“E allora, per il prossimo passaggio, ci rivediamo il 24…”.
“Come, il 24?”.
“…”.
“Ma il 24 giugno, intende?!”.
“Ehm, sì… Dovrebbe essere un lunedì, no?”.
“Ma è la festa di San Giovanni il Battista!!”.
“…”.
“Lei lavora nel giorno della festa di San Giovanni il Battista?!”.
“…”, ed espressione facciale a metà fra la perplessità e il terrore.
“Il 24 giugno! San Giovanni Battista! Nessuno lavora! È festa! È…! Oh…”.
N.B. Quando cambi città – ad esempio trasferendoti a Pavia dopo aver passato tutta l’infanzia a Torino – è utile e opportuno tenere a mente certe cose, per favorire una più completa integrazione con la popolazione autoctona.
Tipo che, quando cambi Comune, cambia anche il giorno di festa patronale.
Lucyette
(A onor del vero: questo non è successo quest’anno (ormai mi sono abituata agli usi e costumi locali, ma è realmente successo al mio secondo anno di università, mettendo in crisi profonda il mio fattorino dei surgelati.
Non so perché, ma stranamente non ci avevo fatto nessun post, all’epoca… 😛 )
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rosenuovomondo
AH AH AH
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Lucyette
Il poveretto aveva un’aria veramente atterrita… 😛
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senm_webmrs
Per non parlare di quando le cose si complicano anche di più…
http://santemidionelmondo.wordpress.com/2012/01/11/processioni-anniv/
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Lucyette
Caspita, che caos! Non immaginavo proprio 😀
Che bello, però: ha un suo senso, ed è anche molto significativo in effetti… 🙂
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senm_webmrs
L’apprezzamento – credimi – è reciproco 🙂
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