Aaaah, che meraviglia.
Aaaah, che meraviglia, spalancare la finestra e sentirsi scompigliare i capelli da un lieve e carezzevole venticello fresco: promessa di pioggia, di serate di fronte al caminetto, e di inverno che si avvicina.
Che meraviglia, affacciarsi alla finestra e sorseggiare una tazza di tisana calda, contemplando i raggi del debole sole che si riflettono sulla distesa d’acqua increspata dal vento.
Che meraviglia, contemplare fra le fronde degli alberi il palpitare lontano di scaglie di lago. Perché in effetti non è mica cosa da tutti, affacciarsi alla finestra e poter godere di questo panorama mozzafiato; non è mica cosa da tutti, vivere in una casa con finestra vistalago.

…come dite?
Uh?
Neanche casa mia si affaccia su un lago?

Dite che, fino a mezz’ora fa, questa distesa d’acqua sotto a casa mia non c’era affatto?
Ah.

***

C’è che volevo scrivere un post più articolato, ma:

a) ho un mal di testa colossale;
b) le sirene dei macchinari mi deconcentrano;
c) mi sa che è meglio se chiudo tutto e vado a sgomberar la mia cantina; e in fretta.

Scherzi a parte: abito al terzo piano, sto benissimo, attendo l’ondata di piena con gran filosofia; e, mal che vada, potrei ritrovarmi con un po’ d’acqua in cantina. Quindi non sprecate troppe preci per la mia sopravvivenza in terra; don’t worry. È tutto okay. Ci ho fatto il callo.

E per dimostrare che ci ho fatto il callo, vi lascio con un vecchio post che era stato da me composto tempo addietro, in simili frangenti.
Manzoni, forse, mi perdonerà.