proprio).

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