[Pillole di Storia] Il Mega-Quiz Natalizio: Soluzioni!

Avete provato.
Avete tentato.
Avete rispolverato i vostri libri di Storia e le vostre conoscenze in materia di Religione.
Avete palesemente barato consultando su Wikipedia la vita di Giovanni IV di Nicea.
Avete sperato. Avete azzardato. Avete tirato a indovinare.
E allora, prima che l’incipit di questo post assuma i toni melodrammatici da finale-dell’Isola-dei-Famosi, provvedo a fornirvi le tanto agognate risposte al mio Mega-Quiz di Natale.

1)   Allora. Cominciamo. Sei un uomo medievale, e sei alla Messa del 25 Dicembre: vedrai molte cose interessanti, nel corso della liturgia.
Hai già visto un giovane fanciullo vestito di bianco essere calato dal soffitto a mo’ di angelo – il che capitava, generalmente, nella festa dell’Annunciazione.
Hai già visto Maria e Giuseppe scappare dalla chiesa a cavallo di un asinello, il 28 Dicembre di un anno prima, quando la comunità metteva in scena la Strage degli Innocenti, e la fuga in Egitto della Sacra Famiglia.
Probabilmente, ti sei sentito ripetere fino alla nausea l’enigmatica affermazione che Virgilio fa nella sua quarta Egloga, circa un “bambino che sta per nascere, con il quale finalmente cesserà l’età del dolore e per tutto il mondo sorgerà l’età dell’oro”. E’ ovvio: Virgilio non era un indovino, e non stava realmente profetizzando la nascita di Cristo, avvenuta di lì a pochi anni. Però, ai tuoi contemporanei medievali piaceva pensarlo.
Ma, se tu sei un uomo medievale avvezzo alle Messe natalizie, sai benissimo che ad aprire la celebrazione sarà il cosiddetto Ordo Prophetarum (di cui i tuoi pronipoti metteranno in rete una splendida riedizione spagnola). Si tratta di una sfilata di profeti, biblici e pagani, tutti accomunati dal fatto di aver predetto la venuta di Cristo sulla terra. Mosè, Virgilio, Isaia, la Sibilla Cumana: tutti i grandi veggenti del passato avrebbero predetto la nascita del Salvatore, e l’avrebbero annunciata al mondo nei loro versi. L’Ordo non faceva che riprendere queste profezie, che, recitate da attori travestiti e camuffati, accompagnavano l’assemblea verso la Messa natalizia.
L’ultima a recitare il suo vaticinio era – proprio così – la Sibilla Cumana. Dopo di che i profeti tacevano, e la Messa poteva cominciare.
Risposta corretta alla prima domanda: C – Un vaticinio della Sibilla Cumana.

2)    Premetto che sono disposta a dare un premio di consolazione a chi riesce a fornirmi una spiegazione logica per il fatto che tutti quanti, tranne una infinitesimale eccezione, avete risposto con sicurezza che nel periodo di Natale tornava fra i vivi la sorella del sommo sacerdote Caifa.
Non mi risulta che sia mai nemmeno esistita, una sorella del sommo sacerdote Caifa. Sicuramente, i Vangeli non ne parlano. Nessuno si è mai sognato di poter incrociare per strada la sorella di Caifa.
E nemmeno la madre di Barabba, se è per quello. Né la moglie di Pilato.
A girare per il mondo nel periodo di Natale, in Germania, era la Domina Herodiana, figlia di Re Erode. La leggenda vuole che, per l’orrenda colpa di cui si è macchiata facendo uccidere Giovanni il Battezzatore, la giovane figlia di Erode sia stata condannata a vagare per il mondo fino al giorno del Giudizio Finale, fluttuando trasportata dal vento durante le ore di sole, e trovando un poco di riposo solo nelle tenebre notturne. In Germania, zona dove la credenza era particolarmente diffusa e sentita, la figura si evolve fino a diventare una delle tante creature femminili che si aggirano per il mondo durante la notte dell’Epifania. Ma la diabolica figlia di Erode non diventerà mai una fata gentile che porta doni e felicità ai bambini: sarà anzi una figura inquietante, che minaccia la pace dell’ultima notte di festa.

Risposta corretta alla seconda domanda: A – La figlia di Re Erode.

3)    E’ vero che a Natale, come in tutti gli altri periodi di transizione, si credeva che i defunti tornassero sulla terra. Ma in Svizzera non temevano di essere rapiti dai defunti.
E’ vero che il Medio Evo era un’epoca malsana e dalla scarsa igiene, ma nessuno nutriva il ragionevole dubbio di poter essere mangiato vivo dai topi.
E’ vero che ci sono molti Vangeli apocrifi che ci parlano di come il mondo si sia immobilizzato per lunghi istanti nel momento della nascita di Cristo. Ma quella era chiaramente una situazione eccezionale.
Invece, in Svizzera, la figura di Frau Faste era ben più comune.
Frau Faste è una strega cattiva, capace di vedere attraverso i muri e di attraversare la roccia. Ha un naso così lungo da toccare il soffitto, e ha soprattutto una strana mania: quella di controllare che nessuno lavori di notte. Se vede qualcuno che lavora nottetempo, si irrita e gli strappa con le sue stesse mani un intestino dal ventre.
Accesa difenditrice della quiete pubblica, Frau Faste se la prende anche con le persone che restano a chiacchierare per strada dopo le dieci di sera, nella terza settimana di Avvento. Niente intestini strappati, ma un bell’incantesimo: et voilà, i chiacchieroni nottambuli sono trasformati in animali!
Rapido, ed efficace.

Risposta corretta alla terza domanda: A – Una strega cattiva ti trasforma in rospo.

4)    L’omino che saltella su una gamba sola, e la donna grassa e bianca come una palla di neve, sono inventati di sana pianta. Il coniglio rosa, palesemente, rimanda a tutt’altra festa. Il tizio imparruccato, invece, esisteva per davvero.
Si chiamava Ruprecht, ed era un cavaliere: vestiva di bianco, e portava una parrucca gialla e una maschera. La vigilia di Natale girava a cavallo per i paesi della Germania, e bussava alla porta chiedendo ai genitori se i loro figli erano stati buoni. Se la risposta era affermativa, Ruprecht li premiava con dei piccoli regali, ma se i genitori si lamentavano… altro che pezzi di carbone! Ruprecht portava con sé una frusta, e non aveva paura ad usarla!

Risposta corretta alla quarta domanda: D – Un tizio imparruccato.

5)    San Nicola di Bari non è nato a Bari, e credo che non ci abbia mai messo piede per tutto il corso della sua lunga vita. Il corpo di San Nicola è finito in Puglia per una scaramuccia fra città: in effetti, la potente Venezia e la ricca Bari si litigavano aspramente il monopolio dei commerci con l’Oriente. Quando si litiga, si sa, ogni strumento è valido per affermare la propria superiorità sull’avversario: e fu così che, un bel giorno, Bari e Venezia ebbero la brillante idea di vedere chi dei due riusciva a racimolare il maggior numero di reliquie. I Baresi furono i più veloci: il 9 maggio del 1087, una piccola spedizione di sessantadue marinai pugliesi raggiunse Myra, impadronendosi così dei preziosi resti.
San Nicola non è il patrono dei giocattolai: i fabbricanti di balocchi sono protetti da S. Claudio de la Colombière (1641-1682). E San Nicola non è nemmeno un discendente di Archimede, parentela che la tradizione attribuisce invece a Santa Lucia.
San Nicola era invece un violento, stando alla Vita che di lui scrive, nel 1620, il religioso Beatillo. Durante il Concilio di Nicea, organizzato dalla Chiesa Cristiana per dialogare con gli esponenti dell’eresia ariana, infatti, “si sentì il nostro S. Nicolò accendere il petto di tanto zelo, che non potendo più tolerare, né pur d’udir con l’orecchie somiglianti indegnità” (le eresie ariane, appunto), “si alzò di repente dalla sua sedia, e andò nel mezzo di quella veneranda corona di tanti Santi, levò con empito in alto la destra, e dié schiaffo al perverso bestemmiatore, che tutto il conquassò, e poco meno, che il fece cadere a terra”. Perbacco.

Risposta corretta alla quinta domanda: C – Ha preso a sberloni un teologo.

6)    Lucina è l’epiteto latino che si dava alla dea Giunone, in quanto protettrice delle partorienti: ma non era lei a passeggiare per la Moravia.
Licina è il nome di un certo quantitativo di agriturismi sparsi in tutta Italia, ma non c’entra niente con la Boemia.
Santa Ottilia viene effettivamente ricordata il 13 dicembre, ma non è di lei che stiamo parlando.
Luca, invece, è una vecchiaccia coi denti sporgenti e un lungo becco: nella notte del 13 dicembre entra nelle case, esamina i lavori di filato eseguiti dalle donne, e punisce le casalinghe trascurate picchiandole sulle dita con un grosso fuso.

Risposta corretta alla sesta domanda: C – Luca.

7)    Carlo Magno viene incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero durante la Messa di Natale, il 25 Dicembre dell’anno 800.
Il 25 Dicembre 1066, a Westminster, Guglielmo I detto “il Conquistatore” diventa ufficialmente Re d’Inghilterra.
Passano gli anni, e il 25 Dicembre 1130 Ruggero II di Sicilia viene incoronato Re a Palermo.
Giovanni IV di Nicea, invece, viene incoronato in pieno agosto, anche se non si può dire che per lui il Natale non fosse un momento importante.
In primo luogo, a Natale ci era nato, nel lontano 1250. E, soprattutto, a Natale del 1261 era stato accecato a imprigionato dal suo storico rivale, che con un colpo di mano aveva preso il potere. Sì, avete letto bene: il povero Giovanni IV di Nicea è stato imprigionato nel giorno del suo compleanno, quando aveva appena undici anni. Bella storia!

Risposta corretta alla settima domanda: B – Giovanni IV di Nicea.

8)    Qui vi sconvolgo, e metto in crisi tutte le vostre certezze: la risposta giusta, alla domanda “chi ha inventato il presepe?”, è… “boh”.
Certo, lo si vuole tradizionalmente inventato da San Francesco, ma… ma non si capisce bene in che senso, il poverello di Assisi avrebbe inventato il primo presepe.
Se con “presepe” intendiamo una raffigurazione della nascita di Cristo, nelle catacombe di Priscilla, a Roma, troviamo un affresco che rappresenta Maria e Gesù Bambino, e che risale al 100 dopo Cristo. Col passare degli anni, gli affreschi si arricchiscono di nuovi particolari: il bue e l’asino, i pastori, i Re Magi, San Giuseppe…
Se con “presepe” intendiamo un insieme di persone che si riuniscono per mettere in scena la notte di Natale, San Francesco non è certo stato il primo ad avere questa idea: per tutto il corso dell’Alto Medio Evo le confraternite hanno allestito veri e propri “presepi viventi”.
E, infine, se con “presepe” intendiamo il presepe odierno, con le statuette, sappiate che il primo presepe con personaggi a tutto tondo risale al 1283, quando San Francesco era già morto da decenni.
Insomma… quello di Greccio è certamente il presepe più famoso della Storia, ma possiamo anche definirlo il primo?

Risposta corretta alla ottava domanda: D – Boh.

9)    Spiacente per tutti i vegetariani in ascolto, ma i pastori che visitano Gesù Bambino non smettono di mangiare carne. Peraltro, nessun pastore israelita ha mai mandato al macello i suoi maiali, come scrivevo invece nel quiz: per gli Ebrei, la carne di maiale è uno degli alimenti proibiti dal Levitico.
La povera Maria, secondo molti Vangeli Apocrifi, è stata effettivamente oggetto di ispezioni ginecologiche, da parte di levatrici incredule che non riuscivano a concepire come una vergine potesse partorire. Tendenzialmente, la mano della levatrice si carbonizzava non appena toccava il corpo di Maria; e, tendenzialmente, era Gesù Bambino a guarirla poco dopo, con il suo tocco miracoloso. Ma l’iniziativa parte sempre da una giovane levatrice incredula: in nessuno dei Vangeli apocrifi che ho letto, è un estraneo a pretendere un controllo.
Molti Vangeli apocrifi descrivono il momento in cui, alla nascita di Cristo, tutto il mondo si ferma per un istante, come pietrificato… ma nessuno ci parla di pastori pietrificati nell’atto di adorare il Bambinello…
Quindi, la risposta esatta è proprio la B: i pastori invitano San Giuseppe a farsi una birrozza con loro!  “Gli dissero dunque: O felicissimo uomo, quale figlio ti è nato per salvarti! Siccome ti sei degnato di riceverci in pace, ci hai permesso di entrare in casa tua e vedere lo splendore di Dio, ti preghiamo di venire in compagnia di tutti noi, per gioire insieme, poiché noi tutti, pastori, offriamo doni a Dio onnipotente. Ti preghiamo perciò: non ti sia oneroso venire a banchettare con noi” Ma San Giuseppe, che era una persona di buon senso, rispose loro: “Io ringrazio, ma non è giusto che io venga con voi lasciando il ragazzo con sua madre; sappiate però che io sono con voi”. E vissero tutti felici e contenti.

Risposta corretta alla nona domanda: B – Invitano San Giuseppe a farsi una birrozza con loro.

10)    Chiariamo: nella stragrande maggioranza dei Vangeli apocrifi, Gesù Bambino fa di tutto tranne che comportarsi come un comune neonato. Generalmente, i Vangeli dell’infanzia ce lo presentano come un tipetto tutto pepe che crea esseri viventi con il fango, fa miracoli a destra e a manca, e solleva turbini di polvere per scappare dai nemici. Imperdibile è l’episodio in cui Gesù Bambino, dopo aver bisticciato con un suo amichetto, lo ammazza: il padre del defunto, comprensibilmente, si irrita; al che, Gesù, dopo essersi preso una sonora sculacciata da San Giuseppe, impone le mani sul cadavere e lo fa risorgere. Quindi: no, Gesù Bambino non fa il normale neonato, al momento della sua nascita.
Non si mette neppure a pregare, quantomeno in questa versione; né acceca l’ostetrica. Il Liber afferma con sicurezza, infatti, che “dai suoi occhi uscì una grande luce, come un grande lampo”. Eh.

Risposta corretta alla decima domanda: C – Emette lampi dagli occhi.

11)    Ebbene sì: a baciarsi sotto il vischio, nel Medio Evo, erano due cavalieri dello stesso sesso! Ma non perché si trattasse di una coppia di omosessuali, attenzione.
Nel mondo celtico precristiano, i Druidi celebravano il vischio come albero sacro. Di conseguenza, giacché non è lecito macchiare col sangue il suolo in cui sorge un albero sacro, nel momento in cui due nemici si incontravano sotto una pianta di vischio essi erano tenuti a “fare la pace”, e a deporre le armi. Da qui, l’usanza di baciarsi sotto il vischio, in modo tale da scambiarsi un tangibile segno di fratellanza e affetto.

Risposta corretta alla undicesima domanda: B – Un cavaliere maschio… e un altro cavaliere maschio.

12)    Incredibile ma vero: Babbo Natale lavora con gli elfi, ma San Nicola si sceglie come aiutante il terribile Uomo Nero!
Qui, noi, siamo abituati bene. Se un bambino è cattivo, rischia di non trovare regali sotto l’albero; o, se proprio ha fatto arrabbiare la Befana, riceve l’infamante pacchetto di carbone. San Nicola va molto meno per il sottile, e si porta dietro un orrendo mostro nero per far frustare i ragazzini indisciplinati. E’ il Krampus, anche conosciuto con il nome di Klaubauf: mentre San Nicola premiava i bambini buoni, lui faceva passare ai discoli un brutto quarto d’ora…
Altro che The Nightmare Before Christmas… di incubi, il Natale è pieno!

Risposta corretta alla dodicesima domanda: B – L’Uomo Nero.


Se ne evince che, se non ho sbagliato clamorosamente i conti, il vincitore del quiz è il FolleGiocattolaio, con otto risposte esatte su dodici: peccato però che il FolleGiocattolaio sia stato palesemente avvantaggiato, in quanto laureando in Storia. Mi sembra più che giusto dargli una piccola penalità e togliergli due o tre punti, tanto per pareggiare gli equilibri…
E allora, con cinque risposte corrette su dodici, si aggiudica il primo premio, a parimerito,
il non-storico Daniele!

I due gentili vincitori, a questo punto, sono invitati a farmi avere in qualche modo un indirizzo cui recapitare il primo premio (sì, tutti e due, ché un indirizzo ce l’avevo già ma l’ho dimenticato con la mia intera agenda a Pavia). E, a tutti gli altri… un sentito grazie per la attiva partecipazione!

25 risposte a "[Pillole di Storia] Il Mega-Quiz Natalizio: Soluzioni!"

  1. FolleGiocattolaio

    Saggia decisione Lucia.
    Una perfetta soluzione per non dare troppo carburante al mio ego!

    Ma… A proposito di ego…
    Ho vinto! Ho vinto! Ho vinto!
    Hai visto mamma? Ho vinto!
    Voglio dedicare questa mia vittoria ai miei due più cari amici, la Lepre Marzolina ed il Ghiro!
    Ma anche a Rudolf la Renna e Jack Frost….

    Ora, vediamo dove ho toppato.
    Ammetto la mia totale ignoranza su Luca (non lo conoscevo), e di essere stato ingannato dal nome latino di Lucina. Quella sul vischio, invece, l’ho buttata a caso :p
    Ma per le altre ho una spiegazione!

    Nella terza domanda mi sono appigliato come hai detto alla comune credenza dei periodi di transizione. Ed in particolare mi è subito saltata in mente la notte di S. Andrea (riferendoci alla terza settimana d’avvento), nella quale si riteneva che i morti circolassero per le campagne. Certo, è una credenza dell’Europa centro-orientale. Ma magari vi era qualche traccia anche in Svizzera :p

    Sulla storiella del presepe non dico null’altro. Era una trappola! Perfida! u.u

    Ed infine sulla sorella di Caifa…Ehm no…Della figlia di Erode.
    Beh, qui voglio l’ex-equo!!!
    Io mi riferivo alla perfida Berchta, demone femminile che sorvola la Germania durante il periodo natalizio alla testa di un corteo di anime dannate (tra cui i bambini non battezzati). Secondo la tradizione sarebbe proprio la moglie di Ponzio Pilato.
    Magari siamo di fronte ad un caso di contaminazione e fusione di diverse figure.

    P.s- io conoscevo una Frau Gaude, la strega a capo della muta di cani. La conosci? Ha qualcosa in comune con Frau Faste?
    Un caos!

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  2. utente anonimo

    O___O Ah, ho vinto?!?!

    Questo si dice fattore C decisamente !!

    La storia della birrozza è “esilarante” *____*

    L’episodio di Gesù bambino che uccide un altro bambino e lo resuscita… ecco io mi riferivo a quello quando dicevo di aver letto un brano… ora lo ricordo bene effettivamente (si vede che l’ora di religione a settimana a scuola alle volte aiuta).

    La domanda più importante però è: ma come fai ad avere un mio indirizzo? O__O Io so il tuo codice fiscale (e non solo, rammenta! XD ) ma tu come fai ad avere il mio indirizzo? 😛

    Comunque che bel quiz! Proverò a rompere le scatole ai miei con queste chicche la sera di natale XD

    Daniele

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  3. TearOfRain

    Fortuna che non ho partecipato, non ne sapevo una!! =) Non conoscevo nessuna di queste pillole storiche, ma ammetto che è stato molto piacevole leggerle qui sul tuo blog, forse se me ne avessero parlato a scuola o all’università mi sarebbe scappato qualche sbadiglio! =D

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  4. Lucyette

    Antaress: ma grazie! 😛

    Daniele: davvero, a scuola durante l’ora di religione avete letto e studiato i Vangeli Apocrifi? Però. Mi complimento con il tuo professore di Religione, perché è raro riuscire a trovare un docente che riesce a svolgere un programma così specifico in una classe di liceo. Si vede che si trovava davanti a un uditorio particolarmente responsabile e interessato 😉
    Detto questo: ehm. Se scrivo di avere già uno dei due indirizzi, e se tu non mi hai mai dato il tuo… evidentemente ho l’altro 😛
    Garantisco che non ti spedisco lettere all’antrace – e poi è ben poca cosa, in cambio del mio codice fiscale u__u
    😛 😛

    Aerie: grazie a te! 😉

    TearOfRain: ma no, io non credo che ti sarebbe scappato qualche sbadiglio 😉 Dipende tutto dal mondo in cui il concetto viene esposto. Le lezioni liceali o universitarie possono essere un passatempo meraviglioso, se trovi davanti a te il professore (competente) adatto 🙂

    Astrid: ma non è vero, tu avevi fatto 4 punti! Sei la seconda classificata! :-O

    FolleGiocattolaio: ehm.
    Ora ti faccio la domanda più stupida di questo mondo, ma… tu sei sicuro che sia davvero la moglie di Pilato, Perchta?
    No, perché mi stupirebbe tantissimo. Posto che le altre tre risposte alla domanda io me le ero inventate di sana pianta, ho fatto un salto sulla sedia quando su msn tu mi hai parlato di questi famosissimi cortei natalizi della moglie di Pilato. Mi sembrava incredibile che io fossi riuscita a inventarmi dal nulla una risposta che corrispondeva poi a realtà! 😛
    Ora tu mi dici che ti stai riferendo a Perchta/Berchta. E questo è ancora più strano. Perché io ho letto un testo sulle tradizioni di Natale (Storia e leggende di Babbo Natale e della Befana, di Claudio Corvino ed Erberto Petoia, ed. Newton & Compoton), e questo testo parla di Perchta per oltre ventiquattro pagine… senza mai citare la sua presunta parentela con Ponzio Pilato 😛
    E non mi pare che il saggio citi altre figure femminili imparentate con il procuratore di Giudea: tanto che mi sono appunto stupita moltissimo quando tu mi hai detto che la moglie di Ponzio Pilato era veramente parte del folklore natalizio!
    Adesso dobbiamo assolutamente venire a capo di questa faccenda, se no non ci dormo la notte O.o Ti ricordi qual è il testo da cui tu hai tratto le tue informazioni su Perchta? No, perché adesso voglio controllare davvero – non perché io creda che tu mi stia mentendo, ovviamente, ma proprio perché son curiosissima!

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  5. utente anonimo

    Si, davvero! Il professore, che è anche un prete, non seguiva (e credo nemmeno ora) un vero e proprio programma. Spesso partiva da problematiche di oggi (eutanasia, contraccezione, aborto, divorzio, ragazze madri, prostituzione ieri e oggi) e costruiva dei ragionamenti assieme a noi (beh… alle volte il suo modo di pensare era un po’lontano dal nostro, ma intanto si discuteva). Abbiamo parlato anche dell’amore (per la vita, per l’altro, per la natura…) e così ci ha fatto scoprire il Cantico dei Cantici. Sotto Natale una volta ci ha chiesto: “ma voi sapete cosa combinava Gesù da bambino?” 😛 e così ci lesse qualche brano dai vangeli apocrifi

    Grand’uomo, peccato che alle sue ore si arrivava troppo stanchi per appassionarsi seriamente.
    Per il resto… ok ora ho capito 😛 però poi io che ti mando? Uhm… la peste nera? U__U

    Daniele

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  6. ElfoErech

    Grande quiz! 🙂
    Io ho letto gli apocrifi (tranne quello di Giuda) e visto che il 21 novembre è passato da poco devo dire che mi è sempre sembrato molto maschilista non inserire il vangelo sulla Madonna (potrei controllare il nome su Google, ma è tardi) tra i 4 canonici.

    A proposito, sai in cosa differisce il vecchio testamento Ebraico dal Cristiano? Tu si, gli altri on so… cmq se non erro in quello Cristiano c’è un elegia al suicidio… O.o

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  7. Lucyette

    Astrid: no no, quattro! 😀

    Daniele: ma che bello. Di nuovo complimenti al tuo professore. Ma soprattutto complimenti a voi che lo stavate a ascoltare così attentamente: spesso e volentieri, le ore di Religione diventano un intervallo prolungato (il che, secondo me, è una delle tante dimostrazioni dell’idiozia insita nell’adolescente-medio :P).
    Per il resto: tu non mi mandi niente! Son io che ho messo in palio il primo premio per il vincitore del quiz! Se vinci a Chi Vuol Essere Milionario, ti senti in dovere di ricambiare Gerry Scotti? 😛
    Piuttosto: io posso trarre ispirazione dalla tua wish-list di Anobii, visto che è lì a disposizione? Ovvero: tu conti di andare in libreria di qui a Natale? 😉

    Lon: mah, sai… secondo me, a parte la vita di Giovanni IV di Nicea, era difficile reperire su Internet (ma anche su carta!) queste informazioni, se non si sapeva cosa cercare precisamente.
    Oh cielo, poi magari ci si riusciva anche… ma dubito che ci sia gente che ha passato un pomeriggio a documentarsi per fare questo quiz, sai 😛 Secondo me, Daniele ha solo avuto una fortuna sfacciata u_u

    Elfo Erech: intanto, sappi che mi illumino d’immenso quando qualcuno viene sul mio blog e mi fa domande di religione, quindi grazie *____*
    Scherzi a parte… prima cosa: il Vangelo sulla Madonna. Di Vangeli Apocrifi sulla Madonna ce ne sono a iosa (mi pare sette o otto): ma se non sbaglio tutti quanti sono varianti di un unico vangelo più antico, il cosiddetto Protovangelo di Giacomo. Il Protovangelo di Giacomo è stato composto attorno alla metà del II secolo… che è comunque un’epoca più tarda rispetto a quella dei Vangeli Canonici… e soprattutto è un vangelo che presenta fortissime tendenze gnostiche. Di conseguenza, quasi tutti i Vangeli Apocrifi sulla Madonna sono (chi più chi meno) intrisi di gnosticismo.
    Non si tratta mica di essere maschilisti: è che quei testi dicono cose diverse da quelle che dice la Chiesa! 😛

    Per quanto riguarda l’Antico Testamento, semplificando si può dire che esistono due grandi versioni dell’A.T. : il canone alessandrino, e il canone palestinese.
    Il canone alessandrino comprende tutti i libri presenti nella Versione Greca dei Settanta, che è la Bibbia tradotta in greco (la traduzione avviene attorno al 200 a.C. ad Alessandria d’Egitto).
    Il canone palestinese viene fissato attorno al 100 d.C., e comprende solo i testi della Bibbia composti in Ebraico (non quelli scritti in Greco durante la diaspora).

    I Cattolici e gli Ortodossi seguono, sostanzialmente, il canone alessandrino.
    Gli Ebrei seguono il canone palestinese. Larga parte dei Protestanti, anche: a suo tempo, hanno scelto di adottare la versione non-cattolica per prendere le distanze dai Cattolici.
    Ora: se nella versione cristiana (quale? Quella cattolica, intendevi?) ci sia una elegia al suicidio, francamente non lo so… ma se vuoi posso controllare 😛
    Rispetto alla Bibbia col canone palestinese, comunque, quella cattolica ha dei libri in più (i cosiddetti deuterocanonici), che sono Giuditta, Tobia, Maccabei 1 e 2, Sapienza, Siracide, Baruc, Geremia, due capitoli del libro di Daniele, e 93 versetti di Ester.
    Mo’ me li rileggo per cercare in quale parte dei deuterocanonici c’è una elegia al suicidio 😛

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  8. ElfoErech

    Si, dicono altre cose e ci fanno capire altre cose su di lei… Da quel vangelo furono presi Gioacchino ed Anna (che veneriamo come santi e sono nominati come genitori di Maria) e la festa della presentazione di Maria al tempio (21 novembre, ma vado a memoria)

    Circa 10 anni fa fui preso di mira dai Testimoni di Geova e pur apprezzando alcune delle loro opinioni mi misi a ribattere alle loro affermazioni.
    All’epoca studiai abbastanza su 4 bibbie (La Bibbia dei 70 approvata da non ricordo quale concilio con anche parti dei manoscritti di Q’Ram nelle note, la Bibbia di Pidgeon che lasciano negli hotel inglesi, una Bibbia dei testimoni di Geova e una vecchia Bibbia di circa 100 anni fa)
    Ora, nella Bibbia dei TdG (Traduzione del Nuovo mondo delle sacre Scritture) manca Giuditta, Tobia, Maccabei 1 e 2, Sapienza, Siracide, Baruc, Geremia… non ricordo dove, in uno di questi libri si parlava di un uomo giusto che perseguitato da gente che voleva fargli abiurare Dio trovò migliore la morte della perdita della fede.
    Quindi cercò di suicidarsi (vanamente) in due o tre modi fino a quando non si buttò da un terrazzo e poi essendo ancora vivo si piantò una spada sotto l’ascella.
    Te lo cito a memoria, sono passati 10 anni e lessi solo una volta quel passaggio… di sicuro lo troverei su google o wikipedia, ma l’ora è tarda…
    … però potrei anche essermi immaginato tutto… O.o

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  9. FolleGiocattolaio

    Non sia mai che io sia causa della tua precoce insonnia! Soprattutto adesso che ti tocca trafficare con le ampolle ed i calderoni di Piton!
    Comunque, Lucy, in realtà non saprei dire. Era una nozione che avevo; letta chissà dove.
    Magari mi son sempre sbagliato u.u

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  10. utente anonimo

    Se è Natale si ! 😛

    Non penso di andare in libreria, avevo intenzione di comprare solo l’ultimo della rowling da leggere nei giorni attorno a natale… non per essere blasfemo, ma se penso a delle fiabe penso a natale >__> forse perchè ci si ritrova tutti insieme (magari!) in famiglia attorno all’albero o al camino e poi si va tutti insieme a messa, tra il freddo e il gelo notturno U__U

    A parte questo, prendi pure ispirazione 😛 La mia lista desideri dovrebbe essere infinita tecnicamente, mi piaciono troppe cose (il che è un bene, ma a volte anche un male)

    Comunque questa storia che racconti tu Elfoerech l’ho letta/sentita anche io °__° uhm… ho anche idea di dove cercare, in realtà però potrei anche sbagliarmi, perchè ora che ci penso mi è venuta in mente anche un’altra vicenda strana che ricordo però in modo confuso.

    Daniele

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  11. utente anonimo

    Uhm… nel Primo libro di Samuele, nel finale, Saul si uccide gettandosi su una spada per evitare di esser torturato lungamente dai Filistei

    Altro non ho trovato O__O uhm… cercherò

    Daniele

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  12. AstridPurple

    Hemm.. apprò su San Luca e Santa Lucia….

    Buon Onomastico, Stellina!

    Il tuo nome mi è sempre piaciuto e lo sai, da piccola, quando scioccamente odiavo il mio nome, volevo essere chiamata Lucia.

    E’ il secondo nome che avrei scelto per una mia eventuale figlia, subito dopo Elena.

    Insomma… mi piace tanto il tuo nome e ti faccio tanti auguri! *.*

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  13. ElfoErech

    Per Daniele
    No, non dovrebbe essere Saul. In realtà i suicidi sono 4 nel vecchio testamento…
    Da Internet
    La Bibbia nel Vecchio Testamento non da alcuna condanna del suicidio mentre condanna l’omicidio in Caino ed il sacrificio umano (seppur involontario) Jefte e ben quattro suicidi vengono riportati: Saul ed il suo scudiero, Sansone, Abimeloch e Achitofel.I1 Nuovo Testamento riporta il suicidio di Giuda Iscariote ma l’ottica è ambigua o quanto meno si presta ad una interpretazione opposta a quella data dai commentatori posteriori: il Gesto di Giuda viene visto come una catarsi che si esplica nel gesto definitivo alla ricerca di un riscatto al vero gesto, omicida: il tradimento di Cristo; sarà soltanto dopo il IV secolo d.C. che la Chiesa condannerà il suicidio.

    Però non trovo quella storia… 😦

    Per Lucy…

    AUGURI!

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  14. FolleGiocattolaio

    Assurdo!
    Nemmeno il tempo di fare il galantuomo e rifiutare educatamente con una simpatica battuta!
    Come al solito sei tempestiva… Non ti si riesce a star dietro!
    Ghghg
    Grazie mille ^*

    E soprattutto mi accodo agli altri nell’augurarti un felice onomastico.
    Nel frattempo mi sono già munito. Sistemato il vino rosso, le arance ed i biscotti. Ma confesso di non esser riuscito a trovare del fieno. D’altronde abito all’ultimo piano di una palazzina…

    P.s – In questi giorni mi sono informato. Spolpando la rete fino all’osso! E posso così dire di non essermelo inventato!

    “In Tirolo si dice che Bertcha è la moglie di Ponzio Pilato, tradizionalmente chiamata Procula etc..”
    Così scriveva tale Clement A. Miles in uno dei suoi libri..bla…bla…bla…
    Qui il link che ho trovato
    http://manybooks.net/pages/milesc1909819098-8/200.html

    Certo, non siamo proprio in Germania e si accenna ad un qualche possibile collegamento con la Befana, però di Bertcha ricordavo giusto!

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  15. Lucyette

    Incredibile: mi sono sfuggiti di mano i commenti O.o
    Testiamo di ristabilire un po’ di ordine u_u

    Punto Primo: Aiuto! La Chiesa istiga al suicidio?
    No 😛
    Erech, Daniele, ho trovato il testo a cui vi riferivate. Ci ho messo un po’ (non me lo ricordavo proprio, mea culpa), ma adesso ho capito di cosa state parlando: dev’essere l’episodio del vecchio Razis, narrato nel secondo libro dei Maccabei (14, 37-46). Ora: è indubbio che Razis, poraccio, cerca di suicidarsi in tutti i modi e ci riesce solo dopo una serie di sfortunati tentativi (ed è per questo celebrato come un eroe), ma da lì a dire che l’episodio è una “istigazione” al suicido… ne passa.

    Intanto: quando si svolge l’episodio? Si svolge nel bel mezzo di una guerra civile, quando gli ebrei cercano di cacciare via dalle loro terre gli invasori greci, e gli invasori greci tentano comprensibilmente di sedare questa pericolosa rivolta, anche nel sangue. In particolar modo, re Nicànore sta procedendo a una serie di persecuzioni molto dure nei confronti degli ebrei (soprattutto degli ebrei osservanti, da che mi risulta: la rivolta era scoppiata anche per questioni religiose, e quindi i “praticanti” erano particolarmente pericolosi).
    Razis è un uomo “pieno di amore per la città, che godeva di grandissima fama” presso gli abitanti di Gerusalemme (2 Mac 14, 37). Non sappiamo se fosse anche un membro della resistenza contro gli invasori (forse sì, lascia intendere il testo): fatto sta che re Nicànore lo sospetta di essere uno dei ribelli, e “volendo far nota a tutti l’ostilità che aveva verso i Giudei, mandò più di cinquecento soldati per arrestarlo; pensava infatti che, prendendo costui, avrebbe arrecato loro un grave colpo” (2 Mac 14, 39-40). Caspita: cinquecento uomini per arrestare Razis! Evidentemente questo qui era un uomo conosciutissimo in Gerusalemme, uno dei simboli della resistenza, tanto che c’era il rischio che almeno altri cinquecento ebrei accorressero in sua difesa… se no non si spiega.

    Ora: Razis è in casa sua, e si trova accerchiato. Non ha più possibilità di salvezza, e quindi decide di togliersi la vita prima che siano i nemici a ucciderlo. E a ucciderlo in maniera umiliante, e a sottoporlo magari a giorni di tortura per costringerlo a abiurare, o a tradire i suoi compagni…
    Insomma, Razis non è uno in crisi depressiva che cerca di ammazzarsi perché non ce la fa più. Razis, se fosse vissuto ai nostri giorni, sarebbe probabilmente stato il leader del CLN, che si ritrova accerchiato dai soldati nazisti e che sa che i nemici useranno la sua morte umiliante per fiaccare la resistenza. E già questo è un punto di partenza diverso.

    Razis, effettivamente, prova ad ammazzarsi con un colpo di spada pur di non finire nelle mani dei nemici, ma non riesce a procurarsi una ferita letale. I nemici si avvicinano, stanno salendo le scale; gli ebrei, spaventati, sono accorsi davanti alla casa, seguono preoccupati lo svolgersi degli eventi. Razis li nota, sa che per loro sarebbe uno shock vedere il loro leader ucciso brutalmente dagli invasori: sale sul tetto di casa sua, e salta.
    Salta e cade a terra: è gravemente ferito, ma ancora cosciente, e i soldati si stanno avvicinando. Razis non vuole assolutamente morire per mano del nemico, anzi intende fare un gesto eroico davanti a tutti i suoi compagni presenti perché essi siano esortati a lottare con maggior vigore. Con le sue ultime forze fende la folla, sale su un luogo alto (praticamente si cerca un palco! Il suo intento è proprio quello di fare un gesto fortemente simbolico!), e, lì, finalmente, muore. Pregando Dio, e confidando nella resurrezione dei morti.

    Ora. Sicuramente, Razis si suicida eroicamente, ma questo brano può davvero essere letto come una elegia del suicidio? Insomma: siamo in guerra, c’è un personaggio pubblico che si trova accerchiato e non vuole cadere nelle mani del nemico… alla fine sempre suicidio è, hai ragione, ma il punto di partenza è un po’ diverso. Razis si uccide per il bene del suo popolo e del suo movimento, e quindi, indirettamente, per la sua fede. (Adesso non sto a specificare bene tutti gli antefatti storici, ma comunque questa rivolta era scoppiata fondamentalmente per cause religiose, più che politiche. E chi lottava, lottava più per cause religiose, che politiche).
    Certo: Razis avrebbe anche potuto farsi uccidere dal nemico, ma con quali conseguenze per i suoi compagni? L’avrebbero torturato: forse sarebbe stato costretto ad abiurare, forse avrebbe tradito segreti importanti… La sua è chiaramente una situazione limite.
    E’ un suicidio quasi “inevitabile” (prendetela in senso lato, ovviamente): non è che Razis si sia ammazzato perché era stufo di vivere, quantomeno.
    Detto questo, è anche vero che moltissimi illustri cristiani (fra cui anche Sant’Agostino nella sua lettera 204) tendono a “sminuire” questo episodio: Razis è stato un eroe “politico”, e la politica giustifica socialmente il suo gesto; religiosamente, però, ha fatto una cosa che non avrebbe dovuto fare.
    “Costui era bensì un nobile della sua gente e aveva fatto tali progressi nell’osservanza della legge giudaica […] da meritare d’essere chiamato ‘Padre dei Giudei ‘. Qual meraviglia quindi se nell’animo di lui – in quanto uomo – s’insinuò l’orgogliosa idea di preferire sopprimersi con le proprie mani anziché, dopo aver occupato una posizione assai elevata agli occhi dei compatrioti, subire un’indegna schiavitù sotto il dominio dei nemici?”. Da un punto di vista morale, però, “la sua azione non è stata elogiata ma solo narrata. […] Sta scritto ch’egli volle morire da uomo nobile e coraggioso; ma forse per questo da sapiente? Da uomo nobile si capisce, per non divenir prigioniero e perdere la libertà della sua nazione; da coraggioso perché aveva tanta forza d’animo da potersi uccidere con le proprie mani […]. Questi sono gesti grandi è vero, ma illeciti, poiché non tutto ciò ch’è grande è anche buono, dato che sono grandi perfino alcuni delitti”.

    Insomma: storicamente è stato un grande, e ha fatto bene a agire in questa maniera. Da un punto di vista strettamente morale (cioè, se fosse stato solo lui uomo qualsiasi davanti a un nemico, senza la responsabilità di difendere la sua immagine pubblica), avrebbe probabilmente dovuto far altro.

    Potrei parlare anche della morte di Giuda, ma dubito che a questo punto qualcuno sarebbe disposto ad ascoltarmi oltre 😛
    Comunque non so se ci sia un momento preciso in cui la Chiesa (o gli Ebrei) iniziano a affermare che il suicidio è uno sbaglio. Però posso approfondire – purtroppo adesso non sono a casa mia e non ho con me tutti i miei libri in materia, quindi non saprei nemmeno dove cominciare a cercare 😛

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  16. Daniel19

    Cielo, non mi pare di aver detto che la Chiesa istigasse al suicidio, non mi è nemmeno balenato per la testa °__°

    In compenso grazie della spiegazione!! Il messaggio privato invece arriverà a breve

    Daniele

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  17. Lucyette

    Sono riemersa dalle nebbie informatiche! *___*

    ElfoErech: ehm… no, il tuo messaggio privato non mi è arrivato proprio. Ne sono arrivati altri tre, ma il tuo no… mi spiace :S
    Sulla questione suicidio: beh… a dirla tutta, non so fino a che punto uno psicologo possa essere considerato un esperto in Storia del Cristianesimo. Cioè: magari sarà anche espertissimo per i fatti suoi, ma non mi da l’impressione immediata di essere una auctoritas in materia, ecco… 😛
    Fatto sta che di sicuro l’auctoritas non sono nemmeno io: anzi, non ho la più pallida idea di cosa rispoderti.
    Ma adesso mi hai fatto venire il pallino, per cui mi andrò a informare! 😉

    Daniele: ma sì, l’istigazione al suicidio l’ho messa io a mo’ di esagerazione 😉 Lo so, lo so che nessuno ha mai detto una cosa simile!
    MP arrivato a destinazione: ‘accie!

    Astrid: sarà fatto! *_*

    Star: oh, ma tu sei sfortunata per davvero, eh 😛
    Sarò mica contagiosa?

    AzzakI: eh lo so… ma in realtà ci sono molte notizie storiche che tutti danno per certe, e che invece sono del tutto infondate…
    Tipo “l’eppur si muove” di Galileo, che Galileo non si è mai sognato di pronunciare 😛

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