Nel presepio – Un papà

Nelle rappresentazioni più antiche del Natale, questo imbarazzante terzo incomodo non c’è proprio. Prendete la lastra funebre di Severa di cui vi ho già detto (quella che vedete sotto): ci sono i re magi che adorano Gesù Bambino con la Madonna.
Pensate forse che il tizio dietro alla Madonna sia il suo sposo, San Giuseppe?
Macché: è un profeta; Isaia, probabilmente.

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Per i primi secoli del Cristianesimo, fino al momento in cui la verginità di Maria è stata ribadita con forza ed ufficialità in una serie di concilii, il povero San Giuseppe è perlopiù snobbato dalle masse.
D’altro canto, in un’epoca in cui era ancora possibile mettere in dubbio la verginità di Maria senza per questo essere considerati automaticamente eretici, un personaggio come San Giuseppe era visto quantomeno con un po’ di sospetto. Andiamo: una coppietta innamorata che si stringe attorno alla culla del figlioletto primogenito…
Meglio non rischiare, con tutte le eresie in circolazione.
E quindi, nel dubbio: niente San Giuseppe.

Quando finalmente fa la sua comparsa all’interno delle Natività, San Giuseppe si presenta al mondo come un vecchietto un po’ rimbambito e artrosico.
Come a dire: abbiamo appena stabilito che, senza alcuna ombra di dubbio, la Madonna è rimasta Vergine prima dopo e durante il parto – benissimo: rendiamolo credibile. Se dobbiamo mettere in scena suo marito, evitiamo di dipingerlo come il sex-symbol della situazione.
E quindi, ecco entrare in scena un San Giuseppe vecchio, barbuto, notevolmente più attempato di Maria, tutt’altro che tentatore.
Nel presepio più vecchio in assoluto giunto fino a noi (quello scolpito da Arnolfo di Cambio a Santa Maria Maggiore, a Roma), San Giuseppe c’ha un’aria così decrepita e raminga che mi verrebbe voglia di preparargli un semolino e passargli il gel contro l’artrosi; mica di farci cose zozze.
E l’intento del presepista era per l’appunto questo, infatti.

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San Giuseppe nel presepio di Arnolfo di Cambio (S. Maria Maggiore, Roma, 1289)

Altrove – soprattutto nei dipinti – l’estraneità di San Giuseppe alla vicenda “nascita di Gesù Bambino” era resa ancor più evidente dal fatto che… San Giuseppe se ne infischiava dell’infante, e stava fuori dalla grotta a farsi i fatti suoi. Molto spesso lo si trovava seduto e assorto, lontano dalla Vergine, in una posa che avrebbe dovuto indicare il dilemma interiore di uno che si sta chiedendo: ‘ma son cornuto o no?’.
Un tipo di rappresentazione, questa, che suscitò l’esecrazione di San Bernardino da Siena:

Giuseppe, el più allegro vecchio che fusse mai nel mondo, guardatore di tanto tesoro quale era la gloriosa Vergine Maria e quanto poi el suo dolce figliuolo Gesù… E gli sciocchi dipintori el dipingono vecchio malinconioso e con la mano alla gota, com’elli avesse dolore e malinconia.

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“Natività” (particolare. Giotto, Cappella degli Scrovegni, Padova, 1330 – 1335)

Se il San Giuseppe dei nostri presepi si prende cura del figlioletto e resta accanto alla sua culla, il merito è (guarda un po’) di una donna: Santa Brigida.
Mistica svedese vissuta nel Trecento, la religiosa raccolse in un volume tutte le visioni di cui era stata fatta oggetto. In una di queste, Brigida racconta di aver assistito alla scena del Natale. Un Natale nel quale – a dar retta alla religiosa – San Giuseppe, invece di starsene con le mani in mano, si rendeva utile andando a cercare una lucerna con cui illuminare la buia stalla. È per questa ragione che, nella stragrande maggioranza dei presepi, San Giuseppe è rappresentato con una lampada o una lucerna in mano: assieme al bastone (fiorito), di cui già vi ho detto, è uno dei suoi tratti più caratteristici.

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San Giuseppe con la caratteristica lucerna (Presepio Simon)

Sembra una piccolezza: e invece, è il punto di svolta.
San Giuseppe non è più una figura estranea alla scena, un derelitto che passava di lì per caso e s’è visto affidare (magari anche senza volerlo) l’ingrato compito di custodire la Madonna. San Giuseppe è padre (putativo, sì: ma sempre padre!), che partecipa attivamente alla nascita del figlio e aiuta la neo-mamma nelle varie incombenze. In alcuni dipinti, capita di vedere San Giuseppe che porge a Maria i panni per Gesù Bambino, o che sostiene nel suo grembo la sposa stanca e affaticata.
E anche quando vediamo San Giuseppe apparentemente “inerte” accanto alla mangiatoia, inginocchiato accanto al figlio nell’atto di adorarlo…
…beh: anche questo indica una certa partecipazione del personaggio alla vicenda natalizia: o no?

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San Giuseppe inginocchiato mentre adora il figlio (Presepio Fontanini)

Ma, ormai, il più delle volte San Giuseppe è in piedi.
Fiero. Partecipe. Attivo. In posizione eretta. Padre premuroso e attento, che non se ne sta con le mani in mano.

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San Giuseppe culla il Bambino (Presepio Mayo)

Restava ancora un altro step da fare, per rendere chiaro all’osservatore che quel tizio lì non era il domestico della Madonna ma bensì uno sposo e un padre, legato da vincoli d’affetto a Maria e al Bambinello.
Si tratta di un passo senz’altro coraggioso, perché mette in mostra l’amore coniugale di una coppia… profondamente atipica. Eppure, si tratta di un passo di cui si sentiva l’esigenza: ed ecco che, timidamente, comincia a farsi largo nei presepi una statuetta di San Giuseppe rappresentato come padre amorevole, nell’atto di abbracciare e coccolare il Bambino… ma anche la Santa Vergine.

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Sacra Famiglia (Krippe Ganz Jahres)

Ci sembra strano?
Forse sì, anche perché questa tipologia di statuetta è abbastanza recente e perlopiù legata a produzioni presepistiche in cui i personaggi si presentano con tratti fiabeschi e un po’ infantili, “a misura di bambino” (si veda ad esempio il presepio Thun qui sotto).

Eppure, questa è una statuetta che mi piace veramente un sacco.
Perché è vera.
Io me lo immagino così, Giuseppe.
Padre amorevole, dolce, attento al suo bimbo; e sposo che, nella castità perfetta, ha profondamente amato la sua sposa.
Se Giuseppe vuole essere un modello per tutti i padri, allora è giusto che sia rappresentato così. Attento, affettuoso, paterno, autorevole.

Personalmente, è così che me lo immagino. 

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Sacra Famiglia (Presepio Thun)

18 risposte a "Nel presepio – Un papà"

  1. Diego

    Bellissimo il presepio mayo, ma se lo trovo sicuramente devo comprare quello scomponibile!
    Lo forniscono con due bambini? Perchè mentre i genitori sono gli stessi (pare almeno) non è lo stesso bimbo nella prima e nella seconda foto…

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    1. Lucyette

      No no, il bambino è lo stesso… è che nella seconda foto è “ribaltato” rispetto alla prima e quindi sembra che sia in una posizione diversa, però è sempre lui. A guardare le foto ingrandite si vede meglio: anche nella seconda si sta tenendo con una manina il vestitino, anche se non si vede bene 🙂

      E’ un presepio meraviglioso… ma costa un sacco!!
      Mi pare costasse attorno al 60 euro o giù di lì (O__o), e non stiamo nemmeno parlando di statuette particolarmente grosse… sarà anche scolpito a mano in legno pregiato e tutto quello che vuoi, ma 60 euro per due statuette + lampada e bambino… O__o’

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      1. Diego

        … è vero… ieri sera ero convinto che il braccio piegato, da una parte era il destro e dall’altra il sinistro…
        non è la foto, sono io che non ci vedo bene…
        sarà che dopo una certa ora non connetto più!
        (non che prima si ragioni meglio è…)

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      2. Lucyette

        😀
        Beh, però la foto decisamente non aiuta: a prima vista, sembra quasi che il “secondo” Gesù Bambino sia a gambe nude, mentre nella prima foto si vede una vistosa copertina bianca…
        La foto non aiuta, devo dire 😉

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  2. rosenuovomondo

    MI piace tantissiimo questo post. Io mi sono sempre immaginata il mio papà come vedevo io San Giuseppe da piccola. L’uomo forte, in piedi dietro a Maria e a Gesù, protettivo, presente. Non immerso in questa spendida maternità come Maria ma profondamente consapevole di avere il ruolo di proteggere la sua famiglia.
    Ecco la famiglia. Per me è il mattone su cui poggia tutto. Per cui la Sacra famiglia doveva avere tutti gli attori più importanti e costituire un vero modello.
    Hai lasciato a noi delle foto di presepi belissimi. Il Presepio Mayo in particolare è adorabile.

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  3. Cappellaio Matto

    Sono felice che il presepe Mayo piaccia, sì. *_*
    E’ quello che utilizzo io! Maria è quasi la stessa, il San Giuseppe invece è alzato.

    Comunque, post curioso.
    Una coincidenza, davvero (ma ormai non mi sorprende più u.u).
    Proprio ieri sera, a casa di una mia amica, ho gettato lo sguardo su un ornamento natalizio. Un soprammobile normale. Un angioletto di cristallo che pendeva all’interno di un bicchiere. C’era però qualcosa di strano…
    Nella parte superiore, ci stavano due piccolissime figure di ceramica… Una Natività, senza San Giuseppe.
    Pensavo che si fosse rotto, ed invece mi ha confermato che è stato loro regalato così.

    Mi sono inalberato, eh. u.u
    Viene da una parricchia calabrese. A quanto pare è usanza lì di non inserire Giuseppe nella Natività… Ancor oggi. Perchè, testuali parole: “Non considerano San Giuseppe facente parte della Natività”.
    Ho ribattuto ed è finita lì.

    Ora, dopo questo post, quell’oggetto curioso ha assunto ancor più fascino ai miei occhi. Devo impossessarmene!
    Me lo faccio regalare e ti posto una foto, sì. u.u

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    1. Ilaria

      O_0 Non potrei accettare un presepio o una Natività senza S. Giuseppe!!! E poi, come fanno a non considerarlo parte della Natività? E’ scritto nei Vangeli, più “ufficiale” di così. Comunque sarei curiosa di sapere se, quanto e dove è diffusa questa usanza (a parte quella zona della Calabria) e se c’è qualche motivo storico sul perché proprio lì non inseriscono Giuseppe mentre in genere lo si inserisce!

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    2. Lucyette

      Scusate: è tardi e torno domani per i commenti “seri”, ma ne approfitto per lasciare questa notizia al volo a proposito di “San Giuseppe reietto e snobbato”.

      Bene: a quanto pare, nel duomo di Cesena, c’era una Natività a tre statuine: Maria, Giuseppe, e Gesù Bambino. A quanto pare, alcuni vandali hanno fatto irruzione e hanno pensato bene di mozzare la testa a San Giuseppe, pora stella bistrattata. “La statua”, dice l’articolo, “è stata sbattuta a terra e, nell’impatto, ha perso la testa”. E passi. La cosa che mi sconvolge è il modo in cui prosegue l’articolo: “Una volta scoperto il fatto, è stata rimessa al suo posto e non in molti si sono accorti che in quel presepe mancava qualcosa

      Mappovero!!! ç___ç

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      1. Lucyette

        Io mi chiedo seriamente per quale ragione al mondo gli sposi debbano spendere un tot. di soldi in un completo nuovo d’alta sartoria, magari simile a un completo giacca-cravatta che hanno già, giusto per andare a sposarsi.
        Ma tanto non li guarda nessuno… :-DDD

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      2. ediaco

        se non ricordo male era successo anche l’anno scorso… è il presepe che la Cassa di Risparmio allestisce in piazza Giovanni Paolo II, di fronte al Duomo, e resta accessibile sempre, senza alcuna protezione… 😦
        Non so bene cosa voleva dire il giornalista nel finale, ma il giorno dopo San Giuseppe è stato sostituito…
        Lo scorso anno, inoltre, fu rubato il presepe allestito all’interno della Basilica del Monte, uno dei luoghi più cari ai cesenati. Dalle nostre parti, vita dura per i presepi… 😦

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  4. Denise Cecilia S.

    Puoi immaginare quanto mi piaccia leggere e sentir parlare di papà in questo momento…

    … Il Giuseppe di Arnolfo di Cambio lo adoro, devo dire; anche se niente può battere l’ultimo, nel presepe scomponibile: wow! (Lo voglio lo voglio lo voglio).

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      1. Denise Cecilia S.

        🙂

        (Ah, ovviamente il “Puoi immaginare quanto mi piaccia leggere e sentir parlare di papà in questo momento…” non era ironico, eh).

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  5. Daniele

    Sul San Giuseppe che si rende utile, si potrebbero scrivere pagine e pagine sulla parità tra i sessi 😛 Alla faccia di chi pensa che la Chiesa è vecchia e retrogada.

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    1. Lucia

      …non so perché, ma all’epoca non avevo visto questo commento / mi ero dimenticata di rispondere.
      A distanza di anni, rispondo adesso, perché… mamma mia quant’è vero! Da incorniciare e mettere da parte: in due righe hai detto tutto!

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  6. Pingback: Nel presepio – Una mamma – Una penna spuntata

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