Il quadro di san Luca

Le dita della donna scorrevano leggere sulla tavola di legno, resa splendente dalla cera lucida. “È molto bello” commentò lei a bassa voce, soffermandosi con lo sguardo sui petali del fiore rosso che era dipinto sulla tavola.
Il pittore, che ne stava su uno sgabello a mescolare la tempera verde con la cera, accennò un sorriso palesemente inorgoglito. “Grazie!”. Mescolò in silenzio per qualche istante, e poi aggiunse: “sai… se devo insegnare il mestiere a quei due ragazzi, devo essere sicuro che sappiano riconoscere le varie erbe. Così sto preparando dei disegni per loro, in modo che sappiano identificarle e non si sbaglino”.
La donna annuì, rimettendosi a posto il velo con un movimento un po’ distratto. “Mi sembra giusto”, disse. “E quest’erba, che cos’è?”.
Il pittore lanciò uno sguardo verso il tavolo, e diede un’occhiata veloce alla tavoletta che la signora teneva in mano. “È il rosolaccio”, le rispose. “Anche detto Papavero Rosso. È molto utile per chi soffre di insonnia: spesso lo si aggiunge alla pappa serale dei bambini piccoli, in modo che dormano più a lungo” (la donna sgranò gli occhi, con aria un po’ sorpresa). “Funziona bene anche in caso di tosse”.
“E questa…”. La donna aggrottò le sopracciglia, posando lo sguardo su un’altra tavoletta che doveva ancora esser colorata. “Questa non si usa anche in cucina, Luca?”.
San Luca annuì, con un mezzo sorriso. “Hai visto bene: quella è maggiorana. Ma si usa anche in medicina: favorisce la digestione e attenua le contrazioni intestinali dolorose”.
“Oh”. La donna si risistemò per una seconda volta il velo scuro, che si ostinava a scivolarle sulle spalle. Con il passo già un po’ appesantito dall’età, si avvicinò allo scaffale su cui facevano bella mostra di sé altre tavolette già colorate. “Sei proprio bravo, sai? Non pensavo che ai medici fosse richiesto di esser anche dei bravi pittori: e invece…”.
San Luca preferì lasciar cadere il complimento, ma non riuscì a mascherare un sorrisone compiaciuto.
Rimasero in silenzio per qualche minuto: lui mescolava la tempera verdina con la cera fusa, tenendo in mano la scodella; lei curiosava fra le tavolette già pronte, variopinte e lucide.
A un certo punto, Luca alzò lo sguardo. Fissò la donna per qualche secondo, aprì la bocca per parlare, esitò e la richiuse, poi schiarì la voce per farsi forza. “Maria?”.
“Dimmi”, rispose lei, girandosi con un sorriso.
“Io…”. Il discepolo esitò, e arrossì appena. “Io stavo pensando… ma era solo un’idea mia, naturalmente…”.
“Dimmi pure, caro”, ripeté Maria, con un sorriso incoraggiante.
“Io pensavo…”. Luca esitò ancora. “Insomma, hai detto che dipingo bene, e allora…”.
“Sì?”.
“Ecco, mi era venuto in mente…”. Si interruppe ancora. “Così, insomma, era un’idea come un’altra… Ma ecco…”.
“Uh?”.
Posso farti un ritratto?”, chiese piano, a bassa voce, praticamente sussurrando.
Maria rimase zitta per dieci secondi abbondanti, fissandolo sconcertata. “Un ritratto… a me?”, commentò alla fine, scoppiando a ridere. “Mio caro Luca: ma sei impazzito?”.
San Luca era visibilmente imbarazzato, ma non si perse d’animo. “No, tutt’altro. Cioè, voglio dire. Qualcuno dovrebbe farlo per davvero”.
La Madonna lo fissò come se fosse un pazzo: “qualcuno dovrebbe fare un ritratto a me? Ma sono solo una povera donnetta, a cosa diamine…?”.
Luca smise di mescolare la sua tempera, e inarcò le sopracciglia. “Stai scherzando, vero?”. Tacque per un attimo, alla ricerca delle parole giuste: “Maria, tu sei la madre di Dio… l’Onnipotente ha fatto in te grandi cose, tutte le generazioni ti chiameranno beata… hai una vaga idea di quanta gente desidererà vedere il tuo volto, da oggi fino alla fine dei tempi?”.
Maria rimase zitta. Aveva l’aria di chi non l’aveva mai vista sotto quel punto di vista.
“Insomma”, azzardò San Luca. “Se qualcuno ti facesse un ritratto… Voglio dire”, aggiunse a bassa voce: “per tutti quelli che non potranno conoscerti di persona… io sono convinto che sarebbero felici di poter immaginare il tuo volto, aiutandosi con un dipinto…”.
Maria socchiuse gli occhi, con aria pensierosa. “Beh…”. Esitò. “Sotto questo punto di vista, forse hai ragione…”.
San Luca rimase zitto e immobile, in attesa di una risposta.
E infatti Maria annuì, con un sorriso leggero: “se non hai niente di meglio da fare, e se ti fa piacere… beh, volentieri. È un gesto molto gentile, da parte tua”.
Luca continuò a non rispondere, ma i suoi occhi brillavano con un misto di incredulità e di gratitudine. “È… è un grande onore, per me, Maria: non so come ringraziarti, è… Spero solo di esserne all’altezza…”.
La Vergine ridacchiò: sembrava divertita alla sola idea di farsi ritrarre, manco fosse una regina.
E San Luca la fissò per qualche istante, studiando i lineamenti del suo volto ormai anziano. “Maria? Posso chiederti un’altra cosa?”.
“Ma certo”, gli ripose.
“Vorrei ritrarti col tuo Bambino in braccio, se per te va bene. Immaginare come dovevate essere quando Lui era un bimbo piccolo. Se per te va bene”.
Per un attimo, Maria abbassò lo sguardo; e il suo volto si illuminò di un sorriso nostalgico e dolcissimo, al ricordo del suo bimbo appena nato.
“È un’idea bellissima, mio caro Luca”.


E fu così, secondo la tradizione, che San Luca Evangelista dipinse il primo ritratto di Maria Vergine.

santi_st_luke

16 risposte a "Il quadro di san Luca"

  1. utente anonimo

    anvedi San Luca, che già sapeva dei biechi trucchi delle mamme per fare addormentare i pargoli, secoli prima che venisse inventata la passata sul gas!

    Scherzo Lucy, quando scrivi così io mi commuovo sempre 🙂

    Seavessi

    "Mi piace"

  2. utente anonimo

    Va bene, io sono tra il 10% che ora non esclamerà "Ma cccertooo!!!" 😛

    Come sai raccontarle bene queste storie! Beh, veramente sai raccontare qualsiasi cosa! Non sapevo di San Luca pittore in effetti, è un'immagine molto delicata in ogni caso

    Daniele

    "Mi piace"

  3. utente anonimo

    Va bene, io sono tra il 10% che ora non esclamerà "Ma cccertooo!!!" 😛

    Come sai raccontarle bene queste storie! Beh, veramente sai raccontare qualsiasi cosa! Non sapevo di San Luca pittore in effetti, è un'immagine molto delicata in ogni caso

    Daniele

    "Mi piace"

  4. Lucyette

    Seavessi, ma lo sai che secondo alcuni l'etimologia di "papavero" è la stessa di "pappa", proprio perché nell'antichità pare fosse molto diffusa l'abitudine di drogare i bambini con l'oppio per farli addormentare? 😛
    Almeno: così dicono su Internet…

    Daniele, essì: fra le altre cose, San Luca è anche il patrono di pittori, artisti, scultori, eccetera…
    Ovviamente è una tradizione molto tarda, non c'è nessuna ragione valida per pensare che Luca si dilettasse davvero con i pennelli; ma comunque…
    Peraltro, San Luca era un medico, ed è vero che, all'epoca, molti medici dovevano anche saper dipingere per riprodurre le varie piante officinali nei repertori illustrati. Quindi… chi lo sa: per ipotesi, questa scena avrebbe anche potuto svolgersi davvero, teoricamente 🙂

    "Mi piace"

  5. Lucyette

    Seavessi, ma lo sai che secondo alcuni l'etimologia di "papavero" è la stessa di "pappa", proprio perché nell'antichità pare fosse molto diffusa l'abitudine di drogare i bambini con l'oppio per farli addormentare? 😛
    Almeno: così dicono su Internet…

    Daniele, essì: fra le altre cose, San Luca è anche il patrono di pittori, artisti, scultori, eccetera…
    Ovviamente è una tradizione molto tarda, non c'è nessuna ragione valida per pensare che Luca si dilettasse davvero con i pennelli; ma comunque…
    Peraltro, San Luca era un medico, ed è vero che, all'epoca, molti medici dovevano anche saper dipingere per riprodurre le varie piante officinali nei repertori illustrati. Quindi… chi lo sa: per ipotesi, questa scena avrebbe anche potuto svolgersi davvero, teoricamente 🙂

    "Mi piace"

  6. utente anonimo

    Ma sai che a Santa Maria degli Angeli ho scoperto dopo anni e anni di frequentazione che esiste una copia della prima copia dipinta da san Luca e mi è stato praticamente impossibile recuperare altre notizie … mi sembra che l'originale dell'icona sia in una chiesa greca, ma se tu sapessi di cosa sto (s)parlando te ne sarei infinitamente riconoscente 🙂
    E poi mi piacerebbe proprio sapere le tue fonti o i tuoi studi, davvero mooooolto interessanti – ciao-

    "Mi piace"

  7. utente anonimo

    Ma sai che a Santa Maria degli Angeli ho scoperto dopo anni e anni di frequentazione che esiste una copia della prima copia dipinta da san Luca e mi è stato praticamente impossibile recuperare altre notizie … mi sembra che l'originale dell'icona sia in una chiesa greca, ma se tu sapessi di cosa sto (s)parlando te ne sarei infinitamente riconoscente 🙂
    E poi mi piacerebbe proprio sapere le tue fonti o i tuoi studi, davvero mooooolto interessanti – ciao-

    "Mi piace"

  8. utente anonimo

    Un complimento a Filippociak!
    E anche a Lucyette per questo post, i dialoghi sono bellissimi, come anche il quadro, eccezionale!
    Non c'era uno con Maria che guarda il suo ritratto?

    Diego

    "Mi piace"

  9. utente anonimo

    Un complimento a Filippociak!
    E anche a Lucyette per questo post, i dialoghi sono bellissimi, come anche il quadro, eccezionale!
    Non c'era uno con Maria che guarda il suo ritratto?

    Diego

    "Mi piace"

  10. Pingback: Il giorno di san Luca: il momento giusto per darsi alla follia – Una penna spuntata

  11. Pingback: La festa di san Luca: quella in cui non fa male darsi alla follia #cronachedelcristianesimo #SanLuca – Club Theologicum

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...