In genere, la troviamo così: inginocchiata a mani giunte di fronte alla mangiatoia, in atteggiamento di preghiera.

Lo dirò pubblicamente: a me, non piace affatto.
Non la Madonna in sé, povera stella, ci mancherebbe altro: non mi piace il modo in cui la rappresentano. Inginocchiata a mani giunte accanto alla mangiatoia, la Vergine Maria si trova nella stessa identica posizione del pastore dell’Adorazione.
Solo che – miseriacca– la Madonna non è un pastore! È la mamma!
E la mamma, da che mondo è mondo, io me la immagino in un atteggiamento un po’ più… materno.
D’accordo: una mamma sarebbe capace di passare ore ed ore a contemplare il suo bimbo addormentato; a maggior ragione se il suo bimbo è Dio Incarnato. Ma, se ci pensate, nel presepio ci sono un sacco di figure che hanno atteggiamenti più materni della Madre del Signore “standard”: c’è Stefania che allatta il pargolo; c’è la Tradizione che educa i suoi figli. La Madonna sta pregando e questo mi fa piacere; ma si corre il rischio che la Madre di Dio sembri una figura di gran lunga meno materna rispetto – chessò – a una qualunque Tradizione.
Un poco assurdo, no?
E infatti, la modalità “Madonna-inginocchiata” non è l’unica modalità in cui può essere ritratta la Vergine, all’interno di un presepio. Di pari passo con l’evoluzione della figura di San Giuseppe, recentemente trasformatosi in padre amorevole e affettuoso, anche la Madonna ha cominciato ad assumere tutt’altro aspetto. Un aspetto che, nelle intenzioni dei presepisti, ha lo scopo di renderla un po’ meno mistica… e un po’ più madre.
***
Ché poi, i presepisti non si sono inventati niente.
Prendete l’immagine che segue. Le più antiche rappresentazioni della Natività ritraggono la Madonna invariabilmente in questa posa, in un canone che è ancora tipico dell’iconografia bizantina e russa (insomma: delle icone).
La Madonna è stanca, come una qualsiasi puerpera che abbia appena partorito. Provata dalle fatiche, si adagia su un cuscino o sulla paglia della stalla; talvolta, affettuosamente riposa nel grembo di San Giuseppe, o si appoggia alla sua spalla. Stringe il bambino fra le braccia, ma il suo sguardo va lontano: è perso come nel vuoto, nella contemplazione di un futuro incerto.

Talvolta, Maria sbircia preoccupata l’espressione di San Giuseppe, chiedendosi se quell’uomo sarà veramente in grado di accettare come figlio suo un bambino che figlio suo non è. Più spesso, il suo sguardo si perde nella contemplazione di un futuro incerto che la Vergine sembra quasi in qualche modo presagire: la sua stanchezza per il parto diventa metafora del dolore che proverà in vita; e la stalla del presepio si arricchisce di simboli che rimandano, in qualche modo, alla Passione.
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Talvolta, la Madonna smette i suoi panni di mamma innamorata per presentarsi come Vergine in maestà: ammantata di rosso e seduta orgogliosamente, è lontana anni luce dalla ragazzina umile che ci immaginiamo. In questa veste, Maria somiglia di più a una regina splendida che offre il suo Bambino all’adorazione dei pastori: San Giuseppe resta un po’ in disparte, al di fuori di questo Mistero, e l’attenzione dello spettatore è interamente focalizzata sulla coppia madre-figlio.

Ma, pian piano, si sta facendo strada anche un altro tipo di statuetta. Neppure in questo caso si tratta di una introduzione estrosa di qualche singolo presepista: anzi, questa immagine di Maria è modellata sulle Meditationes vita Christi, che furono a lungo una pietra miliare della predicazione francescana nei secoli passati. Nelle Meditationes, si legge che Maria, appena messo al mondo il bimbo, lo abbracciò e lo strinse al seno. Poi lo avvolse nel velo del suo abito, lo cullò, e lo depose nella mangiatoia. E solo a quel punto, avendo accudito il figlio, cominciò ad adorarlo.

Compare così una statuetta che presenta Maria nel suo ruolo più “quotidiano” di moglie e madre. La Madonna è china su Gesù Bambino, per giocare con lui o per cullarlo al seno: talvolta, la Vergine è rappresentata con un pannolino bianco in mano; che, se da un lato allude al suo candore virginale, d’altro canto simboleggia la materna occupazione di… cambiare il bimbo.
Si fa strada insomma il tentativo di rappresentare la Sacra Famiglia intenta nelle occupazioni che sono proprie di… ogni famiglia. Solo pochi presepisti hanno avuto il coraggio di re-introdurre l’immagine dolcissima, ma un po’ “forte”, di Maria che allatta il figlio: ma si sente molto forte questo desiderio di immergere la Sacra Famiglia nella quotidianità… di ogni famiglia, appunto.
Questa triplice rappresentazione di Maria, fra le altre cose, è stata in qualche modo “ufficializzata” dell’enciclica Redemptoris Mater, in cui Giovanni Paolo II, rifacendosi in particolar modo alla terminologia dell’arte russa, riassumeva in questo modo le “funzioni” della Vergine:
Maria è raffigurata o come trono di Dio, che porta il Signore e lo dona agli uomini (Theotókos), o come via che conduce a Cristo e lo mostra (Odigitria), o come orante in atteggiamento di intercessione e segno di divina presenza sul cammino dei fedeli fino al giorno del Signore (Deesis), o come protettrice che stende il suo manto sui popoli (Pokrov), o come misericordiosa Vergine della tenerezza (Eleousa).
Ella è di solito rappresentata con suo Figlio, il bambino Gesù che porta in braccio: è la relazione col Figlio che glorifica la Madre. A volte ella lo abbraccia con tenerezza (Glykofilousa); altre volte ieratica, ella sembra assorta nella contemplazione di colui che è il Signore della storia (Ap5,9)
E voi, cosa mi raccontate?
Quale Madonna scegliereste, per il vostro presepio?
La classica Madonna in preghiera, a cui siamo abituati, o forse la Madonna “bizantina” che presagisce la Passione? O preferireste forse la dolcissima Madonna che abbraccia e culla il figlio, come mamma affettuosa innamorata del suo bimbo?
Lasciandovi con questo interrogativo (a cui però sarei curiosa di sentire dar risposta!!), vi auguro buona antivigilia con una notazione al volo. Sui colori.
La Madonna, nei presepi, ha sempre un vestito blu e rosso. Ci avevate fatto caso?
A parte rari casi in cui la Madonna è avvolta in un manto bianco che la copre da capo a piedi (per simboleggiare, evidentemente, la sua purezza e la sua verginità), la Madonna è sempre presentata con un vestito rosso e blu. O azzurro.
Talvolta, il rosso si slava in un rosa un poco insulso, che la avvicina più che altro alle decorazioni di una nursery; ma questa è un’altra storia. Di per sé, i due colori dovrebbero essere rosso e azzurro.
Il che è anche un po’ buffo, se ci pensiamo, perché quando immaginiamo la Madonna tendiamo a immaginarcela vestita di bianco e di celeste… o no?
Beh: sappiate questo.
Il colore azzurro del vestito di Maria vuole indicare la sua verginità. La Madonna veste di azzurro e bianco quando si mostra come Semprevergine.
Il rosso (colore dell’amore infuocato) o anche il porpora (immagine della dignità regale), appaiono quando la Madonna appare come Deipara: Madre per essenza. La Madre del Signore è di conseguenza avvolta in un rosso che rifulge; spesso accompagnato da una punta d’oro, in segno di regalità.
Sul colore rosso della veste di Maria si potrebbero dire, in realtà, tante altre cose.
Ma c’è ancora tempo: l’Avvento non è finito, ancora.
marinz
Io preferisco Maria nella “funziona” di Madre che si prende cura del suo Bambino e lo coccola, o lo scalda con il suo corpo.
Per il colore ne ho parlato nel post sul quadro di De La Tour che ho visto qui a Milano.. il rosso o il porpora è il colore che meglio si presta per la Natività mentre l’azzurro è per la visione dell’Apocalisse
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Lucyette
In effetti, il Rosso è per eccellenza il colore del Natale… 😉
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Daniele
Io invece preferisco, almeno nel presepe, Maria che prega inginocchiata e con la veste azzurra, ma sono tutte immagini molto belle veramente, difficile scegliere.
Daniele
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Ilaria
Anch’io preferisco la Madonna che coccola o si prende cura di Gesù; oppure la Madonna stanca che si appoggia alla paglia e a Giuseppe. Sia perché mi sembra più realistica, sia per il significato simbolico, sia perché appunto così è meno “distaccata”, è più una donna normale. Proprio l’altro giorno ero a casa dei miei ad aiutarli a montare albero e presepi (in casa dei miei ce ne sono due: uno “all’italiana” e uno kenyano portato da mio cognato in regalo) e mia mamma, dopo aver allestito quello etiope, ha proprio detto: “Ma guarda, la Madonna è inginocchiata esattamente come il pastore mentre san Giuseppe è in piedi, non è giusto!”. Adesso le mostrerò il tuo post con le varie versioni di Maria e San Giuseppe. Anch’io come mia mamma preferisco san Giuseppe che “fa il papà” e il marito. Grazie anche per i colori; in effetti tutte le Madonne dei presepi che conosco sono proprio vestite di rosso e azzurro/blu e non sapevo il perché!
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Andrea
chiedo scusa ma da quanto so io il manto di colore azzurro della Madonna simboleggia la sua funzione di Regina dell’universo.
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Denise Cecilia S.
Anche a me risulta, sia in riferimento alle raffigurazioni mariane che a quelle di Cristo, che l’azzurro ed il rosso compaiano insieme per rappresentare l’uno l’appartenenza alla sfera celeste e l’altro a quelle terrena (o se preferisci, nel caso di Gesù la regalità in cielo e quella sulla terra).
Ora, confondo ed inverto sempre l’abbinamento colore-cielo/terra; ma il significato principe mi è stato spiegato esser questo… poi può darsi non sia l’unico, naturalmente.
Quanto alla tua curiosità: la mia Maria preferita in assoluto è senz’altro quella che in un modo o nell’altro accudisce il figlio, ma pure quella che lo presenta a pastori e Magi con una certa solennità mi garba assaje 🙂
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Lucyette
Uhm… io avevo letto – cito più o meno testualmente – che il mantello azzurro simboleggiava l’azione celeste (ah ah) di Dio che ricopre di Grazia la natura umana della Madonna. Quindi sarebbe un simbolo sia del suo parto virginale sia dell’Immacolata Concezione (o comunque della straordinaria perfezione di Maria, lasciando perdere il dogma in senso stretto che è ovviamente una introduzione tarda).
Ma naturalmente può darsi che ci siano anche altri significati per lo stesso colore! 🙂
Per curiosità: la versione della mia professoressa di Storia dell’Arte al liceo, molto più terra a terra, era la seguente. La Madonna è tradizionalmente dipinta con vestiti blu e porpora, perché i colori blu e porpora erano i più preziosi in circolazione (proprio a livello di costo dei pigmenti nel Medio Evo, intendo). E quindi, dovendo dipingere un vestito per Maria, i pittori medievali avevano preso l’abitudine di dipingerglielo il più prezioso possibile, scegliendo i pigmenti più costosi, quasi come se fossero un gioiello.
Non so se sia vero, ma ho sempre trovato bellissima questa spiegazione! :-))
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Denise Cecilia S.
Anch’io penso che, probabilmente, più spiegazioni si incrocino.
In particolare il costo dei colori ha la sua importanza!
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Ilaria
P.S. non “etiope”, kenyano, ovviamente (nella mia parrocchia ce n’è uno etiope, ho avuto un lapsus!)
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Diego
A me piace uscire dagli schemi, e preferisco quello con Giuseppe che culla il Bambino mentre la madre si riprende dai postumi del parto.
Inutile dire che non l’ho mai visto. E sarebbe strano, qualcuno griderebbe allo scandalo temo.
In alternativa la mamma che culla il pargolo. Mi piacerebbe qui che anche Giuseppe fosse accucciato sulla mangiatoia…
Dirai: quante pretese che ha questo qui!
In realtà mi accontento della classica Madonna in preghiera con Giuseppe in piedi (però giovane, su questo non transigo)
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rosenuovomondo
Per me la Madonna è prima di tutto una mamma e come tale la vorrei raffigurata. Per lei quello è il suo bambino, e basta. Ed è e deve essere l’emblema per tutte le mamme.
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AlphaT
Secondo me dipende molto dalla statuina: quelle del presepio Immanuel che hai messo per me sono proprio brutte e sbagliate (entrambe rappresentano una popolana, collo sguardo da donnetta qualunque che sembra solo stanca e pure un po’ ottusa; non c’è magia, non c’è luce nell’espressione; cade tutto nella normalità quotidiana con una punta di sciatteria); invece quella del presepio Landi mi sembra un piccolo capolavoro, perchè rappresenta uno sguardo di tenera adorazione unito al gesto materno del pannolino: c’è tutto in quello scambio di sguardi, nella posizione del collo, nella mano portata al cuore…
In generale non condivido la tua critica alla Madonna orante tipica dei presepi: Giuseppe essendo l’uomo ci si aspetta che sia in piedi “a fare cose”, fosse anche solo portare una lanterna e fare la parte di quello che è pronto a dare una mano ma non sa bene come. Ma che Maria sia visibilmente diversa dalle altre madri, nè indaffarata nè che si riposa, ma in adorazione… beh, credo che a Lei piaccia molto. Perchè è un atto di umiltà mettersi un po’ in disparte; il suo ruolo nessuno lo discute, anzi. Come è sottotraccia, discreta, la sua presenza nei Vangeli, così il Momento del presepe è il Bambino che si presenta al mondo, colla Madonna che si mette da parte mostrandosi lei per prima in preghiera. Il centro della scena è Gesù, luminoso se possibile, che si mostra come un bimbo assolutamente unico. Anche nella posizione fisica delle figure è bene che ci sia uno stacco. L’idea è che persino la madre, da subito, si ritrae un poco e pensa ad adorare, come dire “Sì, è mio ma…”
Rompe tutto il senso del presepe una mamma come le altre che sembra dirti “Lasciateci un momento stare, non vedete che lo sto cambiando?” rinchiudendosi nella sfera privata.
La Madonna come semplice mamma sta nei momenti meno importanti, prima e dopo l’Attimo di rivelazione al mondo che è il presepe.
BN.
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ediaco
Cara Lucia,
nell’inviarti un grandissimo augurio per il Natale ormai arrivato e per l’anno nuovo, rispondo in extremis al quesito circa la statuina “preferita”, o meglio quella in cui mi identifico, visto che ero ancora in debito… 🙂
Nel mio presepio ci sono statuine di cartapesta, vecchie quanto me. Sono per lo più pastori e gente del popolo che porta doni alla capanna. Negli ultimi anni, avendo ridotto un po’ le dimensioni del presepio, diverse di esse rimangono nella scatola. Una però non voglio mai che manchi: si tratta di una giovane ragazza coi capelli rossicci che, seduta su una sedia, munge una capretta. Mi faccio rappresentare da lei, nella scena di Betlemme. Perchè non si affanna ai primi posti, nè forse capisce cosa sta succedendo. Ma pensa al bimbo e alla madre, senza tante cerimonie… Mi accorgo solo adesso che, per come ho disposto le statue, più che in adorazione del Neonato è in adorazione di un giovane pastore che passa di lì… 🙂
va beh, allora diciamo che è il personaggio dell’Innamorata (c’è nel presepio tradizionale?), che ci rappresenta un po’ tutti… dunque, non può mancare! 😀
Ancora un caro augurio per tutto!
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Mattia
La Madonna del mio presepe e’ azzurra in atto di preghiera, ma quella che più preferrisco è quella che preannuncia la passione, piu’ che altro perche’ ha un filo logico con tutto quello che rappresenta Gesù.
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