Gli immancabili oroscopi di fine anno? Io li ho chiesti al mio mago pastore!

Gli storici della magia amano scherzare dicendo che il miglior modo per perdere fiducia negli oroscopi (casomai qualcuno ce l’avesse mai avuta) è sicuramente quello di mettersi a studiare i veri trattati di astrologia. Dietro alla burla, c’è una profonda verità: chiunque prendesse in mano un testo astrologico risalente al Medioevo (e non solo!) si renderebbe conto del fatto che l’autore presenta la materia nei termini di una scienza estremamente complessa, influenzata da una miriade di variabili infinitesimali. Se interpellato sulle previsioni di fine anno che in questi giorni invadono riviste e siti web, un vero astrologo medievale inorridirebbe, spiegando che (a suo dire) gli oroscopi funzionano di certo, ma che devono necessariamente essere fatti ad personam: anche due individui che sono nati nello stesso giorno e alla stessa ora, ma a qualche chilometro di distanza l’un dall’altro, sono venuti al mondo sotto cieli in cui la posizione delle stelle era leggermente diversa; dunque, necessitano di predizioni su misura. Da che conseguirebbe logicamente l’inattendibilità di quegli oroscopi “generici” che promettono di fornire pronostici validi per tutti gli individui dell’orbe terracqueo che condividono il medesimo segno zodiacale: queste previsioni sono invenzioni recentissime, che hanno guadagnato popolarità solamente nel corso del Novecento; prima di allora, nessun sedicente astrologo si sarebbe sognato di cimentarsi in pronostici che, per loro stessa natura, sarebbero stati inattendibili anche e soprattutto agli occhi di chi li stilava.

“Evabbeh”, dicono gli astrologi di oggi: “ma i nostri oroscopi di fine anno sono indicazioni di massima; chiaro è che, se volete una previsione più accurata, dovete venire da me e richiedere una seduta privata a pagamento”. Valida obiezione senza dubbio, che però resta comunque antistorica: in passato, gli oroscopi ad ampio spettro contenenti indicazioni di massima erano qualcosa che, semplicemente, non esisteva. Probabilmente, pareva concettualmente inammissibile la sola idea di fare previsioni astrologiche che avrebbero dovuto essere valide per un dodicesimo di tutta la popolazione terrestre: nessuno sembrava interessato a cimentarsi in questo gioco.

Si faceva, semmai, un’altra cosa: l’omologo dei nostri oroscopi “ad ampio spettro” erano le previsioni fatte sulla base del giorno di nascita, inteso come giorno della settimana. Allo stesso modo in cui, oggigiorno, noi crediamo che “gli Ariete” abbiano un carattere così e cosà e “i Pesci” abbiano tutt’altro temperamento: così, gli uomini del passato ritenevano che l’indole di una persona si formasse in diretta conseguenza del giorno della settimana in cui era nato.

Curiosi di avere un assaggio di questi “oroscopi” d’antan? Ve lo faccio arrivare subito, grazie al supporto di uno dei miei almanacchi preferiti: il Compost et kalendrier des bergers.

Chi ha letto il mio libro sulla caccia alle streghe, Ingannatori, malefici e sapienti, potrà forse ricordare di aver già incontrato questo almanacco, che fu pubblicato per la prima volta nel 1496 ma che, nei due secoli successivi, andò incontro a una miriade di ristampe (nonché a un adattamento in lingua inglese). Phebe Jensen, storica del costume, arriva a definirlo “la madre di tutti gli almanacchi” per la sua estrema popolarità, e si rifà agli studi di Heinrich Oskar Sommer nell’affermare che, tra l’altro, noi moderni potremmo star vedendo solamente la punta dell’iceberg: la ricerca sembra suggerire che, a oggi, siano stati censiti meno dei due terzi delle edizioni cui il testo andò incontro. Nell’Europa della prima età moderna, il Compost et kalendrier des bergers doveva essere davvero un best seller!

Nel mio libro, lo presentavo nei termini di “una sorta di almanacco che, nella finzione letteraria, dichiarava di essere stato composto sotto la dettatura di un «pastore illetterato con lo sguardo perso nelle stelle»”, un berger de la grand montaigne “che desiderava condividere col mondo la sua «sapienza antica», appresa grazie alla sua «astuzia naturale»”. In realtà, sarebbe riduttivo paragonare il Compost et Kalendrier a un almanacco come tanti altri: “in questo testo, intriso di filosofia ermetica, si fondevano le tipologie letterarie del libro delle ore e del regimen sanitatis: il saggio pastore ammoniva i suoi lettori circa la caducità della vita umana”, che rendeva urgentissima la necessità di industriarsi per provvedere alla salvezza della propria anima: missione gravissima e difficile, in vista della quale diventava necessario sfoderare tutte le armi a propria disposizione. “Per guadagnarsi il Paradiso era indispensabile vivere in stato di grazia, e per vivere in stato di grazia era indispensabile esercitare la prudenza. Per esercitare la prudenza, era indispensabile contemplare se stessi in una rivisitazione del nosce te ipsum di memoria classica: solo questo avrebbe messo l’uomo nelle condizioni di comprendere il funzionamento del proprio corpo e della propria anima, scoprendone di conseguenza i punti deboli”.

In questo stranissimo e intrigante miscuglio di medicina, filosofia ermetica, scritti magici e testi di impeccabile devozione cristiana, l’astronomia e l’astrologia rivestivano un ruolo di prim’ordine. Circa un terzo dell’almanacco era occupato da agili riassunti dell’Almagesto e del Tetrabiblos di Tolomeo, presentati al grande pubblico in chiave divulgativa; e (poiché il nosce te ipsum è fondamentale per salvarsi l’anima; e anche l’astrologia può essere d’aiuto in questo, a giudizio del pastore) ecco che al lettore venivano fornite alcune indicazioni di massima che, a conti fatti, potremmo definire (impropriamente) oroscopi basati sul giorno di nascita del singolo individuo.

Come nasceva la curiosa presunzione di poter scoprire qualcosa di sé in virtù del giorno in cui si era nati?
Beh: tradizionalmente, a ognuno dei giorni della settimana era associato il dominio di un pianeta, che si riteneva avesse il potere di influenzare astrologicamente tutti gli individui nati al di sotto di lui. Cinque dei sette pianeti (Saturno, Giove, Marte, Venere e Mercurio) prendevano direttamente il loro nome da divinità del pantheon romano; quanto alla Luna e al Sole (che all’epoca erano considerati pianeti), essi erano tenuamente associati alle figure di Diana e Apollo. Nei fatti, le caratteristiche caratteriali che venivano attribuite agli individui nati sotto il dominio di un determinato pianeta trovavano corrispondenza nelle personalità di quelle sette divinità romane; di tanto in tanto, l’autore dell’almanacco completava il quadro aggiungendo qualche altra nota originale, evidentemente frutto della sua inventiva.

E insomma: dopo questa premessa, siete curiosi di leggere il vostro “oroscopo”?

Lunedì – Nati sotto il dominio della Luna

Fredda, flemmatica, riflessiva, la Luna è innanzi tutto associata alle acque, su cui regna incontrastata rendendo manifesto il suo potere grazie al fenomeno delle maree. I gentili figli della Luna proveranno inevitabilmente una grande attrazione per questo elemento: la vista del mare calmo sarà sufficiente per tranquillizzarli; ascoltare il gorgoglio delle acque di un ruscello darà loro enorme piacere. Frequentemente, proveranno il desiderio di vivere nei pressi di una polla d’acqua; molti di loro si sentiranno attratti da carriere che li porteranno a lavorare a stretto contatto con questo elemento, eccellendo in una vasta gamma di professioni che può spaziare dal marinaio fino alla lavandaia, con tutte le tappe intermedie del caso.
Onesti, sinceri, genuini nei loro rapporti, lenti all’infiammarsi d’ira e incapaci di covare rancore troppo a lungo, i figli della Luna provano una vera e propria avversione per il malcostume: per esempio, sarà praticamente impossibile vederli frequentare un bordello. Hanno però un difetto non da poco: vale a dire, dalla Luna ereditano una costante mutevolezza. I loro sentimenti, pur profondi e sinceri, cangiano col passar del tempo: in amore non sono fedeli, e nelle amicizie non sono costanti. Inseguendo la nuova passione del momento, talvolta spariscono nel nulla per lunghi periodi di tempo, senza più farsi sentire e senza dar notizia di sé, incuranti del dolore che, così facendo, provocano nei loro cari.

Martedì – Nati sotto il dominio di Marte

Marte è il pianeta della rabbia: una rabbia che, fra l’altro, scarica spesso sul genere umano, provocando in loro malattie di vario tipo. Provate a tenere un diario in cui annotate via via tutti gli acciacchi che vi colpiscono negli anni: vi renderete conto che, nella maggior parte dei casi, i primi sintomi appaiono di martedì; affermazione tanto più vera se la malattia ha, a vario titolo, a che fare col calore (dunque, parliamo di episodi febbrili ma anche di rash cutanei o di infiammazioni varie). O quantomeno: relata refero; il mio pastore astrologo non ha dubbi in merito.
Proprio come il pianeta che li governa, anche i nati sotto il segno di Marte tendono a infuocarsi con un nonnulla, esplodendo in attacchi di ira spesso immotivata. Non temono il sangue, anzi sono in qualche modo attratti da quel liquido caldo e rossastro: questa predilezione li rende intrepidi e coraggiosi, pronti ad affrontare sfide che farebbero tremare le vene e i polsi a molti altri. E infatti, i nati sotto il segno di Marte si distribuiscono equamente in una vasta gamma di categorie umane che ha, da un capo, gli assassini, i criminali e i boia e, dall’altro, i più grandi eroi di guerra. Nel mezzo, troviamo un sacco di chirurghi, dentisti e levatrici: essere nati di martedì aumenta significativamente le chances di avere un futuro nelle professioni mediche.

Mercoledì – Nati sotto il dominio di Mercurio

Più “scaltro” che “mutevole”, Mercurio non è mai uguale a se stesso, mutando la sua natura per mallearla su quella dei pianeti con cui si trova in congiunzione: il suo colore, la sua temperatura e il suo grado di umidità possono variare significativamente nel corso dell’anno (e qui sarà il caso di ripetere: relata refero, il pastore sembra molto sicuro di ciò che sta dicendo). E questa studiata mutevolezza appartiene anche ai figli di Mercurio: scaltri, ingegnosi, difficili da abbattere; pronti a reinventarsi in vesti sempre nuove. Lo scotto da pagare per questo spirito di adattamento è una certa instabilità di fondo: spesso, gli individui nati di mercoledì sono insicuri e fastidiosamente imprevedibili, gravati da una mente fin troppo mutevole. Mostrano quasi sempre una certa insoddisfazione, accompagnata a una tendenza alla malinconia, e talvolta soffrono di vere e proprie malattie mentali (altro che lunatici: la vera sofferenza è quella di chi è governato da Mercurio!).
La loro occupazione professionale d’elezione? Si dice che la l’arte nasca dalla follia, e i figli di Mercurio tengono alta questa bandiera: gli individui nati nel terzo giorno della settimana tendono a diventare scrittori eccellenti e riescono molto bene anche quando si applicano alle arti figurative.

Giovedì – Nati sotto il dominio di Giove

Casomai qualcuna delle mie lettrici fosse in attesa di un parto cesareo: date retta al pastore e cercate di programmare l’intervento per un giovedì. Gli individui nati sotto il dominio di Giove sono di gran lunga i più fortunati: onesti, religiosi, pudichi, magnanimi, diligenti nello studio e pieni di benevolenza. Tendono addirittura a essere fisicamente attraenti, con pelle piacevolmente chiara ma mai troppo pallida. Di lati negativi, non ne hanno manco uno (non so voi, ma io comincio a nutrire il sospetto che il pastore astrologo fosse nato proprio in quel giorno).
Il dominio di Giove rende questi individui particolarmente adatti a ricoprire ruoli di potere, cui del resto loro stessi aspirano: potrebbero diventare ottimi governanti, oppure giudici pieni di sapienza; ma non trascuriamo le opzioni “prelati in carriera” o “amministratori d’impresa”. Hanno anche una certa predisposizione per la retorica (cosa indubbiamente utile per un politico, del resto): molti di loro diventano avvocati, inanellando vittorie su vittorie.

Venerdì – Nati sotto il dominio di Venere

Non sorprendentemente, i figli di Venere amano l’amore, e non solo: traggono grande piacere dalle vesti eleganti, dai profumi delicati, dalla pratica degli sport. Individui dall’indole estroversa, amano circondarsi di amici e vivere una intensa vita sociale; al contrario, appassiscono nei periodi di solitudine forzata. Inguaribilmente attratti da tutto ciò che è bello e lussuoso, tendono a vivere al di sopra delle loro possibilità correndo il rischio di impoverirsi seriamente, se non riescono a mettere un freno alle loro spese folli; tra tutti gli esseri umani, sono certamente quelli più inclini a cedere alla lussuria e a compiere scelte avventate, motivate dal piacere dei sensi.
Il quadro, però, non è del tutto desolante: gli individui nati sotto il segno di Venere tendono a eccellere nella carriera artistica, nella quale trovano loro massima espressione. Certo: non tutti diventano maestri del calibro di Leonardo, ma tutti trovano modo di mettere a frutto la loro naturale inclinazione per il bello; magari, tramite ricami particolarmente curati o intingoli cucinati con rara maestria.

Sabato – Nati sotto il dominio di Saturno

Freddo, malvagio, cattivo fin nella profondità delle sue viscere, Saturno è (a quanto dice il pastore) il pianeta più distante dalla Terra, proprio perché Dio stesso ha voluto usarci la cortesia di tenercelo ben lontano, conoscendone gli effetti deleteri. Eppure, capita ahimè che vi siano individui sfortunati che nascono anche di sabato, guadagnandosi incolpevolmente un carattere dei più infelici. Freddi come il pianeta che li governa, sono insensibili, anempatici, totalmente privi di carità e (come se non bastasse!) gravati da grossi problemi di alitosi. Non dimenticano mai un torto subito, portando rancore anche per anni: fortunatamente per loro, ciò vuol dire che questi infelici individui godono quantomeno di ottima memoria, il che tende ad agevolarli non poco nel corso degli studi. La loro intelligenza non è particolarmente acuta, né si può dire che le persone nate di sabato siano particolarmente rapide nell’apprendere cose nuove: ma, non appena hanno introiettato un insegnamento, lo fanno loro per sempre, finendo così con l’eccellere nella loro materia di studio. A conti fatti, però, non sono molti i figli di Saturno che si dedicano a lavori di tipo intellettuale: la maggior parte di loro finisce con l’intraprendere professioni che, a vario titolo, hanno a che fare con la terra; ad esempio quella di minatore (ma anche di orafo o gioielliere) oppure quella di vasaio (ma anche di cartografo o ingegnere).

Domenica – Nati sotto il dominio del Sole

Vicinissimo a noi, caldo, benevolo, pronto a ricolmare la Terra di infiniti doni che fioriscono grazie al tepore benefico dei suoi raggi, il Sole potrebbe essere definito come l’esatto opposto di Saturno. I suoi figli sono industriosi, magnanimi, onesti in tutto ciò che fanno; previdenti, intellettualmente vivaci, intrigati da quelle sfide che paiono loro difficili (e dunque ancor più meritevoli d’essere vinte). Sono individui estremamente ambiziosi, una caratteristica che è per loro un’arma a doppio taglio: molto spesso, riescono effettivamente a ottenere ciò che desiderano, dopo aver lavorato indefessamente per raggiungere il loro obiettivo, ma in altri casi, le loro ambizioni eccessive li rendono inquieti, incapaci di accontentarsi, perennemente infelici di una vita che pare loro essere “mai abbastanza”. E a questo si accompagna una certa arroganza di fondo, che rende spesso piuttosto difficile vivere a stretto contatto con un individuo che è nato di domenica: certo, chi avrà la pazienza necessaria per sopportare queste intemperanze potrà godere del privilegio di avere a che fare con un individuo destinato a grandi cose. Che è pur sempre una consolazione, dopo tutto!


Per approfondire:

  • Phebe Jensen, Astrology, Almanacs, and the Early Modern English Calendar (Taylor and Francis, 2020)
  • Martha W. Driver, When Is a Miscellany Not Miscellaneous? Making Sense of the ‘Kalender of Shepherds’ (The Yearbook of English Studies. Medieval and Early Modern Miscellanies and Anthologies, Vol. 33/2003)

4 risposte a "Gli immancabili oroscopi di fine anno? Io li ho chiesti al mio mago pastore!"

  1. Umberta Mesina

    Ecco, appunto. La riprova che non funziona sta nel fatto che io nacqui di venerdì e mai ho visto descrizione più lontana da come sono! Però gli oroscopi di fine anno sono una delle forme di pubblicità più divertenti, no?

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    1. Lucia Graziano

      Ma infatti secondo me oggigiorno la grande maggioranza degli Italiani legge gli oroscopi di fine anno un po’ per gioco, senza crederci davvero. Mi sembrano francamente davvero esagerate e controproducenti le critiche che ogni tanto si levano da parte di chi si scandalizza della presenza di Paolo Fox sui palinsesti Rai: alla fine, secondo me, è un gioco per la maggior parte degli spettatori (poi, sì, purtroppo c’è gente che ci crede davvero e ha una reale dipendenza economica da astrologi, cartomanti e compagnia cantante, ma penso che siano comunque una minoranza, oggi).

      Venendo all’oroscopo del pastore: io sono nata di mercoledì, e sai che con me invece ci ha preso moltissimo? 😀
      Più per le qualità che per i difetti, a onor del vero. O meglio: alcuni difetti potrebbero combaciare coi miei, ma con sfumature diverse: es. sono la persona meno insicura del mondo, però (proprio per questo?) prendo malissimo i rifiuti e cerco di evitare situazioni in cui potrei riceverli. Che probabilmente potrebbe essere definita una forma di insicurezza settoriale 😛

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    1. Lucia Graziano

      😂
      Fortunella tu!

      Pensa che io sono nata con cesareo programmato, senza nessuna particolare urgenza… mannaggia a loro, potevano aspettare ancora qualche oretta e farmi nascere nel giorno fortunato, no? 😜

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